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Le 86694 poesie dei soci sostenitori |
Il tuo sguardo
era stato il primo incontro
poi vennero le labbra
così rosse
così calde
e dal sapore di fragola
appena colta nell’oscuro
dove la luna pregava
di strani peccati d’inverno.
Le tue mani
smaltate di buio
erano fatte di
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Un pomeriggio di febbraio
nella corte alto era il fango
arrivò la bella comare
con la borsa della spesa,
noi bambini siamo andati
a giocare nella stalla
fino a quando il buon Valerio
ci disse di uscire
e di andare a vedere
un nuovo e bello
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Li trovi in sala d’attesa
d’una frequentata stazione
o all’ingresso d’una chiesa
su tappeti di un cartone
dormono su vecchie panchine
a terra in sottopassaggi
per loro le belle vetrine
sono sempre grandi miraggi
amano la viva libertà
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Ti vesto con la bocca dei pensieri
e figlio della fredda ingenuità
ti avvolgo con i mille desideri
di seta tutta oro e vanità.
Indosso quella giacca di bontà
tessuta col cotone di un sorriso
un po’ sdrucita... ha una certa età
ma è un mio ricordo
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Su questo arduo monte
ho posato una carezza,
sulla fronte e sulle mani
un bacio e un altro ancora
con immensa tenerezza,
per i miei fratelli cari,
che un tempo
vile oltraggio han patito.
Nuda terra
con me piange i dolci volti,
che
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Non ti porre limiti
non accalorarti per un diniego
tantomeno non lasciarti prendere
dall’euforia per un semplice sì
e non crederti in debito con la vita
se adesso la fortuna ti è accanto.
Non perderti, no non farlo
e se le cose non vannocome
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Non è da credere come possiamo in un attimo
passare dal sorriso al pianto
di sicuro una crisi non per tutti
anche se potremmo dubitare di quanto avviene
lacrime di coccodrillo avranno il loro bel daffare
quando per vari motivi subentreranno
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Forse non esisto
mi chiedo sempre
se ho fatto solo
di questa triste terra
un breve passaggio
e di questa ombra
il mio respiro scuro
come il velo notturno
dopo ogni tramonto.
Forse non comprendo
il non avere amore
e l’eterna corsa
verso
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Sento un buio che luccica:
e se fosse Primavera, chiedo,
dopo un infinito quasi repentino
- folate gelide di un sole lungo di Luglio -
Ravviso di prato, appena appena,
negli occhi di un plenilunio
un pettirosso sul mandorlo
canto di lanterne ad
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Lia |
09/02/2025 19:19| 242 |
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Vivo l’Amore
nell’aria che respiro
e che mi dà vita,
nella pioggia che scroscia
sui rami e sui tetti
e sui vetri picchietta.
Vivo l’Amore
nel tempo che fugge,
nel vento che sibila
e sferza le nubi.
In tutto ciò
che il mio sguardo sfiora
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Per quel che non vedemmo
presi da troppi impegni
e di cui non sapemmo
riconoscere i segni.
Una piuma nel vento
un bagliore d’azzurro
e quel piccolo accento
che colora un sussurro.
Un sorriso perduto
una stretta di mano
il profumo
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 | A che serve la voce,
quando nessuno ti ascolta.
Il palpito è udibile
solo a noi.
La vita induce a ubriacarti
e ti senti vulnerabile
e cedi all’oblio.
L’amore è un motivetto
che ti ronza nella testa
e disarma il cuore.
I sogni
quelli
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Le acute sirene
dell’ambulanza
si udivano bene
anche a distanza,
la corsa furiosa
animava il percorso
e ansante smorzava
al pronto soccorso
L’urgenza del caso
apparve scontata,
la vita d’un uomo
a un filo è legata,
il sottile confine
tra
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 | Un giorno lontano, bussasti
leggera come un volo di farfalla,
nel regno della mia mente errante.
Timore mi colse, un ombra fugace,
ma la tua gentilezza, un raggio di sole,
disciolse le catene dell’incertezza
che opprimevano la tua anima
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| Non è facile distinguere il bene dal male
quando nessuno dietro si è dato daffare
onde raggiungere questo scopo
inutile arrabbiarsi se non mettere in pratica
quei cavilli che tanto hanno elaborato
per trovare una via d’uscita
affinché
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 | Aveva lo sguardo trattegiato dal
colore dei sogni.
