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Le 7809 poesie in esclusiva dell'argomento "Natura"
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Immaginare
il suono della rugiada
sentire la lenta contrazione
dei petali
Vedere il cielo calcareo
di una collina incavata
dalla quale gocce
d'acqua o di pietra
cadranno tra millenni
Udire la luce filtrata
dal tunnel del
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piove
silenziosa pace
distende i nervi placa la sete
assorbe i rumori la luce
il ticchettio lieve bagna ogni cosa
inumidisce il fiore accarezza l'anima
poi decisamente incalza
lo scroscio irrompe
acquieta la voce disturba i pensieri
un nugolo
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 | La Luna è colorata come la pallida rosa,
rumoreggia poco il mare.
Tra poco spunta l'arancia che è il sole
e piccole stelle dorate
si specchieranno nell'azzurro colore.
La nave lascia il porto,
si apre il mare
e il sangue che
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 | Lieve acquerugiola
Rugiada a gocce
Scoscia fra
Affusolati flessuosi filamenti
D'erba spuntati numerosi
Fra selce e sassi muschiati
Festoso balocco di scroscio piovano
Fra nubi ignote
Ansimo del cielo a dar sollievo
Al terreno
Tra
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 | Dopo la tempesta,
quando la finestra sull'universo,
di lapislazzulo si colora
tutto più limpido appare.
Allora vista può catturare,
più ampio orizzonte
e lontano posare lo sguardo.
Più vicino ogni cosa ci pare
e
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| tu natura
perché rivesti in fiore,
se poi sconfini
e morte crudele doni.
già l'uomo ti calpesta
con avidità profana;
non adornarti ancor
in codeste macabre feste.
se vita,
è nel tuo gioir sentire;
prova solo a dar di
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 | Magnanina villa
scoscesa
su fili di cascata
sovrasta
medioeval castello
Pregiato ricamo
organica architettura
esalta maestosa
mitica armonia
fra umano e natura
Dolce fluir
estasiante gorgoglìo
acquose colline
su
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| Tutto tace e invoca l'alba
di svelar il fosco appeso.
Quel grigiore al mattutino
sembra appesta cielo a sera.
Non vi sono mormorìi
cinguettìi nel dormiveglia
che ti avvolgono gioiosi
allorché t'appresti a sveglia.
Cupo
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 | Con occhio affossato
su un cumulo di macerie,
consumata dal tempo,
divina alcova piange
memore di
sublime estasi d'amore.
Soltanto ieri,
in luce antica ritemprata,
splendevi eterea
là dove illustre stirpe
omaggiando bellezza
di
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 | fluttuano acque
trascinando fango
quercia senza radici
discioglierò
in mille goccioline
suppliche inascoltate
dighe di salvezza
a te o dolce Arcade
donerò Elato e Afidante
a te vita mia
farò dono
come naide
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 | Profumo di magica fragranza
fiori di gelsomino
sapor di rosmarino
e di speziate essenze
colorano evanescente sogno
appeso al cielo
su ali di bianco gabbiano
che tra spumeggianti onde
sul mare impera.
Vividi sguardi
lambiscono
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 | Ha iniziato presto il gallo della vicina
avrebbe voluto annunciare il nuovo giorno
ai carrettieri e ai transumanti pecorai
lascito genetico di un DNA antico
distolto e distratto dai rumori degli aerei
confuso dal passaggio autostradale
disturbato
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 | Ho posato la mia voglia di vivere
nel cavo di un albero secolare
laddove si nascondono i serpenti colorati
e le formiche rosse.
Ho disegnato un'enorme farfalla
sul cemento di un muro fradicio di pioggia
nell'intento di deviare il corso
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 | L'acqua è cupa,
pare quasi incolore
e si riflette dal sole dei raggi.
Passa una barca
ed un vecchio remando
rompe la tavola d'acqua salata.
Sento lontano un vociare continuo:
sono dei bimbi consueti a lamenti
ladri di sale, lei
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| Principessa di porpora
avanzi nei labirinti d'oro, pensieri, schiume,
fiori recisi
ti avvolge seta
ti permea odore di vuoto
nel tuo palazzo di venti
fanno l'amore le bussole
ove navi e naviganti perdono direzioni
principessa di porpora
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Nasce nel chiaror
d'alba lucente
Vive nello splendor
di giorno incandescente
Muore nel furor
di notte incombente
Risorge nel fulgor
di ritrovata aurora
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 | Felino
dal potente graffio,
sei ricordo
di lacrima pungente,
sul volto mio
di bimba già ribelle.
