Doniamoci un sorriso
che di fragola abbia il sapore e
profumi di gelsomino.
Sorriso ad allungar minuti e ore,
gabbiano in libertà a virar sul mare,
ed abbia il volto del mondo,
in ogni colore umano si risvegli.
Sorridiamoci!
Sorriso a salir dal
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Oh quante fiabe a raccontar
il correre per fossati e quei
colori ed ombre a tinteggiar quei luoghi.
Oh fiabe a nascer solari come un
girasole che spunta dal terreno verso il sole,
grilli e cicale ad incantar come musica di Chopen.
Oh quel tiepido
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Pagine di storia ci insegnano la vita
ma il tempo arresta
il mutamento.
Cambiano i volti, le trame,
le tante primavere, sperando un mondo migliore,
ma un vento beffardo, continua nell’aria a soffiare.
La madre dello stolto
continua a partorire,
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Sono discorsi al vento
si parla senza senso
non c’è nessuna regola.
Sopra una densa nebbia
di ruggine e rancore
faran morire l’anima.
Sento una voce roca
che viene dal deserto
la sua parola è musica.
Ci sarà il cambiamento
si trasformerà
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Gracile ulular d’amor e,
siepi in fiore a turbar l’anima in volo.
La cesta è colma di speranza e,
vivacità d’incanto a prender forma,
colori ad inneggiar giorni sereni
dipinti in poesia...
Prati in festa, tappeti di
margherite a sparger pudor di
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Ad apparir per la befana la ritrovavo
occhioni a mandorla e sorridente, era il più bel dono.
Incarnato roseo sul tenero suo viso,
era la mia bambola ad ore e
intensi giochi e coccole vivemmo.
Ero la mamma, e lei la figlia era di
breve durata il
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A te donna emblema dell’amore,
a sorridere anche quando il cuore piange,
sorso d’acqua chiara da bere e dissetare,
albero genealogico da far onore al mondo.
Amor di figlie e mamme, amor da rispettare,
compite e dedite e nulla chiedere.
Amor di
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Oh rondinella per altri lidi vai volando,
dolce Paradiso il tuo ciel azzurro...
Di sassi e fango è il tuo nido e l’inverno
lo lasci vuoto per tornarci a primavera.
Oh rondinella è l’ora d’aprir le ali e
partir all’avventura fra terre lontane
ove
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Avanza in acque profonde, Signore
dove, la luce
penetra le tenebre,
dove i Tuoi passi
illuminano il cammino
e Sei respiro, dentro la nebbia che copre ogni cosa.
Una preghiera s’innalza verso il cielo,
un angelo si dona,
se benevolo il Tuo
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Oh fanciullin Principe o Regina
dell’Eden poeta e dei boccioli
in fiore viva primavera
parole su parole e scriver poema.
Salir e discender fra prati e valli di margherite
castelli di sabbia, fata turchina e mela stregata,
universo ove curiosità e
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Nuvole corrono nel cielo
disgregano veloci e nello spazio vuoto
l’azzurro riempie l’universo.
La mente si dibatte fra pensieri cupi e prati a
sfogliar fiori, spiagge affollate e grida di bambini.
Ed al crepuscolar come magica atmosfera
la speranza
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La noia non danneggia qual si voglia
elabor e ponderar nuove situazioni e
con fierezza elergir allegramente ad esultanza d’abbandono.
La noia non è noia se ammantata di energia vitale.
Annoiar è imprimer apataci e morenti sentimenti.
La noia è
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Ci son sensazioni che mutano repentine,
un mazzolino di fiori colorati ad inebriar l’aria,
un’ aquila in cielo a volerle sfiorar ali...
Sensazioni che sfumano e svaniscono nei nulla,
sensazioni attaccate al corpo come seconda pelle...
Volo di
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Per amore ho guardato dentro me
per amore di te ho visto il mio buio
l’orgoglio feroce che brilla ancora.
Per amore ho ascoltato premonizioni intense
che tolgono veli al futuro
e distruggono radici.
Per amore sono salita su libri sacri
guardato
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Immenso nel cuore il fuoco appare, sembra immortale.
Segue, parla poi fugge.
Ugual resta per tutti nel sognar, mai t’allontana.
