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♦ Pierfrancesco Roberti | |
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elena rapisa
Le 600 poesie di elena rapisa
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 | Intinge nel dolore
la sua penna
il poeta.
Vorticano tumultuose
accavallandosi
irruente emozioni
che l'anima non più reprime.
Per un unico rigo
che traccia come orma nera,
su vergini fogli,
mille si affollano
e come fiori sfatti
si
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Palpiti veemente fino a recar dolore
cuore
in introversa apnea.
Ti sei colmato di cosmico vuoto
delegando al passato
memorie
che lentamente migrano
in allettanti ectoplasmi.
Eppur ne sono cosciente,
è la mente l'eterna fucina
di amori
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 | Stuermisch lauten wie Glocken
die Regentropfen an meine Fenster.
Die Sinne verblassen
im Donner verhuellt weilen
nicht mehr wie ein mal
die froelichen Stunden.
Es regnet,
doch noch vermisst die Seele die Ruh.
Versteckte aengstliche
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 | Scorreva da labbro a labbro
un silenzio di gioia saziata
ininterrotto, soave,
appresso amorose fatiche.
Svuotate le menti
nel condiviso languore
indugiavano,
uniti in suadenti sospiri
a nutrirsi d'amore.
Vagavano,
piume librate nel
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Sanguina il cielo
permeato
dal repentino congedo
dell'astro diurno
e la terra
traboccante ombra
accompagna nel sonno
sgargianti fiori.
O sera,
che raccogli frastuoni di vita
e li nascondi
ingannando il silenzio,
traghetta oltre
questa
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Percorre il cielo
l'alato carro dell'aurora
destando sospiri sopiti
compagni di notti
imbevute di sogni illusori.
Nel latteo candore
l'anima si finge gioiosa
mentendo alla luce
e svela occulte chimere
disperando che le tue mani assonnate
si
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 | Corpi tesi tramutati in archi di fuoco
intrecciarsi rapido dei movimenti
palpabile sensualità di ancestrali richiami.
Fierezza nel continuo alternarsi
e riproporsi con dirompenti segnali
impregnati di arrogante seduzione.
Si muovono
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| Leicht und feucht
liebkosten deine Lippen
mein Gesicht
damals
als wir gemeinsam
durch verbergte Wege gingen.
Es waren Stunden, Tage und Jahre
voll Lust und Freude.
Die Macht der Liebe
spielte mit unsere Herzen,
brennend, in schlaflose
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Sentimenti rimossi
con impietosa crudeltà
per tema di troppo coinvolgimento.
Assenso rifiutato
da atterrito cuore
inetto nel donarsi.
Questo fosti.
Recrimini ora il tempo
quando l'amore
ti scivolò inerte tra le
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Li stringe nel pugno
teneramente
come amante un seno bramato
li scuote, li scalda,
li lancia.
Rotolano i dadi sul verde tappeto
negli occhi socchiusi
occulto
un riverbero di speranza.
Son compari crudeli
nella beffa ingannevole
del
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Si frantumano sul cremisi
di arse labbra
le ultime ritrose
parvenze di diniego.
Il desiderio si fa largo,
precede carezze morbide
come la sua pelle di seta.
S'abbandona così,
senza rimorsi
silenziosamente invocandolo,
creando fra carne
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Chetati i diurni lampi
s'impossessa del cielo la notte.
L'anima mia, uccello notturno,
dispiega le ali
librandosi tra voci ovattate.
S'ode il trillar d'un canto
- esistono ancora usignoli -
il latrare alle ombre
di cani guardinghi,
felini
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Sommersa dal vento,
tramutata in pioggia,
mi invade la nebbia
mentre impasto solitudini
a cuori di fango
mendicando ricordi.
Piango col cielo
la presenza immutata
di te
mio tenace amore
consumando pagine
di avvizzite parole.
E la tua
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 | Terra dolorosamente aspra
profumata di rosmarino e zagare.
Sole s'insinua nella mente,
fata morgana.
Canto, gioia,
piangono solo le chitarre.
Estremadura in primavera.
Torrenti di sole
si riversano fra lamenti di note.
Singhiozzanti
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| Vischiose, mielate,
or voraci or suadenti,
dipingono
incontrollate spirali
le tue labbra
e fiorisce il mio giardino.
Sfumano i contorni,
persi
nella troppo intensa voluttà
del gioco.
Nel timore ch'abbia fine
già
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Invia un messaggio privato a elena rapisa.
 | Sull'altalena di stelle
dondola
la luna.
Gli amanti, svuotano
ceste di sogni
nell'illusione del sempre.
Si esauriscono sospiri
al capolinea del realizzato.
In nome dell'amore
voraci carezze
si materializzano
nascondendo
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Là, sullo scoglio
consumato
da onde senza memoria
il tuo volo più
non addomestica i venti.
S'affievolisce il richiamo
delle mille sorelle,
il salmastro spronarti
di spume.
Negli occhi offuscati
ancora riverbera una teoria
di
leggi

