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Le 26 poesie pubblicate il giorno 15/02/2019
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| Se è notte
oppure è giorno
sempre mi trovo
a mulinar pensieri
che tornano
a mordere la polvere
nei giorni senza te,
nel tuo tacere.
E nei ricordi io navigo,
m’immergo...
cerco la luce
che non si spegnerà
nei tuoi silenzi.
Cerco dolcezza
e
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| Non ho più sogni per te!
Se le anime alle quali affido il vento potessero parlare!
Non ho più fiori da dare, tanto non li
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| Rasentando
quelle antiche mura
che i morti
dai vivi dividono
d’improvviso
come
sospinta
da un’ignota premura
innanzi a me
s’affrettò.
Appena
il tempo
di vederla svanire
nel chiarore di un lampione
che un’altra
al mio fianco
vidi
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| È tardi in questa notte di solitario silenzio
ogni creatura respira il suo tempo infinito.
Le stelle come grandi amori
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Perché piangi la sera
nuda fra le lune
mentre io sussurro
ombre da baciare
Perché non hai ali
per volare le nuvole
e abbracciare un addio
senza rimpianto
Eppure il mattino
è lontano dalle stelle
e nessuna ombra
avrà ricordo di
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Testa dura volto bianco
non ti affanni e non ti arrendi
sai soltanto soppesare l’infinito
giusto il tempo che ti occorre e senza invito
mi travolgi col tuo fare da tiranno
ogni giorno in un momento compi un anno.
Sguardo vuoto passo stanco
sei
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| Inseguendo
le fregole d’un corpo
ho trovato gli affetti
d’una donna perduta.
Chiudo gli occhi
per sognarla di giorno
anche in mezzo alla folla;
il mio sguardo l’incrocia
che cammina sui dubbi
e le filosofie
per il pane e il vino.
Il mio sax
e
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| Mentre i bambini s’inerpicano sui capezzoli della vita,
le radici degli alberi succhiano dalla loro madre
e le rondini tornano al loro nido in primavera
noi, a mezzasera, ci avviamo verso casa
malinconici e meravigliati già del ritorno,
mentre
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| Candida piuma incanta lo sguardo chino
su terra fertile
come fiocco di neve che disseta
arsura di rosea pelle.
Linea
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“Oggi non sono qui ad aspettarmi”
l’immaginazione meraviglia il pensiero
e la ragione si ferma
dove sosta il tempo
cristalli di parole stigmatizzate e vuote
alla ricerca di un vero
o di un falso
magari conteso
e luoghi della memoria da
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| Amo molto
gli aeroporti
le stazioni
i centri commerciali
i parcheggi
le sale d’attesa.
Non devo loro nostalgia
o rimpianto o attenzione.
Asettici anestetici,
templi dell’inesistenza.
Straniera,
la fretta unica
compagna e
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| Sono qui,
mi piace scrivere,
mi piace entrare in collisione;
nel traffico si sa
è più vera la città,
nel tuo soffice
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Ecco: s’annulla ogni minima distanza
occhi socchiusi sul giaciglio
come sull’orlo d’un deserto
oasi perdute mari sempre mossi
I pensieri bisbigliano nel breve sonno
quando ogni cosa ha un posto. Anche i sogni.
Le mani sanno sempre dell’immensità
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| E scrivendo,
mi si capovolse il cielo
camminavo tra i morti
con la bocca chiusa
ombre ombre dove siete
s’oscura il tempo, più di ieri
la notte si apre come una ferita
apre la sua bocca profumata
resta il silenzio delle foglie
immobili e prive di
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Ho cercato di proteggerti
dalle montagne e dal vento,
da un fiume esondato
senza pudore.
Ho cercato di arginare
le angosce e le ire,
per ogni sconfitta
una sciarpa comoda.
E’ feroce l’accusa,
questo mio lucente amore
come fosse un
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Ci son sensazioni che mutano repentine,
un mazzolino di fiori colorati ad inebriar l’aria,
un’ aquila in cielo a volerle sfiorar ali...
Sensazioni che sfumano e svaniscono nei nulla,
sensazioni attaccate al corpo come seconda pelle...
Volo di
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| Non è servito rinchiuderla
sbocconcellarla pian piano
convincerla che farsi divorare è utile
che il mondo è bello perché dopo la neve
è primavera.
No, lei così pessimista non ascolta
indifferente, non chiede, non sa
se é più commestibile, l’amore
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| Ti ho cercato nelle pieghe del tempo,
non ho trovato che fogli scarabocchiati
senza nomi e senza mete.
Ti ho cercato tra i moti dell’animo,
ho trovato lacrime e doni senza scatole.
Ti ho cercato nelle tempeste della mente,
in bilico tra catene e
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| In un grigio scenario
della natura in quiete,
conto il tempo
seduto sulla gialla erba,
d’un prato inaridito.
Scrivo nel
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| salverà il mondo
la poesia? no di certo non è cosa
immanente: il suo grembo è di celesti
aneliti ed è voce
di conchiglie che fa eco nei sogni
è la smorfia del clown
il bacio
condito di lacrime in un addio
l’ala d’angelo che perde una
piuma se
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| Bisognava sognare
quando la vigna covava gli acerbi acini
in silenzio e senza fretta
riponendo speranze nel cielo
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| Ho paura, ... ho tanta paura,
perché il mondo risulta sbagliato
e nessuno ha un po’ di premura
per cambiargli il destino segnato!
Si continua con tanta violenza
sulle donne e pur sui bambini,
si convive con la prepotenza,
si diventa persino
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In quelle malìe
che esplodono dentro
rese più dense
da un velo di cianuro
echeggiano entità blasfeme
in circolo nelle
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Lungo è il giorno, in cui Egli ci ravviva
Memora Sua, Che è, e eterna dura,
fin che, sul Vespro, il cor l’Inno Suo
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Ho visto i tuoi occhi
in un buio ricordo
e la loro luce
appannavano scempi di carne
con elevate grida di silenzio...
Poi
un lampo accecante
mi riportava al sogno
e lì ho inseguito una chimera
di piume e voli leggeri...
Le tue mani
impazzivano
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Langue il tuo seno
senza più latte degli dei
e son vertigini d’abbracci
di tronchi di fico.
E il mare che al tuo grembo s’affaccia
biancheggia dinanzi al fuoco
tanto vicino quanto distante
da non raggiungerti
ad inondar la nuca arsa da
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