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Le 74673 poesie pubblicate dagli autori del Club Scrivere
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La tua maschera
è un segreto velato
che porti sempre
sul filo del mondo
e la luna ti invidia
perché non può essere
bella e misteriosa
come le promesse
del cielo notturno.
La tue labbra
sono gocce di sangue
che apri qualche volta
per
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Tu sogna e frattanto non dirmi perché
sul letto tuo stanco bivacca il destino
col fare suo enorme da grande piccino
tra un baro e un caffè
e dato che arriva poi l’ora del te
tu lascia che il sogno ti bagni il lettino
col volo meschino
sul bordo
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Secca o ghiacciata,
gronda di verde, o
abbandonata e spoglia,
sempre tu sei
la mia terra denudata,
ma ricca di spirito
antico e moderno.
Io ti faccio sentire
il rumore dei miei passi
mentre tu vivi, in me
e lo godi, uno spirito novello.
Credo
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Piccole rose rosse
ho posto in un vaso a primavera
dimenticandole- dimenticandoti.
Il nome più esatto
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Baci in danza
uniti sul letto d’argento
oggi nuovi emozioni
nei parentesi della luna
amore di favole.
Nell’ orizzonte fiore
onde
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Castelli di sabbia hanno costruito.
Tra ponti levatoi le terre distribuito.
La carne martoriata dalle guerre
ferite di generazioni senza terre.
Estraneità: la babele delle parole
cadono bombe: nessuno si duole.
Uomini iniqui uccidono invocando
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Togliti tutto
anche le lacrime
che dall’ombra
scorrono lente
sul tuo viso
di bambina ferita
dalla notte
che incombe
sulle nostre paure.
Resta così
nuda e leggera
come il vento
che in autunno
porta le foglie
a morire sulla
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Mi cercano i colori
in questo autunno,
travaso il mio spirito
nelle bellezze,
che mi cerchiano:
come un’ arcobaleno
che si espande
nell’azzurro dell’alba.
Amo il Creatore
per quel tutto
che mi accompagna,
mentre vivo
la gioia dei mie
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non mi capiscono nei limiti di un uomo chiuso alle parole
anima sensibile sfigurata da una cancrena vestita di medicine
sento la rabbia urlante della normalità nel cuore che batte silenzio
muta vendetta di una pace intrisa di dolore
regno di false
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Cerca di calmarmi
oggi i perduti giorni
sono nuvole cariche
della pioggia sporca
che ha perso la terra
e restano solamente
le carezze dei morti
a consolare il cuore.
Cercami nel silenzio
oggi posso dire solo
poche parole d’amore
per non
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Basta un attimo che ogni quisquilia
si rende disponibile ad iniziare un nuovo gioco
senza lasciarsi sopraffare da impedimenti mai ben accetti
qualunque sia lo scopo per il quale
provare un senso d’inadempienza
che non rientra certo in quel modo di
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Se Venisse la pace in ogni angolo di terra,
ogni uccello canterebbe ed ogni cuore esulterebbe,
la polvere nei cieli svanirebbe,
e la luce della terra illuminerebbe,
se venisse diventeremmo fratelli e sorelle,
nucleo primordiale della pace.
Pace
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Frescura d’arsura
nella notte buia,
anime perse e dannate
s’annidano innate
Al calar di tenebra
invisa è la pioggia,
ch’ancor lieto
il giorno non fu!
Dagli aviti sepolcri
ridestatevi, anime pie
al sorgere del novello
invitto sole!
Il
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Domani è un altro giorno
di quelli che ne trovi in quantità
nella vetrina oppure in copertina
in faccia al sole a far le capriole
come conviene al sarto o come viene
sordo gaudente cieco e incompetente.
Domani è un altro giorno
di quelli che non
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Non resteremo
qui per molto tempo
ogni giorno
sembra una sconfitta
l’aria continua a scorrere
come un fiume
che non si può arrestare
fra gli argini delle ombre.
Non vivremo
più molti anni insieme
il nostro cuore sa già
che prima o poi
si
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Sui sentieri dei venti
dove cala la sera
e si stende sui prati,
trova la sua casa
il mio giovane spirito.
Mi fermo e aspetto
la prima stella,
è quella che era
di mio nonno
e di mio padre.
