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 Gli ultimi 5 iscritti: Ivan Catanzaro - Fabio Paci - Simone Michettoni1 - Fiorfiore63 - Ava 
 ♦  Ernesto Di Martino    |           | 
   
 
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            Idalgo Visconti
            Le 286 poesie di Idalgo Visconti
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          | Profumavano di cuoio  
le scarpe che mi hai regalato  
odore che ancora, trasferisce in me vigore 
 
Chiodate con l'esperienza 
bucate dal dolore 
allacciate dalla forza d'animo  
e dal coraggio  
 
Calzandole, ho attraversato pantani  
di
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        Vita, turbine cosmico  
preziosa mescolanza, che splendi di luce propria 
Ormai esausta implodi sul tuo vissuto 
 
Nana bianca 
l'Inesorabile
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        Camminare senza tempo 
dove 
con parole e sorrisi un nuovo mondo si scopre  
Sentir nascere un vento fresco  
che l'erba verde accarezza e fa palpitare 
Breve ed intensa è l'ultima ora 
simile ad un sogno 
un miraggio 
luminoso più della
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        Ecco, sono arrivato 
ma non mi chieder di che colore sono 
se nero, rosa oppur dorato 
Io sono tutto e sono niente 
posso esser gioia, pianto e risa 
io sono come mi crea la gente 
Appena nato, mi vedon cherubino 
pieno di simpatia e di speranze 
per poi
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        Tramonto rosso fuoco  
di un giorno che muore 
Di sangue il cielo si tinge 
vivendo l'estremo vigore  
mentre l'ultima carezza regala 
 
L' ombra nera delle colline  
figura dolce e armoniosa appare 
simile a profilo di donna
 
Le stelle si accendono
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        Ricerca di una caleidoscopica realtà 
fatta di vivi colori dell'immediato  
un sogno inebriante  
 
Camminare su nuvole di carta 
certi di fiorire 
per poi cadere come gocce di sangue 
ponendosi domande fatte di parole evase  
 
Necessità
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        Monocromatiche dune fatte di convenzioni  
frenano il caldo vento della follia 
sollevando semplici granelli di saggezza 
che impolverano quel giogo 
dal quale solo morte o dissennatezza  
potranno vincere la presa 
poiché arida è la terra
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        Beceri siam  
ed ignoranti pure  
Ciechi andiamo allo sfracello 
Confondiamo libertà e strafottenza  
legandoci così a quell'anello 
con il qual appeso al naso  
l'ignoranza  
sorridendo la ci mena 
e nella stalla ci conduce  
Unisono
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        La bocca s'inebria del sapore  
della rosa d'amore 
di passione bagnata 
il tuo amore chiama 
il mio risponde. 
 
Un ultimo bacio sigilla  
l'apicale goccia di sentimento 
che triste rende l'addio  
Il pianto brucia la carne 
mentre già
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        Era il tempo dei pantaloni a zampa d'elefante 
e delle camice a fiori  
di un'utopia eclatante 
Cambiare il mondo senza timori 
vivere in quella pace anelante 
facendo sogni d'amore ed uguaglianza 
vivere in un mondo senza barriere 
fatto di fratelli e
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        Soffio che istiga la vita 
ci trasporta sopra la rosa dei venti 
Ogni quadrante ne ho cavalcato 
respirando il mondo 
sfidando città  
attraversando deserti 
Ho visitato templi pregni di evanescenti storie 
crollati sotto il peso di una domanda 
Ho
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        Nebbia impalpabile  
realtà quotidiana 
cammini tastando e fiutando il mondo  
senza sentire
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        E' forse opaco quello specchio? 
Oppure impolverato 
Ma tanto non mi serve  
piacer non voglio  
e di questo non mi curo 
Mi guardo solo e mi domando 
ma quanto sono scellerato? 
Sono arrogante 
superbo ed impaziente? 
Questo dice alcuna gente 
Oppur
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        Non sono D'Artagnan 
non sono quel guascone 
Certo 
difendo il mio orgoglio 
a colpi di fioretto 
da ogni insinuazione 
 
