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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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♦ Annalisa Amadei | |
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Le 89258 poesie dei soci sostenitori |
E’ tempo di partire
lieve pioggia d’autunno
che sciogli l’imbrunire
negli stormi in viaggio
ora sono rondini
anch’io prendo coraggio
cerco sperati lidi
come un praticante
che lavoro arrivi
lo faccio per amore
per il nostro futuro
tu non
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Lei amava la pioggia
restava nel buio
con le gocce in attesa
di cadere sul viso
e le ombre piangevano
perle di cuore accese
dalle nubi in coro
di vento soffiato via.
Lei amava le carezze
e chiudeva gli occhi
proprio quando baciavo
le sue
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Ven, tómame la mano, mi compañero,
luchemos juntos, que jamás me sueltes;
que de esta tierra soy voz, soy mensajero
de sueños rotos, miserias y suertes.
.
Vivo en la orilla gris de la pobreza,
donde el dolor se viste de
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Non andare via
rimani
non mi lasciare.
Il calore del sole
e l’universo intero
sono nella mia anima
se tu ci sei.
Rientra in me
il mio cuore ti vuole
ti cerca.
Sfioro appena il pensiero
e come magia
tu sei qui
mio bellissimo, unico
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Dell’anima le
occasioni
sono desideri nascosti
come le uova dei salmoni
risalendo un corso d’acqua
forza che va
controcorrente
continua spinta senza tregua
raggiungere l’ambita meta
e’ seguitare con tenacia
la strada di una cometa
ormai
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Il mal di cuor non è più lo stesso,
in ogni centimetro e in ogni mondo,
se il sapor di labbra s’avvelena
di proiettili chirurgici e di una guerra immane.
Nel momento di una promessa
l’amor in ogni parte e in ogni posto
solleva via ogni qualsisia
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Ero un piccolo seme
confitto con amore
nel caldo della terra
Ero un goccia, caduta giù
da una nuvola di pioggia
nell’immensità del buio
Ero uno spiraglio di luce
del primo mattino
seduto ai bordi dell’alba
Ero una misera gemma
depositata
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Se il mondo non cambia
cambiamo noi,
cambiamo le regole
togliamoci i vestiti
ballando per strada
gridando i silenzi.
Noi non cambieremo
Non cambieremo il mondo
Saremo solo battiti
un solo battito
un solo respiro .
E si premono
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Quando il canto si alza dal petto
scioglie i nodi che il cuore trattiene,
diventa carezza segreta
che placa silenzi e catene.
Ogni nota si posa leggera
come un soffio di vento sul viso,
riporta alla mente chi manca,
riapre la porta al
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L’improvvisazione non sempre si digerisce
occorre tanta pazienza
nel portare avanti quanto in programma
anche se a volte sfugge per un pelo
quello che era nella testa
rimanere calmi è l’unico modo per organizzarsi
scandagliando il pozzo
girando
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L’odore dei sassi
mi colpiva sempre
solo quando amavo
e non sapevo
se temere un addio
o le parole prima
di ricevere un bacio
solo verso sera
quando era tardi
per sospirare gioia.
Il profumo dei sogni
svaniva spesso
prima dell’alba
anche
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Immani e incessanti
deflagri di esplosivi di giorno
e di notte
irrompono potenti
nel cielo di latta,
e in pochi istanti
lo spazio squarciano
dal poggio alla valle
sull’amaro suolo di Gaza.
Boati immensi,
d’impeto scoppiano
come fulminee
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Che me ne cala
se’l tempo s’arresta,
che mia vita non s’assesta?
Cerco vie
che mai trovo
e ne esco alquanto logoro
Che me ne cala
se non mi avviene ridesta,
che il mio passo è malfermo?
Cerco orizzonti
mai percorsi,
ma ricevo solo
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Sono arrivato allo stop
di parole
che han la precedenza
memoria di uno step
desuete
di scarsa conoscenza
lingua che si aggiorna
nello spazio
nel tempo
lingua che intona
il suo momento
incroci di parole
di un futuro discorso
nel
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Oggi scrivo
ciò che mai avrei potuto
scrivere ieri.
L’autunno mi abbraccia
mi precede, mi abbandona
e seguo il profumo
del muschio, delle foglie ingiallite .
