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Le 34 poesie pubblicate il giorno 26/03/2019
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| La nostra antica storia,
scuoterà la mente
dell’indifferente.
La nostra antica storia,
colpirà alle fondamenti
anche i più impertinenti.
La nostra storia antica,
gente giovane rigenererà
e un "nuovo rinascimento" costruirà.
La nostra antica
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| Obbedendo
al capriccio
d’un momento
o ad un disegno
da lungo tempo perseguito
un’impronta deforme
sulla Vita
lascia.
Onnipresente
marchio
impresso a fuoco
sul cuore
di coloro
che alla Luce anelano.
Come
un’ossessione rituale
un
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Sarà come pregare una rosa
il vento che indora
i campi in fiore di cielo
a perdita d’occhio d’estate
E i segni di pelle
ancora accarezzata dal cuore
che freme una voglia
davanti all’ombra di Dio
Nascosta alla sera
appena si schiude la
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Parsimonia di versi è il mio cuore,
sogno primavere che portino colore,
e infondano all’anima l’ispirazione.
Non sono un poeta che può declamare
delle note che cavalcano l’onda del mare
ma è da un pianto che nasce una canzone.
Poesia che
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Un sogno di carta
danza in un mare di spighe.
Polpastrelli di rosso
scrivono fugaci carezze
su
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| Cadono i miei pensieri
come gocce di pioggia
sopra la terra arida,
non danno sollievo
ma solo aprono crepe
che si riempiono
e allagano tutto intorno
ma non dissetano l’anima
Pensieri che corrono,
scappano via spaventati
da un immenso cielo
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Nell’orto fra er sedano er prezzemolo
n’à pianta de basilico vanitosa
vezzosa verdeggiante,
se bea de se stessa.
Dice... Ammazza quanto so bona
tu sedano sei arto allampanato
come nò stecco,
tu prezzemolo sei n’à pianta rurale
n’à
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Ha un andare tenero
il tempo di uno sguardo
tra le mani che mai avrò
nel triste ricordo di quel
che non fu e di ciò
che non sarà
Sarà un’altra stagione
la stagione della rondine
fuggita via a Settembre
e sarà una lacrima ferma
tra le note di
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Le tue mani come incudini
contro l’anima mia esangue,
regalandole inquietudini
in cui ancora oggi langue.
La tua voce un
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Il fragore
di un mare in tempesta
nel cuore mio
quando a te penso
e brama l’impossibile
vivere quel sogno
che le membra
non fanno dormire
e
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sei olio profumato
essenza di primavera
nella penombra degli sguardi
mi hai benedetto
con l’amore mai sperato
innalzando le mani
sul mio viso triste
hai cambiato
la mia vita esausta
l’hai resa sapiente
alle emozioni intense
mi hai reso
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Mentre miro pregi di un’alba,
durante giorni grigi,
il tuo sguardo di perla mi parla.
Incanto e tripudio
d’una passione rock
quegl’occhi suonan
una batteria d’emozioni
sul vivere del cuore
e sul brillar del sole.
Nutrir vorrei,
più d’ogni
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Se tu non sei
l’angoscia opprime in petto,
la mente strizza papaveri infuocati
poiché tu sei
fringuello gracile che non canta
che saltella sui rami
e non conosce pericolo.
Non so...
e quando il pensiero si fa ragione,
ti affido a Dio.
Anche se
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Oh terra! andavi trascinata a stenti.
Ed era Notte per entrambi, oh cara!...
Ricordi?... Forse era il vento, il qual -
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Io ti ho scritto sette versi
nel silenzio della notte,
i violini dell’amico vento
li hanno musicati
coccolati e poi
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| Ah le onde, cosi indecise
sul da farsi, non sanno mai
se prendere o lasciare
se venire o andare
se perdere e restare.
