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Le 70056 poesie con accompagnamento multimediale
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Da molti anni, abbandonata in un luogo,
una casa fu presa da un gran rogo.
Strane ombre furono viste riflesse,
quivi inquietanti urla nell’aria emesse.
Tra le rovine, un mistero celato,
il tutto avvolto da un velo incantato;
perché fra le tracce
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 | La tua carne ha il colore
del tramonto
che incendia lo sguardo.
Il tuo profilo ha il segno
di un panorama struggente
che si perde lontano.
Le tue movenze si avvertono
sulla pelle,
lievi e calde
come un soffio di scirocco;
un alone che
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 | Le finestre sbadigliano fiochi lucignoli
incensano la notte fumosi comignoli,
conforto e tepore è la stufa odorosa
di cembro, ginepro, di ceppo bruciato
e poi sognare un sorriso, un bacio scoccato.
Mi sorprende l’alba
nel fluttuare dei
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| ho ascoltato la scarsa pietà che provo per quel benedetto piantone che ci impedisce di correre
no non lo voglio con me nell’ora di libertà settima melodia di una strozzatura umana di prigione
ho imparato una polemica di dignità per quel volto che sfiora
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Ogni onda un silenzio
di un oceano
che nella parola ritorna sorgente
con gli occhi
sai muovere il tempo
zone d’ombra sotto un grande albero (forse
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La nostra amicizia è come la luna
che splende sulla veranda affacciata sul mare,
un gioco di specchi e stelle cadenti
nel silenzio infinito dell’estate.
Il tuo sguardo mi guida
nel segreto scambio del dare e ricevere,
rivelando e nascondendo con
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 | Noi due, siamo sogni di poeti
piccole briciole fatte di magia
fragili petali di parole
che il vento non porta via.
Siamo gote arrossate
per timidi respiri
e frasi non sussurrate
perse tra i sospiri.
Sfacciata ostinazione
ad improvvisare
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| ascolto il silenzio della pioggia che cade sulla mia testa reclinata nel vuoto
è fortissimo l’abbraccio delle mille amicizie che mi ha spinto in strade nuove battute di gioia
la forza bellissima delle ferite offerte a Gesù bambino nudo fa sentire i miei
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| ll coro dei gruccioni mi dice
fuggi da chi distribuisce
semi d’oro rosso e culle in affitto.
Gonfiano l’ali verdognole
con la pancia azzurra
urlano avvertimenti
ma anch’essi inghiottono insieme
pungiglione d’api e miele.
Convinta ormai da suoni
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In questo vago luccicar di stelle,
mi immergo in un oceano infinito,
navigando tra le onde dei pensieri,
scoprendo isole di puri desii.
Ogni astro è un faro cosmico, una guida,
che illumina sentieri mai percorsi,
ed errando nell’universo
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sento il mostro della depressione ferito dal silenzio del mio coraggio
ascolto la reazione della mia stabilità vincere le crisi ottuse di pianto
guardo nel cuore la folla nuda degli incubi cadere nel fondo illuminato dei tramonti
portami via dai
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Tace anche l’ultimo lampione
come un cane randagio
ha le tasche piene di silenzi questa notte
non importa dove tiri il vento
non decide lui la rotta
è la punta di un iceberg
il mare dei ricordi
ha le tasche piene di silenzi questa
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spegniamo il silenzio criminale della mafia con lo stupore purissimo della bellezza
meravigliosa e fragile rondine che vola altissima sulle terre corrotte del mondo
ci sono stati uomini che sono morti giovani che hanno portato ideali come piccoli
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Nelle calli strette, un’eco di passi,
tra le mura il brusio di storie antiche.
L’acqua è lo specchio di cieli d’angoscia,
di cuori trafitti e destini infranti.
Un fantasma dai ricordi sbiaditi,
come un’ondata inquietante sorprende.
Venezia
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Genova schiacciata sul mare cerca respiro al largo dell’orizzonte
Genova repubblicana di cuore vento di sale d’anima forte
mi ricordo quella giornata di Luglio caldo torrido d’Africa nera
sfera di sole a piombo rombo di gente tesa atmosfera
nera o
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Nella città, lungo calli spettrali,
s’erge un palazzo di forme surreali.
