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            | Franca Doną astrofeliaLe 585 poesie di Franca Doną astrofelia |  
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        | Cè una verità indelebileascoltata dalla lingua al cuore
 la curva oscillante dentro il vetro
 il rubino che addormenta un po il dolore
 una magia di uve fatte sole,
 il calice dalzare al cielo e render grazie
 come il prete, alti gli
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        |  | E siamo daria, siamo solamente il peso dei pensieri, uno sternuto
 un tuffo nel passato, un volo a piedi
 fermi in questa nostra vecchia nuvola
 
 siamo memoria di cortili polverosi
 tigli che odorano di storia, inni masticati
 sotto bandiere stanche
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        | Questodore di tempoché anche il tempo ha un odore,
 se ripenso agli anni di ieri
 alla ruggine andata ai pedali
 lo schiaffo della ghiaia ai ginocchi,
 una sfregata daceto, una pacca e via andare.
 Lodore inseguito ai canali, i graffi tra i
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        |  | La primavera qui, nella verità del soledopo la pioggia e lincantesimo del lago
 coi passi calmi della festa, lintreccio delle voci
 nel contrasto acceso degli accenti, lo struscio
 accanto al muro delle tamerici, e londa piatta
 del lago senza
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        |  | Sai, quella carezza lasciata  
col pensiero, allultimo albero di fila 
contro il cielo morbido di marzo 
allombra dun ticchettio spedito 
che scandisce gli attimi, appesi  
allacciaio di quellultima stazione. 
Quantè prezioso il tempo, nella
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        |  | Quasi taciuto lamore  
nel gioco vezzoso del sempre 
ritorna lantico pudore del sesso  
quasi fosse vergogna giocare 
se non come padri dei padri. 
Noi sullo stesso gradino 
noi con la fretta che avanza 
e il ricordo un po sfocato di ieri, 
noi con le
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        |  | Eppure ogni giorno attendo 
qualcosa o nullaltro che la sera 
incappucci le case e mi culli il vento 
in quellabbandono simile alloblio, 
una sorta di benevolo torpore  
e tra gli occhi socchiusi simbianchino le ore, 
un patto concordato in silenzio
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        |  | Mi sfiora, la notte, 
quel canto che vaga  
sottile e inerme  
di creatura sepolta  
tra gli ultimi sogni  
nel fumo dAleppo.
 
Unica nota vibrante 
quel filo di voce disperso 
in un cielo di morte.
 