La melodia nei cuor infonde e
nel suo mondo cautamente vai a far parte.
Triste quei giorni
attendere non puoi, arrivar
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Circondata di nostalgia,
frettolosa m’incammino
in un pozzo infinito, buio.
Strano quel buio palpitante,
inquieto, tutt’intorno vive.
Sento il tuo passo in un’eco lontano,
piccolo lumino acceso,
spento, il mio pensiero
tutt’ intorno
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Abbaglia la luce in questo dì
laser non desiderato
trafigge
liquido rovente si estende
modellando dolore
quarantasei gradini sussultano
non trovando pace
irraggiungibile traguardo sogghigna
vuole averla vinta
non conosce la nostra
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E qui... che torno a riposar pensieri,
prato fiorito corolle baciate al sole,
alito di vento a sospirar la vita...
E qui... sognai e sogno
fra campi elisi a dimenar la terra,
sciabordio a sussurrar vivide emozioni.
E qui... ove natura profuma e la
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 | Tanti sacrifici fannu li famigli
pi vidìri sbucciatu u sognu di figli.
Amuri e duncizza di nichi li crisci,
e quannu sunnu ranni, li mannanu
a l’università pi ddivintari pirsuna ‘mpurtanti.
Quannu dru pezzu di cori,
nesci lauriatu ccu centudeci e
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Pensier solerte a parlar d’amor si nutre
fin divenir memoria da posar sul cuore.
Inno di gloria aver amato
e d’amor ancor il cuor sospira.
Ad unanime sorriso Paradisiaco fioriscono i giardini.
Amor a turbine sincero ad espander nel cuore.
Pensier
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Il cielo s’oscura ancora
la tempesta s’avvicina
e nulla abbiamo capito
della scorsa lunga notte.
Ora non spunta più l’alba
è perduta la memoria
d’un secolo alla deriva
con l’odio nei nostri cuori.
Ancora nulla è mutato
se restiamo
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S’oscura il sole nella valle della morte,
sospirar d’affanni e anime sepolte.
Flebile vocio e coincise preghiere.
Supplizio d’arrendevole castigo e
fantasmi ad apparir negli occhi.
Oh dove andaste stipati come bestie da macello?
Che pensaste
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Sapessi luna i ricordi che
emana il tuo chiaror notturno,
stupore ad ammantar orizzonte.
Notte sonnambula, misteriosa,
notte di luna piena ad
apparir su trasparenti vetri,
magnifica, lungimirante,
effimera nostalgia.
Argentea brezza e,
sguardi
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All’ombra d’un raggio sfuggito al sole
giace dondolandosi un tenero fiore
si infrange nell’assoluto silenzio
donando al cielo il suo muto evidenzio.
La realtà giace nell’angolo, in attesa
osserva, quasi inerte, l’apatico respiro
nulla scalfisce
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Or mi spauro davanti a le mura
di sìttanta gente, che perdura
d’avere il cuor di pietra...
A nulla glié valso il parer
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Aprir il cuor alle parole ed inciderle su fogli
tripudio d’amor e di passion fiorite.
Anima a decantar poesia e
frasi ad emozionar di nostalgia.
V’amo vive creature ad incipit di fantasia
miscuglio di voli fra cuore, anima e mente
in naturale
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D’amor vorrei empir il cielo,
vaganti languori a dedica di cuore,
gloriosi sorrisi che non abbian fine.
Pettirosso a far compagnia e
sollevare il mento a salutar la sera.
Sogni infiniti e prati ove far capriole
al profumo di primavera,
stellate
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Sprazzi di luce che
sol infiltra e il bosco vuol allegrare
fluente visione ad illuminar un tratto scosceso...
Son mitiche riverenze arbusti, rami e foglie
ad inchinar al tepor di quel sentor armonioso...
Inverno a vestir di freddo ciò che incontri
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Gioco di bimbi
ricordo d’un cortile
risate cristalline
Giriamo in
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 | Sono in costume da bagno
segreta, bella e indifferente
Poi qualcuno mi chiama
devo sfilarmi dall’ attesa.
Sei magra mi dicono
il chirurgo sorride
e si capovolge il giorno.
Io mi aggrappo e prego
a folle velocità
precipito dai miei ginocchi
e
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