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Grazia Longo
Le 1183 poesie di Grazia Longo
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Finirà questo delirio di sabbia e cielo.
Non importa se saran
gli alberi più vetusti della foresta
o solo poveri sterpi a bruciar di vita!
Si spegnerà nell'onda d'un mistero.
E' cenere il tempo c'avanza
a spirali azzurre
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Ascoltami lo sguardo
quando la bocca tace.
Stringimi a te
abbracciandomi con gli occhi.
Parla al mio cuore
soltanto con tuo
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Ragnatele di rami nudi
intrecciano ricami d’aria
e si perdono nella nebbia
aranciati dalla lontananza
-O dal ricordo?-
Altri colori ad inventare
le forme d’allora
-e di sempre-
in liquidi riflessi.
Son forse io Narciso
a specchiarmi
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Ragnatele di luce
abbarbicate al muro
stillano rugiada
in un pianto di sole.
Aghi di silenzio
a cucire
imploranti labbra
gocce
di dolorosa
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Impeto che sollevi e premi
nel pulsante petto
trine d'onda
e t'involi oltre gli schizzi
a sposar la riva.
Mare amante
ti vorrei per sempre
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Cadono come pioggia acida
le parole sui pensieri
nell'angolo assediato dall'ultimo sole.
Corrodono i sentieri d'un Dio
che si lava le mani creatrici
nella melma del possibile.
E avanza il buio
sulla fetta miserabile del giorno
negata
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Brindo ai miei nemici
col calice sguainato.
E bevo fino in fondo
il veleno del mio peccato.
Aver peccato poco e
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Dense siepi accovacciate
su rosse vermiglie ombre,
barriere più morbide,
a scoraggiar la roccia,
che s’erge, bruna,
e cela l’orizzonte,
in lontananza.
S’inchinano, i fili d’erba,
che non han sul capo
le bionde messi.
S’accendono, ora
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Non venderò i miei versi
agli angoli della strada.
Né andrò porta a porta,
a mendicar
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Ali silenziose ha la notte
per voli felpati d'uccelli notturni
senza orizzonti da inseguire
ciechi occhi a vedere oltre
fissando il nulla d'una pagina bianca
che si popola di voci antiche
tacito patto tra l'ombra e la luce
tregua per la voce
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Solstizio d'estate ...
scivola lenta la notte
con le sue mani di velluto nero
sventola lieve brezza
bandiere di tremulo pioppo
nell'aria salmastra
che reca la voce dell'onda.
Sulla risacca scintilla
ancor più lieve
la falce di
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Cascata di cielo impalpabile
a regalar riflessi d'acqua all'aria.
Ora che il fuggente carro è già sparito,
ed Eos solerte, ha ormai destato il sole,
come nebbia, luce evanescente del mattino,
a rischiarare il tempo d'un
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Quel mio silenzio,
tra le tue parole,
non era silenzio.
Io t'ascoltavo,
in quel silenzio.
E t'amavo.
Dio, quanto
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Ti fermi sul bordo della tazza
e spremi il succo del tempo andato
fino all'ultima goccia che geme piano.
Sfocati colori restano di ciò che fu
tavolozza di terra sporca di vita
a colorar le dita e scolorar i sogni
indistinto orizzonte e
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Oltre il piacere della carne
sfuggiva il canto del mio cuore
scivolava furtivo
dalle pieghe della mia pelle
mai sazia delle tue labbra.
Sfuggiva l'eco soave di me
alle grotte oscure dell'anima
sigillata nella passione arcana.
Io, persa in te,
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Danza, l'onda, oltre l'orizzonte.
S'innalza, impavido e irriverente,
il bianco tulle, impalpabile,
a sfidare il fuoco del cielo.
Poi s'accheta, l'acqua,
e veste di trasparenze le rive.
Aranciato incendio d'aria!
Sulle gementi
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Anime in versi Autori Vari
Antologia degli autori del sito Scrivere
Pagine: 132 - € 10,00 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686061
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Festa delle Donne 2010 Autori Vari
Poesie per la Festa delle Donne.