Paro ogni attacco 
restituisco le stoccate 
Ma non capisco 
Non vedi che inutile 
è questo clangore  
tu sei la mia Rossana
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          | Neri deserti  
carovane di esoteriche ombre 
seguono aliene piste 
ineluttabile destinazione 
fatta  
di olio tempera  
e pastello 
Turbine la loro fine 
dove tutto
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        Sentieri di un bosco senza stelle 
arcano di pace giustizia e armonia 
Fiori di biancospino falciati da impietose frullane 
giacciono a terra 
lasciando marcire la loro bellezza 
 
Mani mistificatrici  
che collane di agata hanno reciso 
mi
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        Foto sbiadite  
vivo il ricordo di quella primavera 
fatta di sogni e di speranze  
di quelle amicizie genuine 
quando nei nostri cuori 
si seminava affetto  
e raccoglievamo riconoscenza 
quando l'ideale era appagato  
Ricordi amico...? 
noi eravamo
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        Ora ti amo 
 
Camminavo lento in stanze buie 
dai pavimenti di fresco catrame 
dove minoiche paure mi annodavano 
trascinandomi nel profondo baratro dell'affanno 
Quando improvvisa 
fuori la nebbia si alza  
disegnando nuove figure danzanti 
mentre un
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        Un sentimento intenso  
come luce del sole 
quello che a te mi lega  
Profuma di grano  
carezzato dal vento 
adagio trasporta il tuo nome come eco di campane 
L'accolgo  
come la spiaggia accoglie il mare 
 
Ti guardo  
mi smarrisco nella luce dei tuoi
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        Valle del diavolo 
mai nome si rivelò più improprio 
Terra piena di storia 
dove la forza della natura  
sprigiona e regala la sua magnificenza 
Rocche ti circondano 
furono tuo baluardo 
Ora tutto tace solo stormire di foglie  
è la
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        Ammiccante atmosfera 
istigati dagli sguardi 
acceso dal tuo sorriso 
Un bacio esplode 
 
Il profumo della pelle ci esalta 
le nostre mani languidamente scivolano  
mentre passione s'accende 
vibranti vampate 
tempesta di desideri si scatena 
 
Stretta
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        Non sono quel folletto dell'isola che non c'è 
Neppure volo tra pennoni e stragli 
 
Già percorrevo rassegnato 
quel tratto tranquillo  
 
Quando bussi inaspettato  
sei quel sentimento  
che le finestre attraversa  
davanti a persiane
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        Acceso il lido di fata Morgana 
Menadi ebbre  
muovono virtuosismi 
su specchi di narciso 
di pelli vestite  
agitando il tirso nell'edera avvolto 
Satiri smaniosi s'affollano  
esultando la loro fiamma  
suonando lenocinio con flauti
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        Io non ho paura 
sarà come un lungo sonno 
il sogno non lo so 
quello non mi è dato 
qualcuno dice che dipende  
da come mi sono comportato 
 
Non chiedo facce tristi piene di circostanza 
voglio tutti allegri come ho sempre sognato 
non vi
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        Donna 
 
Desiderio 
Ossessione 
Nobiltà 
Nodale 
Amata 
Oggetto di desiderio 
il demonio ti assomiglia 
strappi la mente ed il cuore 
la ragione annebbi 
come Medusa il tuo sguardo pietrifica l'anima 
Dolce ossessione diventi 
che agli occhi
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        Scorre la vita  
sinuoso il suo percorso 
come fiume in piena 
Veloce nel consumarsi, travolge irte rocce  
che l'anima lacerano tutta  
Rapaci vortici ci trascinano 
annegando, con ansia e pena 
Ci abbandona vivi, sanguinanti di dolore 
in sponde vuote
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        Complice la notte che amore ispira 
morbida seta nera ci accarezza 
sollevando brividi d'amore 
 
Sinuose le mani scivolano sui nostri corpi  
iniettandoci prepotente ardore  
sollevando tempeste di baci mentre l'oblio c'inghiotte 
pelle e corpo con
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        Eccomi parte di queste colonne umane  
vestite di bianchi sudari 
per coprire putride carni 
Incedendo incatenati ad uno ad uno 
affardellati da titubanti convinzioni 
verso orizzonti dipinti 
dove il sole mai tramonta 
Divulgando sterili parole  
in una
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        Menzogne 
 
E' scritto che le piccole menzogne 
siano l'olio che lubrifica il sociale 
mantenendo così rapporto assai formale 
per cui bianche bugie son bisogne 
Facendo si che tu sia felice 
ti sorride con braccia lunghe ed aggraziate 
con le
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