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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 363’065Autori attivi: 7’459
Gli ultimi 5 iscritti: Ava - Evaristo - Claudia Bazzucchi - MiuMiu - Giovanna Diodato |
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Piante maggiori
coinvolte nel fuoco,
bionde o brulle, bruma o rugiada,
fiori estremi maledetti.
I tuoi seni di grazie accettate,
risate fra gli alberi, corse affannate.
Sono venti d’uragano.
Uragano che protegge le sue creature
frantuma steli di
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Su uno stelo incerto
lo vidi spuntare,
un piccolo nodo di colore
timidamente chiuso
Lo vidi crescere
allungandosi nel mondo
più leggero dell’aria che l’avvolgeva
Ondeggiava etereo, sereno.
Attimi di silenzi assolati
Lo vidi
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Sono come quelle piante
che crescono all’ombra.
Sono come quei boccioli
che aspettano il tramonto
per fiorire
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- . -
Lassa fà,
lassa fà...
Lassame fà...
Tutt’ ‘e juorne
te voglio fà.
E me voglio
fà fà
’a te,
comme faje,
quann’ ‘o bbuò
veramente
e me faje
’e ccose ca saje fà,
tu sulamente,
accussì
accuonciamente...
- .
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Vieni aprile e abbonda:
di luce, di fiori e di amori
i colli che dall’alto
mi guardano e pare
che mi amino.
Ma la voce calda di lei
mi dice e mi dona
le mille certezze
che tu hai vive in te.
Oggi, con lei vivrò
un giorno meraviglioso
e non
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Lentamente scorron le mie dita
sui tasti d’antico pianoforte,
e un dolce suono nell’aria s’espande,
il suono d’un notturno di Chopin.
È notte... il brillio delle stelle
si mescola al canto soave
delle note,
e, trasognato, io m’immergo
in
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Apri le vene
come fossero un fiume
rosso di nostalgia
per le foglie morte
di qualche autunno
dimenticato dal cielo
e dai nostri ricordi
nel cuore delle ombre.
Chiudi le labbra
e non accettare nulla
che non sia calore
inciso sulla
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Accadde la felicità
Precipitato nella freschezza di una nuova primavera,
bisbiglio orizzonti tenuti segreti...
La nostalgia disegna sopra muri di speranza,
spighe di sogni di un tempo passato.
Scuotono le ali, volano le parole,
gridano carezze
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Librati, o anima
furtiva nel tempo
d’irrisorio languore
Librati, o anima
fra ariosi cespugli
fioriti di gelso
Librati, o anima
d’azzurro
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I corvi hanno già capito
che la primavera
avrà un colore strano
nero come le ombre
che uccidono le albe
fra un presagio e l’altro
nell’attesa di un ritorno
che non avviene mai.
Loro hanno già saputo
che la morte non è la fine
ma l’inizio
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In valle oscura percorsi via
adombrata da nube funeste
correva l’imperfetto tempo
di lume ormai spento
Cos’è che or fuggiva?
fra il tetro insonoro agreste?
Brillavano fulgidi al contempo
pensieri senza scampo di senso
O Vita menomata
dal
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 | Nata a oriente
dea lunare
nottetempo in mente
ciò dissi al mare.
Fragranza celestiale
che vieppiù anelo ...
desio vitale
sussurrato al cielo!
Ti cerco dappertutto
or nei versi tal poesia ...
scrissi "mio tutto!"
sarai dì mia?
Ma dove sei
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L’inverno è passato,
l’oscurità si fa presto luce,
alba mattiniera,
dolce atmosfera.
Cinta di gioia,
il verde è sorridente,
campi fioriti
dai raggi colpiti
anche nelle Dolomiti.
