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Le 86699 poesie dei soci sostenitori |
Il profumo dei fiori del silenzio
l’odore dei pensieri
il cielo un letto ormai disfatto
la luce di un’anima incastonata tra lenzuola di stelle
le labbra si muovono
cercano
trovano
mordono l’aria
rivoli scendono senza toccare
oltre la pelle
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Non so perché ti amavo
forse per lo sguardo
forse per le mani
che davano carezze
o per la notte
che raccontava bugie
alla pelle fredda
in attesa di una parola.
Non so quando ho smesso
di amarti e di pensarti
quasi fossi un vento
che passa
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In tondo, nel campo correvo
e il filo spinato lo spazio mi confinava.
D’impeto il mio moto si arrestava.
Perché correvo ad Auschwitz?
Perché fuggivo?
E quando il mio debole respiro
non più in gola mi si stringeva,
spedito riprendevo la mia
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Accarezzo la terra
là dove i miei piedi
lasciano orme
e stendo novelli pensieri
su nuvole bianche.
Adoro il tempo
che mi ha atteso
e lascio ai fiori,
che domani veranno,
il mio sorriso,
a Dio che passa
la mia riverenza
alle stelle che
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In un bosco ceduo m’appressai
che in rabbuio si poneva
e dai vetusti rami
lacrime grondavano
Mala pioggia soggiaceva
a pesare su inermi braccia
spente, alla luce soffusa
Ponevasi l’arbusto di pianto assai
che a terra deponeva
a combattere
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Ad Auschwitz dolori a scuoter coscienze,
occhi sbarrati ed incredulità, eccidio umano.
Campi di neve e trine freddo,
morti, cadaveri e croci in legno,
Auschwitz, ad incuter paura e terrore,
ininterrotto pianto ed imperversar il male.
Campi aridi, a
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 | Perché inseguiti dal vento
le mie lacrime s’incontrano?
Dissetano la malinconia,
mentre tu, poesia d’amore,
transiti tra le ore del tempo.
Provo ad asciugare le ombre del passato
e del tuo nome.
Torna, perché senza speranza,
come foglie
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È come un uccellino azzurro
che è nato nelle terre dell’Est...
Ma è alla ricerca perenne
della casa del tramonto,
fino alla stanchezza delle ali
e fino allo strenuo delle forze...
Piume azzurre sulla neve,
piccole macchie d’ingenuità
celesti
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Lungi dal pensare che tutto debba essere catastrofico
rovistare sino in fondo nel vaso della vita
aiuta ad uscire da situazioni d’impaccio
che molto influiscono nel loro andare
in special modo quando quell’essenza
facendosi in quattro pur di non
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Canto sempre da solo
nessuno mi ascolta
e una poesia
che mi ha fatto piangere
diventa melodia
canto nel buio
e qualcuno mi sente
sono i miei morti
che rinascono nell’ombra.
Scrivo le mie preghiere
e sussurro i dolori
domani avrò
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Parole silenziose,
sorrisi che si sciolgono,
luci che si spengono,
nel cielo le stelle
testimoni unite,
la luna sul tetto a spiare
nel silenzio della notte.
Camminando tra le ombre
con la forza di rialzarsi
dopo ogni caduta
guardare al futuro
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Quanto è grande il valore delle cose
per te che vivi di rimpianti
nel lento passare del tempo
senza che tu possa davvero capire
quel che è stato davvero necessario
dare, per quel tempo...
è nel credito delle cose che ogni gesto
può acquisire o no
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 | Nei nostri cuori occhi di bimbi innocenti che non
vanno toccati ma solo carezzati che agognano un
sorriso come fosse il Paradiso
Uomini e donne che la malvagità ha tolto loro
ogni dignità. vagano senza meta senza alcuna
rispettabilità calvi dai
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| Nelle ombre che vestono l’uomo
la più nera e cruda era lassù
là dove le Cattedrali grondano
dello Spirito che alza
questo essere, simile a Dio,
e, che aspira alla propria santità.
