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Gianpiero De Tomi
Le 830 poesie di Gianpiero De Tomi
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Dove sono gli occhi
che celavano la tua promessa
e suggellavano il nostro patto?
Sono scaduti in mille frammenti
fra conferme di passione
e deliri di sere malinconiche.
Promesse, che legano
promesse che incatenano
promesse infrante
dalle
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Siamo spettri
ci aggiriamo nelle strade
fra le vostre vite
I nostri volti
di giovani primavere
strappate e ferite
dalle ombre
e crudeli carcerieri
che levano calici d'oro
brindano al nostro dolore
Siamo divorate dal tempo
inghiottite
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 | Donna, tu porti le ferite
della mano intollerante
Donna uccisa in mille battaglie
da mani crudeli e prevaricatrici
Donna che soffri nei tuoi diritti
negati da violenza senza nome
Donna creatrice, soffri con i tuoi figli
strappati e
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Fra le labbra
accarezzo l'arco inquieto
del tuo nudo corpo
teso nell'estremo spasimo
Fluido d'amore
che avvolge l'anima
nel riverbero segreto
dell'intimo pulsare
Fuoco di passione
sulla carne irriverente.
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Quelle ciocche di capelli
ondeggiano inquiete
avanti al disincantato viso
viticci di una pianta
ben lontana dal cedere
i suoi frutti maturi
all'irrigidito assioma
del cuore ferito.
Ed il sangue
gocciola al suolo
calda pioggia
voce che
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In questo silenzio cedo
a lusinghe di una voce
che sussurra dolce melodia
ed indica, la strada vuota
di un giorno qualunque
Luminosità di un cielo
che consegna soltanto
restie certezze di perdono
ad umide, brezze tentennanti
fra
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Da questo lebbrosario, non sono mai uscito
e non sono mai guarito, dalle purulente piaghe.
Ammalato è il mio spirito, che strappa quel candore
alle tue giornate piene di riverente benevolenza.
Non dovresti accudirmi, ma abbandonarmi
in
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Come sull'ispido pelo fremente
d'una creatura dormiente
dal ventre che ondeggia
sul rivo del lago cammino, in punta di piedi
e calpesto quell'erba fine, vestita
dal delicato lenzuolo di rugiada
respirando l'odore dell'acqua
mossa dal
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Perché non ti ho detto prima: ti amo?
Attendo, ma forse anche nulla
soltanto il passare del tempo
mentre racconto la stessa
comica barzelletta, allo specchio,
a quell'immagine, addomesticata.
Al risveglio, curiosa sensazione
è
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Spumeggi, come le onde
che dal mare si riversano
sulle spiagge dischiuse
inquiete e sensuali
con la voglia fra i denti
della mia pelle da lambire.
Disegni, balsamici sentieri
per i miei pensieri
che sferzano il limite
della moralità in
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Entrano, con le ali spiegate
declinando di luce ancestrale
fuggendo il tramonto sanguinante
Entrano, dalla fessura umida
ove irrigiditi pensieri scivolano
nella voragine dilatata
Portano ali spregiudicate
con grandi occhi disegnati
da un
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Sciolgo il ghiaccio dal cuore
al tepore di un quieto mare
Mi accorgo di accarezzare
la tua immagine, soffusa
dalle acque che riflettono
il tramonto di fuoco
E la mia mano si trasforma
in alito di vento
che cerca le tue labbra
fluttuando in
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Ho un dono,
cullato e nascosto
è brillante come una stella
ha un fervore antico
la notte cela il mio sonno
sciogliendolo in rivoli di miele
Sussurra, di gesta disperate
di visi e di labbra
di lunghe attese
di attimi
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Pelle di velluto
sfiori le mie mani
respiri, dentro i miei baci
e nella scintilla di occhi
che accarezzano l'anima
purifichi, la mistificata vita
Sporchi di cielo e terra
amiamo nella passione del fuoco
dolci sogni senza forma
sedotti
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Inevitabile
addio
suadente sussurro
risacca tumida
acque adombrate
scorrono lontano dalle anime
Sponda corrosa
lacrimante
mille calpestate ceneri
orchidee sfiorite
disattese dal cuore
Addio
Voci che s'odono
in lontananza
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Sorriso
che accarezza l'anima
risveglia quella fragilità
d'amore e paura
Sono così vulnerabile
nelle tue mani
Ed invoco la tua pelle
il femminile odore
di un desiderio
che si espande sul corpo
scaldato dal sole
complice
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Foto di gruppo con poesia Autori Vari
Un ritratto degli autori del sito attraverso le loro poesie
Pagine: 200 - € 14,00 Anno: 2009 - ISBN: 978-88-6096-494-6
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Gianpiero De Tomi.
