Visitatori in 24 ore: 10’446
473 persone sono online
Lettori online: 473
Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 363’624Autori attivi: 7’458
Gli ultimi 5 iscritti: Ivan Catanzaro - Fabio Paci - Simone Michettoni1 - Fiorfiore63 - Ava
♦ Pierfrancesco Roberti | |
_
 |
Novembre 2025 |
|
| do |
lu |
ma |
me |
gi |
ve |
sa |
| | | | | | 1 |
| 2 |
3 |
4 |
5 |
6 |
7 |
8 |
| 9 |
10 |
11 |
12 |
13 |
14 |
15 |
| 16 |
17 |
18 |
19 |
20 |
21 |
22 |
| 23 |
24 |
25 |
26 |
27 |
28 |
29 |
| 30 |

eBook italiani a € 0,99: ebook pubblicati con la massima cura e messi in vendita con il prezzo minore possibile per renderli accessibile a tutti.
I Ching: consulta gratuitamente il millenario oracolo cinese.
Confessioni: trovare amicizia e amore, annunci e lettere.
Farmaci generici Guida contro le truffe sui farmaci generici.
Xenical per dimagrire in modo sicuro ed efficace.
Glossario informatico: sigle, acronimi e termini informatici, spiegati in modo semplice ma completo, per comprendere libri, manuali, libretti di istruzioni, riviste e recensioni.
Guida eBook: Guida agli eBook ed agli eBook reader. Caratteristiche tecniche, schede ed analisi |
|
|
|
Le 37688 poesie pubblicate in licenza Creative Commons 
|
I tuoi occhi
profondità marine inesplorate,
battiti d’ali di farfalla impaurita
che sfiorano petali di rimmel
tra pensieri di ricordi,
specchio per denti
splendenti e felici .
Mi basta un attimo la tua mano
accolta nella mia
per sentire il tuo
leggi

| 

|
|
|
Se solo ti avessi vicino
quando le lenzuola mi sfiorano,
come stelle cadenti
i miei sogni
troverebbero desideri esauditi,
serenità di vita tra le braccia
o nello sfiorarsi d’un piede.
Un bacio prima della buonanotte
ritrovarti al mio
leggi

|  | 

|
|
|
Mi vergogno di essere italiano
quando colgo l’insensibilità
negli occhi di coloro
che restano indifferenti
davanti al lutto universale.
Mi vergogno di essere italiano
quando la freddezza oscura
il cielo del loro egoismo.
Mi vergogno di
leggi
 | 

|
|
|
La sera mi invita al ballo
ed io ballo con la sera,
son sul colle colorato
mi sento un’Arlecchino
quasi schiavo del buon vino,
ma la sera mi fa da amante
mi prende per il cuore
è pazza del mio amore,
lo vuole tutto lo vuole subito,
mi apparto un
leggi
 | 

|
|
|
L’alba mi scioglie
le nuove e antiche voglie,
la mente mi guida
ed il passo mi porta a te.
Tu sei il fiore più bello
che si trova nel giardino
sempre aperto
del mio pensiero.
Mi sento l’atteso,
l’ospite con il regalo.
La vita migliore
nasce
leggi
 | 

|
|
|
- . -
Questi forse
i migliori anni della vita.
Da quando sto in pensione
e son più anziano,
debbo dire, al contrario,
che non mi sento vecchio.
Io, anzi,
mi sento ancora
come un giovanotto,
magari lanciato alla ventura,
in nuovissime
leggi

| 

|
|
|
 | Ieri sera pur la luna
anelava respirarti
mentre ad una ad una
le stelle sfiorarti.
Fra i capelli mani
passionali fermatempo ...
incuranti del domani
arpeggianti incanto.
Forse non sai
poi dove sei andata
ma giorno e notte sarai
nel mio Cuor
leggi

| 

|
|
|
| Il sogno mi dà
la vita dell’ultima stella,
là ai piedi dell’infinito,
ma poi mi dice:
che non c’è l’ultima stella
e continua martellandomi
e facendomi soffrire nel dirmi:
che pure Dio non ha fine,
ancora il sogno mi frusta,
ma dolcemente mi
leggi
 | 

|
|
|
- . -
Sai cos’è
che raddoppia la felicità?
Il fatto di poterla
condividere
con te,
una persona cara.
Non basta un chiunque
qualsiasi,
perché ci vuole
chi abbia gusti,
sentimenti e sensazioni,
affini ai tuoi.
Insomma sia
in autentica
leggi

| 

|
|
|
Tappetti di trifoglio
là sul colle verdeggiano
quella terra dove io
amavo e amo ancora
il mistero di quella luce
che l’alba mi donava
e continua donarmi.
Mi diceva l’amico contadino,
-povero nel suo sapere-
che in quella mirabile visione
viveva
leggi
 | 

|
|
|
Lo spirito matura
nell’ultima stagione
ed io uomo tremo
nella paura di non far tempo
di viverlo, di goderlo.
E’ fiorito sì quand’ero giovane,
ma i suoi frutti, per maturare
hanno atteso la mia vecchiaia.
Ore, che le notti mie
vedono nella luce i
leggi
 | 

|
|
|
Di zefiro soave una carezza
il viso mio sfiorò quel dì di maggio
in mezzo ad un crepuscolo dorato.
M’avvidi ch’eri tu con tua bellezza
sulla mia strada, ed io col mio coraggio
ti dissi: amor sei tu quel che ho sognato.
E insieme abbiam
leggi

