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Le 56 poesie pubblicate il giorno 10/04/2015 sull'argomento "Comicita'"
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Il profilo dei monti,
occhi lungo i pendii fino a valle,
del fiume cristallino i sinuosi tornanti,
echi sulle pareti, finestre sulle gialle ginestre;
Il profumo dei fiori,
sapori colorati di baci, polline dolce sulle labbra
ginecei da amare
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Fatemi capire
perché dovrei alzarmi al mattino
e combattere con le nuvole
per sentire solo parole vuote
Fatemi sentire che il cielo
non è solo una macchia sbiadita
dietro a questi vetri sporchi
di ipocrisia e freddo
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Sprofondano le radici
nel ventre della Madre
a suggere linfa di polvere
per i rami che spaziano
verso l’impalpabile luce
e per
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Non posso più aspettare
di raggiungere me stesso
per raccogliere i pezzi
di ciò che non saremo
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L'aquilone si affida al vento
come i sogni al chiaro di luna
una dolce mano è l'onda
una carezza, due carezze
e poi nessuna
cercandoti tra le stelle
d'ombre si copre il canto
fino al silenzio.
Ma nell'alba, è solo
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E' del fiore la parte profumata
all'uomo rimane la sconfitta
di possedere tanti petali
che cadono uno dopo l'altro
tra
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Tienimi tra le tue dita
splendente essenza del divenire
l'anima ha fatto breccia
nella carne tremula
apice di brividi mai ascoltati
Tienimi tra le tue dita
creatura soggiogata dal fato misterioso
riempi di luce il corpo
esposto per troppo
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Amo i tuoi baci
che sanno di vento
e mi scivola la luna
a specchiarsi nei tuoi occhi
mi lascio andare
nei tuoi respiri
mentre salgono
sulle vette dell'amore.
Non sogno, sì io sono
a tenerti stretta
e per paura chi ti alzi
ti
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Uomini maledetti
militi in camicia nera
verso l'ultimo tramonto
Cornici di ghiaccio
a sovrastare
un fiero
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Quanti guadi ho traversato e prati
e valli distese al sole, io perenne fuggitiva
sondando profondità segrete
senza mai demordere.
Infiniti sguardi consumati negli ultimi orizzonti
che s'andavano colmando d'ombre.
E nel sole nuovo ancora
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Reco evidente il messaggio
confuso
dei giorni opachi.
Anche la saliva
e le parole a lei appese
palesano il
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Nel buio si stendono
i desideri circondati da
muri di silenzio.
Tra oscure incertezze
sento il tuo richiamo e
la voce gentile che mi
cerca.
Mi smarrisco al risveglio,
quando la verità e l'ignoto
sono polvere trasportate
dal
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Arriverà l’amore
a tingere di rosa la tua vita
e tutto guarderai con occhi nuovi
incominciando proprio da te stessa,
giovane donna sensibile e incompresa.
Allora scoprirai che sei bellissima
riflessa nel suo sguardo ti scorgerai
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| Aspettando la parte migliore
della mia esistenza
convincerò il futuro
ad essere degno di me,
e mi osserverete
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E intanto sono già passati gli anni
da quando con la penna ho scritto in versi
parlavo dell’amore e della
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Grazie a te, bagliore di vita
dal lieve sospiro...
e del tuo elegante incedere
si è ammaliato il mio
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Mi sfogliano sempre più vecchie
mi squadrano dal cielo tetro,
come un padre che parte
militare l'autunno sul
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Assorto siedo con pio rispetto
immobile in cammino verso il candido satellite
oniriche navicelle da sognatore stanco
danze celebrali tra sorrisi e singhiozzi
ebbrezza e predica
mi nutro sfamando eppure immoto
immoto eppur frenetico spirito
mi
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Vento d'Aprile
ti adoperi cauto ma crudele
a scombinare le mie povere carte
da me tenute con mani tremanti in grembo.
Nel sole che oscilla prima di scomparire
all'orizzonte la polvere danza in grandi giri, si alza,
cresce, si adagia
e poi
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So long! In un arrivederci buona fata!
Ma ritornerai
più agguerrita che mai;
a farti fortunata
come un mentore
nel suo appoggio, nel proprio aiuto da Signore.
E per sillabar concretezza
in un mondo d'intollerante incompiutezza.
Poi ti
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| La tranquilla bellezza della sera
scompare
nello stanco dilagare
del chiarore al tramonto.
Tra nuvole striate
indugia basso all'orizzonte
il giallo sbiadito del sole
che guizza all'improvviso
in un tripudio di colori.
Nel bagliore rosso
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| Un incantesimo arde
sereno.
Nitido è il chiarore,
lieve palpito di cuore,
un giorno prossimo
d'un tratto languido.
Ai tempi, dall'abbandono
celeste, dorato
splendore cadrà.
Ed io penso:"Oh silenzio
turbato, mio
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striscia la notte
nelle mie stanze afflitte
da scarabocchi di botte
apocalittiche svolte
covi di nodi
rantoli di speranze
quando il mondo langue
e la mia anima piange
e tutto è distante
freddo ostile mancante
ed io
sperduta
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| Tu, che affondi le radici
fra due mari
e sostieni sul dorso
il maestoso Aspromonte,
ti riveli nel mattutino:
quando la fragile memoria
si distende come un velo
e l’arcaico tuo mondo
si manifesta
nella calura pomeridiana
e nelle tipiche
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| Inconsapevoli
degli eterni vincoli
che
sfidano le forme
e il loro continuo mutare
come sonnambuli
vagano
tra le strade del Mondo.
Malcelati
adepti dell’Ignoranza
crudeli
ambasciatori della Morte.
Tu
che l’inganno
e la ragione del
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| Sono tratti.
Sono linee.
E'profondità nello sguardo.
Forse celi qualcosa di me.
O sono io,
che mi nascondo in te fuori posto,
quando mi accendo
conscia di qualcosa di sconvolgente.
Potrei oppormi.
Parlando senza
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| Nel fresco e mesto zefiro
che intorno spìrasi,
nell’ansia Primavera
che si riprende,
tra’ i blandi incanti e gl’incubi
de’i pruni esanimi,
l’aspide della sera
trista si splende.
Le spire sono lugubri,
la guancia si ulula,
l’alba Luna
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| Ho cercato
ho cercato tanto amore mio
tra gli aranceti baciati dal sole
sulle guglie, dei tuoi castelli lontani
una traccia, un profumo di te
ma tu non c’eri, non c’eri
nei raggi rinascimentali di un singolare pianto,
all’ombra di quell’albero
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Il sapore del mare accarezza i pori
brillio sulla pelle, briciole di sale,
stropicciate pagine si divincolano ascoltando
negli spazi dedicati al sole coi lor colori.
Una lampara spenta, memore attende
di quel viaggio tra le onde accarezzanti
il
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| Troppo squallido appare lo scenario
in questo stivale culla della storia,
che mestamente scivola alla deriva
di ideali profondi e reale presenza ...
inquieta l'attuale l'obsoleta imponenza
venti di sfascio gonfiano la tolda.
Tu ... che hai mosso
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56 poesie pubblicate nel giorno 10/04/2015 sull'argomento "Comicita'". In questa pagina dal n° 5 al n° 34.
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