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Le 240006 poesie pubblicate in esclusiva
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In ogni creatura c’è un’oasi arcana,
che cresce nel suo cuore senza volto.
Non si rivela agli occhi né si mostra,
ma nasce e si trasforma nel profondo.
Ogni pensiero, gesto o sentimento
è seme che si posa nel silenzio.
Chi dona luce e vive
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Supplico il mio cuore
a rallentare, a contrastare
frenetico ritmo
feticcio da esecrare.
Prediligo
un processo d’astrazione
ambisco dedicare
i miei dolci palpiti
ad un fortuito dono
da scartare.
Nel solitario antro
stalattiti feriscono gli
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Il bigio cielo si apre piano
in sommesso pianto
di tremule gocce,
volgendosi celermente
in burrasca dirompente.
Una solinga esile barca
sulle ardite onde
lambisce le rischiose rocce,
ansimando verso un ormeggio,
confidente in una
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Oi stelle ca brillate alleramente
Restate sempe ‘e stesse tutt’ ‘a vita.
Ie sento ca sarrà cchiù sapurita
Assieme a tanta core e a tanta gente...
‘Ntramente ca tremmate p’allumma’
Asciate e scupirchiate sta realtà.
Oi sole ca mo’ abbruscie int’a
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Or in capo siete cinti
dell’invitto alloro,
e primeggio fra i non vinti,
sollevate sguardo d’oro
Siate fieri e in ardimento
di tal meta sì raggiunta,
anco se provaste lamento
in fatica sì congiunta
Or spronati in tal modo,
operate a tutto
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Semi di pianto
nelle verdi sculture
nel profumo dei prati .
Inarrestabile e’ il cielo
il calore che accarezza i sorrisi.
Inarrestabile è il vuoto
che riempie ogni spazio .
Dubitando del sapere
si coltivano condanne.
Così tra il voler
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Voglio volare alto, leggero,
dove il cielo si fonde al pensiero,
oltre i confini dell’ombra e del tempo,
seguendo il richiamo di un eterno vento.
Ali forgiate nel fuoco e nel sole,
di sogni che ardono senza parole,
mi portano oltre le voci
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Passano gli anni e con loro
ricordi struggenti si aggrappano per non finire nel tritatutto
non tutti fanno in modo che in un battito di ciglia
si possa ritrovare quello che oggi appare lontano
continuando nel cuore a battersi ad oltranza
affinché
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Ricorderai
le note stonate messe
a confronto col cuore
i battiti lenti
fatti per abbandonare
le colpe vissute
senza fiato, a comando
della pelle nuda,
i silenzi rubati al perdono.
Dimenticherai
le carezze date per gioco
e le stelle
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Bramai Amore,
furtiva ombra divenne
d’incauto
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Come ogni giorno
mi siedo sul nostro scoglio
ad aspettare. .
Ed eccoti, ti sento, sei
nel profumo di salsedine,
nella briosa brezza
mi baci come allora.
Guarda nei miei occhi
nuoterai nel colore del mio mare
ed io ti cullerò
come l’onda
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Avanti e indietro
su e giù
nel tempo
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In silenzio muovo passi sincroni
al ritmo del tuo cuore
che, come tamburo impazzito,
giunge sino al mio.
Mani si sollevano
a disegnare nel vento paesaggi
e poi gabbiani
e poi mare
a memoria di orizzonti al tramonto.
Flessuoso corpo
avanza
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qui io ti amo ed il senso impalpabile di una rondine
sento il silenzio dita soffuse di un bacio che sfiora le stelle
guardo il lento autunno che sale implacabile verso le tue isole
sento l’impalpabile finzione delle mie strade rigate di lacrime
qui io
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Dovrei saper far pace
con il costanti conflitti
che graffiano il cuore .
Ho disegnato confini
castelli, parole disperate
per poi trovar rifugio
nell’inganno di un bicchiere
per poter dire poi
che non c’è merito
in ciò che non hai voluto
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Riuscire da soli a poter gestire il tutto
è qualcosa di speciale che nessuno può comprendere
essere di supporto a noi stessi
può diventare il passo più consono
onde arrivare a quanto desideriamo
appagando in modo che il tutto possa
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In cuor mio ti bramo
come pura essenza
di questa terra
e nell’occasione che ho
di dimostrare
il valore del cammino.
