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Le 5309 poesie in esclusiva dell'argomento "Ribellione"
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tra vicoli ciechi
sminuzzo uscite inesistenti
colpendo muri scorticati
indifferenti al mondo
maledico,
quella rabbia improvvisa
che investe l'attimo
svuota le mani
irrigidisce la mascella
strizza gli occhi
-si ingrossa la vena al collo
in
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Lasciami vivere padrone
Questa mia vita tribolata,
la fame di ogni giorno
mi fa chinare la testa
e mangio il mio orgoglio
come pane quotidiano
a tutte le ore del giorno
-Voscenza benedica sior patrun-
Sputerei la tua arroganza
la tua voglia di
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Verrà il giorno che ci lasceremo
e le ruote di un carro
porteranno lontano i ricordi
Forse lo stesso con la scimmietta
e l'omino con la musica
che mi spaventò da piccina
Non sarò più prigioniera
delle parole non
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Siam coloni e cacciatori
e figliuol della foresta,
siam soldati e minatori:
ma siam gente forte e onesta.
Per la nostra libertà
e per quella del paese
assaltiamo le città
presiedute dall'Inglese.
Siamo in pochi, ma
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 | Mi spengo poco per volta
come una candela.
Arranco nell'infinito crederti, vita.
Ti ho dato tempo e ho racchiuso speranza
al centro del mio torace.
Anche se il cuore si ribellava, l'ho tenuto zitto,
a volte però, si è liberato delle
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 | Un trittico di vele
solca le onde a ponente,
lontano dalle verdi praterie
del nero guerriero.
La pelle unta dalla fatica,
si tende sotto la frusta
che morde la carne.
Catene e freddi bracciali
rinnegano l'uomo
e il nodo scorsoio
scivola sulla
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Non cederò,
con un pugno chiuso.
Manterrò la posizione,
lo farò solo per la giustizia.
Per non sentirmi più clandestino
nella mia terra.
Non faccio passi indietro,
voglio lottare fino alla fine.
Questa è la terra
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| Jimmi |
06/01/2012 09:38| 2083 |
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Matasse di parole
senza peso
a tinte di pastello come palloncini
tronfie di zucchero filato
s'incidono nell'aria
perché dell'aria
è il regno di chi vende sogni usati
piccole menti
minuscoli valori confusi nella nebbia
che
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Ruvido
è quel vuoto
ove il cuore
si sbatte nel suo rumore.
Graffianti tenebre
fra tuoni e tempeste
urlano irrisolti misteri
mirabili voci
che pervadono l'inconscio
nei battiti frenetici e laceranti.
Lacrime amare scorgano
dagli
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 | E' un palco, questo mondo
dove il falso è da copione.
Battute già assegnate
e fili che ti muovono
per tessere carezze e dire si
e i no che tieni in gola
li devi soffocare
così dice il copione
e nulla è il tuo
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 | Impantanata ad una terra maledetta
tra urla di giganti
che m’obbligano ad un deserto d’emozioni
arranco e sputo sangue
Io
ch’ero
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 | E ti accorgi
con doloroso stupore
di quanto tu non sia
poi
così speciale
di quanto tu valga
poco più di niente
granello di sabbia
spazzato da un vento
distratto
falena impazzita
dal calore
di un fuoco fatuo
non resta
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| Mi sbilancia
Cambio direzione
Mi scompiglia i capelli
Le braccia perdono l'assetto
Cambio anche aspetto
Mordo la sciarpa
Schivo una bolla di sapone
Cos'è la birra senza schiuma
La gioia senza risa
Il volo senza ali
Mi sbilanciano i
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Sola in questa sentenza proseguo
Inappellabile la tua condanna
Come preda ferita
vago cercando
riparo di fortuna
Ma ciò che conta è marciare
Lo cantava nell’aurora
mio nonno insegnandomi
l’integrità
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| hy ju |
04/01/2012 14:48 | 1888 |
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 | Amate verità nascoste
dentro l'illusione amica
speranze anelate nel vento
sognate rincorrendo i giorni
L’arcano ha rivelato le sue vie
ha mostrato il suo volto oscuro
il suo pensiero crudelmente infido
le sue ali nere come la notte
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| Ascoso, ancor nidiace gingilla l’assioma;
cautelativo nepotismo…
nella qual parentesi sofista
sopravvive l’albagia d’autarchico eufemismo.
