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        | Se la musica potesse mai conquistare il cuore,
 di un mondo lontano.
 Se intorno al tutto,
 riuscissi ad afferrare
 gli eterei profumi,
 dell'altrui coscienza.
 Non  sognerei mai
 di dominare il niente ed il nulla,
 fratelli ingrati e avversi
 al
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        | Mai e poi mai addivenire al ritornello
 di una canzone amara.
 Mai e poi mai
 cercare la fine
 di un percorso mai avviato.
 Mai e poi mai
 pentirsi della fresca
 ed ingenua perplessità.
 Mai e poi mai
 esordire con un sorriso finto,
 alla
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        | Su e giù, come anima errante,
 cerco l'avvenire,
 il tempo senza tempo,
 le cose con un  senso.
 Un passo avanti ed uno indietro,
 discese che portano in  cielo,
 salite che vanno oltre lo spazio,
 trasformazioni irreali,
 reificano il corpo
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        | Oasi di speranza, isole ritrovate
 nello spazio assolato
 di un mattino invernale.
 Idee fluttuanti,
 scoppietii di fuochi vivi,
 passioni traboccanti
 di colori sereni.
 Poi, tuoni e boati
 dall'obsoleta coscienza,
 divorano  leggiadri saltelli
 di
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        | Oltre, vorrei essere oltre,
 almeno nell'intenzione.
 Movimenti per inerzia,
 bocca illuminata
 dal senso perduto,
 inascoltato,
 rimescolato con il calore animale,
 e ancora oltre,
 mi vedo oltre,
 almeno nell'intuizione.
 Familiarità attorno
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        | Come è difficile, capire l'insufficiente coscienza
 della gente,
 eppure nell'oblio della mente,
 la pagliuzza  dell'altro occhio,
 stenta a ritrovare la via
 della libertà.
 Come è possibile essere giudicato
 da miseri animali,
 ho
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        | Cadaveri profumati, nel centro del paese,
 geste meccaniche davanti a  cavalli insonni,
 concimi sparsi
 di verità antiche.
 Zombi del giorno
 a far due parole,
 nei bar, negli spazi verdi,
 si sopravvive allo scorrere
 del tempo vecchio.
 Che
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        | Sulle corde dell'attesa e dell'imprescindibile insicurezza,
 sulla via cieca che
 porta all'orizzonte,
 sulla scia di nuove realtà,
 è così che mi avvio
 alla fine di un mondo.
 La fine è irreale,
 il tempo inesistente
 se
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        | Semplice, come l'acqua che scorre fresca
 dalla fonte antica,
 questa ferma sensazione,
 presente in cuor mio.
 Fluido come l'olio di cocco,
 il mio parlare ingenuo.
 Nessun timore, nessuna ambiguità
 nel mostrare l'ovvia trasparenza
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        | Invisibile traccia, di sostanzialità remota,
 quando leggo negli occhi tuoi,
 la rabbia d'amore.
 Non con morbidi tappeti,
 che si accolgono i passi
 del viandante,
 così anche tu,
 abbracci questo viaggiatore stanco,
 esprimi il tuo
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        | Idee semplici, percezioni  calde,
 anticorpi per gli eventi neri.
 Acqua sacra che
 sospende  l'aridità di terre assolate,
 che sveglia i corpi assopiti
 dall'eterna indolenza.
 Luce da ogni fonte,
 che rischiaria le ombre dei pensieri
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        | Fuoco che arde, che acceca le ragioni,
 perse da immemore tempo,
 schegge proiettate
 nell'universo altro,
 nello spazio pieno e libero
 da vincoli insensati.
 Calore atteso,
 poi spento da cellule morte,
 che posate su sterili teste,
 annebbiano la
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        | Come sempre, come allora,
 come quando sarà l'aurora,
 camminerò a testa alta,
 tra i sogni incompleti,
 tra le vite perdute,
 negli abbracci amorosi
 di pensieri inascoltati.
 Tutto quello che non ho visto,
 tutto ciò che non ho
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        | No, non corro il rischio di perire, nemmeno con l'ardire,
 nei momenti sbiaditi del mio divenire.
 Nessuna approvazione
 merita di essere ascoltata;
 quando il tempo è in attesa,
 si è in fase di preparazione.
 E' una alternanza di passi
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        | Ascolto il suono, di foglie cadute,
 ora e anche dopo  primavera.
 E accanto
 al dolce imbrunire della sera,
 il sole spendente
 di un nuovo giorno,
 atteso perennemente,
 senza alcuna fatica.
 Stella cara e
 ombra di me stesso,
 l'altra faccia del
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        | Passi sporchi di fango, passi lenti e meditati,
 passi ad ogni esame di coscienza,
 nei meandri oscuri
 di una attesa ignota.
 Giornate nere, momenti di luce,
 ensamble in una insolita visione,
 attorno ad un candelabro acceso
 di speranze in
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  Invia un messaggio privato a Giuseppe Vella. 
 
