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Le 69886 poesie con accompagnamento multimediale
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Dormi tra impazienti lenzuola di ricordi,
sogni tra guanciali di rose e di speranze.
Ti spogli della malinconia,
regali i tuoi sogni all’alba.
Attendi ondate d’azzurro,
camminando a piedi nudi, in silenzio,
per non scombussolare le emozioni
che
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E non ci sei più
se non tra le ombre
che il mare insiste
nel portare a riva
dopo un temporale
e dopo la pioggia
che colora ogni cosa
del grigio del tempo.
E non vivi più
se non nel ricordo
ogni giorno più vago
come le stelle
che ancora
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Cerca prima i segni
dell’ombra che svanisce
verso il tramonto
quando ogni cosa sembra
morire solo per rinascere
e poi ricorda
quando ci amavamo
come se non ci fosse l’alba.
Dopo trova i respiri
e le parole dell’addio
sembreranno meno
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nel silenzio del suo cuore rovente abbracciai la fragilità
notte ubriaca di parole stanche di vita
disadorno disordine del corpo e della mente
sudicio suicidio di attimi rotolanti lacrime impenitenti
sudario di vasi spaccati dal brivido di Dio
folle
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Cercherò di mettere un fiore
sulle nostre nuvole
mentre la pioggia disturba
i pensieri del mondo
con il suo freddo respiro
tessuto sui passi
fermi da molti anni
a ricordare cose ormai morte.
Tenterò di far scorrere il fiume
ma le rive sono
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Se ti ricorderai
ancora il mio sorriso
nel cieli di Venere
che hanno asciugato
il pianto del tempo
allora io sarò
ancora su questa terra
e diverrò ombra
fra le nuvole del mondo.
Se conserverai
i miei gesti alla luce
il buio non ti
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e tutto mi riporta lì
ove il vento conduce
per lastricare i miei passi...
...e tutto sarà lì
illuminato dalla speranza
negli
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Dove sei?
A guidare la mia anima tra le strade della notte
dove sei?
A scoprire desideri spogliando sensi
dove sei?
A immaginare stelle dove c’erano parole
dove sei?
Di me e di te era solo un pensiero
come aria che ti manca
di noi diventa un
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Tanto da piangere il cielo
aspettando
che le cose finiscano
o almeno scorrano
abbastanza per scomparire
dalla mia vista
troppo offuscata
nel mutare delle stagioni.
Tanto da provare ansia
e battere il cuore
sull’orologio fermo
da anni sulla
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Nel fondo del mare denudati di tutto
vuoti a perdere di destini vestiti di vite
fortissima bellezza d’un umanità che ha perso
sputo dei respinti screpolati dal vivido sale
bruciore di attimi squassati da una tempesta troppo grande per dirsi addio
nel
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Quando te ne sei andata
hai rubato la mia memoria
e non potrò più respirare
quando la luna è in amore
e la notte chiede soltanto
di essere amata ancora
per una volta prima dell’alba
dal vento di fine estate.
Quando mi hai detto addio
hai
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Lo chiamavamo amore
ma era solo
stringersi attorno al buio
quando la sera
si chiamava nostalgia
e il freddo
ci costringeva a restare
vicini al cielo.
Lo sentivamo nostro
ma sarebbe
durato come il vento
a primavera
aspettando che
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nel silenzio dei tuoi sacrifici ti illumini o donna
verbo che rotola lacrime nuove all’alba di domani
c e la libertà quando sali l’ostacolo muto di parole antiche
cantilena d’un verso profumato di sale
disadorno sudario di memorie perdute
tu rondine
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Respiro tutti i dolori
piango lacrime del cielo
e mi muovo a fatica
fra le ombre del giorno.
Sudo ricordi scuri velati
e non ritorno mai dove
qualcuno ha detto addio
facendomi soffrire troppo.
Guardo sempre la strada
e non riconosco
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Se ti avessi cercata prima dell’alba
probabilmente avrei vissuto invano
quel vuoto leggero fra luce e ombra
che invade i respiri con il mattino
e non sarei più tornato alle cose
del mio cuore malato di troppo buio
mi sarei spento molto lentamente
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Il velo del tempo
non ti ha sconfitta
e hai colto
l’ultima rosa d’aprile
ancora viva
nel mio cielo scuro
dove le ombre
trovano sempre rifugio.
