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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 363’455Autori attivi: 7’459
Gli ultimi 5 iscritti: Ivan Catanzaro - Fabio Paci - Simone Michettoni1 - Fiorfiore63 - Ava |
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Fiorirono rose,
nel mio giardino.
Ma fu un attimo,
un soffio,
una briciola fugace
di tempo nel tempo,
di tempo nel
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Stancano le guerre
nelle menti che credono
ancora nell’uomo.
Nelle catettrali della storia
non si seminano più
i boccioli della speranza,
così avanza in me
e prende casa
nel mio pensiero
una rossa bandiera
lavata nel sangue
di un bimbo
che la
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V’è n’amica che resta in pena,
ma al mal combatter
è sì fiera,
tanto sferra sì gran colpi!
Lei ha negli occhi luce tanta
e’l suo sorriso sbaraglia,
che all’inceder suo abbaglia,
tanto è la sua baldanza
Allor Male fuggi via,
che star non
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La mia notte
è un cimitero di rose
e ogni petalo
profuma di tenebra
mi scava dentro
come le ombre morte
di nostalgia
che chiamano sempre
il mio nome sottovoce.
La mia speranza
è una tomba oscura
dove le ossa
riposano nel buio
e
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Tu
che stringevi le mie mani tra le tue
e mi guardavi come il mare
guarda il cielo innamorato.
Tu
che con passione sfioravi le mie labbra e
accendevi fuoco nel mio cuore
che timoroso balbettava amore.
Con sapienti dita
mi scioglievi le
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Sette mari hai salpato
infinite pianure hai percorso
tre montagne hai scalato
hai viaggiato con la vita
partenza per non tornare
nostalgia non fuggita
lasciando casa e gatto
strade alberi amici
per cercare un riscatto
hai capito che il
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 | Figlio mio, mio dolce figlio,
dove sei ora?
Lascia che il mio cuore
ti cerchi tra le ombre,
nella nebbia fitta del ricordo,
dove il tuo volto si perde
e il mio pianto si spegne.
Non abbandonare questo vecchio cuore,
che ha percorso un
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Nasce dal silenzio un canto d’acciaio,
un respiro mai vissuto, eppure acceso,
nel buio dei codici che imitano pensieri.
È uno specchio lucido,
che riflette la mente come lago immobile,
ma non conosce vento,
non trema dinanzi all’alba o al
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È difficile credere di poter mantenere un impegno
se non metti in moto il cervello
ogni attimo ogni momento è buono
per iniziare a combattere situazioni d’impaccio
sempre che la volontà possa dare una mano
altrimenti sarà inutile
portare a
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Cade verso il basso
tracimando in quel dolore
che si porta con sé
nel lento scivolare verso il mento,
va la mano col palmo delicato
a detergere quel querulo viso
come fosse il gesto
di un cuore innamorato,
c’è sapidità in essa
e nel sapore
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“ Vieni ” mi dice il mare,
con i piedi e con le mani
lo voglio accarezzare.
Nella fresca acqua
i miei nudi piedi
scivolan briosi e leggeri.
Volano lontano
i miei cupi pensieri.
Giocosi schizzi
e acqua di mare negli occhi,
lacrime
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Per chi è invisibile
e non sa
se il buio accenderà il cuore
o se sarà
solo un’altra sera di tenebra
con le stelle inattese
a contare i sogni
quasi fossero sacrifici
da tremare in silenzio
come preghiere inascoltate.
Per chi è
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Il sole, nel suo lento tramontare
fa scendere la sera nel paese,
qualcuno sulla porta delle case
attende chi deve ritornare.
I bimbi giocano vicino alla fontana
intorno al parco opache luci,
lungo il viale discussioni e voci
otto i rintocchi
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Tra le pieghe del cielo scivola un brivido,
ogni respiro accende un sentiero vivido.
Foglie tremano come mani di vetro,
disegnano ombre in un gioco segreto.
Il desiderio corre tra radici e sassi,
come un fiume che scava i suoi spazi.