Il fato, o meglio il destino
sarà nodale nell’accettare
ciò che questa esistenza
avrà in serbo per me
nonostante i vuoti
e
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Bussò il destino al fragile mio cuore,
portò con sé tormento ed anche amore,
aprii la porta e lo lasciai passare,
col suo mistero iniziò a parlare.
Sedette accanto al sogno giovanile,
mostrò sentieri aspri e di profilo,
tra vie di luce e strade
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Ti guarderò
ma non vedrò che cenere
colare dalla pelle
e il respiro
sarà greve come le stelle
quando muoiono
senza sapere
se la loro luce arriverà
dove vive il dolore.
Ti bacerò
dove altri hanno già baciato
le pieghe del petto
e le
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I fili d’erba del mio prato
stamani ho contato,
in un abbaglio di sfumature
ciascuno d’un intenso verde brillante,
qual nobili e amabil creature!
Un filo mancava all’appello!
Forse da duro vento estirpato!
Un filo d’erba perfetto e
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E giochi coi riflessi del tuo cuore
che naviga nei sogni e crede ancora
nei panni della splendida signora
ai voli in alto accesi dall’ardore.
E affidi ai tuoi riflessi quel valore
vissuto ad ogni istante alla buonora
col fuoco dentro un vaso di
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ti voglio bene così semplicemente come i tuoi occhi si chiudono stanchi nell’antro di cenere
sento il silenzio danzare nelle nubi d’argento piccoli gemelli di tramonto
ti voglio bene perché in questa biglia di mondo ottuso sei una soffice candela e baci
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 | Nel silenzio di un cuore assetato,
la tua voce dolce ha sfiorato l’anima,
come un fiume lento che scorre
tra le pietre, portando vita
a chi sa ascoltare.
Acqua, testimone di eternità
e di fregile amore, che brucia
e consola, che dona e
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| Ripeto le stesse parole
nell’infinito dei sensi
tentando di trovare un senso
nelle brevi apparenze di una vita breve .
Perché poi la morte ci attende
tutti, senza nessun condono
abbiamo solo la certezza di morire .
Banalmente affranto da banali
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O mondo, trafitto da lame invisibili,
dove i padroni del fuoco brindano all’oro,
mentre i bambini muoiono tra macerie
come spighe falciate prima del raccolto.
Gli arsenali brillano come templi d’acciaio,
pregano i mercanti davanti al petrolio
e
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Settembre l’estate saluta,
gli alunni ritornano a scuola,
all’autunno dà il benvenuto,
il tempo non si ferma ma vola.
Il cielo si tinge d’azzurro,
si vedono le nuvole apparire,
si sente un freddo assai mite
che non ci fa ancora patire.
L’inverno
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Beccheggia il lago,
fra l’avite sponde,
reflusso d’antichi splendori
serpeggia nella vegetazione
S’eleva il neoclassico,
fra muri principeschi,
pregnanti di cadute vestigia
Immersi nel verde
risuonano tambureggianti
l’amori e l’armi
che
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Non è richiesta la voce
né un vestito
per rispondere subito
a questo silenzio
che dipinge di nero
ogni lacrima
versata dalla notte
all’alba che trema deserti.
Non è richiesto un sogno
per svanire
ed essere annullati
da una voce
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Avanza la storia
sul ponte del mio vivere,
quel vivere che:
vince e perde nell’attimo
che si apre, nuovo
un bellissimo fiore,
e canto di gioia
e piango di dolore.
Ascolto, ammiro e nascondo
ogni cosa che la storia
mi passa e affiancandomi
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Lo imposti sul cruscotto
in partenza e arrivo
rilevi già un viadotto
lo specchio di un percorso
compagno di una guida
quanti lavori in corso
processi decisionali
sempre passati al vaglio
anche quelli corporali
e’ la rotta della
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io sento la rabbia del silenzio dita sfiorate di un seno pallido di luna
io ho fame del fulmine bruciato della tua bellezza vado e vengo dal crepuscolo staccato al silenzio
sale nei tuoi occhi la luna di cristallo l’implacabile cenere color cremisi
ti
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240006 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 61 al n° 90.
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