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Annamaria Barone
Le 217 poesie di Annamaria Barone
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 | Scruto quei tuoi occhi profondi
di boschi e di mare
e vorrei leggervi i passi
per evitarti gli inciampi
ed i falsi cammini
ma ci vedo solo la luce
dei tuoi freschi anni
della risata che erompe
fragorosa e schietta
delle ombre di grevi
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 | Castelli di rabbia incombono
ombre grondanti
sull'asfalto incandescente
di strade ingombre
di passi stanchi
di barricate di delusioni
di roghi dall'odore acre
di paura e disillusione
fa quasi male questo cielo zaffiro
che scioglie la
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 | E' a mezz'aria
che galleggio sollevata dal caldo
in un pomeriggio di sole
su un prato incolto di cicale
e nella voce suadente del sole tra l'erba
a mezz'aria smetto di essere onda
sfinita in ossessiva ripetizione dell'identico
e mi faccio
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 | Di tutti gli inutili segni
incisi sul cuore
mi resta il sapore
di quell'unico bacio rubato
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Ha il senso dell'attesa incalzante
e la vibrazione del destino incompiuto
l'odore della pioggia imminente
avvolge
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 | Rimbalza nelle orecchie, sordo
il tamburo del cuore
allineato ai muscoli che spingono
sui pedali arditi
e sangue che circola schiumando
e sudore che scivola
lento, lungo i fianchi
tutt'intorno un'orgia di verdi
baluginano vividi
illuminati da
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 | Ha il sapore
intenso e sensuale
della leggerezza
questa pioggia calda
che dolce scivola sugli occhi
velando la visuale
fino a cancellare i contorni
ed il presente e il futuro
sono solo tratti sbiaditi
da dita giocose
solo il passato ha il tratto
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 | Il sentiero è morbido di terra calda
e profumato di tramonto
cammino danzando lieve
ad occhi chiusi
con te accanto
la pioggia e il vento
sono carezze
come quella neve dolce che fluttua
sotto gli alberi esplosi di verde
di questa lunga
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 | Annuso, cercando la scia
di quel profumo che
inevitabilmente
mi riporta a giorni dimenticati
voglio che scorra
sulla lingua riarsa
sollievo e lenimento
d' interminabili ore di profondo grigio
che non so colorare
disperata la ricerca di
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 | E si perdono le voci negli occhi
dietro una ragnatela di luci che
susseguenti, sussultanti, si rincorrono
in questa notte veloce di ore
e tu
non far salire dal fondo della terra
nessun dubbio né desiderio
che la vita si staglia
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 | E guardi il mare
e i pensieri si accavallano
a quelle onde ruggenti
che finiscono la loro corsa
sciogliendosi a riva
e guardi il mare
e lo sguardo si perde
inseguendo il passato
e la luce e i sorrisi
il tuo velo da sposa
e la casa vociante
e
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 | Lascia che sia
quell'emozione dolce che increspa
la pelle del cuore
lascia che le parole fluiscano libere
e raccontino le fantasie dei pensieri
lascia che il tempo e le distanze
si accorcino fino a respirarti gli occhi
lascia che quel nodo
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 | Ad ogni passo
si allarga il respiro
ed entrano i colori
cercati rovistando
tra le pieghe del cuore
sui sentieri dell'anima
nei ricordi degli occhi
ad ogni passo
sogni nuovi
nutrono il giorno
ed emozioni
irrorano la pelle
ad ogni
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 | Sale dalla terra fredda della notte
una nebbia densa e colorata di alba
rabbrividisce la pelle
nel suono di sordo tamburo del cuore
il silenzio porta le voci raccolte dal vento
racconta di mare
e di boschi echeggianti battaglie
di formule magiche
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 | E' con la pelle
che sento il respiro del mare
e le gocce di pioggia bagnare la terra
con la pelle sento le tue dita sfiorarmi
e le labbra respirarti d'attesa
con la pelle voglio sentirti penetrare
fino ad irrorarmi l'anima
e ricamare di
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 | Attraversa il ventre
una scossa di vento
un sentiero di sabbia
una scia di sole
e mi sorprende il mare
l'onda che lambisce
le pieghe del cuore
le stende azzurrando
l'abbagliante baratro
e salando quelle ore
sapide di immenso
raccolgo
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Se tu mi dimentichi Autori Vari
Le poesie che hanno partecipato al Premio di Poesia Scrivere 2011, con tutte le opere partecipanti ed i vincitori
Pagine: 208 - € 11 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686214
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Invia un messaggio privato a Annamaria Barone.
Indirizzo personale di Annamaria Barone: annamariabarone.scrivere.info
 | Mastichi sole
come quel filo d'erba
tenuto tra le labbra
come gli occhi pieni di cielo
che hai appena racchiuso
in quello sguardo a catturare
l'infinito racconto
del Tempo e dei Luoghi
per raccontarlo
a me
che ti ascolto incantata
e mi
leggi