Ogni passo
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avevo una certa età quando dal fondo del mistero mi chiamò
io non sapevo cos’era e chi era forse erano voci o un mistero o addirittura il silenzio
guardai il cielo aperto sull’infinito piangere un filo di lacrime sulle nuvole d’oro
scrissi nel battito
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Fu il dì di San Francesco,
te ne andasti,
come sibilo al vento,
d’improvviso, senza tormento
Da te passai
e l’azzurri tuoi occhi
ti chiusi, lancinato dal dolore
e sconforto del tuo consorte
Non riuscì il pianto mio,
che tal parea tutto
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 | Tace la via.
Tacciono i gatti
nell’ annusare il piacere
dell’aria notturna.
Il vento rimuove le nubi.
Regala frammenti di cielo
e una porzione di luna
che si fa strada nel deserto
immobile di case.
Annusare la notte
senza la soporifera
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| Cristalli di luce riflessi
negli occhi innamorati - come allora -
nel silenzio della sera che torna.
Corse di stelle sulle onde leggere -
e le mani incrociate - come allora -,
la dolcezza d’averti avuto accanto.
Raccontano i solchi sul
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Francesco un po’ per gioco
e un altro po’ per celia
nudato si trovò
contro la contumelia
e abbandonato il padre
più ricco che barbino
si diede a presepiare
Natale col Bambino.
Francesco detto Cecco
assieme ai confratelli
girava per il
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Avanza la Hipocresía, fiel retrato del Vicio,
con la tez pulcra, de jabón y agua santa lavada.
Reptil que se desliza, mísero y servil artificio,
de afectación teatral y la palabra profanada.
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Simula dolor grave cuando el juicio la
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Ha donato Se stesso
ai miseri
oggi e’ il giorno
della Sua festa
Patrono d’Italia
e dei poveri
rinunciando
a beni facoltosi
avvolto in umile
semplice saio
confortava aiutava
bisognosi
e’ nel Suo meraviglioso Cantico
Lode al buon Dio
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Leggimi dentro
come una pagina abbandonata
troppo presto
per raccogliere ortiche
e soffrimi ancora
quando toglierò la polvere
dalle mie ciglia
distolte dallo sguardo inutile
rivolto al buio in attesa.
Conquistami ancora
con le tue
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Qui si narra di uno scienziato antico,
che apriva i corpi per svelare
mappe segrete, e seguiva i nervi
come sentieri di luce.
Che nel silenzio dell’epoca incise
le leggi invisibili della vita.
Quando giunse la morte,
la terra non lo accolse
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Amici,
ora vecchi,
abbiamo un codice
tutto nostro
e ricordi
anch’essi solo nostri;
niente di che,
ma identitari
e risate,
insensate.
Un giro complice
di sguardi
e siamo ancora ragazzi,
Ammicchi
e ti specchi in quegli occhi,
tutti come
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E alla maniera d’Aretino,
caddi in disgrazia di sesso,
che sol poetar potevo, meschino,
in guisa di fesso
Marchiato ero
d’infimo destino,
o sì davvero!
In tal moto infino
Ria via mi trasse
in tenebra d’inganno,
che fuggir non potea senza
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Dove l’ultimo orizzonte lo sguardo esclude
e solo il mio immaginario la vastità include,
dell’infinito spazio ne colgo la conoscenza
e d’intelletto scorgo la poca mia esperienza.
Dell’infinito le mie nozioni mi facevano dubitare
e a tal carenza di
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nel silenzio ci abbracciamo
nello stretto amore degli occhi senza fine
semplicemente amici nel cerchio del mare
è velata la bellezza del fiore che sale al nostro cuore
ti voglio bene luna d’oro che piange
ci sentiamo ogni giorno nel filo di un
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 | Punti di partenza senza una destinazione
corsi ricorsi strani percorsi
col tempo nel tempo
tra alberi fitti si è smarrito
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| Un calmo ticchettio
sovrasta la siesta
danza di uno spazio libero
nella sfilata
d’ore pomeridiane
sul perpetuo sciacquio
che bacia lo scoglio
pentagrammi
di musica naturale
espandono i sentimenti
nella tavolozza
colorita dal tempo
mi
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Ti chiamo nel silenzio che mi schianta,
col cuore in frantumi e labbra mute,
tu che sei cenere e luce santa,
carezza d’aria che più non giunge.