Canta una ninna a suo figlio 
e gli occhi non
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        |  | Mi dice cose, questo giorno 
che a sentirlo mi fa rumore di ricordi 
un poco di nostalgia discreta e poi 
lelegia dun tramonto malinconico 
nei rossi che imbrattano la sera 
la sinfonia dei grilli e quel profumo 
di glicini e ginestre che mi fa
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        |  | Passata, la stagione delle viole 
il fiato dellamore appena nato 
dei vespri inventati a sera  
a coprire col buio i primi baci. 
 Ricordi amore cantavi 
e intrecciavo a te i miei rami 
nella promessa della carne  
le parole maturate insieme al grano
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        |  | Di quel giorno ricordo la nebbia 
che si mangiava gli alberi e le case 
lodore liquido di terra fradicia 
su, nei vapori freddi che dal fiume 
toccavano le sponde erbose e il cielo 
ed io sentivo quel freddo dentro 
mentre guardavo luomo nella bara 
il
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        | Aveva un che di stantio, se lavessi guardato meglio
 e non lavessi divorato come un cane
 avrei prima spazzato via la terra,
 poi lo strato verdognolo di muffa
 i grumi duri che in bocca erano sassi,
 infine sputato via lanima per il disgusto
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        | Lora è incline al tramontoparla di chiacchiere fuori
 tra la ruggine curva del porticato,
 lodore sfumato dei caffè
 sulle giacche pesanti e i giri di lana.
 Oltre il fiato che si condensa nel bavero
 aborro gennaio e il clima suo
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        | Ha risposte di neve, il ventoe carezze docchi a indovinare
 suoni lontani ed echi di bambini
 nei cortili grigi di sole e scale
 dapprocci nascosti e maldestri,
 il clacson della bianca familiare
 che già prelude al finir del giorno
 e il fuoco
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        |  | Che sia lieve lora dei battitinel rintocco antico del pendolo
 e linascoltata neve dei passi attutiti
 a parlare dinverni passati e futuri
 in questa notte uguale a ieri e laltro,
 nel buio rischiarato dagli spari
 in cui la gente muore e piange e
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        | Sai quante stelle agli occhi nel tuo sguardo fuori verso il mondo?
 La tua prima corsa in treno,
 il naso schiacciato al finestrino
 a rincorrere campi imbiancati di brina
 campanili, case e chiese tutti in fila
 le mani sulle impronte di tante altre
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        | Quassù, laria ai vetri sa di neve fuori tempo ferma ancora in attesa dun segnale.
 La luce insegue il gioco delle dita ai tasti
 il pulviscolo sul fiato del caffè nel bordo bianco
 e luce e voci dei pensieri pare non collidano.
 Le
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        |  | Ieri il cielo parlava di rondini  
e io assorta, nel silenzioso rispetto 
degli eventi e il sortilegio del migrare, 
ascoltavo i giorni andar via con
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        |  | Lafflato ha il delicato candore duna perla in quella culla iridescente fatta di corolle
 e intrecci di sole dal tintinnio prezioso
 frutto d innesti e tenere gemme nuove.
 Eccolo il gioiello, schiuso come un bocciolo di rosa
 cangiante di lune
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        |  | Il buio seduce la seranella fretta, le voci a rincorrere i passi
 sperduti nel colore della nebbia,
 fiati sporchi di fumo e catrame
 storie a mozziconi, svuotate dun fiato
 mentre i tram sferragliano nella foschia arancione dei lampioni.
 Storie
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        |  | E tu ascoltami 
come se dovessi scivolarti dentro 
nella pioggia leggera, 
come un mattino di marzo, 
e sfiora con gli occhi le parole 
fai tuoi i miei sensi, 
vivi le mie nuvole,  
nel fiato che si fa velo la sera. 
Guarda con me  
il mondo in
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        | Quasi una raffica di stuporequel colore apparso in cielo
 e il mio bisogno primordiale
 di fermarmi ad annusare laria.
 Netti i contorni della vita
 nel contrasto azzardato dei rosa
 nellincesto voluttuoso dei rossi
 e infinite lamine dorate trafitte
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        | Parole nate nella nebbia celate dal tocco indistinto delle foglie
 urlate dal grido della terra
 che vomita violento il suo dolore.
 Parole di pietra nellassurditą del cielo
 che consuma istanti interminabili
 dissipati tra vicoli e balocchi
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        | Ho lasciato tra le coperte un sogno caldo un angolo piegato sulla pagina dun libro
 destini sospesi tra storie immaginate e
 altre storie vere, nellimpronta sul cuscino
 col vento che strepita e le persiane impazzite
 latrano come un cane quando
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        |  | Un filo di malinconia 
luccica fra le trine delle ciglia 
le foglie tra i passi a mutare loro 
in cartapesta e voli dautunni andati. 
Mi cerco in quel riflesso scaduto 
nella modesta vanità di unasola 
le dita a centellinare un gioiello
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        | La sera aveva lodore di ninne nanne lontane oltre quel lembo di cielo che cullava negli occhi
 quando il dolore era troppo forte anche per piangere
 e i lividi sul corpo smagrito schiacciavano il cuore.
 Malika sfiorava le stelle con dita
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        | La memoria ha i suoi giardini incantati 
in cui la neve nasconde il prodigio del pane 
e linverno rammenta le antiche parole dei nonni 
arrotolate come una foglia di granone intorno al tabacco. 
Nel calore avvolgente del fuoco 
lo sferruzzare cadenzato
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        | Rossi duovo e pioggia di farinail piano in marmo a neve e mani aperte
 così simbrattano le ore a far dorare
 il disco delle mele disposte a raggiera
 e quellodor di zucchero e ricordi piena laria.
 Sa di casa e di pioggia contro i vetri
 di
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        |  | Siedo in questa mia pacata felicità 
lurlo del tempo in una corsa dalberi 
uno sfolgorio di sole tra le tende consunte 
e brevi intermittenze di blu,  
dun lago fermo nella mano dei colli. 
Impertinente un tocco di nuvola sgualcisce  
limmagine
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        |  | Potessi restar fuori  
eludere con magica destrezza  
lattimo che incombe,  
il rasoio tagliente che incide 
denuda dogni credo 
sbiancando quel tramonto approssimato 
morente di rosso e di speranza
 
potessi scordare quellodore 
che goccia a goccia
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            | 585 poesie trovate. In questa pagina dal n° 61 al n° 90.
 
 
 
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