Il peso degli anni
ha lasciato
qualche segno profondo
sul mio viso
ma tu sei eterna
nel mare
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oltre quel centimetro di verità c e l’abisso della disperazione
disadorno altare di baci nascosti clandestini d’assoluto
tremiti fortissimi di parole reiette di bellezza
io piango come il fiume di lava che affoga i cuori del mondo
vomito esclamativo
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Stringimi forte
e non guardarmi
il tuo vestito
profuma d’argento
di luna uccisa
dal fiato d’aprile
che semina il cielo
tra i capelli neri.
Baciami ancora
con le labbra
appena socchiuse
e non ferirmi
con qualche parola
gettata al
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Come ogni dì, il mio buongiorno,
come ogni sera, la mia buonanotte,
immutata nel tempo la mia carezza
ti cerco sempre, mia bellissima “ragazza”.
Con te la scala dell’amore,
un bacio, uno sguardo,
al tuo risveglio nel silenzio della mattina
nel
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Solo i morti
hanno visto la fine della guerra
e l’inizio della primavera
ci ha visti morire
con i nostri dolori
di fine aprile
e senza di voi costruiremo una stella
dove brilleranno i sogni.
Solo i morti
ci sussurrano parole d’amore
e il
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I morti non parlano
e non sanno
se l’amore è finito
fra le pieghe
di qualche parola
mai detta
mentre la sera
spiegava le sue ali
su qualche perdono.
I morti non sognano
di altre notti
sussurrate a metà
fra le nuvole
e i cieli
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Lentamente
scendo verso il tramonto
e non ho voglia di tornare
verso la riva
quando il fiume ormai
è divenuto un mare
di dolore consumato
dagli anni in attesa
di una falce nera di buio.
Dolcemente
scivolo verso la fine
non ho speranze da
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Da sempre accarezzo il sogno
la mia penna scivola su bianchi fogli
alla ricerca di quei momenti
e mi soffermo al pensiero che mi pongo.
Passeggio con la mente tra i ricordi
e tra i versi mi ritrovo
si, rivedo le splendide notti,
le meravigliose
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Se non ti prende il cuore
se non fa sbocciare
le piogge a primavera
e se il vento non semina
ricordi di cielo
quando fuori tutto è fermo
anche il respiro dei giorni
e le stelle prima di sera.
Se non ti coglie improvviso
come una carezza
data
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Mi amavi a giorni alterni
il calore dei nostri corpi
era ancora unito
e già tu mi dimenticavi
come si dimenticano
i sogni al mattino
quando il sole cancella
ogni traccia di buio.
Mi amavi ad ogni respiro
mentre ti amavo
e poi tutto finiva
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"TRILOGIA DELLE TENEBRE"
1) - La tenebra sarà la mia sposa -
Coglimi
mentre sarò all’ombra
dell’ultimo cielo di cenere
e quando la tenebra
sarà la mia sposa
non avrò altro desiderio
che finire i miei giorni
fra due ali di
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Povero mondo inquinato,
accecato da odio e fame di potere.
Regna incontrastato il virus grave del male,
non ci sono rimedi,
nessun vaccino può prevenire o guarire,
neanche una fata regina
che sappia condurre tutto a buon fine.
Un’ondata di
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"TRILOGIA DEL CIELO"
1) - Il vento di un addio -
Strani i tuoi sguardi
sembrano gocce morte
che la pioggia
ha dimenticato per anni
nel cielo ostile
di qualche primavera
passata col dolore
di una lacrima nascosta.
Strani i tuoi
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"TRILOGIA DELLE OMBRE"
1) - Il cielo delle ombre -
Fuggo dalla luce
perché i miei occhi
non reggono
il peso del mondo
e il cielo delle ombre
dove mi nascondo
pretende rispetto
per il mio dolore.
Fuggo dai tuoi occhi
perché ho amato
e
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Io vorrei
parole che nascono dal cuore
negli occhi il sole
io vorrei
ascoltarti nel silenzio
nel silenzio perderti
e tra le labbra ritrovarti
io vorrei
la luna di una notte che s’illumina con te
come fossi un fiore tu il profumo di un
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