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Le 81 poesie pubblicate il giorno 30/11/2014
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Ascolta, sembra lontano questo suono che batte
così palese, così arcano...
mi fa venire a mente il tuono
quando nel cielo
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Ricordo Moron quella raffineria
poco lontan il mar Caribe vasto
palme e lì a terra noci di cocco
sparse vicin un chiosco bibite
panini e altro quei dulcitos
dietro un vetro semiopaco
piccoli fanciulli senza gioia
tanta miseria e
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Nella notte
che bussa ai vetri,
nell'ora deserta
s'ascolta:
ecco, quasi tutto tace...
Una sirena taglia l'aria,
rotola un treno
lungo i binari
un latrato uncina il glicine
ripiegato sul muro.
Oltre il geranio,
una luce ferma
che
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Anna62 |
30/11/2014 07:26 | 1609 |
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Tu eri nella pioggia nera,
in quella goccia scura
che rubava la sera ed il vento
alle loro notti stanche
La luna non ti aveva ferita
e la luce delle stelle
aveva atteso a lungo
prima di donare il suo cuore
Tu eri un fiore fragile
e fra i
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Quanto vorrei
che ogni donna
ritrovasse
dentro la sua Essenza
l'ancestrale
istinto e la saggezza
delle Grandi Madri,
che maschilista cultura
nel corso dei secoli
ha cercato di annullare,
e ritornasse integra
quella forza primigenia
e quel
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| Lunghe file di carpini rossi,
simmetrica di fossi,
piccoli orizzonti oltre
ogni confine.
Gracida una rana, suona una campana
al’imbrunire.
E’ un tocco, una vibrazione che scuote,
un richiamo umano che recita andiamo.
Una pioggia leggera si
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| L'Amor che si fa perla
rispecchia luce a notte
e sospirati bagliori
accesi trapanano
il cuore senza inganno
adduce la forma che
pochi hanno in se
è gioco duro quel che
combatte il core all'intelletto
e quivi ognor che t'amo
rinnego al
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Una sinfonia continua
di trasparenze cristalline
nell'aria di effimera quiete
riscalda di frenesia
il giorno
danza, ruota e corre
il fiocco d'acqua
sull'orlo di boschi stillanti
in un tremito giocondo
tra bramiti vicini
e profumi
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Marial |
30/11/2014 22:01| 1516| |
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| C’è un rumore di parole fuori.
Farfalle rosse. Le foglie se ne stanno sul vento
prima di cadere l’ultimo volo.
Il vestito corto, le balze di rosa
bagnate del bordo nel mare. Cammino i pensieri
L’aria muta il vessillo sull’asta
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| tutto tace intorno, riporta al silenzio primordiale
quello in cui persi la parola, quello in cui imparai a tacere
non tira vento, non c'è tempesta
tutto tace, tutto alluma e ombreggia
(non ci sono finestre spente)
fai piano, non gridare!
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E' bastato che le mani sì toccassero... ancora
E' bastato che gli sguardi si incontrassero... ancora
E' bastato che le labbra sì sfiorassero... ancora
E' bastato che i corpi si unissero... ancora
...è bastato tornare per
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| È alba al mio cospetto
scende silenzio sacrale
sull'immenso parco
Il cielo al sole quieto
smaglianti colori espone
Sorgente sulle sponde
arpeggia tra i sassi
è acqua scrosciante purezza
Carezze scendono a valle
ed io
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| Che ne sarà di noi
quando il sole di maggio
pulito dalla brezza leggera
sveglierà i pioppi
cullandoli
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Giornate di pioggia
e fango
nel cuore.
Girano, ruotano, circumnavigano
senza uscire dall’asse
dell’esistenza mia ciclica
e disossata.
Brezze di passato
negli occhi
come grumi di un tempo che fu
senza passare
questo ieri immanente
ed
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Te lo leggo negli occhi. Più non m'ami
e il tuo sguardo che ormai bene conosco
mi dice che qualcosa in cuore trami,
vi leggo un altro lume... per me fosco.
