Desiderio di un vivere quotidiano
sempre più accettabile si fa forza
onde poter accontentare chi nel proprio nido
a tutto si appella pur di rimanere al centro della situazione
che inconsapevolmente riesce a porsi con vero effetto
affinché ogni
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 | Assaggiami come solo
il tuo desiderio alimenta,
il tuo erotico e infinito senso.
Graffia il mio corpo
nudo e crudo, rendilo
complice di un dolce
e armonioso godere,
che, sollevato, e rapito
da quel vortice di fervore,
addormenta ogni
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Dita che ti sfogliano lentamente
delicatamente curiose.
Sguardo assorto su parole, frasi
che portano lontano il pensiero,
coinvolgono la mente, le emozioni.
E vivi ciò che leggi,
ne vedi i colori, ne senti i rumori, i profumi
fino all’ultima
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Ai margini del foglio
gli sguarciti confini
distolgono lo sguardo
dalle prime righe così ben scritte
da sembrare parole
alla mercé di chi in silenzio sta
a percepir la danza dei verbi
che superbi tracciano segni
al limitar dell’ignaro foglio,
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Nel cielo danzano, leggere sorelle,
bianche carezze, grigie sentinelle,
pecore in fuga nel vento che va,
ombra e mistero su ogni città.
Son sogni in viaggio, pensieri sospesi,
sussurri d’albe, segreti arresi,
a volte si gonfiano, plumbee e
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Dai dai che ce la fai
l’importante è iniziare senza lasciarsi prendere
da paure dubbi che potrebbero intervenire
continua nel gioco della vita
niente e nessuno ha mai procurato incertezze
e se anche fosse basta non lasciarsi trasportare
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Luna, tu sai
che ti amo più della notte
e ancora splendi
per accarezzare i miei passi
sulle strade deserte
dove una volta il mio cuore
raccoglieva rovine
e sassi dal bordo del cuore.
Luna, tu sai
che non me ne andrò
se non dopo averti
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Ti ho colto stanotte discorrer con le stelle,
illustrar loro il cuor dell’umano mondo,
all’unison infinite splendide dolci sorelle
con te danzar in un moto giocondo.
E tu traboccante per noi d’amore,
additavi loro tuoi diletti fratelli
gelosamente
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Esempio e segno di speranza
Colpito un tempo semispezzato
dai rami dolenti gementi piegati
verso terra ecco oggi dopo quella
resurrezione raggiunta con tenacia
fatica soffrendo per le ferite dure
da rimarginare e i tristi moncherini,
bello maestoso
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Sai c’è un mare burrascoso
l’ascolto e mi assomiglia
il suo aspetto è focoso
come un battito di ciglia
sui nervi vive il tremore
l’accompagna il tuo respiro
e’ lo stress che vedo in giro
son clacson in file di ore
non abbiamo
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Hai dato al mondo il cuore senza freni,
con mani aperte, larghe come il cielo,
eri la pioggia buona sopra i semi,
un faro acceso, calmo nel suo zelo.
Sedevi muto, eppure dicevi tanto,
con occhi pieni di parole vere,
la tua saggezza era un antico
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Chissà forse sarai l’unica a ricordare questo dì
nel piacere immenso di aver provveduto
a comunicare quanto nello scrigno ancora vive
festeggiamento strano anche se non nel giorno giusto
ma cosa importa l’importante è aver assolto ad un
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Non hanno riposo certi cuori, no;
inquieta fiamma li consuma e desta
un’arsura ch’ogni limite detesta,
e in volo audace solcano il gran blu.
Planano rapidi, senza mai dimora,
verso lidi d’oro, intatti e arcani,
ove l’anima sola si ristora
con la
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Nel cuore verde dove il vento gioca,
fra rami antichi e foglie danzanti,
la natura svela la sua bocca,
sussurrando segreti affascinanti.
Il sole sorge e colora il mattino,
riflesso d’oro su prati brillanti,
e il canto degli uccelli, dolce
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 | Mi misi in cammino,
prendendo per mano il tempo,
che promise di portarmi
tra le tue braccia e assaporare
il calore fra le tue foglie.
Camminai, camminai per giorni,
fino al confine dorato,
dove saluta l’Estate
e corsi incontro a te,
Madre
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L’Amore che non fu
Eravamo amore. O forse solo ombra
di un amore che non ha trovato il suo posto.