La sua facciata arcana e misteriosa,
cela un enigma che il tempo non osa.
Di una giovin donna, dicon le voci,
che tra le stanze erra con torti atroci.
Senza testa è il
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la vita è adesso nei mattini leggeri e ciechi smarginati di speranza
mi sorprenderò ad ascoltare la storia del silenzio che parla alle notti senza cuore
sento l’ emozione che si curva di nuovo sul mondo accoccolato nel vuoto
sono io che porterò avanti
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il mistero di una notte
unico indizio il volto delle stelle
gli occhi come un fiore
brividi nell’anima scendono
come gocce di rugiada
il tempo che dilata
un’emozione sottopelle
timida abbandona
una luce che svanisce
mentre un’altra bussa
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Riscopro il freddo stamattina nel mio letto
dove tu eri solita dormire sul mio petto
tra i cuscini non sento più il tuo odore
chiudo gli occhi e ripenso al tuo amore
Mi alzo lentamente con l’anima moggia
dalle finestre salutando la pioggia
ma
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il cielo è un mare perduto
dove si fanno più fitti i pensieri
ombra di luce
che gravita
polo di
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Sono Poeta
del sole
del mare e del cielo
mentre scivola la rugiada
dalla corolla d’un fiore
allo stesso modo
colgo fra le mani
il respiro della vita
e il battito del cuore
Sono Poeta nell’acqua
pura e tersa
un gioco d’api e
libellule
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C’è un buio
che diventa madre,
che diviene abbraccio,
che fagocita silenzi...
C’è un buio
che osa baciare la luce.
C’è un buio
che sa aprire gli occhi...
E quei laghi così scuri,
increspando le onde,
scoprono la lucentezza
dei fondali
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chiudo gli occhi e penso a te dolce Enrico
piccolo uomo che lottava contro le ingiustizie più vere
vero sorriso e vero abbraccio a chi non ce la faceva
hai dato fino all’ultimo sorso di vita per un idea di eguaglianza
tu fiero comunista che hai
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Scegliere
quello che soddisfa l’egoismo,
e nascondersi
senza memoria e inquietudine,
sarà mai possibile?
Poi lentamente muoversi
perché è lenta la saggezza,
e a volte ha la faccia
dell’indifferenza.
Invece di correre, fermarsi
essere sincera
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al mattino presto sotto la doccia cantavo brividi nella solitudine giocosa dello spirito
ho visto poi il sole che penetrava caldo tra le persiane semichiuse del salotto
ascolto il cuore che batte fortissimo nella folla stuprata di silenzi
eccomi in
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sento la furiosissima calma rompere gli argini della mia malattia in secca
io piccolo bocciolo che fiorisce con i colori pallidi che urlano silenzio
mi alzerò impolverato dalla terra sanguinante di cadute
ascolto le fitte del mio sacrificio d’uomo che
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Mentre il dì sfuma nelle ali dell’angelo
della notte, e nuvole variopinte
tramano anime lucenti nel cielo,
s’accende una stella, tremula e sola;
riflesso estremo di un sole che vive.
Non più oscuro, ma fervente di luce,
l’immenso si tinge di un
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voglio parlare al tuo cuore leggero come la neve
dopo la pioggia ed il gelo dopo il silenzio e i nevai sento fiorire il profumo del buono
ascolto la voce del miele risalire i confini strappati dei marinai
il tic toc del ghiaccio che uccide la dolce
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 | Gli occhi persi nel mare,
a scrutarne il palpito,
ubriaco del sole
ch’è ai piedi rifratto
in mille granelli roventi.
Altrove i sussulti,
l’animo ora
è in deliquio
mentre da lì lontano
guizzano
scintille di luce
sull’acqua.
E
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| promettimi prima di dormire qualche volta e sognare il mare
voci di miele da risalire per confinare il silenzio vero
credo che sia questo amore
credo che sia questo amore
sento il mondo della verità genuflettersi nelle pagine squadernate
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