| 


|
|
|
Tre paeselli mi danno
il suono delle loro campane
oggi che è il giorno del Signore.
Si mettono in cammino
lo spirito e l’estro mio
non pensano al riposo del corpo,
ma cercano la gioia per l’anima.
Ogni fiore che ammiro mi apre
ad un dialogo col
leggi
 | 

|
|
|
Schiocca la frusta
sui miei cavalli,
lo spirito che vive in me
è il loro padrone.
Alla ricerca del Creatore
mi portano nell’infinito
e canto le lodi
e domo le voglie
e riposo nei sogni.
Come uomo
so di non impazzire,
come poeta
vivo nella
leggi
 | 

|
|
|
Con la falce del frumento
ed il vento delle stelle
raccolgo la biada del creato
voglio nutrire la mia voglia
di infinito,
che continua crescere
e mi
leggi
 | 

|
|
|
|
I peluche della vergogna
non sono riusciti a far sgorgare
quelle lacrime
che avrebbero potuto alleviare
lo strazio dei sopravvissuti
nella strage di Cutro.
I peluche della vergogna
hanno pianto in silenzio
nella totale indifferenza
di chi
leggi
 | 

|
|
|
Un vento di notte
parla e riparla
dei misteri del cielo,
e Dio non manca,
come Padre, come Figlio,
ma io lo voglio come amico.
I suoi misteri
si fanno leggeri, capibili,
ed io mi sento una piuma
che mi allungo su una nuvola
ed aspetto di poter
leggi
 | 

|
|
|
Quando il mondo
si dimentica di te
ti ricordi di avere un anima e un cuore
perché il cervello non trova soluzioni.
E ti accorgi che una
leggi

| 

|
|
|
Venti freddi sul mio spirito
nelle ore del sol leone
lungo i prati dai fiori antichi.
Vivo la gioia di essere uomo
nel terrore dei giochi
di una stella troppo vicina,
ma nulla, sembra, che a lei
interessi lo stato mio,
l’attimo però mi dà
nuova
leggi
 | 

|
|
|
 | Solitaria silente
compagna malinconia
ove pur patente
sarai poesia.
Quando oscura vita
non chiederti perché ...
ella infinita
se riscoprirai Te.
Vorrai partire
in viaggio con l’Anima
così da mirare
tuo astro che lumina!
Vivrai nuovo
leggi

| 

|
|
|
- . -
Quanto sì bella
e quanto sì carella
M’appari Vita mia
comme a ‘na stella
Dint’a ‘nu ciel’ ‘e stelle
sì ‘a cchiù bbella
e manco m’affatico
a te cercà
pecché sì ssempe tu
ca splenne ‘e cchiù
Splenne accussì
leggi

| 

|
|
|
Una nuvola
sul sole si è fermata
ed è nata in me
una grande voglia di te,
piccola tu sei
ma nei sogni miei
sei grande, sei infinita.
Allargati amica di lassù,
fammi godere e vivere
l’amica mia di quaggiù,
sarò per lei un raggio
di splendida
leggi
 | 

|
|
|
Rime solitarie
si perdono nel blu
sono versi che tu
sentire non puoi,
ma l’amore che tu vuoi
a te mi unisce
e solo felice
il
leggi
 | 

|
|
|
Pazzo e caldo il dì
ha annebbiato la festa
la disturbata mia preghiera
non è salita al cielo,
non ho sentito vibrare
le corde del mio cuore.
Amo però la domenica
nei suoni delle campane
così il pensiero ardito mio
passeggia un po’con Dio
e nei
leggi
 | 

|
|
|
Lascio alla luna
le sue pazzie
e al sole caldo
le ubriacature,
alle notti troppo corte
i miei sogni incompiuti,
ma l’alba la faccio mia,
la sua luminosità
mi appartiene,
con quella luce
che dal colle scende
nutro l’estro mio
che vuole bianchi
leggi
 | 

|
|
|
Sai che c’è un sottile strato
di polvere sugli armadi, sugli scaffali
più alti...
Non è stata dimenticata, no,
la polvere sa di essere lì
ha la coscienza di tutti i pensieri
di questa casa.
Ne conosce le parole, gli anni...
Delle porte, dei
leggi

| 


|
|
|
Settantanove
naufraghi sono annegati
nel mare
della disperazione.
Non hanno avuto
la fortuna di approdare
sulle sponde della Speranza.
Sono scomparsi nel nulla
sotto gli occhi indifferenti
di alcuni giornalisti asserviti al potere
che
leggi
 | 

|
|
|
Nel gran bel paese dei furbetti
regnava un principe, calvo, nano e brutto
che parlava il linguaggio forbito dei versetti
e salutava gli ambasciatori con un rutto.
Amava circondarsi di giullari, faccendieri e puttane:
era convinto che in quel regno
leggi
 | 

|
|
|
L’incompiuto
mi sento di essere
fino a quando io
non sarò seduto vicino a te
o mio Dio, o Padre mio
e sarò ad ascoltare
quello che tu hai da dirmi,
il tu ascolterai, tutto
quello che io devo dirti.
Poi, sarò il figlio,
che da sempre ti
leggi
 | 

|
|
|
Aveva del lino
trasparente e bianco,
sembrava un velo da sposa,
sui neri capelli.
E al sussurro del vento
ebbe un sussulto,
e si scoprì,
con il collo livido e bianco,
e ghirigori di corvine ciocche
come boccioli carnosi
di scuri ellebori, e
leggi

| 


|
|
|
|
37688 poesie pubblicate in Creative Commons. In questa pagina dal n° 691 al n° 720.
|
|