 | A volte, anche per piangere,
occorre forza estrema,
le lacrime non sono,
del debole segnali,
bensì di forti e
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Poesia,
d'amore, d'amarezza,
di favola vissuta,
di dubbi sconcertanti,
degli elementi quanti,
dei sogni d'una
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Amore che t'attendo,
pronto alla tenerezza,
che bramo la carezza,
con cui saprò donarmi.
Rendimi
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Bonaccia,
non muove un filo d'aria,
il fumo della pipa, di Capitan Ventoso,
s'affanna per salire sull'albero maestro.
"Ventoso son nel nome, non nella condizione,
che questa bagnarola, mi resta senza fiato"?
Il mozzo, giù
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È atroce,
urlano le particelle atomiche
in stonature cosmiche,
rompendo vibrazioni
edificate spesso rinunciando
alla ricerca della mano armata.
Quale destino chiedi, umanità,
che di follia imperterrita ti poni?
Taci e che
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Lupus in fabula dunque,
quante volte,
nel folto del bosco,
ho dovuto ascoltare
i tuoi stridenti ululati
Non desideri, ma sogni,
non farfalline ma aquile,
sono i pensieri di chi sa volare,
posso temere quel che non m'arriva?
Essere un
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La direzione verso cui dirigiamo i nostri passi,
non sempre è chiara, spesso è assai confusa.
Spendiamo tempo a cercare indicazioni
presso chi afferma d'avere già percorso,
dovremmo chiederci invece le ragioni,
per cui
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Ho bussato alla soglia dell'amore,
ed ancora, incessantemente busso,
disperato di questa solitudine
che pesanti ed
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Un minuto spiraglio,
una linea sottile,
rompe il buio più fitto,
dando luce d'intorno.
Non so dire che sia,
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Un sibilo continuo,
estenuante, prepotente,
assalta senza tregua
i miei pensieri.
È questa solitudine,
che
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Di giorno e di notte,
nuvoloso o sereno,
d'inverno o d'estate,
in camera o fuori.
Sempre lo stesso cielo,
la
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Infliggere dolore,
è l'aguzzino ruolo.
Non soffre per amore,
giustifica l'azione
con vani intendimenti,
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Se non avesse un senso,
nessun futuro atteso,
nessuna via d'uscita,
dal tunnel senza fine?
Il baratro, l'abisso,
se non avesse fondo,
dove depositare
le sofferenze umane?
Se non ci fosse autunno,
soltanto foglie morte,
questa non
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Scrivo comunque,
fino a quando penso.
Non sia l'oltraggio
a togliermi dal cuore,
quel che, in silenzio,
genera anche adesso.
Questo zittito mondo è logorante,
scava di dentro fino alla ferita,
che inflitta senza credere al
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Ho frasi in mente,
che non so scrivere,
non han parole per realizzarle,
penso al mio amore,
vorrei parlarle,
ma non
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Rivoli di tempo
han percorso gli affetti più cari,
consentendo, vicino alle sponde,
variopinte distese di fiori.
Così poco rimane dei giorni
che stringevano salde amicizie,
così poco ci vuole per stringerne,
ancor oggi
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Invia un messaggio privato a Alephso.
Vano vaneggiamento,
componimento sterile,
esausto poetizzante,
vado scrivendo effimero,
di versi che non solcano
l'ormai impietrito animo
di tanta umanità.
Scivolano le parole,
che sian d'amore o d'odio,
rimbalzano ideali,
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Susciterà subbuglio,
quello che scriverò,
implica una lettura,
suol dirsi "fra le righe".
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Ho trovato te,
piccola farfalla bianca.
Volavi fra i pensieri
di questo mio giardino.
Un fiore,
una scintilla di
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 | Il pensiero di te,
scava sotto la roccia,
costruisce il suo letto,
dove scorre impetuoso.
Il tuo dolce sorriso,
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 | Tu, donna della mia vita,
rivolgi a me il tuo sguardo,
indaghi i miei segreti,
esplori il mio passato,
sapendolo scordare.
M'osservi silenziosa,
cosa di me distingui,
il burbero o il romantico,
il pazzo od il poeta?
Se stai leggendo,
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| Non sempre tutto scorre,
si può bucare una gomma,
od una gamba del tavolo,
si può trovare del torto
sin
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| Come fate a non sentirle?
Son salite sino al cielo,
hanno mosso a commozione,
quelle angeliche creature.
Stan parlando col Creatore,
per cercare di capire,
quanto ancor debba passare
perché possa intervenire.
Stabilita
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| Vorrei ubriacarmi
della luce dei tuoi occhi,
perdermi
nel giardino dei tuoi pensieri,
dissetarmi
alla fonte del tuo
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| Colma la caraffa,
di bicchieri mezzi vuoti,
mesce vino d'amarezze,
riempie solo per metà.
Com'è soffice la polvere,
sui mobili abbandonati,
basta un soffio per sbuffarla,
e vederla riposare.
Sei lontano dal giardino,
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| Eppure ci son donne
che un nome non ce l'hanno,
donne dimenticate
da questa umanità.
Coperto il loro volto,
da stracci di vergogna,
diritti calpestati
da piedi senza teste.
Nascondono segreti
più volte tumefatti,
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| Nella complicità
del tuo e del mio respiro,
m'accorgo che immanente,
il silenzio mi pervade.
Ascolterò il tuo cuore,
non è un rumore, no,
è un senso ritrovato.
Mentre ti sono accanto
e t'alito il mio
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| C'è pace nei pensieri,
s'avviano ad uno ad uno
a farsi ragionare.
Nessuno che prevale,
che chiede
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| Più sei profondo
più sei irraggiungibile.
Così, com'è evidente
sia ostico
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| Sussulti d'infinito
riecheggiano nel tempo,
eternità lambita
e infine mai raggiunta,
L'immensita' del mare,
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