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Le 82 poesie pubblicate il giorno 31/10/2014
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Barcollando tra un sogno
e l'altro, la coscienza appena
appena sfumava.
Come fossi un pendolo
oscillavo tra la veglia sognante
ed il sogno cosciente.
I miei occhi s'ingannavano:
il tempo si sfaldava
ora scorreva verticale
ora orizzontale.
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Oppressi da inane
svolta si viene ad incedere
volgarmente tra un buio
rimasto incustodito
e che verrà da lontana egida
a mormorare.
Egida che ho ritrovato
nelle solitarie abitudini
marcate, non ardite, a smuovere
variegata fiamma di un
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Avrei da dire
quel che
non basta
raccontare.
La voce
non è musica
e la musica di
poche parole,
non mi
reca
che tormento.
Ma perché non
scendi giù
da questo tavolo
di cielo.
Plana
E raccontami
dei silenzi
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Poesia che nasci
in segreto travaglio
sei seme nella terra
e ti liberi alla luce
Qui, ti aspetta il vento
e la silenziosa pioggia
qui ti aspetto anch'io
che come te, non ho patria alcuna.
Qui è la vita e il suo tramonto
qui duole e
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| Il gallo canta prima di sera
gelida l’aria sopra il cammino.
Fuma un camino
volano uccelli
nel chiaro cielo sulla penombra.
Nuvole azzurre vagano lente
stagliano intorno netto contorno
giù all’orizzonte
lungi e infinito.
Lungo un sospiro
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| Finestre, i tuoi occhi,
e suono di voci cantate
ricami nel vento di giorni infiniti
bocca dal sapore di pianto.
Finestre, da tempo lasciate in penombra
lo stupore premuto sulle labbra
di chi non osa ma aspetta,
sognando,
accendendo il lume
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| Ho il cuore di ghiaccio
al pianto di Rugiada
speranza le tue gocce sul mio viso
brivido è il tempo sulla mia pelle
danzante i pori del piacere
Alba a sorgere le tue chimere
scintille onde marine come stelle
fiordi il cammino dei nostri
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| Mi affaccio sul veron di questa casa,
nucleo che partorì cotanto duce;
celiando, impulso a simuar mi spinge:
torace gonfio, e la mascella sporta!
Pur sollevare l'arto in su mi tenta,
di un'epoca scenario a completare:
e non del tutto
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| A me Hallovìnne propio nùmmi piace!
Mi pare una azzata all'italiana
copiata dalla moda amerìana
per cui neanco i morti stanno in pace.
La trovo una burletta innaturale
per fare della morte un carnevale.
C'è chi dice
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| La vita l'arte
quello che non conosco
che ho visto seminato e perso
perdendo e trovando
andando
nell'atto di restare
qualcosa che mi
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E questo sole che mi viene a cercare
in questo giorno che mi lascia di suo
...l’inarrestabile respiro ...
cammino rapita dai colori dell’autunno
in quest’aria ... che di ottobre
ha ormai solo il ricordo
tra prati di foglie che a malincuore
si
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Noi siamo la nostra opera
e siamo l’artefice che la osserva
Mentre il significato cambia
come una relazione
Incessantemente
Si trasformano i colori e le forme
La luce passa dal Blu al Rosso
e dal Viola all’Oro
Mai è alterata
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| Mi sento avvinto al buio
arrotolato al giorno che va via
e come in un’attesa epifania
mi perdo ad elencare i tanti se.
Nei giochi delle ombre
la mente tarda arresa ai suoi pensieri
legandosi coi pendoli di ieri
volendo cancellare i ma e i
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| Indefinito ‘l vespro si taceva,
e ‘l nembo s’oscurava,
e fiocamente in ciel la Luna andava,
e ne fremeva
la cesia bruma a’ tetti, e ‘l vento urlava
cotanto che pareva
un latrato feroce, e l’eco ardeva,
e si velava
l’orizzonte nebbioso, e ‘l
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| Tra luci soffuse
immagini scorrono
nella memoria
di un tempo in cui
l'illusione d' amore
ancora esisteva,
e ripenso a baci
e a dolci parole
appena sussurrate.