Un filo teso tra verità e menzogna,
come l’alba che sorge, e poi scompare.
Il sogno ci sollevava, ci prendeva per mano,
ma l’illusione, ombra lunga
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Mi accontento della Luna
di qualche seta preziosa
tessuta nelle notti
dove la nostalgia ricama
parole d’ambra sul filo
di stelle stanche d’amare.
Mi riposo sulle labbra
che si dischiudono a morsi
su una pelle ancora ferita
dal feroce soffio
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Si dilettano i sogni
del cuor conquistato
nel lieto sole di giugno,
grano dorato
dolce falcetto in pugno.
Mare azzurro brillante
sotto i raggi
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Dint’ ‘a casa d’ ‘a paura
quanno ‘a mamma nun te cura
tutt’ ‘a vita è na scummessa
pecché ‘o tiempo è perepessa
pecché dinto a ogne stanza
s’annasconne ‘o male ‘e panza
pecché ‘e mane so’ ‘ammescate
cu ‘e meneste cchiù ‘nzevate.
Dint’ ‘a casa d’
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Non passa giorno
in cui io non mi perda
per poi ritrovarmi alla sera
al cospetto della notte
dove le ombre e le luci del giorno
si fondono, sino a divenire vita...
È un ciclo continuo
che si perpetrato nel tempo che passa
nonostante i pensieri
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Nel tuo respiro trovo il mio cammino,
sei vento dolce sopra il mio mattino,
sei luce viva che danza sul mare,
un sogno acceso che non vuole andare.
Le tue parole, petali di luna,
sfiorano l’anima, e resta digiuna
di tutto ciò che non è la tua
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Tra poco nei cicli che perenni
ci immerge via via la natura
pronta sarà ad irrompere l’estate
dai colori accesi dove lassù
ardente domina l’ardente sole
quei rossi papaveri gli azzurri
fiordalisi il biondo delle messi
gialle pannocchie
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Sempre più difficile continuare a vivere sulla retta via
quando tutto arriva persino a far paura
sia per il modo di porsi e per quel tanto
che non può fare altro che arrendersi all’evidenza
non esistono soluzioni che possono alleviare
sai bene
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L’alba sulla pelle
ha creato un sole gelido
un fiato senza speranza
che soffia sui ricordi
e su tutte le stelle
che hanno sperato nel buio
o nel suo clamore
di tenebra uccisa dal vento.
La luna sulle ciglia
è caduta come pioggia
nelle notti
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Un fruscìo d’ali contro il vetro
mi svegliò di soprassalto quel mattino
era un bellissimo ucellino
che sbatteva il suo petto avanti e indietro
Come fare, mi domandai
per non farlo fugggire spaventato?
Senza farmi vedere andai di lato
aprendo la
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S’Amor non si paventa
il cor si sventra
e in animo s’è occlusi
e par il viver d’illusi
In prece si cerca fuga
ma’l pensier s’arruga
e’l “gran rifiuto” incompreso
sa sol d’offeso
Allor ci si domanda:
Perché mai?
Chè in tal rio destino
ci si
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Amor dinamico ed avvenente,
eccelso ed eclatante,
di giunco ed ilare e lieve
neve a scender dal cielo.
Amor di tutto e tutti,
sentimento ad elevar spirito e mente,
cuore ed anima, ed amor sociale,
passionale a brividi febbrili.
Anime a ricolmar
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Nel nascere dell’alba
vedo un mondo nuovo
che brulica di vita e avanza
senza paura avanza
e si fa spazio
e tutto scompagina
delle passate idee,
basate più sul potere di pochi
che sul valore di tutti.
Avanza cambiando
il nostro
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Nascondo i miei veri colori,
mi vesto di finti splendori,
tra petali, pose e illusioni,
rubo pensieri e opinioni.
Mi lustro il nome ogni mattina,
brillo più d’una vetrina.
Faccio il furbo con stile elegante,
sono geloso, ma par galante.
Ho mille
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Non sempre fa bene ricordare
in special modo quando voce subentra con fare deciso
sia che canti o parli difficile rimanere al passo
un senso d’impotenza tale si appropria
che non resta che spegnere affinché
l’inatteso non faccia la sua
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