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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 363’158Autori attivi: 7’458
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#Morte
Le 328 poesie pubblicate con #Morte |
Fiocchi rosa a volar come farfalle
ti parlano Donna di Prevenzione,
Ottobre di ricerca e amore,
sveglia tuo pensier
alla lotta contro il tumore.
Un fior che profuma di paura,
un fior col pallore della morte
spunta sul petto,
cuscino di gioia e...
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Rimarrà nei miei ricordi
il tuo silenzio.
Eredità
di un passato vissuto
all’insegna dell’amore.
Prima che il tramonto
oscurasse di malinconia
i tuoi splendidi occhi.
Il tuo sorriso triste
rimarrà nei miei ricordi
anche se sei
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Non provo più
nessuna emozione
davanti alle meraviglie
del mondo.
La vita
mi è completamente
indifferente.
L’idea del suicidio
mi perseguita
come il ritornello stonato
di una canzone funesta.
Aspetto con inquietudine
il giorno del
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Polvere al vento sei tu
soffice cenere che vola senza ipocrisia
dove anima e corpo sarai per me,
tu che tutt’ora sei mia poesia
e che nell’essere polvere ti disperdi al vento
in quel ch’è vita oltre la cortina del tempo.
Come leggiadra polvere,
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Il mio cuore piange
pensando alla tua solitudine.
Il tuo paradiso era racchiuso
nella lontananza dei non- luoghi
che frequentavi per dare sollievo
alla tua disperazione.
Avevi smarrito quel sorriso
che illuminava il tuo viso
da legionario
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Se le stelle si affacciassero
dall’immensità del cielo
percepirebbero la mia sofferenza.
L’angoscia che provo
è simile ad una corona di spine
che mi avvolge il cranio.
Il pallore immobile della morte
mi impedisce di scrivere
versi
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Sei andato via nel sonno
senza proferire parola.
Hai lasciato un vuoto incolmabile
nella mia mente.
Il cielo ha spalancato le sue ali
per accoglierti in paradiso.
Rimarrai nei miei ricordi
anche se la tua solitudine
mi ha impedito
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Prima dell’alba
respirerò l’ebbrezza
della valle dei morti,
abiterò nell’eterna casa
dove tutto tace e riposa
su lunghe distese di fiori rosa.
Lì, qualcuno mi aspetta
dove il silenzio amplifica
l’urlo del corpo che si sacrifica.
Vi giungerò
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Avanzano i fuochi fatui in duplice fila
come vuoti lumini accesi
su questo acciottolato ch'è frontiera
della vita, sia all'alba che al tramonto
dove non v'è mai fine
tanto è il dolore che vive in me.
Ricordi appena appena
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Mi perdo tra le pagine del mio libro
pagine bianche da raccontare
e fogli da colorare.
Ho scritto versi
ho cantato lodi
ho recitato preghiere
ho invocato Signori
ho piegato ginocchia
ho versato lacrime...
È' finito l'inchiostro nel
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Leggevo oggi dentro le mie lacrime
tutta la mia angoscia...
L'anima mia volgeva all'autunno
e alle foglie morte.
Penzolante al braccio di un ramo
pronta a lasciarsi andare,
bastava un lieve soffio di vento
una brezza mattutina.
Era cosi
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 | Volavi con ali di carta
e lambivi il sogno
con fiumi d’inchiostro
imprimendo su pergamena
sussurri d’anima.
Legati i pensieri
al filo d’un aquilone
varcavi l’Infinito
ritrovando il bambino d’un tempo
sull’onirico sfondo.
Cristallo puro
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E mai lassù il canto di un angelo
si fece cosi chiaro...
