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Ribellione
Le 7014 poesie pubblicate sull'argomento 'Ribellione' Poesie di ribellione |
un brivido dentro...
ti chiedi cos'hai piccola idea
un fragile brivido squarcia pensieri
in questa notte di ottobre
non pensare ad osservare le stelle
non smettere di volare
un brivido dentro...
come freccia dritta al cuore
come triste lacrima
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E si aguzzi,
ancor prima dell'occhio,
l'intelletto,
su questo modo
di far politica sopraffino,
che vuol che l'italiano
faccia solo l'occhiolino.
Pensate che abbian a cuor
la mia e la vostra sorte
o l'amministrazione del cervello
e la
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Quando la mente vola,
quale gabbiano che non
ha confini, la prigionia
del corpo statico risulta
insopportabile.
Stamani avrei voglia di
volare verso nuovi lidi,
fuggendo l'arido deserto
che mi ingloba.
Ed invece son qui, fra
bianche statue
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Esco,
esco da ogni programma
da ogni emozione
che mi da confusione
esco dall'invenzione
che mi porta solo
al recidivo errore
esco dall'imbecillità
umana
da ogni ronzio
che mulina attorno
esco dalle fole
che ogni volta
mi
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 | Maledetta primavera?
Mi fanno ridere
anche l'autunno
sa fare schifo non c'è male!
L'Italia va via
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 | Va liberandosi rugiada
dal lavacro lucente
ferito a terra,
sdradicato
sanguina trasparenza
in silenzio.
Privo di coscienza, osservo
la purezza corrotta
da mani tremanti
intrise di lacrime
rabbiose.
Raccolta dalla sinistra
una corona di
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 | Come un pesce imbrigliato nella rete
tento di divincolarmi
con forza impetuosa
con disperazione sovrumana
ma un vortice malsano
mi travolge
mi incatena
trascinandomi in fondo agli abissi
dove sono rilegati
tradizioni
idee
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Fissano i due occhi, gelidi,
vermi a scalfirne le membra;
s'apre maestosamente finta,
la porta a un dio
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Niente si può fare
quando orecchie paiono non sentire
ditemelo voi
dove trovare la forza di riflettere
per non cadere in quel fosso
come cerniera arrugginita si chiude
ali non hanno più la forza
la volontà di volare
come
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Il mondo è affollato
Piccola mia,
una stella che compare
e subito va via
nelle profondità,
una preghiera, un altare
per cercare la verità,
ma cosa troviamo in fondo,
un desiderio perverso,
un mare profondo,
un sentimento
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 | Per forza o per amore
di quello che sono stato
di quello che siamo stati
- in tanti -
ho pensato all'inizio
del mondo con il cuore rosso
si distinguono già ieri i mezzi dai fini
si accapigliano gli storici
la bandiera c'è
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| Una cosa la devo pur dire:
si sono diverso,
ma diverso
perché ho perso
il verso.
Il verso del testo
che stavo scrivendo
leggendo.
Diversamente
abile magari
nel cercare
un domani.
Diversa
è la luna
che cambia
ogni sera.
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| Myra85 |
07/11/2010 02:37 | 1018 |
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| Forse c'è ancora un'ulteriore stupidità
che sfugge alle definizioni di ogni scienza
Che è ombra
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| Se far scendere gocce d'umido dagli occhi servisse
lascerei cadere la pioggia dalle borse gonfie come nuvole
annegherei chi passa sotto il ponte dei silenzi urlanti
e i pescatori d'anime innocenti che stuprano i cervelli!
Se servisse piangere a
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 | Dal podio infiorato
quaranta denti smaglianti,
nella sua camicia di seta,
l'omino sorride paterno
e arringa.
Nella piazza
in vesti domenicali
o quelle che all'ultimo
lungo turno di fatica
hanno assorbito il sudore,
anonimi visi
attendono
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 | Un nocciolo di giorni
par mai finire
nessuna posa
fiacco è il gusto
delle cose comuni
StAr a bracetto con
l'abitubine al basso
ed al male è
la cancrena più grave
Aver spasimo di cieli
radici ed ideali
Emozione
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 | Ero bravo in geografia fiumi laghi monti
MACONGRANPENELERECAGIÙ
Alpi e Appennini centrali
Dove nasce il Po? e il Tevere?