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 | Sale
lenta avvolge
lambisce i confini
si insinua
nelle pieghe
brivido
spezza la superficie
liscia
batte
tonfo nella gola
goccia
scivola
la catturo con la lingua
brucia di sale
è dolce di acacia
si incolla
sulla nuca
scende lungo
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 | di Te, amico mio,
mi incanta il silenzio
e quelle parole al caffè
sfiorate di labbra
radici nelle viscere
di un mondo oscuro
che riempi di semi
ed a tratti ti avvolge
ma poi torni
a quelle parole al caffè
a quel ridere lieve
a
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 | e mi inchioda quell'odore d'antico
di crepe in muri salati
dissolti tra venti di mare
esplosi di vita mordace
lo vado a scovare
sapore di polveroso passato
che unge le labbra
seccate di sole attuale
ché senza sapore son certe
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 | Non lasciarti rubare il tuo Tempo
preziosi attimi di respiri profondi
di pensieri di vento
scomposti in strappi di cielo
liberi di esplorare
le immense vastità dell'Altrove
non rubare il mio Tempo
lascia che si colmi
delle schegge di
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 | Cadono come polvere
questi pensieri di nebbia
evanescenti di verità
tutto è chiaramente vero
tutto è palesemente menzogna
anche questo respiro
che incorona lo sguardo
nel vuoto abbagliante del cielo
mi risucchiano
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 | Riempiono tutto il cielo
fino a cancellarne l'azzurro
gabbiani impazziti
di desideri
castelli di sabbia
cedevoli
ne ho inseguito tanti
troppi a volte
sperduta ad incrociarne il volo
protesa a cavalcarli
ferita dai loro rostri
ho lasciato
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 | Rimbalza
la voce smarrita
tra le parole nude del cuore
cerca l'eco dei tuoi occhi
e il tuo sguardo di vecchio bambino
per capire cos'è
cos'è quella musica
che muove i miei passi
come se fosse una danza
e quell'emozione dei
leggi

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 | Solleva fiera il volto
scrollando i tuoi capelli
saranno ombrello nella tempesta
fissa gli occhi nel sole
a cercar la fonte di quella luce
che mille silenzi hanno spento
nessun amore per te
che stringi forte le dita
a trattenere
i frantumi
leggi

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 | Hai il profumo buono
di quinte di un vecchio teatro
polvere e cipria
su quegli occhi grandi
che hanno visto troppo
hai le braccia grandi
con la pelle cadente
ma è così morbido
il tuo ventre caldo
che sempre mi accoglie
vecchia
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 | E mi sorprende
questo desiderio
di respiri lenti
di parole chiare
di pensieri colmi
affranta
da questa pazza corsa
contro un tempo
che non lascia
alcuna traccia di sé
ruggisce dentro
questa fame
della tua bocca calda
e di quelle
leggi

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 | non usare, ti prego, una lingua morta
per parlarmi d'amore
inventa per me parole nuove
dimenticami il mondo
mordimi caviglie e polsi
e succhiami le dita, ad una ad una
strappa dal cuore
come un cerotto da una ferita viva
la fredda patina
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 | mi incanta
quel tuo sguardo colmo di stupore
mentre ti giri mi guardi
e sembri sorpreso
di trovarmi lì
seduta al tuo fianco
la tua mano tra i capelli
mi sfiora la nuca e le tempie
immensa emozione
mentre mi ripeti
-sei qui-
e mi
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 | E ti accorgi
con doloroso stupore
di quanto tu non sia
poi
così speciale
di quanto tu valga
poco più di niente
granello di sabbia
spazzato da un vento
distratto
falena impazzita
dal calore
di un fuoco fatuo
non resta
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217 poesie trovate. In questa pagina dal n° 121 al n° 150.
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