Il lato femminile della poesia
Pagine: 107 - Anno: 2010
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Foto di gruppo con poesia Autori Vari
Un ritratto degli autori del sito attraverso le loro poesie
Pagine: 200 - € 14,00 Anno: 2009 - ISBN: 978-88-6096-494-6
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San Valentino 2010 Autori Vari
Poesie d'amore per San Valentino
Pagine: 110 - Anno: 2010
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Addio Alda Autori Vari
Poesie per Alda Merini
Pagine: 92 - Anno: 2010
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Invia un messaggio privato a Grazia Longo.
Cosa pensi
nel silenzio assordante del bosco,
tra un cinguettio sommesso
e l'esplosione d'uno sparo?
Là nella radura spenta di colori di muschio
ammuffisce un raggio di sole.
Nella goccia d'acqua
che la terra al cielo
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Lo so
è bello
il tiepido fuoco
che s'espande quasi liquido
nelle rigide notti d'inverno
e riscalda le pareti e il cuore.
Ma noi siamo per quegl'incendi
che nascono improvvisi
nell'ore più cocenti dell'estate
e divampano
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Abbiamo infranto un bicchiere
del servizio buono.
Che importa?
Ne restan altri undici
per
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Follia d'un verso che gocciola
dal rubinetto della memoria
scordato aperto nella cantina umida
di trascorse annate.
Ricordi?
Stringevamo i grappoli tra le dita
e ne usciva nettare divino.
Incuranti dell'aspro dei raspi
ci ferivamo i palmi e
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Troppa pioggia.
Improvvisa dopo l'arsura estiva.
Abbiamo rotto gli argini
e straripati di piacere
ci siam incontrati sulle opposte rive.
Ricomposto è ora il cammino
del fiume placido e gioviale
che canta di rane
e di menzogne al
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Strappava nivei petali a morsi
e ancor più nivea carne
e con le unghie lacerava versi
graffiti sulla sua pelle oscena
e spine acuminate in cuore
come spilli mortali sul fantoccio usato
per uccider il sortilegio d'aver amato
in fondo
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La lingua del tempo
è ruvida come quella d'un gatto
che si lecca le ferite
e ti mordicchia le mani
senza farti male.
Poi si accoccola tra le tue braccia
vicino al fuoco
ad aspettar altre primavere
E fa le fusa al destino
che ti ha
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Amo financo la Morte.
Quel salto nel vuoto d'un silenzio
quell'incertezza nella voce della fantasia
quei sentieri invisibili
che non portano da nessuna parte.
Eppur sono infiniti e senza ritorno.
Amo quel buio
che la vita stinge di colori
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Un amore impossibile non muore mai.
Gli hai dato le ali del sogno,
gli occhi della fantasia,
la voce del silenzio,
uno spazio sconfinato,
dentro di te.
Incontaminato e vivo.
Silenzioso,
come il battito del cuore,
che non tace,
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Spalancate fauci fumanti
nel buio del tuono
lampi a spalancare porte
e fumo, fumo per salire al cielo
senza scale.
Gradini rotti e mi manchi
nell'orizzonte vuoto
senza vele, senza ali.
Mi manchi
in fondo agli occhi,
sotto le mani.
Mi
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Rotola il verso, come sasso,
lungo la scarpata della notte.
Si ferma, in bilico,
sulle ali d'un sogno,
poi canta, nel rivolo d'anima,
in fondo alla gola sommesso.
Strozzato di pianto
cerca un mare di pace,
nell'onda impetuosa,
che
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Immersa nel verde incanto d'un sogno
mi sorprendi sullo stesso sentiero d'allora.
Ricordi?
Quello cosparso dei nostri baci
tra i ciottoli della strada di sempre
-La vita-
Oltre il profumo inebriante dei sensi
persa nel fragore dei gesti
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L'ora andrà via
dietro quella porta scura.
Pesante come un maglio
batterà sul mio costato
il tempo.
E scandirà i respiri
nel sagrato affollato dai versi.
Senza bagliori di gemme
è lo sguardo che si
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Ho scritto con gocce d'anima
sul libro della vita.
Segni di pioggia e di sabbia
nel deserto rovente di silenzio
ad esalare gemiti e sospiri
come alito di sole
sul rosario del tempo.
Lucido emozioni grezze.
Sfaccettate variegate
inventano
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1183 poesie trovate. In questa pagina dal n° 481 al n° 510.
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