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Antonella Scamarda
Le 273 poesie di Antonella Scamarda
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Questo buio si assottiglia
si deforma
uscendo dalla favola analogica della mia mente
amplesso registrato senza testimoni
il raggio che scrisse sulla mia frequenza
il sole che batté sul microfono
quel bacio che sopravvisse al
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Eppure siamo tuoi figli...
Hai mai visto il sangue vivere attraverso la terra?
Non senti una speranza crescere tra messi di grano?
T'hanno tolto quel secondo in più per non sentire risposta
ma detestano il loro tempo i sordi di
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Ti ho cercato senza trovarti
e so che questa notte non ha strada che arrivi
fino all'alba.
Ma sogno appena un vento
un respiro che mi sollevi da terra
quel chiaro di luna forse
o il grido della foglia
che presagisca il monte
perché io
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 | Essere il filo di ruggine nella parola malata
l'umido pensiero di latta corroso in cerchi di fiato
l'ossido d'aria e silenzio che si tossisce in gola
caligine
di sillabe
mute
annerite sulla lingua del vento
non più che una cenere
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 | Da qualche tempo ho spento la mia voce
le mie stridule note suonate in chiave di pianto
uno strumento senza colore e forma
ma dal suono sincero che mai ha mentito.
Da qualche tempo ho spento questa stupida voce
rossa di sillabe tagliate e appuntiti
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Salvo spire sottili di pensiero
dalle correnti in arrivo
mi sono rimasti silenzi fragili
che non trattengono più suoni
dietro le loro mura, come sabbie d'inchiostro
tagliate da venti senza tempesta.
Recupero frammenti di parole
per
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 | Ingannerei il tempo
confondendo i giorni delle lacrime
con i sorrisi a venire
alle avanguardie delle tue
primavere.
Ma tu
prima dei tuoi anni
hai imparato il conto
da pagare
nelle trincee della
sola Vita
che ti ho saputo dare...
Ingannerei
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Disertato dalla tua voce
m'assale
l'insulto abbacinante del risveglio
quando gira i cardini il Cielo
e quest'orecchio di demente
spia i passi d'ogni viandante nel vento.
Bestie di gesso
accosciate all'orizzonte... nuvole
che latrano sillabe
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 | Dicono sia il rimedio migliore
rompere il silenzio
fasciarsi l'orecchio
curarlo ad alti volumi
d'allegre parole
dicono sia la vita il letto giusto
per sbattersi di gusto
e vomitare il male
sul viscido traforo
del vuoto
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Vano mi ritorna il nastro pallido del cielo...
la nuvola fasciata d'arcobaleno
è una caravella danzante
nell'acqua della quiete.
Il cuore ha già sciolto il regalo del silenzio
l'orecchio, rotto, il flauto del vento
e più
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 | Non smettere mai di guardarmi
nel frastuono del tuo specchio
più forte di mille voci, canta
il riflesso
rutilante
del mio nome.
Vedo
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 | Potessi trattenermi nei tuoi occhi
con la luce morbosa delle mani
- che agitano ombre
quando i desideri falliscono -
ti sbarrerei lo sguardo
con assi di silenzio
perché un uragano non mi trascini via.
E sigillarti le labbra
e ancora i
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 | Insieme a te ho imparato
che non è importante avere
gli occhi
se poi non vedi con l'anima...
che le gambe non ti portano
da nessuna parte
se il tuo cuore è pesante come
una pietra...
che una mano sola sulla
mia spalla
vale il
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 | Si appanna il cielo
e trema nel bianco della goccia che
scende
come la sera
scende
come la luce
scende
come il sole
che disegno sopra il vetro del tramonto
perché s'anneghi nel vuoto coincidente del tuo cuore.
Ma tu, non
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 | Un attimo ancora, alla memoria
insonne, aggiungi. Nel fardello d'ore
limate di ruggine
a che serve, alla foglia adusta, contare il tempo?
Quanti gli inverni inabissati!
Ed ora un'immagine in più
ad aggravare la frana di carne
a
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Mi sorprende la pienezza del vuoto
questo spazio che percorro senza sguardo
foriera, come l'occhio di un cieco
che avanza fra i buchi delle stelle
ho tutto ciò che manca in questo strano viaggio
il coraggio che non ho avuto
la vita che
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Anime in versi Autori Vari
Antologia degli autori del sito Scrivere
Pagine: 132 - € 10,00 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686061
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Cristalli nel vento Autrici del sito Scrivere
Una raccolta di poesie è talvolta cosa stucchevole se non sorretta da un’idea che dia coerenza a un “canovaccio”, una sorta di filo di Arianna che conduca il lettore alla scoperta di un significato d’assieme. In verità un’idea in questa pubblicazione c’è ed è “forte”: sedici poetesse, dotate di spiccato lirismo e felicemente ispirate, cantano la vita attraverso le sfaccettature di uno smeriglio di cristallo. Cristalli nel vento, è l’opportuno titolo dell’opera, e son davvero puri petali di cristallo queste liriche, petali da strappare uno per uno.