Nell’aria si sente
la primavera
vestita di margherite
accarezzate
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Osservare la felicità negli occhi altrui
potrebbe diventare qualcosa di tremendo
quando la notte si fa sempre più buia
in quel circolo vizioso che mai
vorresti prendesse piede
seppure un tantino di gioia nel cuore plani
riuscire a bilanciare il
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sulle ali del sogno
mi vesto di cielo,
mi specchio nell’azzurro del mare.
Mille emozioni tuffo
nel respiro di dolci ricordi,
rubo sospiri nascosti in conchiglie d’amore.
Un lontano soave canto di sirena,
sembra far serenata alla luna
che
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Ora che la timidezza appare
il volto si nasconde tra le rughe dell’età
privazioni del mio fuggire
vita sei un solco profondo d’amore
adolescente in me
fino alla morte
fuoco di passione
immerso nel candore dell’anima
poesia di una età
quando il
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Spirito libero s’adombra
di luce di primo sole
che semplicemente inonda
le stelle
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Se non mi sei accanto, io muoio
per infinite cose non capite, io muoio,
il non vederti, il non toccarti
sussurrarti ad un
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Scrivimi una poesia,
che sappia di vento,
di pioggia e di umori salati,
che mi intrecci le corde dell’ anima.
Regalami poesia,
mi accarezzera’ la curiosità,
piccolo gattino vivace,
mi calmerà quella sete di bellezza
che mi assale
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Pronuncio sottovoce
le preghiere dei morti
e ritorno ai giorni
dimenticati dal cielo
quando le albe
vedevano il tuo nome
e la pelle pallida
brillare di luce alla luna.
Sussurro nel silenzio
le parole dei vespri
e la sera si dischiude
come
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Il mio pensiero volge a te
anima perduta nella notte
che smarrito hai la via,
tormento del tempo
Languida fuggi da me
ahimè, che malasorte
che vita stantia
negata nel tempo
Soccorso, o gran Dio
in prece d’aiuto divino
un consiglio ti
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Quanno er core se annamora de n’artro core
saltano e cantano li grilli un inno all’amore
La primavera sboccia pe’ rivestisse de colori
pe’ prepara na’ sfilata de moda co tutti li fiori
E quer vento frizzante che arriva da ponente
c’è porta n’aria
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Scherzi di aprile si riconfermano imperterriti
quasi a voler far comprendere chi comanda in questo dì
menzioni inammissibili vorrebbero poter creare un ponte
affinché il tutto rimanga tra due fuochi
da poter un domani riproporre
con tutta la
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Su, via, imbarchiamoci!
in sconfinate terre
coronate d’allori, non di fauci
ridondanti di sgherri
Su, ancora, alloggiamoci
in stanze d’ariose serre
profumate ed audaci
al suon di Vittoria
Sì, avviamoci indefessi
ancora non è tardi
prima
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 | Stringere l’aria di emozioni
in quel citare il vento freddo
che percorre brividi del tempo.
Insieme, al peso de li occhi
coprono gli istanti persi,
quel vociare continuo,
nodi di pensieri avvolti nella nebbia.
E si placa la sete, i gesti
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| In questo primo vagito di primavera
ridono al sole i tulipani e gli iris giaggiolo,
festa di colori, e alla vision ridono gli occhi,
e all’aria poi danno profumo lieve delicato
quando dal vento accarezzati gli iris giaggiolo
e i compagni tulipani:
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Esiste un attimo speciale
che non tralasci l’ascolto del vento.
E’ assiepato in fondo
e galleggia muto nella linfa del
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 | Suprema odierna stagione
ancor più nei giorni di sole
ove pur ora sboccia un fiore
vitale tripudio splendore!
Tutto rinasce in bellezza
divin dono d’immensità
cui madre natura è carezza
d’un sogno color eternità.
Incedi sui prati lentamente
-
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| Sa di sale il mio corpo,
pietra di roccia ruvida sono fatte le braccia.
con i peli sembrano boschi inesplorati.
Miele.
I piedi, ballerine che si muovono
sul palco del S. Carlo
di Napoli.
