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Francesco Paolo Catanzaro
Le 1055 poesie di Francesco Paolo Catanzaro
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Hanno recintato il mare
in una gebbia lo hanno costretto,
la luna non riesce a specchiarsi
e le stelle non lasciano cadere più polvere d’argento.
Il mare che avevo dentro
è solo tempesta ed onde infrante sugli scogli.
La calma piatta
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Altrove sono come mondo parallelo
ove i fiori hanno il profumo d’aria
e gli alberi sono pennelli che tingono il cielo.
Altrove ho percorso le plaghe del fiume
che distende le acque in placido ristagno
ed il trillo è campanello che
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Si perdono i vani sogni
e si rivelano sembianze del nulla.
Solo quando qualcuno mi consola
mi accorgo dello specchio d’anima
e annaspo per risalire in superficie.
A volte reti mi trattengono sul fondo
o ittiche ombre mi ammaliano sugli scogli
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Dominus mecum
Con me è il Signore nel giardino del mondo. (Antifona)
Con me è il Signore, con me è l’Amore.
Nessun ostacolo sarà insormontabile
nessuna montagna che non possa scalare
nessuna parte del mondo che non
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Non si conosce il senso
perché è proprio del soffio che rigenera
e che sa alimentare i giorni ed il loro progresso.
Nel girovagare del vortice
l’impressione è aver capito il significato
e bearsi di averne compreso la
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Già da tempo
abbiamo raccolto dalla polvere
il segreto che ci scompone
ed abbiamo inoltrato la richiesta
per una chiarificazione della vita.
Non ci hanno ancora risposto
perché aspettano che il sole ceda il posto alla luna
e le
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A ragione la luna è scesa per baciare il mare
che la guardava tutte le notti
ed era diventato uno specchio della sua bellezza.
Con passione ha baciato le sue labbra equoreee
e si è ritrovata in un paesaggio umido
dove i sogni erano onde
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Nel cielo una scala di nuvole
s'é formata. É apparsa come mosaico
ricomposto, puzzle che da tessere
riproduce una realtà soprannaturale.
Tutte le volte che alza gli occhi in cielo
la contadina porta la mano nel cuore
e prega
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Anche la volontà può essere educata
alla ricerca della stella piú luminosa.
E quando il gesto corrisponde alla mente
riesci a vedere anche il pulviscolo nel vento
e a scoprire la sabbia nella roccia.
Il deserto mangia la
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Dopo le cateratte del cielo
un torrente s’inerpica fra le rocce
e trascina con sé i sogni
e la speranza di rivedere il film della propria vita
come commedia brillante e pellicola musicale.
L’armonia che lo caratterizza
è lo slogan
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Stringimi, mio Signore,
acciuffa la mia vita in ogni momento
ed infondi la tua grazia nel nostro tempo
perché solo con la tua forza santificante
con la tua misericordia
potrò condurmi tra il vento e le canne
e sopportare in silenzio le
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Non permettere che il mondo
possa precipitare sulla routine della vita
per concedersi ogni sera
come per abitudine.
Il grido di chi non ha voce
é come un urlo di battaglia
rinvigorito dall'imperativo del respiro.
Fino a cielo
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Sotto il segno dell’amore
la vita è un continuo aprirsi al mondo e ad altra vita
come girasole che s’orienta al sole.
Nella sublimazione del giorno
si naviga per raggiungere la meta
e misurarsi nell’azzardo.
E si ritrovano mani
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Nel deserto
quando l’acqua è un miraggio
e le forze sono impalcatura arrugginita
dal cielo giunge la speranza,
è il mio Dio che mi cerca
è Lui che mi acciuffa
e scende sul mio letto di dolore.
Quale amore, quale misericordia
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Ora che ho te come compagno, o Signore
ogni strada è diretta alla tua volontà,
ogni ruscello è fiume d’acqua abbondante
che lava le ferite dell’inciampo.
Ora che ho te nel volo, o Signore
le mie ali vibrano di paradiso
e
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Ti riconoscerò dalla gioia che porti nel cuore
dal sorriso impresso sul tuo viso
e dalle parole che dici.
E quando ogni gabbiano si sarà posato sullo scoglio
ad osservare l’evento
la mia barca sarà carica di pesci
traboccante
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Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Francesco Paolo Catanzaro.
Se vedi una mano che cerca di prendere la luna
non è l’evento che rincuora
ma l’anelito che ci confonde.
E’ vita che si accende e si alimenta
si anima e prega perché manifesta la sua fede.
Se vedi la tua anima cercare la fonte
non
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Ho sofferto, o mio Signore, per le catene del mondo.
Il mondo mi aveva messo in catene
con le lusinghe che sono maschere d’ipocrisia.
Ho sofferto per la mancanza di sorrisi
che sono il segno della Tua presenza in me,
fin quando ho conosciuto la Tua
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Come la foglia che sì accartoccia
eppur sogna fino all’ultima goccia di clorofilla
di essere ferma come ago di pino
sarà fedele nel suo credo d’anima,
attenderà il novum che riabiliti dalla terra
dalla condanna alla
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Ora è tempo di vendemmia
è stagione adatta a cogliere i frutti del sole
ed a bere le nuvole per gustarne la purezza
ed offrire gratuitamente il palpito
come dono che rasserena.
Ora è tempo di ritrovarsi
in una girandola di
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Ti prendo come palpito
e ne accarezzo i petali
per donarti il velluto
di labbra ardenti d’amore
e sacrificare alla luna
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Cosa é questa polvere
se non la traccia del mio passaggio
o l'accumulo dei miei desideri e delle mie
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Lode al mio Signore, sovrano del Tempo e della Storia,
lode al Signore, che ama il suo popolo
e che lo soccorre sempre
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I ricordi trattenuti dal filo della vita
come in una collana di perle
accompagnano le ansie e gli affanni
e rotolano lungo
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 | Non per gioco ma per seria intenzione
coltiveró in ogni anfratto
la forza della vita nel bocciolo che disorienta
e la notte avrá gli occhi della luna ed il mistero delle stelle,
il giorno un sorriso del sole e la visione della
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Camelia e rododendro che incontrano il sole
spiazzati nel campo dei monti allo specchio
come vibranti riflessi che cerchiano
attorno a pietre lanciate nello stagno.
Nel fior di zucca dei segreti
l’arancio spreme il suo succo
ed il sangue beve la
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Ora so perché é così fragile
anche la piú imponente architettura umana.
Tutto é il risultato della sua sabbia.
E basta un'onda a cancellare
e a restituire come paesagio spoglio, arido, triste.
Ora so
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Cristo mio, o mio Dio crocifisso
dammi un raggio della tua Sapienza
innesta in me la volontà tua
per edificare il Regno
secondo la Tua prescrizione.
Solo con Te, che sei mia saggezza
riuscirò a raggiungere i villaggi più
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Accogli Signore la mia lode
intonata dal battito del cuore
che vuol diffondere l’immagine del tuo amore
con cembali, strumenti a fiato e a percussione
da uno spartito per musiche che carezzano l’anima.
Accogli Signore la mia voce
che è
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Nel mondo creato l’uomo ne è il custode
è il custode della creazione
e tutto è volontà di Dio,
giardino della vita e del patto d’amore
incontro della vita e della morte
prova di fedeltà e gloria di
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1055 poesie trovate. In questa pagina dal n° 601 al n° 630.
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