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Aldo Bilato
Le 1287 poesie di Aldo Bilato
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 | La storia non la conosco
quindi l'immagino e ci dipingo su:
vediamo ...
il bosco era fatato
il mago era ubriaco
la moglie contadina
la figlia una fatina
sul trespolo cornacchie
nel trogolo ranocchie
a tavola la pozione
in abbondante
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Passeggio
confondendo la folla;
pulsano i miei desideri:
cimenti invernali
spiagge deserte
lontane litanie
ti sento
non sai quanto:
nel vento stralunato
nel mare agitato
nel costato
ti porto con me
ti porto via.
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Scucivo il mio domani
abbracciandoti
immobile al destino:
baci languidi
fianchi di fianco
al mare
dolci note
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 | *
Del mare non sale che il respiro,
a quest'erta nel tufo scavata;
passaggio di soldati alla levata:
lenti fraseggi,
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 | *
Stasera vomito sangue, anima mia.
Mani pestano tasti, pizzicano corde:
pigiano sull'acceleratore del tuo sesso
e la musica non cambia.
Misuriamo il tempo con una sveltina e via:
ed è così che sparisce lo spartito
e la musica
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 | Amaramente uomo
mi scopro in te fratello;
mani che parlano
occhi che riflettono:
sgranati rosari
passano lesti in
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La pioggia
lava le strade, non il cuore:
la malinconia lucida l'anima
cerchiamo
nelle stelle la
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 | *
Ad Auschwitz è stato sempre inverno:
il più lungo che la storia ricordi
oggi, la stagione del nostro scontento
riesuma fantasmi di quei trascorsi:
l'uomo sull'uomo, ha il sopravvento
il potere rende liberi, di generar
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Dietro la curva il mare,
a perpendicolo.
Fugge un gabbiano da mirto ed oleandri.
Il pescatore d'anime m'attende:
ho sempre rimandato.
Il reato è in ciò che ci addolora
maggiormente.
Un'anima dormiente mi saluta.
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 | Si va
come s'approccia il pesce all'amo
saturo di pastura
bocconi
nascondon l'esca quotidiana
la meridiana stende
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L'amore che ho per te è consapevolezza
si libra in alto come brezza
dal mare sfiora le montagne
e non mi sembra
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Un giorno
ci troveremo tutti capovolti
ad osservare il mondo sulle mani
popoli in cammino verso opposti strani
-straniti verbi editeranno strali dall'alto dei loro aeroplani-
noi giù col capo chino e il culo in fiamme
in fila indiana
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Lady meraviglia
questa sera chi se la piglia
ritmo asincopato
non amato dai deboli di cuore
aurore che sfiorano il canto d'un gabbiano
su sedie a sdraio emiciclate
attorno al letamaio d'umanità cosciente
sovrana autoreggente
sono le
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 | Non vedrò mai dietro ai tuoi occhi
è nella gola che m'accoglierai
nello spasmo di quella bocca a canne mozze
che sputa fuoco senza pietà
asciugherò lacrime amare
mi seccherai la lingua, lo so
danza di papille
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| Guardami,
come fosse la prima volta
girati, cambia canale
frantuma l'attenzione
risorgi dalla polvere del divano
isola
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Appare un campanile fra gli ulivi
le fronde hanno capelli verderame
si sposta volentieri al mio sfiorare
il manto azzurro, irrequieto, del mare.
Tempesta all'orizzonte, un bacio in fronte
vestita a lutto la comare stende
le imposte in tinta
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Tu che mi ascolti Autori Vari
Le poesie che hanno partecipato al Premio di Poesia Scrivere 2010, con tutte le opere partecipanti ed i vincitori
Pagine: 240 - € 12 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686108
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Anime in versi Autori Vari
Antologia degli autori del sito Scrivere
Pagine: 132 - € 10,00 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686061
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Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Aldo Bilato.
 | Esistere
stare fuori dall'essere
sedurre
condurre a sé
allora
voi direte
quello è un pazzo
pazzi voi siete
la sete dell'ego in avaria
non è "schiuma dei giorni"
la vergogna
è una delle condizioni
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Non è facile capir le altrui ragioni
e la ragione non ha senso
se si parte dalla propria per ragionarci su
su e giù – su per giù
empirico pensare che il boia fosse ubriaco
solo perché la testa m'ha mozzato
mi
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Copre non solo il mento e le caviglie;
biglie impazzite: lavastoviglie.
Cantano fuori dal coro per decoro:
loro escremento sonoro.
Mulinéllo di vulva nera...
- ancora tu, ma non dovevamo vederci più -
tette mosce come
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Erotico zotico narcotico
sulfureo; prende fuoco:
ha labbra divelte
scelte le posizioni
trattano feromoni
come al mercato del pesce
erotica natica sferica
indecente; prende fuoco:
ha voglia bollente
barattano il momento;
"vieni
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Svolazza una piuma per la piazza
osservo la folla dal balcone
passano le ore in fila indiana:
afa pomeridiana
sei cristiana
sei marxista
sei leghista
sei strana
ti slaccio il reggiseno
passa il treno delle cinque:
lingue che
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La ragione
non ha fazioni contrapposte:
lume rischiara
tenebra nasconde
s'avvale dello specchio che riflette:
lamette che sezionano
taglia basette
irrorano il cervello maculati pensieri:
cavalcano la scia
non è casa
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 | Si risolve ad alzarsi:
se ne va
ha come una paralisi
agli occhi: è stranito
l'infinito che l'attende
è un fondo di bottiglia
spariglia le carte col destino:
non fuma più
starnutisce
asserisce ch'è muto:
lo
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Grido di dolore!
il mondo sotto shock:
a Falco Nathan manca lo yacht
muoionomenobambininelmondo
confessione estorta al sacrestano
rivela:
sala sadomaso nella canonica
si sciacquava
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 | I grandi occhi verdi
tingevano la strada
cadevan pietre ad una ad una
su ciocche di rugiada
- com'eri bella -
sui tacchi l'ippocastano
s'ergeva a sentinella
...
grondava di saliva
la meridiana alla stazione
ci si passava l'alba
in
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 | Faccio un passo indietro
colpa d'un colpo inesploso
d'un sasso mal scagliato
gettato da un cavalcavia
scapestrato o sicario che sia
frutto di cervello in avaria
Ave Maria, ave oh popolo...
La cronaca oggi s'è tinta di rosa shocking
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Si sa:
l'infinito non ha età
tubi innocenti lo sostengono
ossa senza midollo lo distruggono
risolvo il mio turgore nelle ore
che associano virilità al dolore
poetico incedere conclude
un pasto consumato nel terrore
pensa
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Coloriamo insieme come un tempo, palme
di blu marino:
tonalità diverse a seconda delle stagioni
spiaggiavano i delfini in fila indiana:
forse la marijuana...
oggi, la riunione pomeridiana
-ognuno si racconti-
non risolve i conti col
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Identità che sgrana granaglie di corallo
levigo i miei passi: li smeriglio
lo stallo
dopo l'arrocco è uno shock
un tarlo
disarcionato il cavaliere
ha perso l'armatura;
farnetica vendetta, poveretto:
non mi sento
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Dipingo
il mio e il tuo domani
con mani ed ali di farfalla;
sfiata la malvagia vigna antiparassitaria:
ti sento.
Eccome se ti sento
e sei vicina;
come una voglia,
come una foglia appiccicosa
al seno:
tu madre, tu figlia.
...
Sorpresa,
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1287 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1111 al n° 1140.
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