Le mani, due ragni che filano temi,
che bussano su quadrati
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| si nasconde, si trasforma sta in silenzio ma non parla
mimetizza la pochezza tra parole a cianfrusaglia
Spesso lo chiamano leone non di zoo o da angoliera
ma con patetica tristezza riferito alla tastiera
Ha le braccia corte corte spesso ha serpenti
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| Sono stille di pioggia
che mi bagnano il cervello,
si asciugano in fretta
scivolando nella gola,
il sapore plastificato
è riluttante al contatto
con la lingua e il palato,
il rigetto viene placcato
dal diluir dell’acqua
e scende senza freni
e
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| Irti pensieri s’affossano
nella malferma mente
svaganti di molle d’acciaio
e l’affanno prende
Quantunque in fuga
l’umor si rapprende
nel canto d’un cigno
si stende
Or lampi di genio
si paventano
ad ombreggiare la luce
Mesto
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| Affonda la notte nel buio dei respiri
sulla bocca dei ricordi
il sapore del tempo
nostalgia vestita di poesia.
Ancora un respiro
prima che il sogno
soffochi in un sorriso lontano
l’eterno andare via
per dire io sono qui
nel futuro
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| Percepisco il disagio dei giorni dimentichi
il vissuto martellante dei rintocchi di grandine
la trappola di ogni fuga
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 | Si modifica il senso della misura
nel modello che ha avvicinato
consoni respiri d’amore
in un tempo di voce breve.
Spazi
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| A volte ci si chiede
quale scopo possa avere l’accaparramento
e perché diventa così indispensabile
voler eccellere lo sappiamo piace a tutti
ma un pochino di ritegno non farebbe certo male
basterebbe prevedere le mosse ibernando il
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Ora non parlare
la sera è dolce
e il vento porterà
via i dolori
con un soffio lieve
che sfiorerà
la pelle e il viso
nel silenzio.
Ora non pregare
Dio sa già
tutto ciò che è stato
e non devi
aggiungere nulla
a queste ombre
che il cielo
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Dormivo
in un sogno senza senso
sentivo
su di me voci
erano
angeli o demoni non lo so
sia gli uni che gli altri
mi
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Dolore rimpianto è la fine di un’epoca
come non mettersi le mani nei capelli
torneranno mai quei momenti
quando vivacità inebriava i cuori
saltimbanchi si esibivano
equilibristi in giochi sempre nuovi
elargivano grandi piccolezze
lasciando ognuno
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Era l’aurora di un giorno di primavera a Roma,
là lungo la via imperiale la gente passeggiava,
il sole lentamente s’insinuava sotto la chioma
dell’albero della vita, la fantasia ci trasportava.
Un giorno come un altro, forse e d’improvviso
un
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Il mio pensiero stasera vola...
Vola il pensiero...
Vola e si perde nell’immensita’ del mare.
Scende nel blu
degli abissi di un mare in tempesta,
tra scogli di pietra
levigata dal sale e
bruciata dal sole,
nella sabbia ardente
di un
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Non so se dicevi
la verità
quando giuravi
di amarmi
più della vita
ma io ci credevo
e speravo
che la notte
non finisse più
nel giorno
ma continuasse
per sempre
fra le stelle scure.
Non so se
le tue lacrime
fossero un segno
di
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Passavo per le tue stanze d’amore
labbra di petali rosa.
La notte cerca il giorno
e la luce diventa cielo.
Solo solitudini
alla fermata del bus
da una finestra socchiusa
cerco il tuo sguardo
sospeso nel mio pensiero sempre tu
notte dopo
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Umilmente
se ne va la luna,
assettata
dona sguardi
di speranza.
Sul colle mio caro
si ferma un po‘,
ascolta i venti di guerra,
riprende il passo
e va a cercare semi
di una nuova speranza
per regalarli ai poeti,
con due dita in bocca
faccio un
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In quella improvvisa traversata
vive l’azzardo
d’un quasi amore
svicolando il pudore su accalorati inguini.