Là, l’errore si è fatto: dolore
violenza, vera pazzia e
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| Inutile fare di tutto cercando di uscire dal guscio
che invadente pare essersi messo d’impegno
nel voler assolutamente vincere la partita
piccolezze che un tempo riuscivano
a farti sentire al settimo cielo si sono addormentate
su quel cuscino di
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Quando dormo
vengo deriso dai sogni
che non sono mai nati
e le notti
sembrano tombe oscure
dove i gesti
muoiono lentamente
fermando il cuore
in un gesto di pena.
Quando mi sveglio
non ho che polvere
da respirare
e nubi di
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Se tu mi scruti
con sguardo d’amore
tutto in me palpita
insieme al mio cuore.
Il cielo imbrunito
da nuvole bigie
si fa
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Nelle mie mani
sento il cuore di Dio
cuore fatto da una donna,
forse aveva
il volto nascoto
perché l’uomo voleva così,
una ingiustizia,
ma lei, per amore accettò,
così il Creatore
cambiò nome,
da Dio degli eserciti, ora
si fa chiamare:
"Dio è
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 | Il silenzio
che hai rotto tu
era fragile
o non eri
padrone
del suo ruolo...
Il tacere copriva
il bene e il male:
rivelare ha i suoi lati
negativi.
Quei segreti eran pregni
come nuvole
schiacciate all’orizzonte
dell’allarme,
e insieme
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| Presto, alla mattina
passeggio fra gli olivi
su per la collina
ch’è parte di quella campagna
dove ogni cosa mi trasmette
amore per la vita...
C’è molto da fare
per riportare vitalità
in questi filari d’essenza pura,
servirà
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| Gennaio infreddolito primo mese dell’anno
è quasi giunto al termine
ancora sei giorni da vivere
per arrivare ad abitare Febbraio
piccoletto sembra fare le bizze
in quel suo alternarsi come bisestile
in attesa della primavera il ventuno di
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Cado e mi rialzo
rinasco dai miei dolori
e sono sconfitto
solo dalle mie delusioni
mentre lentamente
marco le nuove albe
con il segno in fronte
di un’ignota religione.
Prego le sere
di lasciarmi isolato
da un mondo che disturba
i pensieri
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Venne il sole a risvegliar la vita,
api a succhiar nettare e tanto verde intorno,
vennero estati lunghe e cuor a gioire,
viali di rose e tulipani,
peschi fioriti e biancospini,
vennero more, fragole e mirtilli.
Sbocciò l’amore, tiepido sentor e
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Tu non puoi, oppure sì
ma non sta a te
decidere del tuo cammino
almeno che non lo senti
dentro di te.
Tu poi, forse sarà
così il tuo destino,
chi potrà mai dirlo
se non quell’entità
che in tutti noi
vive di vita propria,
sarà lui a
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 | Sfuggente nel silenzio,
l’amore un eco lontana,
un miraggio che non brilla.
Tu, Afrodite
deità di un desiderio
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Ci sono silenzi
che hanno il nome di un bimbo
nella culla,
hanno, in su,
gli stessi occhi tondi e neri,
hanno il suo linguaggio,
quello di poter parlare
con chi nasconde la sua presenza,
saper accarezzare le anime
piano, sottovoce, in un codice
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Un errore madornale l’anno scorso
in quel cambio di date
ancor oggi difficile da perdonare
pur facendo di tutto nello scambio
onde rimediare quel misfatto
che può e vuole solo cancellare
memoria ancora vigile reclama
un’inversione di binari che
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Ti ho cercata spesso
nelle piccole cose
che circondano il mondo
ma tu non c’eri mai
e la luna si spegneva
lentamente prima che io
potessi trovarti
nel fiato delle nuvole
uccise dalla nostalgia.
Ti ho persa ogni volta
che non potevo
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Caro Gesù
vorrei essere un biscotto
per lasciarmi inzuppare
nella
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Viaggiatore anomalo
attraverso
l’intricata selva di ataviche emozioni
alle loro radici contorte
con le unghie scavo
per rinvenire
ispirazione e conoscenza.
Nel tentativo vano
di colmare
delle stelle
che nel cielo della mente più non
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In questa pagina dal n° 631 al n° 660.
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