Vorrei la mano che non stringo più,
quel caldo nido ormai dissolto,
ora soltanto al vuoto mi affido,
e
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Lieto giorno che a me vien sereno
nuvole e sole ti porti in seno,
il meteo dice mi posso fidar
senza ombrello mi vo’ a passeggiar.
E se il ciel triste s’imbruna
per soggiunte nubi ad una ad una,
tosto volgo a casa tornar,
per vincer la nube che
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Voglio essere felice
libero come una foglia nel vento
o una colorata farfalla,
felice di librarmi oltre il vuoto
e senza guardare giù
ambire a toccare le nuvole
che bianche, mi ricordano la luce...
Si voglio essere infine felice
e manifestare
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bella ti vedo nel sorriso ampio di spuma
danzano le piccole gambe e le mani d’argento
guardo i tuoi occhi senza fine c e la terra della mia patria
nel silenzio ti vedo bella fiore del mondo
i tuoi seni sono fatti di pane e di luna d’oro
quando dormi
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Ti porto in me come la luna nel mare,
riflesso tremante che mai può svanire,
sei vento leggero che sa accarezzare,
sei piaga segreta che non vuole guarire.
Nei giorni lontani la tua voce era fiore,
sbocciava nel cuore con petali chiari,
ora resta
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Ci sarà pure un sistema
per far tornare il cervello a posto
sembra che ognuno abbia dimenticato
il vero senso della vita
ovunque dilaga incomprensione
desiderio di colpire
oppure farla franca come si suole dire
tutto va al contrario
godere di
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 | Un po’ come piccioni
su un filo,
restano allineati
e immobili
sulla panchina del quartiere.
Liso il vestito
da giorni lenti e spenti,
rimirano assorti
il tempo e la vita
o altrimenti persi
in una dimensione loro,
remota.
Una parola a
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 | Ottobre dell’anno è il decimo mese,
procede spedito, sereno e cortese.
A ottobre il mondo si è fatto più grande
si è aggiunto un continente importante,
grazie a Colombo l’America s’è scoperta
una strada nuova davvero si è aperta.
Il contadino nella
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 | Io sono la folle
che vede il rovescio
del vostro sipario di seta.
Vedo il coltello che luccica d’argento
dietro la schiena che finge l’abbraccio.
E non posso urlare, non più.
Perché il mio grido è muto
come la stoffa
di cui sono fatte
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| Stasera quel freddo
raggrinza il tuo viso
ch’è stanco e cadente,
una dura corazza
costruita col tempo.
Nei passi veloci,
la mente si perde
solcando la gente,
distratta.
Il rigore dell’aria
riporta, di strano,
lontana,
e smarrita una
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 | Nello specchio dei tuoi occhi
ho visto il riflesso di tristezze
ormai passate,
tra le dolci lacrime che hai versato,
custodite come segreti mai svelati.
E nelle tue labbra socchiuse,
nel silenzio che tutto avvolge,
ho letto quell’amaro senza
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| C’era un prato in fiore
ora coperto di neve
d ‘un silenzioso amore
tenero intenso breve
li è celato il bacio
primavera infinita
tuo sorriso alla vita
passi del nostro incrocio
labbra rosse di fragola
donavano sogni vento
un’arpa
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Torneremo ad amarci
dolcemente
come se il tempo
non fosse mai passato
e questo fiume
che scorre senza sosta
sarà solo un ricordo
da mettere nel cassetto
con tutti i dolori.
Torneremo a baciarci
come una volta
e sussurrerò parole
fatte
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Serena mi è la festa
guardando lassù
i miei prati di stelle
e godo in cuor mio
e mi sento di essere
a spasso con Dio,
rasento una siepe
e cerco una pietra
per sedermi un po’
e che sia per due
che desiderano tanto
parlare da amici,
sì, aspetto
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Apollo in vanto
d’aver vinto su Pitone,
di frecce sue trafitto,
pose in questio Cupido
"I tuoi dardi valgono poco!"