Pur se per nome ancora tu mi chiami
con voce di gentil fata di bosco
e sembrano gli
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Prigioniera consapevole di violenze celate,
immersa nell’abitudine
hai spento i luoghi dell’anima, donna.
Vita vissuta nel sottobosco la tua,
tra piccoli radi fiori dai tenui colori,
il verde dei cespugli e delle edere striscianti.
Fitti rami
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Coltivo il parlare
su ogni battito di respiro
con il tuo perpetuo
movimento senza tempo.
Belva distratta
spesso evito di guardarti
e senza darti ascolto
riduco la tua maestosa bellezza
in un orrido paesaggio.
Sei nata bella
con la musica nel
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| Quel respiro affannoso,
il cuore che ti batte in gola,
le tue forze che ti vengono a mancare
mentre quel sole continua a riscaldare.
Chiudi gli occhi ...
e giorni di incredibile bellezza
ti ritornano alla mente
delicatamente accenni un
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| finché loro ci sono
e hanno le mani nel sangue
quasi presenze
percezioni inconsce a ravvivarle
come in padella a fuoco
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| Un albero non produsse frutto,
ma io lo vidi carico di pomi.
Vissi di fiabe e pur di gnomi,
mirando il bello e non il
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Aspettami ora,
non correre via, vorrei
misurare palmo dopo palmo
le nostre distanze,
ovunque tu vada io saprei
amarti anche lì.
T'amerei nei poi, negli ovunque,
anche se la solitudine
mi rendesse schiavo
delle tue nostalgie.
Vagherei
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Fuori c’è un mondo
di pioggia di vento
di sale sulla riva di sabbia
e le perle dei tuoi occhi
a dar luce alla notte
Fuori c’è l’affanno
indifferente della gente
che corre che ascolta
che fugge
dentro cerchi di fumo
nelle radici
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Mi hai dato le tue labbra prima ancora
che sapessi di te e del tuo profumo,
in un ricordo fra la nebbia e il fumo
il tuo viso é scolpito e non scolora.
Sorge la luce dell'idea di allora
e vibra prepotente tanto avvince
come voce inattesa
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Leggevo nuvole dai colori ruvidi,
Mentre cercavo fiori nel deserto
Ma non trovai che un sorriso e un pianto
Insieme, uniti, senza pregiudizi
Intorno a un fuoco, ad intonare un canto.
Nel nuovo sole vidi giorni spenti,
Nella tempesta scorsi uno
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Forte il silenzio s’inerpica alle finestre
gratta senza sosta la malinconia
maschera con la fuliggine dei giorni
il
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Trenta denari è il costo
della vita.
Nella mano il
prezzo dell’ipocrisia,
nel volto
il sorriso dell’affare.
Nell’illusoria
via di ricchezza,
cede l’anima al miglior
offerente,
vende la merce
per la trasfigurazione del
disegno.
Il
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| Bottoni sobbalzano
nel mio ventre
accento che si dilata
a colmarmi
la dove il tempo fonde piano
fra le mie cosce
Inclino le labbra in questo infinito
di godimento che, benché divelto da me
ti vuole prima attrice.
Questo è il
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| Nella colata d’oro che li sbarra
brillano gli occhi ciechi
a un sole che non smaglia
Ma la farfalla frulla e si affanna
sulla cornea glassata
la supplica di affacciarsi alla luce
come un’amante mai rassegnata
come il bussare di una
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Amara |
30/11/2014 16:44 | 2115 |
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| Or che a porre diga col sorriso di chi ha pace
l'abbraccio stende al voluto amore
che dal reggente pianto d'avvolto
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| Vestivo di pioggia
quei giorni d’inverno,
gelo nel cuore in sprazzi di nebbia
Gracili foglie i pensieri nel vento,
su rami ormai
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81 poesie pubblicate nel giorno 30/11/2014. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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