Così profondo da far tremare
il cuore.
Stava lì come una promessa
dentro
il sorriso della vita.
Luci e momenti
di specchi riflessi
attesi
nel per sempre.
Aveva lo sguardo trattegiato
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Recita le preghiere
dolcemente come se la sera
fosse l’ultima ombra
che vedremo sul bordo del fiume.
Respira ogni parola
e poi spogliati del dubbio
le tue promesse sono state incise
e non c’è più nulla
oltre questa notte ignota.
Prega le
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Di sera
sulla ruota
del mio caldo vivere
vedo e rivedo e conto
le vittorie del nostro amore:
prinavere, come mamme
estate, come sogni
autunni, i più belli
il tempo dei frutti maturi
e poi l’inverno
atteso e buono
per riassaporare
la nostra
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 | Passa lento il dolore
ma prima o poi smette
il pianto del cuore
che ti ha caricato con il peso
di rinunce e d’affanni
ed il suo esser coeso
poi si è sfaldato con gli anni.
E cammini con gli occhi giù
senza rincorrere più orpelli
finché poi
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| Sovrano e disperato l’incedere,
c’al ridestar d’umana pochezza
e prigioniera l’alma, conscia.
Inutile l’addurre d’altrui cagione,
che mirava ad una pace interiore.
Irraggiungibile un livello superiore,
da mostrare a se stessi,
ch’a scivolar
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| Cercasi educazione
cercasi rispetto
cercasi pazienza
e quant’altro ancora
sembra una corsa all’oro
diamoci daffare
altrimenti tutto non avrà più un significato
sembra di vivere in un altro mondo
dove tutto è dovuto
niente che faccia pensare
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| Il cheto fluente fiume scorre
e s’ammorba,
di lungo un campanile sporge
di campane morte
S’appressa il cammino
su d’intralcio le vie,
oscure o lucenti, son vive
Quale meta si scorge?
Un profumo di verde mi sfiora,
lodevole inebrio nel
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Figli di altre madri
nati in un deserto
dove si muore al buio
senza che nessuno
senta il peso
del silenzio sconfitto
da un velo di marmo
posato con una mano
impietosa del dolore.
Sorelle di altre donne
che non hanno avuto
una corona di
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E gioco col dolore e il suo retaggio
nel dare a questo giorno un’altra prova
mentre che il tempo muta e si rinnova
e il canto della vita ha più coraggio
del solito fatidico passaggio
portato avanti e indietro dalla cova
cercando solamente quel
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Dal fango sono uscito
pulito in piedi t’aspetto,
i miei occhi nei Tuoi
o Dio della vita,
tu che puoi fare santo
questo stanco mondo,
chiedi, Ti prego, a me
di seguirti subito
in tutte le tue vie,
avrò la luna come lampada
mille stelle che mi
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Eccolo che ricompare
quel numero che tanto ha fatto tribolare
per una svista difficile da perdonare
ma cosa dici non vorrebbe vederti così
l’amore che ancor oggi riesce ad elargire tutto perdona
due volte mamma non è cosa da poco
eppure ne
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Rivolgo il respiro alle stelle
e non ho rancore
solo la mancanza d’amore
mi ha dannato
e ho bestemmiato
per tutte le lune
che mi hanno lasciato per sempre
quando volevo un cielo
e le nuvole mi coprivano d’odio.
Trattengo lo sguardo al
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Tacita è la notte.
Un affanno m’ assale:
il mio amato dov’è?
E mi chiedo
se davvero un poco m’ ama,
se pensa ancora a me.
Per lui solo
è il
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E tu, dov’è che ora sei
ti cerco ogni notte
fra le braccia di quel buio
che è ciò che ho dentro,
ma non riesco a capire
dove tu possa essere, ora
forse ti nascondi a me
oppure sono cieco
e non riesco proprio a vederti...
Ogni mattina mi
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Davanti alla chiesa
mi trovo col tempo,
non è più quello
che mi vedeva felice,
e i ragazzi non vedo,
ascolto il mio cuore
e questo mi dice
-di non aver paura
assenti sono tutti
i giovani belli,
i loro cuori
sono pieni di gioia
e una nuova
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