Pagine: 182 - € 10.00 Anno: 2010 - ISBN: 978-88-95160-26-9
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Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Antonella Scamarda.
Madre abbracciami sul
tuo seno
che profuma ancora della
nostra Terra.
Tienimi stretto mentre mi porti
lontano...
Lunghi i giorni tra le onde e
gli "orchi".
Hai sete Madre,
ma solo alla mia bocca porgi
lacrime e latte
e aspetti
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 | Gioco a carte con la resa
oggi posso anche farla vincere...
Della mia assenza
brevi, svaniti riflessi disegneranno l'aria
forse arabeschi
forse una stagione nel tempo.
Questo, è il silenzio:- un piccolo
cerchio di luce
dove volano le
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Scrivevi di spalle al tramonto
per schermarti il cuore dalle passioni
senza ascoltare il miracolo della sera
scendere tra le tue dita.
Io, sempre stretta al medesimo petto
fermavo le notti, per non turbare il sonno d'un pensiero
afflitto
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 | La voce del mattino
ha il suono delirante delle campane
che rubano al borgo silenzioso della mia malinconia
una segreta preghiera...
vorrei mordermi le labbra, ma non ne sono capace
e lascio che le parole divorino il vuoto
in un sussurro intestino
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L'Aquilone spiegato sui tremuli tratti d'aria
pare non accorgersi di nulla
le ali svelate nella mano del vento
il gioco riflesso sul volo delle foglie
il soffio che lo solleva da terra ...
solo un sussulto negli occhi
rubato dal pianto di
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Scrivo dei gesti che non avrò
come baci e carezze
e sorrisi di sbieco
mentre il giorno mi serra le costole
straziandomi il fiato di silenzi.
E' una madre il mio dolore, che culla la mia ombra
quella segreta agli occhi
quella plasmata
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Mi commuove l'ingenuità del mio cuore
quando si veste di piume
credulo
come un pazzo che si getta nel vuoto
sapendosi al di sopra d'amorevoli braccia
e ride
e salta di gioia
...e cade.
Egli nega la ragione d'ogni ferita
piange e poi
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C'è nell'intensità del tuo sguardo una pena
che la mia mano non osa raccontare
ne le labbra possono sciogliere
in umano mistero
dal tuo cuore abissale
non giunge nemmeno una parola
la musica è stata tolta al suono
alle mie
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Testardo cuore che invecchi nel piccolo
confine bianco
ti credi immortale
perché occhi conoscono il fragore
del tuo battito!
Un attimo d'inchiostro è l'eco della
tua voce
dirama sincopi all'orizzonte di uno
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Sono il chiaroscuro alla penombra
dei tuoi occhi.
Riverbero il nero dal ridosso della
tua pelle
quando nasconde il mio cuore che
si scalda.
Sono la macchia grigia sugli strapiombi
della tua mente.
Contorco il passo del tuo
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 | Potessi imparare a declinare
il mio pensiero
con lo stesso incanto
del Sole
dire addio alle parole, con mille
soffuse sfumature
salutare il sogno, come questo
giorno
che dice addio a se stesso
che guarda e più non vede
la sua sera
mentre
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E' un sipario l'aurora
sull'unico mondo possibile.
Io sempre al di qua dell'aria
un vento sconosciuto in faccia
e rondini, nuvole, silenzi incollati al cielo.
Forse tu lo vedi
questo sguardo scarno, nutrito
col pianto che ne ricava
ora
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Oggi t'ho sentito afferrarmi
dove mi porti...?
Troppe volte hai inventato
un posto
che colorava di quiete le
mie labbra
t'ho chiamato suono
brivido
tempesta
t'ho chiamato amore
cercando un appiglio alle mie braccia
m'hai insegnato
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Inchiodato al luogo errato dell'appuntamento
si piega alla vita
sperando che il cielo gl'inaridisca il cuore...
così è l'Albero trafitto nella sabbia
come uno sposo che ha sbagliato l'altare
e attende dall'oriente la sua
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273 poesie trovate. In questa pagina dal n° 61 al n° 90.
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