Rispondo io signor maestro io lo so!
Lago di Garda e le zimmer frei
Quello di Vieste mi affascinava
Ancor più
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| cosi' mi sento! farraginante.
approccio il mio vivere
in modo pesoso, quasi obeso
ma che mi sta succedendo?
muovo passi infelpati
scrivo brandelli incostanti
mangio cibi grassosi
leggo giornalieri giornali.
dimentico... dimentico...
ma di cosa
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 | Crescono
i figli
del popolo della Terra
già vecchi d'inganni
e di pretese
falciati
sotto i colpi
d'una congenie umana
artefatta.
Avamposto strutturale
della materia,
esseri senz'anima,
soffocano
il respiro
d'un alito di
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Pasquì, l'urtima volta
che avemo parlato
me sembravi pure te
parecchio scojonato...
Ma si nun se damo da fa
a fa uscì dar core
tanto sdegno
come potemo prentede
da tojese de torno
sto fracico regno...
Pasquì, te rendi
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Grido di appartenenza
immortale spirito
anela nell'anima ruggente
Elevare l'impossibile al possibile
esaltare e sognare
obbiettivo da raggiungere
Entra nella mente
sfugge all'ordinario
Voglia di Essere
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 | Nera come la pece
è l’anima mia inorridita
come la notte buia e senza stelle
che la meretrice luna ha ripudiato,
venduta alla prima rima
che l’inganno perverso del maligno
ha spalmato sulle labbra dell’empio
mentre scioglieva l’ostia divina
al
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| Ma trovare una ragione
a ciò che il mondo uccide
ha spazio nell'asfissìa
della mia irrazionalità?
Sono sole viola, stinto,
nella notte più tremenda;
vuoi universo che ti offenda?
Ho perso il poco, il tutto hai
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 | è sapere come il sole afferra
il giorno di tutti
in un’ oasi che abbandona naufraghi
senza speranza
alla speranza
ed è lì che manca la forza
nel sogno di volare
non c’è vento che sferza il viso
ma spinge solo la schiena
al precario
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 | Maschere di cera,
che ti guardano con i loro occhi vuoti
ti osservano silenti con il loro sguardi finti,
la loro anima vuota
io sono quello a cui hanno spezzato il cuore
e non ha ricevuto scuse
che quando incontri per strada non conosci,
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| E sentirsi nuovamente
Buttato, frustrato,
con il pensiero maledettamente voglioso...
E vorrei godere,
toccare, odorare...
E sentirsi nuovamente
Buttato, frustrato
E gl'occhi guardano,
aspettano, cercano...
E mi masturbo di vento!
Non
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| Ululano i miei pensieri
Soffiano rumore
Percorrendo cammini diversi
Bussano al cuore della gente
Chiedendo verità.
Come Luna silenziosa
Non risponde al richiamo del coyote
Così l'anima del mondo non risponde
Sopita
Sonnecchia
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Plastico distillato
nella cavernosa mente
là dove ieri erano gravidi pensieri
d’inutili attese consumate
nella rimessa di un supermercato.
Al segnale della scintilla detonante
esploderà l’anfratto
e finalmente sarà di nuovo
frinir di grilli e di
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Il viso bagnato
dal mio stesso sangue
non mi uccide
mi rinvigorisce
la violenza è l'istrinto primordiale
di un talento ucciso dal suo stesso ego
forza trasmette quest'inquietudine
il tempo porta via l'insicurezza
rimarrà lo
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Giulietta cammina da sola
appena fuori dal centro
appena fuori trallallerollà
che nel parco si vende la vita
e nel parco si spende la vita
Giulietta non ha più paura
guarda per terra e non ha fretta
si sente forte ora è
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7014 poesie pubblicate sull'argomento Ribellione.
In questa pagina dal n° 4921 al n° 4950.
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