Mosse di
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 | Ritornano alla carica
i tuoi denigratori
han pronta una discarica
di motti dagli odori
davvero nauseabondi
per essere parole
ma tu non ti nascondi
e alla luce del sole
ti mostri come sei
formosa e sorridente
e dei tuoi farisei
non te ne frega
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| Credevo di appartenerti.
Credevo.
Mi liberavo di mani e sogni all’improvviso
di te
ero terra bagnata di pianto
di te
terra increspata di sogni.
Non c’eri nei miei occhi.
Non riconoscevo più i tuoi battiti.
Credevo di appartenerti.
Quante cose
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| Che tristezza ogni giorno s’impone
con quel suo fare tutto speciale
unicità che certo non incanta
se non per chi riesce a tuffarsi in altri lidi
convenzioni rimangono solo su carta
in attesa che il tempo
possa di nuovo accendere quel faro
punto
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Non c’è più niente
non le carezze
e le voci dei bambini
non le nuvole
e la timida luce
che dal tramonto
portava alla sera
in un coro di stelle.
Non c’è più vita
e le strade vuote
sembrano un telo
bianco per dipingere
la nostra
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Attese risposte
la storia chiama,
risponde solo
chi l’uomo ama,
le forze del male
temporali si fanno
e tutto ricomincia
come una vittoria
diventata
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Rapsodie diverse
nella melodia d’andare
ove l’encomio della scelta
rilasci il giusto aroma da assaporare
con palato
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Che fortuna quest’oggi
inatteso evento ha depennato
quanto in sospeso riusciva solamente
a ledere ogni particolare che la vita infrapponeva
onde non far comprendere
il senso per il quale combattiamo
un vero smacco da accantonare
affinché più
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Quante volte si è soli
nel niente di un ricordo
ora che la vita mostra il tempo che non hai.
Parole senza respiro
nel cuore che se ne va in giro
forse sei tu negazione di un giorno
andato via tra il cielo e Dio.
Non ci sono respiri
solo
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Avremmo dovuto
restare insieme
pregare le nuvole
e ringraziare
le ombre scure
per tanta passione
e per le notti
regalate dal destino
al fuoco che arde.
Avremmo potuto
rompere il silenzio
e poi tacere
come chi si ama
da troppi
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Amami così come sono:
con i miei tormenti, le mie fragilità
le mie tribolazioni, la mia ambiguità.
Amami
perché il mio pensiero si è disperso
lontano da te in un mondo diverso.
Amami
nonostante i dubbi, la mia infedeltà,
passione e via dolorosa è
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È un caffè fumante,
una birra spillata,
una piccola goccia di rugiada su una rosa,
una finestra aperta sul mare.
È un fiore appena raccolto per te,
un mazzo di rose rosse,
una distesa di spighe di grano al vento,
un tappeto di foglie secche
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 | Le palpebre restano socchiuse celando
lo sguardo,
al soffuso turbamento custodito
nel misterioso andare dell’anima
che al corpo dà vita.
Sino al respiro di questo sussulto
all’intimo presente raccontando nei meandri di ogni desiderio
occhi soli
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| Ho collezionato elaborato punti di vita
ricamandola con pizzichi d’amore,
sentendone profumi diversi
di quelli che si
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 | Perdonare quel giorno
diventa arduo.
Tu eri lì per strada
i tuoi occhi lacrimavano
per quel freddo penetrante
ma dalle tue mani gelide
emergevano note composte
per una melodia senza fine.
Tu che non hai sesso
ma indossi abiti
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| Stasera scappo via
lontano dal freddo che mi gela le ossa,
dal grigiore sterile quotidiano
lontano dalla lunga notte,
quella che ti chiude gli occhi
per portarti nei tuoi sogni
lontano dal ricordo del passato
e le nuvole di
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336235 poesie trovate. In questa pagina dal n° 6341 al n° 6400.
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