Queste lingue d’acqua
a noi cosi silenziose
questo mistero azzurro
e questo voce del mare
ah le onde, se solo
potessero
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Ombra d’un cielo rincorso
perso
Una cento mille volte
Ma al primo sorger d’un sole nuovo
vai
Incontri rami spogli
domani germogli
Novello spuntar di nuove corolle
bisbigliano che forse è primavera
Ma della vita che rimesta stagioni
dimmi
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Treno
che vieni d’oltre confine
e mi accogli, malinconica passeggera,
ascolta la mia solitudine
nel canto primaverile
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Odo
Il gioco delle tue parole
Il tuo respiro
I tuoi pensieri.
Odo
le voci nel vento
la buia notte
Il tuo tormento.
Odo
quell’atteso tepore
che mi invade contro
sottili gemiti
il tuo mondo dentro.
Odo
l’anima sussultare
il tumulto
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Dissi piano al vento
per non farmi udire dal tuono
porta via il mio cuore
oltre il muro del suono
così che anche lei vedrà
quant’è grande la ferita
e l’amor che vi contiene
Mi rispose il lampo dal cielo
che non si poteva viaggiare
tanto più
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| Solo il segno
riluce di significato
e la parola scritta
è un farmaco da banco
buono per alleviare graffi
e ferite di lunga data
nella impari guerra
tra me e l’altro da me.
Non smetto quando voglio
perché smettere non voglio
e se voglio non
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Ogni jornu cummattinu
umori e sintimentu
puliticanti illusori
passanu li jorna
a lu so commentu.
Piglianu u futuru lu jettanu
nni rutai d’un trenu ca drittu
comu un filu senza bulluna
portanu luntanu la furtuna.
S’inghinu a panza li
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Arrimina cu li ita
mbasta cu cori
è frumentu da to terra
mettici amuri.
Prima a farina
po lu criscenti
ammiscaci u sali
se no un sapi di nenti.
Sentiti furnaru ndra ni tia
d’ogni panuzzu fanni puisia
allonga a pasta e fa u chichireddru
po u
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Dentro me c’è un’immensa distesa
che sa di sale che sa di mare
e che non ha confine, nemmeno oltre quell’orizzonte
nell’immensità di onde che si inseguono
come fossero desideri da realizzare nel tempo.
Il mare dentro me
che da sempre ti vede al mio
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Dapprima un canto acuto melodioso
e dal nespolo nasceva quel dolce trillo
che nell’aria del mattino si spandeva
lì nascosto tra le larghe foglie sen
stava dal gorgheggio suo io ben capivo
un amico piccino un pettiroso poi il canto
più struggente
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Lassù nel cielo
nella tarda notte
una luminosa stella
cattura l’attenzione
e in mutevoli forme
dona serena pace;
partecipe a questo evento
rimembra il mio pensiero
che con un tuffo al cuore
si appaga di stupore.
Luminarie scherzose e belle
son
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Dotti dottori emeriti sofisti
serventi artisti fini tornitori
di quei valori gabbie per stilisti
puri analisti urticanti autori.
Dei rimatori cime e primatisti
bolsi diaristi oppure acconciatori
baci e sapori degni soggettisti
volti sprovvisti
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C’è sempre un amore che muore
per colpa dell’uno o dell’altro,
perché il sentimento d’amore
purtroppo non vien corrisposto!
C’è invece un amore che vive
in modo felice e per sempre,
perché i due cuori fedeli
si sentono uniti e felici.
C’è
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(pensieri ribelli)
Medito
gesti e parole,
quando ombre e sogni
devastano coscienze...
E immagino
i tuoi occhi
che mi dicono
cose segrete,
nascoste in fazzoletti di infinito,
fra nuvole e incertezze,
conditi da facili sorrisi,
da profondi
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Tra milioni di morti senza croce
prive di volto e di orme sulla sabbia
si trascina il destino dell’umano.
Vite calpestate, arse, profanate,
in guerre che percepiamo in frammenti
come segreti opachi e clandestini.
Come possono le onde del
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34 poesie pubblicate nel giorno 26/03/2019. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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