Cammino, scalzo
le pietre mi feriscono l’anima
tra finte ambizioni, finti
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Il canto nasce lieve
da un respiro che diventa onda
e subito fiorisce
come luce che infrange l’ombra.
Non è solo voce
ma un filo invisibile
che lega cuore a cuore,
lacrima a sorriso.
Nel suo vibrare si accende
la nostalgia dei cieli
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Nel ridestar l’antichi splendori,
m’avvidi del tempo perduto.
A costui s’accostò l’arbitrio,
a cui l’alme inquete s’arrendono,
ed all’insano
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Perché mai dovresti tirarti indietro
hai fatto tanto per arrivare a questo punto
di qualsiasi natura problemi hai scavalcato
gettandoti persino tra le pagine del sussidiario
navigando con interesse su ciascuna pagina
che ad un tuo cenno apriva sé
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Tu, non parlarmi mai
lasciami solo per ore
a sentire il silenzio
scorrere come un fiume
dentro alle mie vene
e capirò perché l’amore
svanisce in un respiro
lasciando solo un profumo
di mandorle nere e morte.
Tu, non mentirmi mai
fammi
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Robba ca accatto robba ca venno
cielo ca scenne e ca doppo l’attenno
songo criaturo chesto v’ ‘o giuro
mente ve canto e sta chiocca me curo.
Robba ‘e dimane robba d’ajere
vaco sbarianno cu quatto penziere
mente sta ggente malata e rattosa
cerca
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Quelle mani
che afferravan le stelle
ora sfiorano schermi .
Sfioravano sogni
visi, corpi
amori fatti di sussulti
immersi in sapori di anime
che si respirano
travolti dal piacere
di corpi che si cercano
si rincorrono nell’estasi
di un
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Nasce tra muri graffiati e ferite,
un grido represso che cerca la via,
fuoco che arde le notti smarrite,
lama sottile che taglia bugia.
È vento che spegne sorrisi finti,
rompe le voci del quieto rancore,
riversa le strade di sogni
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Quando ascolto
la tua voce
mi sembra che parli
un fiore
così esile e fragile
intrepida e coraggiosa
occupazione non facile
tra il male d’un mondo
così
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Ad un tratto ed il pensiero è arrivato sino là
facendo sentire tutto il vuoto che ad oltranza infierisce
non è bastato fermarsi per ascoltare il vento
amico inseparabile da una vita
sperando che portasse un segno
onde soddisfare
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 | Raccolgo ogni briciola silenziosa del destino
e la racchiudo in una gabbia di vetro e d’ombra,
affinché possa non urlare mai più,
mai più contro ogni istante di vita,
avvolta nella nebbia dell’incertezza,
che mi nasconde l’ultimo raggio di quel
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Profumi d’incenso
e ora che le Chiese sono chiuse
non ho altro
che annusare te
e le tue sete di marmo
tese come fiumi
che scorrono senza ricordare
quello che eravamo
prima di morire insieme.
E ora danzi come una falena
prima di
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Boia insaziabile del mio dolore,
invade il mio corpo,
rompendo dentro.
Aggredisci...
corrodi...
Strazzi!
.
FIBROMIALGIA
.
Verdugo insaciable de mi dolor,
invade mi cuerpo,
rompiendo
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Una parola una soltanto
vorrebbe deviare da qualsiasi contestazione
e che invece si potrebbe interporre
con una velocità tale da far drizzare i capelli
per chi non si trovasse dalla parte giusta
ed è proprio questa che si mette di mezzo
come a
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Spesso divento triste
come se davanti a me ci fosse un vuoto
eppure io ho vestiti nell’armadio
e l’armadio nella mia camera
e una camera dentro casa mia,
io, ho una casa...
ho acqua che scorre dal rubinetto
e scorte di cibo nel frigo
così come
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Ed ecco Dante, il divino,
senza dubbio il primo,
d’inferno, purgatorio, paradiso, affino,
dal verso sopraffino
Poi giunge Petrarca, l’amoroso,
del canzoniere famoso,
dell’umanesimo precettore,
d’arte nuova inventore
Infine vien Boccaccio, il
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89258 poesie pubblicate sull'argomento .
In questa pagina dal n° 181 al n° 210.
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