Mi chiamò per farmi un dono,
la voce di uno sconosciuto,
un'anima solitaria e sperduta
che emetteva raggi di luna,
estraeva una mano dal suo fardello,
una mano così
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Come gabbiani volano via pensieri sorvolando l’incognita
quella pietra che ogni dì ritorna a farsi viva
splendente ed imponente carica di bitume
piscina alquanto inadatta onde avviare quella ricerca
dove senza preavviso si installa senza
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Non resta che aspettare quell’attimo in cui
tutto assumerà nuove forme
in quel rendersi conto
che niente potrai portarti dietro
malignità bellezze
tutto avrà il medesimo significato
da far valere non si sa dove
un pugno di mosche che niente
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Si aggiungono pensieri a quel carnet
che ogni giorno artificialmente respira
uno ad uno sembrano esaltare l’ultimo respiro
non conoscono la speranza né quel picciolo
che potrebbe dare man forte al vivere quotidiano
un ritrovarsi indice di buona
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Io sono morte che viene dal cielo
con quel suo terrificante gelo e di paura si nutre
assorbendo ogni luce e nell'oscurità prossima tutto conduce...
Io sono morte che bussa alle porte di un paradiso perduto
negli anfratti di un mondo creduto
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Oggi sono morto, ucciso sulla via del non ritorno
dove la notte si disperde al nascere del giorno
e tutto diventa fine, come la mia piccola vita
a me tolta al confine della ragione.
Non so di chi sia la colpa se di me poco importa
così come
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 | Laggiù in un campo di grano
Andò il soldato a finire i suoi giorni.
Guerra contro il nemico
Un giorno doveva combattere
E partì marciando tra fango e neve
Ritornare era il suo desiderio
Rientrare e andare dalla sua bella
Andò invece avanti, non
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Erano orchi, che divoravano il bene
e piranha,
che sguazzavano dentro uno stagno
divorando ogni cosa.
Orchi dalle luride mani
che spogliavano l’anima e vestivano il corpo a strisce,
bianche e nere, come la vita
ora ricoperta di sogni, ora
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Forse non sai nemmeno come sia la mia faccia
così come non sai quale sia la mia brama
che cresce dentro me e in chi davvero mi ama
ma non comprende del perché l'altrui cuore ora taccia.
Forse non sai anch’io vivo questa paura
come
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Bombe esplodono...
muschio di morti
dentro case senza porte
nessun nome nei cimiteri
senza fiori.
Unico dono
fredda ipocrisia e falso
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Mi perdo lungo strade a me sconosciute
dove il vento buio dei miei pensieri
piega le canne della mia anima ferita
e si chinano come giunchi
a quel cammino da me, tanto temuto.
Lungo le strade a me conosciute
non sempre mi fermo a rinfrescarmi
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Piovono dal cielo, ma non sono fiocchi di neve
hanno più colore e fanno tanto più rumore...
Ma son freddi come ghiaccio, infatti, tremo di paura.
Son proiettili d'artiglieria o missili
che portano sventura e morte in ogni
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Dov’è Abele? Non ne ho conto,
mica sono il suo custode
dacché prende la tua lode
se un agnello, riverente,
lui ti porge in sacrificio;
per la mia fatica niente!
E il frumento in beneficio
e la frutta ti ho portato.
Manco poco hai
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Lieve è il passo verso la sera
che incontro all'anima spersa
va da sola, in cerca di una carezza
fosse pure di un fiore o di una preghiera.
Lieve è il passo, verso la sera...
e mentre il cuore sobbalza a ogni nome
la mente ricorda
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In un solco autunnale di luce
con ultimi passi,
t'accompagno.
Ora riposi in alto sui cuori,
mentre il tuo corpo
si stende nell'ombra eterna.
Insopportabile,
la calda cromaticità della natura
ha perfino distratto la vita...
geme e spira,
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Continuo io il tuo tempo
nella sera,
nello spazio di mondo
ch’era tuo,
e se prima sapevi
la mia vita,
anche solo d’una carezza nel passaggio,
ora
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Navigai per mari a me sconosciuti
e prosciugai gli oceani attraversati
come fossero lacrime sul viso della mia donna
che d’amore pianse per il mio ritorno.
Volteggiai su nuvole così spesse da oscurare il cielo
e attraversai in volo, la luna e il
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Inutile avere la forza di andare avanti
quando qualcuno alla sua maniera tira le briglie
un mattone sullo stomaco è pronto ad abdicare
violenza sottile egoisticamente collabora
tracce di liquido impregnano lo sguardo
difficile rimanere
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328 poesie pubblicate sull'argomento Morte.
In questa pagina dal n° 151 al n° 180.
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