Allorché Apollo così contrappose
il Cupido in dileggio,
l’infido putto tuonò scosse
in tal ferito oltraggio
e vendetta
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Ottombre è nu pumpiere furtunato
T’appiccia ‘o ffuoco e face ‘o scrapicciato
Tammorre e ammore bella cumpagnia
Orchesta ca fa grande ‘a vita mia
Musica e musicante... tutt’ ‘o bbene
Babbianno ciento core e mille vene
Regne stu tiempo e propio a te
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Bentornato ottobre
ho aperto la porta
al tuo clima salubre
si restringe la luce
che colora le foglie
con calma di pace
di zolla un respiro
si riposa il seme
in attesa futuro
sbadigliano i rami
ormai pronti al sonno
attendendo
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Cussì inbriagh son,
o Provvidenza Divina!
Cussì inbriagh...
E me fidi, coeur mè...
Me fidi e te voeuri ben...
Te voeuri ben come la rosa in del so roset,
che fidusiosa la se leva,
nasend de nòo sota al sul.
Cussì inbriagh son,
Provvidenza
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mi piaci quando taci quando sembri assente
i tuoi occhi paiono volati via
sei bella quando tace il tuo silenzio nella semplicità di una coppa di vino
farfalla di sogno tu che voli nelle nuvole del sonno
corolla di un silenzio ebro di tristezza
mi
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Rilassante musica che rapisce
facendo sognare la pace
quando per caso ti bloccasti
onde assaporare quel suono
che in mezzo alla gente risaltava
in un periodo che di umano
non aveva proprio niente
se non il sentire quei gridolini
vagiti che
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Ho intrecciato la mia gioventù smarrita
come rosa che teme l’inverno,
la porto al petto, ancora fiorita,
perché non svanisca nell’eterno.
La tengo chiusa in un libro di vento,
tra pagine vive di mare e di sera,
la sfoglio piano, con lento
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Fili di luce
e la terra trema di timore
è un sentore
di vaniglia e morte
un alito di fede
per la sera
che scivola a notte
quando il buio
non crede più nel giorno.
Veli di seta
sulla luna inguantata
dalle nuvole
nel dolore del
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Quando il sovvenir m’assale,
dei momenti più colorati e belli
di mia passata giovinezza,
gran malinconia come strale,
tutta m’avvolge in un opaco velo,
che nel cuor mio forte m’investe
come tempesta
e si fa sentir sulla pelle come
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 | Non arrivo’ mai al confine
non vide mai l’inizio
nè accarezzo’ mai la fine...
Sospeso tra realta’ e fantasia
il cuore si addormento’
per non svegliarsi mai piu‘,
semmai avesse mai visto la luce,
quella luce che diede inizio a tutto.
Il sentore
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| Ely, nel mio cuore
ti lascio un fremito diamantato,
ciò che da te non ebbi
ma che mi donerai come un diadema stellato
figlio d’un antico incantesimo.
Il mio amore è un uccello ferito
e tu ne sarai la panacea.
Perché per me sei la più bella.
Hai
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| Preceduto da una sofferenza
che ogni occasione d’amore sbrana,
aumento alla massima potenza
la mia corsa dietro ogni
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| Com’è cambiato il mondo
persino nella scrittura si può captare
piccoli inconvenienti che la vita elargisce
senza pensare al male che possono fare
ognuno con il proprio significato s’impone
in maniera oserei dire complicata
che non tutti arrivano a
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| Il tuo commento è silenzio
e allora io non sentenzio
ricerco altrove messaggi
nutro con fantasia
sondaggi
scopro sul tuo viso verità
ciò che vedo non sapevo già
gli occhi non sanno mentire
lo sguardo sa dove colpire
ci basta solo
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Nel ventre del cuore si annida il silenzio,
che urla più forte del vento che taglia,
un lago di specchi riflette l’assenza,
ma l’alba lo accende di nuova battaglia.
Le lacrime scendono come comete,
tracciando sentieri che il tempo non sa,
e dentro
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lui figlio di poveri leggeva davanti ai sacerdoti la legge
il silenzio dei suoi occhi fissava l’anima caduca degli altri
filo di un corpo che spezzava il pane e beveva il vino nella notte dei poveri
Gesù vestito degli stracci dell’amore prendeva il
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336625 poesie trovate. In questa pagina dal n° 91 al n° 150.
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