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Le 61 poesie pubblicate il giorno 26/11/2015
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| Dai suoi occhi
la vita è presente
sofferti e ridenti
pongono baci
al sole nascente
un abbraccio
e la dolcezza infinita
è poesia.
Se di pensieri ricorda
una mano lei posa
al vento del tempo
un cuore ferito
mani aperte
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| A volte il mio inchiostro
palpita più
del mio stesso sesso
le mie carezze sono
ruvidi graffi sulla pelle
rispetto al tocco erotico
al movimento sinuoso
della mia penna.
Lasciati possedere
negli spazi delle mie parole
ardere nel
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Jibi |
26/11/2015 14:03 | 5131 |
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| Quante gambe camminate
ed occhi buttati intorno
e grida sudate fuori
per capire che il silenzio è solo dentro
E così come l'uomo che pensa ad un paesaggio
ma quando lo disegna
gli resta in punta di matita
così cerco di dar
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| Mille giorni d'attesa,
a sentirmi già un ricordo
per chi mi aveva amato
in questo mondo.
Quando ogni speranza si era resa,
e il mondo mio muto e sordo
cercava ormai riposo
riprese ad albeggiare.
E l'ho rubato, sai,
il cuore tuo e
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| Una ragione ci sarà,
nell’insieme dei sentimenti
che unicamente ieri
accoglievano il tiepido.
Una ragione ci
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Non è nel mio interesse
scriver la più bella
raccolgo qui il mio verso
per non dimenticare
i fogli che ho sparso in questa vita
condenso le parole
per poi legarle
con lacci stretti
affamati di carezze
di memorie
di sguardi
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Turan |
26/11/2015 10:54 | 237 |
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Ho volato
come un Angelo
per godere il Paradiso
sulle ali dell'Eros
insieme con te
insieme con te
E l'Amore viene subito
lo pronunci anche sapendo
che può essere soltanto
preso come una bugia
che col tempo viene via
e già
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Tu, uomo schietto da Dio prescelto,
col cuore vivi nelle disperse periferie,
gli ultimi accarezzi,
spandi il sorriso con
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| Se ti attendo nel pensiero
tu mi ascolti l'attesa.
Nel piccolo di queste ore
dove la luce del mattino
precede i rumori della strada
- e la mano scrive giorno sopra il giorno
In questo mio esilio di parole
lo sa il vento dove lo sguardo
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Gelido al pari
il futuro prossimo tuo
calcolo il percorso...
hai creduto facile
il vomito delle tue ragioni
e non hai predetto
possibilità
di tapparti la bocca...
in tempo
Niente e nessuno può
nel prevaricare la mia
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Ascolta queste note un po’ idiote
le puoi fischiettare quando piove
una finestra chiusa non le rimuove
né le tue
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| l’autunno ormai è passato
ed è arrivato il freddo inverno,
soprattutto dentro al cuore
con tanto gelo e tanto freddo,
nel silenzio che uccide.
Come onda del mare
cancella castelli di sabbia,
avvolti dentro un sogno,
e sommerge
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| Il bianco mio errare
su nuvole d’incenso
scopre un cielo
ai margini del tempo.
Sono anima che corre
su un ermetico sogno
rimasto impigliato
tra rocce scoscese
di un cuore indurito
dal moto degli eventi che
pur sconvolto dalle sconfitte
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| Ti aspetto ancora,
come la riva aspetta l'onda,
come le nuvole aspettano il vento
per muoversi nell'aria...
Ti aspetto ancora,
desiderio di fantasie nuove,
silenzio che parla,
compagna insostituibile
per la mia forte
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Era nu rre ‘e cartone
né guappo né pavone
c’a faccia ‘e porcellana
c’o cielo dint’a mana.
Era nu rre p’a ggente
e nun cercava niente
spenzava ammore e pace
chella ca cchiù te piace.
Era nu rre celeste
cu mille e
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“La mamma è morta, devi rassegnarti,
non sei il solo vedovo del mondo,
io figlia sono qui per consolarti,
ma
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Un'ala di ricordo che s'estende
mi ha riportato in volo al mio paese
che sotto l'Appennino si distende,
modesto, mite, senza mai pretese.
Grande malinconia però mi prende
nel veder le speranze disattese,
l'immagine di adesso non mi
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tu che deambuli come
su inclinati piani
dimmi che vedi in questa
bolla d’alcool e droga
se mondi immaginifici o
sorta d’inferni
ti scagli sulla madre per la
giornaliera dose
tu potenziale omicida
su strade d’asfalto allucinate
ahi che non
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Non dovrei essere qui
in complici caverne
avvolte scientemente
da fragorose nebbie
di soffice calore.
Non dovrei esser qui
nei fiotti di parole
sporcati d'agonismo
senza inchiostro
di neuroni solitari.
Non dovrei essere qui
in retorico
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DaviD |
26/11/2015 06:26 | 1462 |
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Il vento il sole la pioggia
Il fiume che scorre
Le pale nell'acqua nel vento
Il mulino la macina
Energia movimento.
L'aereo la nave che salpa
il treno in cui mi addormento
energia movimento.
Mentre il treno trascina le notti
e sbuca
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Sbagliato amore, s’insinua
nella profondità dell’anima,
azzanna il corpo morsa nauseante,
lo sbatte nelle viscere del male.
Sprofonda nelle laceranti ferite
dilaniano la vita.
Inutile grida di dolore
davanti all’anima invernale.
Bruto
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Solitaria te ne stai
tra le stelle silenziose,
volgi un raggio di luce
al passate isolato,
sembra quasi che di te
si stia innamorando.
Guarda in su
col mento in alto
e la bocca spalancata...
strofina gli occhi,
sistema il bavero,
si
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Dolore le spine
a rammentare il calvario
esca il profumo
a indicare la via
bellezza d'approdo il fiore
brevità
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Il buio è già sopra il fiume
io ore di silenzi
per vivere e ascoltare l'immensità
di questo cielo
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La mancia ai malcapitati,
centesimi per il caffè
delle aurore che non hanno
notte.
La mancia ai ciechi,
spiccioli di rame
per la speranza,
indulgenza presto fatta
al mercato delle nuove virtù.
L’udito vorrebbe scorgere il
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gorgheggia piano
come allodola nell'ombra
nascosta dal verde delle fronde
echeggia nella folta selva
aspra indistinta
lunghissime grida in un elevarsi di suoni
accompagnano i tamburi
mentre il cacciatore aspetta
la preda si fa più
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Breve brano d'eternità
Sorda fluisci e passi
come acqua tra le dita,
vai veloce senza
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Ci amammo
come limpido ruscello
ama i sassi che leviga,
asperità obliate
nell’amalgama di noi,
pangea in tutt'uno migliore
ove pregi esaltavano pregi
e difetti arretravano negletti.
Nell’addio invece
non potemmo scegliere
di qual arma
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Nell'eclissi di un'inverno esasperato
tra le urla di fantasmi arroccati nel silenzio,
l'impostura di un amore malato ha oscurato la mente
resa sterile tra le ortiche dei sogni.
Tra quelle mura spalancate sulle stelle
dove gli angeli dipingevano
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Del giorno
finita è la luce
velato di sangue il sole
Son gocce
stille di dolore forbite dal pianto
Ascendo gradini
scalo montagne
raccolgo spine scavo fosse
Scavo letti di terra
per loro ch'eran madri compagne
eran donne
Or sepolte da
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61 poesie pubblicate nel giorno 26/11/2015. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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