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Le 47 poesie pubblicate il giorno 14/01/2015
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| E fui silenzio
legato accanto alla tua voce
E ascoltai l’andare della pioggia
che per incanto ritrovava in te
la curva all’orizzonte
In un digiuno
ad elemosinar parole
come sui verbi il mutare delle labbra
Come un foulard
dimenticato
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Ascendo
non ho contatti con il mondo
e questa terra vola
con il vento dell'inverno
Gelo
e sulla pelle solo un velo
di qualche morte rara
vissuta come maledizione
Da tradire
e poi baciare con distacco
quasi fosse un corpo
intimidito da
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| Sono cosi vicino ai sogni
che non vedo il tuo sguardo
ma solo risate e collera
fragili come un monte di creta
che si
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| Quando sole ‘n mare cala e s’addorme
e sua luminosità segna lo scuro
comincia ’n alma mia roder lo verme
e sorgere d’alba è sempre più duro.
Lo cor m’è tetro più del primo giorno
che tempo avanza lento e non
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| Un filtro, se mai dovessi sentirmi come, mi sentirei
su frequenze di gonne – a fiori rossi – e pori.
Urlammo con Ginsberg: ricordi, S. i salti
nelle doppie primavere e i pigmenti degli istanti?
-i riti e noi i ritmi e noi i cinque minuti e
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Lia |
14/01/2015 21:37 | 1755 |
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| Cosa il cielo sa dirmi è nel colore
che rutila nei bordi della sera,
all’ orizzonte dove ogni chimera
riverbera speranze di un amore.
Ti incontro quando passa la bufera,
del giorno che mi ha dato falsi indizi
di presuntuosi accenti e di
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Amarezza dentro
che rabbuia l’anima
se un innocente giace
sotto un tetro manto di morte.
Se pioggia di fuoco e sorte
fan vestir l’anima di nero
quale giustizia Divina
abbraccerà il perdono?
Dolore per il martirio
di fratelli vittime
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Onda ci sei dentro il vento
Quando è calmo
Cullata nel ricordo
Che sale l’apice e discende
Onda ci sei dentro il mare
Piatto dei pensieri
Quando la vita è ferma
E i passi assaporano l’erba
Onda ci sei dentro il mio cuore
Tra sponda
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E vorrei,
vorrei tornasse il tempo
di me bambina spensierata
tra i banchi della scuola,
vorrei tornasse primavera
per un minuto solamente, e
come un miraggio riportasse
la tua figura snella contro il sole,
e invece tra le dita
tremano foto
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| Al di là dello specchio
ombre recitano vita
unite, voltano
le spalle al tempo
immersi e riversi
sono insieme, persi.
E non conosce spazio
volo di attimi
si ama
e il minuto passa
passa la vita
conduce alla salita
di pensieri tra
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| Sillabe e vocali volteggiano
baloccandosi, come infanti impazienti.
Si celano e si levano in illustrazioni
avversarie le une contro le altre
L'osservi, scherzando alla battaglia
con fendenti artefatti e palpiti di cuore.
Si mirano a turno la
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| mi accorsi solo ora
di quando il tramonto
ti passò davanti agli sguardi
malati di nostalgia
tutto era cosi silenzioso
sui ponti illuminati
dalla notte macchiate di brina
sulla pelle schiava
dai vuoti che mi circondano
sull'asfalto
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| Scottante bacio
umido sulle guance
rosse di mela
lascia addosso il profumo
d'un amore stringente
che lega all'amo il cuore ribelle;
impellente ardore
si fa strada tra i pensieri ruminanti
il tuo folle nome
nel delirio di notti roventi
in cui
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Ad ogni tramonto,
la rossa macchia di sole
riflessa sull’azzurro,
pare sprofondi nel mare.
Amante,
amplesso infinito,
la battigia impassibile
assorbe la spuma,
vomiti alghe
conchiglie vuote,
e spezzati corali
privi di vita,
uomini
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| Hate in the dark,
deflagrations from the East,
in a playground
with the art of lack
unacceptable any more,
burn the
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| Non desistere
quando la luce in minor grato
sommerso nei pensieri e i luccichii
effondono altre elaborazioni
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- Sfiori,
ma non penetri,
così come il tepore del pallido sole di gennaio -
Al di là di questo presente di organza ametista chiaro
s’intravede un domani sintetico.
Si ascolta
nel chiacchiericcio di stolti dirimpettai,
giorno
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Ad ammirare rimango
mille e mille scoppiettanti luci colorano la note
è iniziato il nuovo anno.
Frizzante, colmo
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Ne accarezzavo
estasiato i contorni
forti catene
quei lineamenti.
Volevo esserne
goccia ruggente
che abbraccia il
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Molli eran gli orti d’un paese andato,
sotto un vapore come un freddo pianto
mentre, immaginandoti con me accanto,
svanivi dietro ad un vetro appannato.
La finestra mi nascondeva il tanto
che bastava per sognarmi un amato
o l’amico a te
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| Oh dolce Eutanasia,
sbrana il mio volto di baci
districa la mia gola
coi tuoi denti di vipera,
sono stanca di dormire
in una scatola,
di dissetarmi con lo sgocciolio
delle pareti,
d'usar la mia febbre
come focolare per la sera.
Ho questa
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| Corre spesso il pensier a ricordar
del tempo della età mia nova
un non corrisposto quel ch’io
credeva amore e quanto tanto
allor dolor mi portò al cuore,
diversa riflession e giudizio
oggi si portano alla mente
amor non riamato amor
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| Ti perdo ancora
prendi le tue cose e te ne vai
vedo la tua andatura dinoccolata allontanarsi
e la vita ti ingoia ancora
e in quel niente resta il tuo sorriso
la luce accesa e viva di quel che non sono mai stata
e il bruciare di fiamme guizzanti che
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Stanotte scava in me
Svuotami l'anima
Riempila di te
Ti accoglierò
Prendendo la forma
Dei tuoi
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è già passato il mio attimo
lo sento nell'odore della terra
e nel grigio del cielo
sarà in tutto quel parlare
che la musica rimbomba
riempie i vuoti
dei giorni
gli spazi aperti
i silenzi persi
qualcosa stona nella
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Lungo i fianchi del tempo
respirai un'emozione
orizzonti incontaminati
soffianti carezze sulla pelle
come un velo da sposa fasciavano.
Sensualità desiderio
goccia dopo goccia rinvigorivano
il senno e l'abbandono.
Il sorriso si lasciava
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Non si può scegliere
tra notte e giorno,
e come potrei io,
mendicante di sogni
scinderne i colori
Di sola luce
non si colma il
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Pe’ campi di maggese, e a’ boschi e a’ pietre
e pegl’ansi ruscelli e l’erbe fresche,
e all’orizzonte, e all’incognito e all’etre
in tenzon seguitavan le guerresche
schiere, e all’empio certame e in maglie tetre
n’andavano i messeri, e alle
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Vano, il tuffo nella nebbia
dove non trovo più l'oblio
prepotente caligine m'avvolge
Pronti i sogni a spingere le vele
lontano da quella terra
dove non trova più l'approdo
stringono i talloni
cavalcano lontano
attraversando
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Scovami tra lamellule delle amanite
in concentrico andare verso il gambo
neanche a metà interrompersi.
Trovami in vite secondarie incompiute
fascinose metriche di un ditirambo
per secretare spore non disperse.
Prolifererebbero insidie
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47 poesie pubblicate nel giorno 14/01/2015. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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