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Le tue labbra contengono il vuoto
e lo sguardo il nulla.
Ma ancor più penetri in me
unito dai nastri d'arcobaleno
di pensieri condivisi
vestiti d'ombre amorose.
La solitudine si fonde
all'assenza del tuo respiro,
ha sembianze di
leggi

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Il cappuccio calato
a coprir le stelle
si impossessa dei sogni
la notte.
Si affacciano subdoli,
avanzano grevi
scoprendo abissi di menti
private di logica diurna.
Si espandono,
ali polverose.
Privi di controllo,
dilatano deformati
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Pregai il vento
di dipingermi l'anima.
Il suo respiro
mi impregnò di desideri.
Raccolsi dalle onde
l'eterno suo lamento
per dissetarmi
al canto infinito.
Rivissi nel suo fiato
profumi obliati,
vite già vissute.
echi di
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Si fanno strada
fantasmi benigni
imbevuti
di gioiose memorie.
Silenzi inquieti
furtivi s'insinuano
in parvenza di vita.
Porto le stigmate
della tua dissolta presenza
scolpite nell'essere
fattosi cristallo,
rifrangendo coni d'ombra
del
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 | Tradita dal gelo
orfana di sorelle
miri il nulla.
Rosa carnicina
dimentica di vita
solitaria e dolorosa.
Appena sfiorata
ti dissolvi.
Ti avviluppa l'abbraccio del vento
e danzano, uccelli colorati,
i tuoi petali
intrisi di brina
in un
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| Semi di vissuto,
raccolti di speranze.
Fiato di occhi
riflessi nei tramonti,
rincorrersi di albe.
Ore scandite da impazziti orologi
lancette immobili
per fermare il tempo
tempo perduto
che ci contiene .
Scorre la segreta linfa
tra anima
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| Trascini guizzi
di lancinanti ricordi
tra labirinti di solitarie sensazioni.
Afflati luminosi,
sentimenti smarritisi
per tortuosi sentieri.
Cera liquefatta
consumo afone lagrime.
Perdurano solitari profumi,
rimembranze confuse di vita
che
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 | Dal podio infiorato
quaranta denti smaglianti,
nella sua camicia di seta,
l'omino sorride paterno
e arringa.
Nella piazza
in vesti domenicali
o quelle che all'ultimo
lungo turno di fatica
hanno assorbito il sudore,
anonimi visi
attendono
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 | Volubili venti
solleticano onde irrequiete.
Un bianco, lungo
nastro di spuma
rapisce il castello di sabbia
che dimentiche mani di bimbi
eressero al sole agostiano
Una rotta ciabatta
galleggia sperduta
vergognandosi d'esser spaiata.
Il
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| Epitaffi su cippi
che segnano una via solitaria.
Non cercano perfezionismi
usi ad eccelse menti.
Nati da penne
consumate da morsi
Emanazioni di rabbia,
inviolate speranze,
pensieri asmatici,
disarticolate esternazioni mentali.
Stille
leggi

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Quando gli sguardi
si cercano appannati.
Quando il gioco si trasforma
in un ricamo di fuoco,
e i nostri corpi si riconoscono,
si intersecano
fino a trasformarsi
in un'unica inquietante realtà,
dall'anima, dalla carne ritrovata
ti
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 | Tesso la tela dei ricordi
come ragno paziente.
Passato e presente,
alternandosi,
compongono la trama
dell'essere
con spietata lucidità.
Tra un filo e l'altro
sfuggono i pensieri.
Si aggrovigliano confusi
nella mente.
Novella
leggi

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