Abnega il cireneo prebendato
Sotto la clamide di vituperose canizie;
In ugual sensi or tu hai
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| Angoscia del divenire:
Paura paralizzante
Incontri da sostenere
Combattere in minoranza
Difendere nome ed onore.
Poi
Nessun rispetto
Nessuna regola
Battaglie contro:
Dormienti
Analfabeti
Folla gregge
Pusillanimità umana.
Non ci si
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Noie di un tempo sciupato
decrepito mostro finito,
passione labile senza significato.
Sempre restare qui
in mezzo al piazzale,
lente scandiscono le ore:
la giornata un'eternità,
quando arriverà la fine?
Solite paure, medesimi
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Partorisce un vagito
il conto alla rovescia.
Lama di neonato sguardo
fende il futuro,
dal centro esatto di questa
mezzanotte.
Di carta, questo mondo
brucia,
tra rumorose illusioni di fuochi
colorati, nel nuovo cielo.
Non c'è spazio
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Pian Piano mi ferite con le spade
poi mi offrite i cerottini
e pian piano
ad uno ad uno
a poco a poco
cancellando il mio sorriso
uccidete la mia voglia di campare.
Maurizio. Martire per voto
ma non di quel martirio che fa santi
è
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 | sputo fumo al di fuori dei cancelli dorati
mentre ciondolo alle porte del mio purgatorio
ribatto moneta a cherubini di passaggio
vomito concime dalle maniche e dalle ali
ed osservo azzurrate danze precluse
- eiaculanti amplessi altalenanti -
su
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| EnzoL |
29/12/2011 13:06 | 1946 |
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 | Vorrei, invitarvi
una volta alla mia benevola tavola,
cari signori di sinistra e destra
e nella frescura
raccontarvi la mia futile favola
mangiando la solita minestra.
Rendervi partecipe
della rabbia d’ogni mese,
demolito da fatiche, tra conti e
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Questa non è soltamto
una Fiabastrocca
che si incaglia tra le materie grigie
e le marmitte
scomponendo i motori del silenzio
e delle città...
ah... se potessi sdoppiare
davvero il mondo
giocando a far l'amore
con le
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Oggi gli spazi sono immensevoli.
Il corpomio,
fuso nel tempo prossimo,
contorce il grido sonnambulo
curve senza ritorno...
oggi gli spazi sono sterminanti.
Squirtano i miei respiri imbalsamati,
stupidinsipidi,
creano nuvole di cioccolata
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Nell'appartamento di fianco al mio
non ci abita nessuno ormai da anni
spesso vado lì a scambiare due parole
un caffè,un goccio di sambuca
e rime andate a male.
Qualche altra volta la persona che non ci abita
viene a trovarmi a tarda
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Un libro imprigionato
rinchiuso in un cartone
che vuole respirare
evadere dal nulla.
Aprire le sue pagine
in un paese libero
laddove si può piangere
s'è scritta commozione.
E' un libro d'emozioni
di gioie da inventare
di
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 | Quando il niente rimane
ed il vuoto mi invade
gli occhi chiusi
cercano luce
ormai non ho nulla
da perdere e mi invento
un sorriso per non morire
ancora una volta
dello stesso male.
Trafiggo i ricordi
ed il passato
perché non
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| Fil78 |
26/12/2011 02:49| 1259 |
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Disastro colposo
reato penale
imputati i potenti
corrotti e mafiosi
Imputate le genti
che gli hanno creduto
dando loro potere
per portarci alla fine
nel buco da cui
non si può quasi uscire
Dovranno pagare
e dobbiamo pagare
Un modo
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Vivevo, insieme a loro, appeso ad un soffitto.
Un raggio flebile di luce s'insinuava
e disegnava innanzi a noi le nostre ombre.
Su una parete.
Il nostro esistere schiacciato contro il muro.
Solo i contorni sapevamo di noi stessi
e quel che ci
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Coscienze arenate
ai margini del tempo,
castelli di sabbia
avvolti dalla nebbia,
diafani suoni lontani
silenti all'ombra
di note stonate
in accordi di solitudini e vuoti.
Mani che cercano
volti illusori
risposte annegate
nell'altrui
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 | L’arco si tende
E la parola
Scocca,
viaggia
cambia traiettoria
infine giunge
dove deve.
La faretra si riempie,
le parole
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5309 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 3241 al n° 3270.
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