 | Meridiani e paralleli,
ti circondano e compongono
in una tentacolare stretta
Da una gabbia d'oro,
sublimi sentenze assolute
labbra, su cui non aleggia il dubbio
Troppi, inebrianti clamori d'alloro
scivolano nel fumo delle illusioni
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 | Elencate pause del cuore,
trattengono i pochi istanti,
per il volto specchiato
ed una serpe in seno
circuisce, il serbato costume.
La via, si fa difficile
quando ad ogni luna
emerge quel divelto petto
che giace al fianco
ansimante, sino al
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 | Poi cammino per il viale
che tutto sommato
non è neppure troppo male
Un urlo, un fremito
un cane che abbaia
le grida di una donna
la brezza leggera di un pensiero.
Che è successo?
Solo vita, passo oltre
ed il mio piede è
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 | Mi sono perso nel ricordo
di un antico attendere
fra fiorite aiuole e richiami di rondini
Ma c'erano vuoti senza nome
che dilaniavano le carni
E la terra, non odorava più di casa
ma al termine del giorno
erano ferite, corolle
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 | Vita
mille volte vita
mille volte, passione di vita
ogni sorriso, voglio che arda come un sole
che scintillando all'alba, strappi morte e tenebre
da questo mondo, legato ed imbavagliato dalla paura
Ed io sarò ancora vita, e
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Ti ho lasciata così,
su quel letto disfatto
dalla notte ardente
sofferta ed amata
avvolta dal lenzuolo
ancora umido di piacere
trascinata dalla passione
dell'impetuoso istinto
Le tue labbra mi accompagnano
in questo addio che
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C'è silenzio, ora.
Fra le ore della notte,
vivo nelle pieghe del pensiero
come nel grembo
della madre amorosa.
Perché sfuggire,
da febbricitanti ricordi,
che graffiano la mia porta
quando alla fine,
mi rendo conto che tu
eri un
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Respiro.
Sento l'aria, che discende nella mia anima
come l'acqua, da una fonte purissima
rinnova il corpo e la mente.
Non scioglie però, quelle necrosi
di cui è costellato il mio cuore
da cui emergono fiumi di lacrime.
Eppure
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 | Vorrei ...
Vorrei uno sguardo
che sollevi la mia anima
dal torpore della quotidianità
Vorrei una mano
che sfiori lo spirito assetato
riarso, troppi viaggi del cuore
Vorrei un sorriso che illumini
e porti in grembo il giorno
prima
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 | Scintillanti cancelli dell'alba
s'aprono al mio passaggio
Paese sconosciuto
accoglie solo l'essenzialità
sciolgo l'anima
recido i vincoli del cuore
immerso nel fiume di speranza.
E' questa la felicità?
Forse...
...o
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Effimera creatura
ti muovi attorno a me
brezza fresca del mattino
percepisco la tua presenza
il sorriso illumina il viso
il suono della tua voce
Voglio la tua umanità
le incoerenti flessioni d'amore
quel dolce mietere
emozioni
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Si staccano
foglie dai rami
strappati sudari
poesie danzanti
sofferente grido
di una vergine
Seguono il vento
insidiano le labbra
danzano sulla lingua
non v'è altro posto
un caldo riparo
dalla ruvida iniquità
Inadatta
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Ti ho amata
oltre, le stentate parole
nelle estati torride
quando il tuo corpo era bagnato
grondante, delle carnali voglie
ed eravamo devoti sudditi
della lussuriosa carezza
E tu, divoratrice del piacere
ambivalente donna
impudica
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Astiose divinità trattengono
in ostaggio il mio quieto vivere
Forse, diventerò merce rara
sul mercato ombreggiato all'angolo
perché non mi abbevero
alla stessa pozza del gregge
e lascio scintillare la rugiada
sulle labbra
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830 poesie trovate. In questa pagina dal n° 601 al n° 630.
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