 
 
 
 
  
  
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        | Nascosto, logorato da gesti ripetibili,
 torturato dagli umori neri del tuo vicino.
 Illuminato per pochi istanti,
 sovente bagnato dalle lacrime
 di terre rosse,  accese dal terrore alieno.
 Lamenti, vocalizzi di gente satolla,
 viziati
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        | A volte, momenti già visti, proiettano una carcassa alla deriva,
 movimenti di ossa
 ad inizio di putrefazione.
 La legge universale non teme errore,
 come una cascata di acqua gelida,
 rinvigorisce le aree depresse cerebrali,
 accarezza
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        | Quasi a sfuggire negli angoli nascosti dell'io,
 intento a rinascere,
 corregendo gli errori
 dei percorsi  terrestri,
 realizzo una micro illuminazione.
 Assorto nell'attesa
 di eventi ripetuti,
 distratto da attimi serrati,
 dai convenevoli,
 della
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        | Non ragiono al suono debole delle emozioni,
 logiche estranee ai sensi,
 poggiano sottili
 su altre sfere cerebrali.
 Non rifiuto il pulviscolo dello spazio vitale,
 silente  accarezza
 le menti instancabili
 per infinite possibilità.
 La
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        | Ad un passo dal traguardo, occhi ingenui si rallegrano.
 Nessun ostacolo,
 neanche l'ombra del dissenso.
 La foresta tace, movimenti congelati,
 solo un piccolo segnale del vate,
 serrato per paura di essere annientato.
 Ma la legge dell'aria,
 è
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        |  | Ho provato ad accarezzare la neve bianca
 di un immoto candore,
 ma il sole ha distrutto
 l'ennesima illusione.
 Ho cercato altre strade,
 sentieri, vie impervie,
 ma la folla ha impedito
 i miei stentati passi.
 Ho creduto di vedere
 ingiustizie
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        |  | Voci, suoni, lamentele a passi rapidi,
 urtano le lusinghe
 di uomini pecora.
 Ciascuno protegga il suo gregge,
 ognuno dimentichi l'altro da se.
 Fango, pioggia,
 a passi intensi bagnano
 l'ultimo sguardo
 amaro sul mondo.
 Si preparino i
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        |  | Paradossali ad occhi consueti, l'opposto parlare,
 rovinare il placido consenso,
 calpestare la vecchia convenzione.
 Come
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        |  | Abbandono il tempo rimasto
 per le ultime preoccupazioni.
 Risistemo l'esistenza perduta,
 per l'ultimo approdo.
 Si che ho voglia di navigare
 nello spazio siderale,
 far cadere dalle tasche
 miseri  dettagli.
 Libero per un mezzo istante,
 libero per
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        |  | Non ho parole, nemmeno suoni,
 ne pensieri vani,
 alcuna immagine arida,
 o spazio vuoto da riempire.
 I perché dormono
 nel limbo delle illusioni,
 solo sguardi drogati
 dallo scorrere ambiguo
 di un mondo andato.
 Non ho il silenzio,
 ne l'oro
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        |  | Nessun spavento, per un mondo inesistente,
 perché il brutto e l'estetica
 del tempo,
 non corrompe i viaggi atemporali.
 Nessun umor nero per il futuro,
 nessuna emozione in meno
 per questo istante,
 tutto è già determinato,
 e
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        |  | Errante anima, in cerca di appigli immateriali,
 di musica vibrante.
 Trovi deserti,
 pensieri sterili,
 ma il movimento,
 è il motore del tuo candore.
 Entri in un casolare
 dell'ultima  campagna,
 tocchi la vita interna
 che abbaglia i sensi
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        |  | Ogni giorno, ogni istante,
 occasioni di passaggio.
 Vado a stenti,
 senza versi,
 in cerca di ritrovamenti.
 Progredendo di sette passi,
 stravolgendo tracce spente,
 nello spazio assente,
 dialogo con una folla
 di essenze.
 Giro intorno
 ad una
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        |  | Ascolto rapido e distratto, voci dal sottoscala.
 Impasto di suoni e rancori,
 timide emozioni.
 Il mondo immaginato,
 trafugato con occhi chiusi,
 beato e silente nell'ardore
 della mia sensorialità,
 colma fredde misere azioni.
 Soffi di calore
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