Si sente di casa
lo spirito, che ritorna,
forse, per
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Vicoli – di pietre e sassi consunti -
d’anime riflesse come su specchi
- trasparenti - dove tutto si fonde
e respira.
Odore di attimi
- di dolore o labile felicità –
grida e sussurri che ogni muro
trasuda,
ogni crepa un segreto - o mille parole
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Son tutti gli anni tuoi fiammelle ardenti
che adornano tua vita di lor luce
e donano a due cuori sol calore,
da gioia alimentato e da passione.
Ridenti primavere e afose estati,
con autunnali venti e freddi inverni,
custodi son gelosi di
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Tu, antica promessa,
il tuo viso ancora
accarezza le ombre
le paure profonde
e la nostalgia dei giorni
andati a morire
in un destino
mai davvero vissuto.
Tu, mio perduto sogno,
il mondo trema
sul respiro delle notti
abbandonate
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Zitta. zitta
lavora la notte,
per me inventa albe
e non me le tiene nascoste,
le luci, come mi cerchiano,
mi sento un loro figlio,
mi lascio andare
attorno ai neri burroni, e là
mi sembra di vedere
non un Dio lontano,
ma uno spirito,
lo
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nel mio boccone d’isolamento nutro il mio rudere d’uomo
barba troppo sfatta che bacia la disperazione dell’oggi
nel silenzio scendo i gradini di un inferno sedato di medicine
ho paura di uscire mi fa spavento l’essenza degli altri
schifosa società
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Nella luce
l’anima rinasce
lasciando al buio
le afflizioni
di ciò che è stato.
Vita
tra le sue incertezze
teme la paura
infida... inquieta...
Nessun vento
l’ha mai travolta.
Forse un salto
ad arginare l’aria
noncurante del vuoto
dove il sole
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 | Mi hanno rubato
l’anima, il cuore,
non saprò più
come sarà l’amore.
Non elaborerò
nuovi pensieri,
anzi dimenticherò
quelli di ieri.
Non sentirò più
battere il cuore,
né ammirerò
cose nuove.
Una fitta nebbia
mi offuscherà
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Non so se hai letto
le mie parole
scritte nel buio
quando la sera
aveva già dimenticato
il tramonto
e le sue luci scure
incise sulle nuvole.
Non so se hai visto
le stelle abbandonate
e la mia pretesa
di essere amato
quando non
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E sanno tutte quante ca è succieso
ma ‘o viento vola e passa ‘ntussecuso
e tu ca chiagne ‘a sciorta e sì piatuso
te truove strutto e ausato justo mmiezo.
E ponno tutte quante da’ na mano
ma ‘o juorno passa ampressa ‘ncopp’ ‘a terra
e tu cu chesta
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Ho un grazie timido da presentare ai tuoi occhi
mi affranchi
la pelle
nuda di mani voluttuose
e tutto è fuoco
La collina segue l’andamento del cuore
il viaggio è un andirivieni di pensieri
Dimmi, il mio nome è sempre il tuo nome?
La mia casa è
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Riuscire a captare piccolezze
diventa sempre più difficile
inutile battere i piedi
quando tutto sembra andare contro
provare a mantenere la calma
forse può aiutare
per un motivo o per un altro
ascoltiamo quanto dentro pulsa
portare avanti
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L’animo umano,
perenne campo di battaglia
di interiori forze clandestine
per il quotidiano folle scontro
tra spirito e materia,
primordial alito vitale
e polvere condensata,
realizza in ognuno di noi
l’umana commedia che ha così luogo,
istante
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La primavera
con le sue colline fiorite
è la sorgente dello spirito,
ballando la brezza dell’alba
bacia i boccioli
accarezza i fiori che sprigionano,
come un profumo, lo spirito
che cerca posto fra i figli di Dio.
Attento, lui si ferma,
vuole
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Da piccola rincorrevo il vento
per salvare le povere foglie
strappate dai rami,
per mostrare la mia forza
contro la sua violenza.
La sua folata
contro il mio corpicino
e sul mio viso di bambina
m’inducevano a stringere tra le mani
le foglie
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Dell’alberi spogli
or consumati
da caduche foglie
al canto d’uccello
si prostrano adunchi
che giunto l’autunno
di prosperi colori
s’inalbera fra fronde
fra placidi sentori
Udite! Or genti
effluvi sonori
di arpe ombrose
al calar della
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74673 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 5281 al n° 5310.
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