Ti stendi
e chiedi dolcemente
una carezza,
ti giri ruffiana
sulla pancia,
fai resa indifesa
del tuo fianco.
No, non sei
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| Con possanza vola veloce
la vela bianca gonfia di vento
Con fare deciso affronta i marosi
con piglio sicuro procede spedita
Nessuno la ferma col vento che gonfia
orgoglio e potenza si fondono assieme
di certo tra loro un patto segreto
Sfidando il
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Sveglio con l'alba che mi respira dentro
Assaporo di quelle fronde le carezze al vento
Profumi muschiati e dell'allodola il canto io sento
Ma il far di troppa luce smarrisce il sentimento
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Abbracciata stretta
la roccia che vivida scende
in tortuose e sinuose curve
regala al mondo la perla meravigliosa!
Taormina...
Scena di un miracolo
nasce come una ninfa dal mare
salendo lentamente
sfiorando la pietra nera... grigia
tagliente
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 | S'acquietò il mare
quando il sole
s'addormentò
all'orizzonte
e la luna baciò dolcemente
le sue leggere increspate onde
poi tutto lo fece brillare
alla luce dei suoi diafani raggi
e nel lieve rumorio della
risacca
si
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| ho sentito il rumore del vento
gonfiare le nuvole
e la pioggia cadere d'un tratto
sotto l'ombra d'un albero morto
ero inzuppata del tutto
aspettando l'aurora
gocciolava il silenzio dal ramo
sopra aghi spezzati di pino
il profumo di marcio
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C'è un'autostrada sul mare
che si perde all'orizzonte
dissestata da crepe e lampare
s'interrompe alle falde del monte.
Ho inseguito la scia luminosa
nelle notti di fuochi e spiaggiate
nelle sere in cui tempestosa
s'incartoccia sui
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Fuori |
23/07/2010 00:34| 1717 |
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La neve scende dal cielo di latte
appaga l'inquieto giorno.
Leggera, dolce
con un bianco lenzuolo
copre gli alberi intirizziti.
Tutte le immagini appaiono bianche
delicate pacate sublimi.
Sospirano i prati.
Sagome vagano
d' incanto
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egemonia d'affetto a cospetto dei fiori
in brillante scioltezza dei tanti colori
vivaci e raggianti le tante farfalle
si dondolano in volo
per giocare e baciarsi con loro
esulta la festa nel prato fiorito
ove l'emblema
ne è il
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Giochi di luce tra immensi rami sospesi
tra terra e cielo verso l'alto protesi
piccole foglie come leggero vestito
mosso dal vento e da caldi raggi colorito.
Uno spicchio di sole si muove veloce
tra fronde che danzano sotto un limpido
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 | Le cicale gracidano
incessantemente
sugli alberi di ulivo
arsi dal sole
e riempiono di note
stridule ma magicamente
armoniose
l'aria surriscaldata
dell'estate.
Il loro canto
si affievolirà
con le prime ombre
del tramonto
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| il frinire disturba la quiete
s'adombra il sorriso
spigoli duri alle labbra
rumori frastuoni
una giornata di sole in piscina
l'amica i sussurri
le grida dei bimbi
lo sciabordio che culla
sulla pelle il calore del sole
il frinire che cigola
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 | Fiori del maltempo
cresciuti tra le rocce
antico residuo
di un trofeo divino
sporgono
senza giudizio
oltre il tempio della mente.
Della forza
e della purezza
sono breve apparizione.
Appartengono
alla terra di mezzo
la terra di nessuno.
Ci
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| Perché le onde
uccidono i sogni
intrisi di nuvoli,
sonori sugli scogli
In dedali sotterranei
intrichi di spume
si alternano muoiono
nascono ancora
Squilli pulviscolare
oasi azzurre
come sogni.
Ma le onde
uccidono i sogni
ne
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Ascolta
Scorgi in silenzio
l'arcaico sussurro
di stelle.
Passante che torni
Viandante smarrito
Stanco condottiero.
Porgi l'orecchio
ai loro lenti singhiozzi
remoti sussulti
di un ardere incessante.
L'attesa finisce nel buio.
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7809 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 6361 al n° 6390.
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