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lazzarini gabriele
Le 702 poesie di lazzarini gabriele
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 | la sabbia taglia il vento
agli occhi
di questo gerundio passato
avendo visto
il vento correre
sulla rocciosa armonia
del tuo giudizio
nel trasparire
i tuoi veli muovono
le grazie nascoste
nelle pieghe del vestito
e corrono sulla mia
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| luna che non vuole uscire
cielo che non vuol cambiare
poi esce il sole
dal blues al soul
viene dal profondo del cuore
passa dalla mia stiva
porta quel che riesce a trovare
esce dalla gola
una pipa raffaello
una fiaschetta di metallo
una
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 | scarico e spento
come un cero
che serve al profumo
di una stanza vuota
o di una vita
non servire a nessuno
servirà a essere
solo me stesso
non c'è ragione che escluda
l'ignoranza
non va da sè ne è succube
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 | L'amore mi trovò bambino
e in grembo al tuo seno
mi nutrii del tuo
l'avervi amato
mi ritrovò adulto
e ancor mi nutro
dell'amor vostro
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Quel vento caldo che mi raggiunge
in una giornata primaverile
porta la nostalgia di un giorno d'aprile
incontra l'estate in una zona franca
che mi sembra sole e incute
frivolezza alla mia anima spenta
flebile il contorno di viole
in armonia
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 | Raffinate essenze
mi portano lontano
in un cerchio chiuso
in mezzo ai suoi poli
in centro città penisolari
tra coste creste fiordi
e accordi
olio metano e petrolio
idrogeno e training autogeno
poche speranze di futuro
esplodono in
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 | Una bolla di solvente
sgrassa e puzza
la sua essenza
ricolma ed alza il tasso
di non respiro stasera
non sento il suono
del sollievo
quello del quando mi siedo
quello del quando sei stanco
non imparerò mai
a valere quel po' di
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il destino e un uomo
lo sciabordare dell'uno
all'altro
trastullano il ricordo
di un andante mosso
silenziose cagioni
se ne ritornano
in porti lontani
qualcuno vi rincontrerà
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 | Nel carbone
di un fiammifero spento
nell'incendio
di un pagliaio
che il suo cuore ha acceso
prendo le parole
tra le dita
e le mantengo accese
con un soffio
per farne luce
da cospargere al vento
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| con spatole di fiato
detergo il passaggio
scivola la mia inconsistenza
nella percezione di un battito
fragorose mani
delineano
la tua presenza
il tuo corpo
mi fa prigioniero
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 | attaccati alla mia meta
vigila il mio corpo
e in un sol colpo
spezza la mia cera
...non ti ho trovata stasera
lana infeltrita
gerbera di seta fiorita
...stasera non ti ho trovata
legno di porta
carta crespa rimasta
la mia mano
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 | formichine le nostre incertezze
appesantite dalle briciole di pane
imbevute dall'acre profumo
della malinconia
da lasciare al piccione
sul parapetto del balcone
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Piramide il mio pianto nel deserto
tesoro che ho nascosto dentro
Nefertiti
rosa
che tempesta
t'ha scolpita
scrosci amore
imprecata realtà
da
misero pianto
sabbiatrice nel deserto
che scrive nel nulla la sua poesia
tormenta
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sento calare
la voce della sera
che mi sente avvicinare
a quel giorno che scompare
nella casa del vicino
mentre notte ne origlia
il vagito del mattino
che è il trillare di una sveglia
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ti perdo
ti amo
e insieme
viviamo
il tempo
che al tempo
va a spasso
con l'erta
di sempre
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il paradiso è un gioiello
nella sera
appare solo a chi non crede
ma ci spera
un gioielliere lo può solo
fabbricare
è in un anello della notte
che lui appare
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a lazzarini gabriele.
è un'acqua in bocca che sciacqua e sputa
parola spenta che sta lì muta
non dice niente
opprime e occupa spazio interiore
non esercita e mastica il proprio rancore
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 | una telefonata
una messa in piega
e la copiglia fa la sua presa
è un ago il mio appiglio
punge e si addentra nella sostanza
resiste all'urto della circostanza
le tapparelle sbattono per il forte vento
spavento e assalto alla mia calma
che
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| Passa il silenzio
alla fine della giornata
passa in silenzio ad un'adunata
prepara la tavola ad un sordomuto
accompagna la trama di un cinema muto
pathos il silenzio che precede l'applauso
non ha voce il silenzio di un mare aperto
non ha
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| È un pennello che non colora
è una coperta che non scalda
è una campana che suona a morto
un rintocco
il silenzio delle persone che non sanno amare
fine come sabbie passate
da mulini
che raffinano malumori
e attraggono
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| si schiude la bocca al mio pensar
che triste s'accomoda
in parola trasformo il mio senso
e pastoso tra i denti arriva assai denso
quando riesce ad uscir
e arriva al tuo udito
vedo il tuo ghigno
proferir smorfia angusta
non era questo il mio
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| tu sei il tutto
ciò che il tutto spaventa
ciò che il tutto fa gioire
in questa morsa d'amore
io vivo
e spero di morire
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spariamo nella nebbia
di un abitacolo scuro
nella microesistenza chiusa
da finestrini appannati
nel cerchio il mio occhio
vede solo nebbia
la mente fraseggia
col microcosmo
di un cruscotto
una leva
un giubbotto
che luce riflette
in questo
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 | se il perdono non vuol baciarmi
chi slegherà quel cuore
stretto da un fil di ferro
chiamato rancore?
filo di ferro
quel ramo
senza linfa
non ha
perdonato
il vento
tra i capelli
è finito
in un vuoto
senza
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| e vorrei dire basta!
e non ho più la forza
per oppormi al silenzio
di vite spezzate
bianca la falce in un giorno tiranno
mai più vorrei infilarti
fascia al braccio
nera come la notte
che è scesa sulla tua semplice
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| Dell'aquilone vorrei esser
La coda
Danzar col
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la tua attesa è puro eros
corretto come un punch caldo
di cui rimangono i fumi
nel bicchiere vuoto
aria azotata
che reagisce e fuma
una parte slitta
e liscia l'aderenza
va in apnea
sul filo del respiro
scala l'ansia
e vomita
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 | Vedo i lembi per terra
di un décollage mal strappato
La mia bocca è di un altro
Quel tuo amore attacchino
per far spazio mi ha tolto
Manifesto il suo viso
sovrapposto al mio sguardo
Dammi il bisbiglio che il tuo
cuore
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 | verdi radici dentro un cristallo
e vedi il rosa nella penombra
sono le luci che si addentrano
nei prismi della sera
nell'ultima veduta riflessa
che richiama la menta
del tuo fresco sapore
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 | c'era un cieco paziente
rumore
che mi ha fatto avvicinare
allo specchio della mente
sussurra ed ha sguardo innocente
un giorno ti vede passare
ed un giorno non vede ma sente
dentro ad esso ti puoi rispecchiare
e non puoi far finta di niente
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702 poesie trovate. In questa pagina dal n° 631 al n° 660.
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