Ma poi mi sovviene
il ricordo
del doloroso crollo
e quelle luci soffuse
per me
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| Sentiva
il rumore dell'acqua tra i rami,
Petit Fleur.
Udiva
il cinguettio
che vento fa,
quando passa,
e ricorda agli uomini
l'Alba del Mondo.
S'innammorò.
Poi,
vide
che il suo corpo
stava morendo,
morendo d'amore.
E
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Qui, s'incontra un suono
udito solo nell'ardesia dei silenzi
in questa fredda sera, un attimo: prima del riposo
isola riverente agli aloni caldi dei lampioni
Nell'odor perduto dei tigli e l'erba scura
fischietta nelle scarpe un'ombra
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| Mi hai ingarbugliato, nel tuo dedalo
con l'assonanza spezzata col pugnale.
Con le labbra mondate, da salviette
di tela morbida, dalle cifre fiacche.
Con gli arti di sotto e ciondolanti
fra piante, coi fiori di pesco Saturnino.
Non ribadire,
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| Mostra l'altra faccia la luna
riflette visi di rugiada cosparsi
in tenebre d'ombra
non viste, le mani
carezzano il lato freddo del cuscino
in lampi di mente
sorprende i cuori
l'altrove nascosto
in cui audaci s'avventurano
sino a
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| Il rumore dell'acqua infrange
I piani alti dei monumenti assolati
E
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| E ti guardo
nel giorno dei silenzi
soffusa luce nel cuore, avanzi
tra le mani accogli amore
nel buio, aspetti le ore.
Fermando il tempo
in un giorno amorfo
la sete scende su ali al volo
non ha ancora respiro
il vento ha spento il
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| Piogge tiepidecalde
vuoti di meraviglia in scelte varie risucchiati
omissioni contorte
dentro quella casa in sapore d’università
in cui distrattamente suggevamo
libri di testo condivisi e spini di ficodindia
e il sonno
-il sonno-
che blaterava in
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| Dal cielo grigio, leggera stilla
irrora 'l prato dall'erba gialla.
Nei Cimiteri, la negra terra
grava più fredda su quei che rinserra.
Ardono i ceri, quasi a scaldare i cari
che ancora sono nei nostri cuori.
Ecco: il sole la nube
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| Mai sarà a me
Lo sguardo tuo dolce volto
Poiché ancor
Pietrifichi nella discordia
L'averti sbadatamente afferrato
La mano nel mio
Perenne restar sospeso,
Ma s'immerso nell'aria fossi
Poi di sentirti
Sempre sarei ebbro
Come poeta
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Who |
31/10/2014 09:40| 2393 |
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| Dal fetore di fango, di fogna, di morte
si ergono fieri di lotta e d'amore
volti scolpiti d'orgoglio e di forza,
gole
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Brividi di vita intensa mai vissuti
come un temporale all'improvviso
annunciato da sentori sconosciuti
turbano il cuore,
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In questa casa
indecorata e triste
mi attardo
a rovistare nel già dato
i passi che il destino
ha riservato
a questo canto
grigio e monoidale
che s’alza per chi
tesa ad ascoltare
vorrebbe condividere
il passaggio
che porta da
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Un giallo pallido mi bagna.
Il rosso dorme.
Solo col tramonto,
di sera, appare nel cielo.
Il verde riposa da qualche tempo.
Ogni campo è stato arato, già ha dato.
Solo il celeste,
irrompe prepotente sopra la mia casa.
Gli aerei
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Ho creato un luogo dove nessuno
possa entrare
se non con l'anima spoglia e mani di primavera
degne di sfiorare i sensi che mi pulsano nel cuore
in palpiti di rose
è solo una stanza mattonata di stelle cadute nel petto
racchiusa in
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82 poesie pubblicate nel giorno 31/10/2014. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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