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Duilio Martino
Le 578 poesie di Duilio Martino
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 | Generarti, sentirti dentro vita,
un afflato linfatico;
i primi passi sul percorso impervio
poi pubertà - l'asperrima salita -
(sopra a campi minati
camminando già siamo giunti al bivio).
Mi spezzo il cuore l'ali
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traiettorie d'aironi
l'attorcimento non permette tregua
nell'enigma d'un
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Amore è terra, è brace, è brezza rosa,
l'azzurro mare, il volo ininterrotto:
un'armoniosa e
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Sfuma la luce nello sguardo della
donna se le si manca di rispetto
ed è fatale chiedersi se della
echimosi ha più colpa dell'abietto.
Sofferto sfarsi confidando nella
capacità di ricacciare in petto
la parola nodale, dura,
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 | La radice sta lì - sull’alto borgo -
dove soffiano i barbari su brace
ardente e dove quiete
da voce ad incessanti sciabordii
di immutabili rii
che lacrimando in ispidi declivi
fiumare informi fatalmente gonfiano.
Seguimi amico, porgimi
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C'eravamo perduti
(o forse ancora stavamo cercandoci)
in aridi deserti a piedi nudi
traversati stremandoci.
Aspre e pigre parole
un'öasi plausibile auspicando:
sotto il cocente sole
miraggi rifulgenti vagheggiando.
Senza smettere - mai
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 | Altro non sa che urlare
l'oca stolta che sbrocca
un perpetuo sparlare
dentro muta bicocca.
"Il palato l'ho secco
duole, cuoce la bocca...
ho la brace nel becco..."
non si placa la locca.
Dalle Altissime Sfere:
"Darle pace
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 | Se c'è del sapido o del sacro o santo
in sporche pratiche - in privare della
sua vita un essere - a me sfugge: nella
cella è possibile espïare... e tanto.
Delitti inutili ed esposti in vanto
empiono pagine inquietanti:
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 | Se sapessimo amarci immaginandoci
ori accesi del sole che mischiandosi
al cielo danno tono quando, in pallido
albore, pare
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Vorrò librarmi con ali piú stanche
arrampicarmi in scarpate e tra spini
varcare passi e sulle cime bianche
succhiare manna sopra ai sassi - a sera -
quando già l’ombre insidieranno il giorno
e colerà neve sul buon cammino.
E poi tu, sempre a
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Sono sacri i ricordi
sono dritte che rendono la strada
più dolce, meno dura
sono cippi piantati sull’impervio
percorso, inestricabili
gomitoli di luci e inalienabili
che nei bui labirinti della mente
riavvolgiamo agognando
la via di fuga o i
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 | Sembra che i sassi assorbano trascorsi
per riproporceli più in là, ricordi.
La rivivo la vita ogniqualvolta
tra i ruderi m'inserro:
rivivo lievi e grevi e neri eventi:
verdi sguardi perduti,
I dismessi sorrisi, i sogni lisi
e -
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| come naufraghi noi nel nostro stagno
e dentro al tempo nostro
tanto impegnati a progettare approdi
che il
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 | solo una stella
su cime impervie gemma
- e s’erge
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| Le mamme!
Mi domando se dormono le mamme
o quando dormono
se stanno sempre un passo avanti
ai loro pargoli
ad imprimere l’orme sul cammino.
Le mamme sono come la pioggia
che goccia a goccia scava anche la roccia
per dolcemente scorrerla
-
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 | Come bocciolo all’alba,
trepidante,
schiudevo tenero al tuo dolce sguardo
e respirandoti
libravo in verdi aurore;
e come in tenebre
sotto la palpebra sta l’occhio,
all’ala io
incerto sotto fermo tetto
ed agognante il rifulgente sole.
Grazie
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Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Duilio Martino.
Indirizzo personale di Duilio Martino: duiliomartino.scrivere.info
 | Laggiù, oltre orizzonti,
dove gocce di sangue l'astro adagia
e veste aurora austeri paramenti...
laggiù, proprio giù in fondo,
dove degli angeli riecheggia gloria
e il crepuscolo sposa ori ed argenti;
è lì che
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 | non è mai come sembra e poi quantunque
possa apparirvi perfida la serpe
non lo sarà mai tanto quanto un'ape
- una qualunque - che minuta e subdola
infigge il pungiglione ingrato in nuca
d'un fuco che alla specie il seme ha dato
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 | nascere nero e crescere fino a imbiancare
respirando l'aurora
- il cigno si ribella per cantare ancora
sono nato e cresciuto
ed ho vissuto...
ed ho vissuto - dico -
e sviluppando ancora
e ancora avviluppandomi
e tanto alacremente da morire
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| Se potete compratemi, provate
in qualche modo a farlo, ad acquistarmi
come si fa al mercato e al suq trattate
sempre - chissà - potreste in saldo avermi;
qualora fossi scuro o claudicante
forse m'avreste a mezzo prezzo pure
a meno del
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 | Mi disgusta l’umbratile e non nutre:
se in una angusta gabbia il sogno giace
è inevitabile l’urlio dell’orma.
E Lei resta nel petto
ferma, al centro, nel più remoto punto
il vuoto attorno
un nucleo di protoni e di neutroni
a stabilire il peso
a
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 | Quanto i trascorsi pèsino lo sanno
bene i migranti: nelle carni affondano
- degli agnelli - le lame e sono asprigni
i sensi di colpa che appannano mete.
C’è sempre un fondo di tristezza dentro
al cuore di chi, per campare, sceglie
di partire
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 | Non ti dirò di consultare testi
per non violare il senno vespertino
e rifuggendo anche sgarbati gesti
un manico d'ombrello lo cestino.
Tu parli di poetare e poi protesti
dici che in gabbia nasce il pensierino
che rime e metrica, e
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 | Si squadrarono i drudi
poi con occhi accucciati e incomodi
silenti stettero.
Fu quella una quiete acidula
più che eloquente
esplicativa...
di cento ciarle
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Non so dove dimorano i ricordi!
Né vagheggiavo il giorno
in cui ti dissi
che respiravo aria stantia,
consunta, aria stracotta:
ti dissi che alla vita mia mancava verve
che sembrava smezzata,
vacua
giacché non c'eri nel mio
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Forse potrei parlarti...
con parole pesate potrei perfino stupirti;
però per farlo dovrei urlartele
entrando nel
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Non c’è malvagia nei silenzi, quasi
mai nei silenzi c’è sopraffazione
talvolta forse inedia
pressappochismo spesso
ma sempre e solo in quello dei potenti
scialano egocentrismo e presunzione.
Di burrasche le calme ci raccontano
e poi tra sterpi i
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Per non piegarmi alla ragione,
scucivo lacrime di
sangue inseguendo sogni irraggiungibili;
roventi polveri
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 | Ci credevo e perciò,
senza indugiare ho schiuso l'uscio...
ci credevo
e i cancelli dell'anima ho spalancato
saziandomi di vento...
ed ho ascoltato:
era così dolce la voce
che - crogiolandomi - con i versi migliori
l'Amore ho
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Io non ho idea di quando dorma l’aquila
di dove i falchi vadano a svernare
del perché il sole in abito di sangue
spenga annegando nel mansueto mare.
Non brillano le stelle e dai miei monti
l’inverno avanza ed imbianca i crinali
nuvole nere
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578 poesie trovate. In questa pagina dal n° 331 al n° 360.
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