Triste è il cuor  
nel dì d’offuscate nubi, 
aria di dolor dentro triste mura 
coglie alla penombra  
taciti sospiri. 
Lacrime gonfiano onda 
del gelido fiume, 
dove imperterrito Caronte, 
trasborda l’anima  
nel sentiero della luce. 
Riposa il corpo
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          | Aspetto ancora 
sulla riva del rio 
mentre il ruscello scorre  
pian piano nel suo letto 
portando a valle detriti  
e sassolini. 
 
Osservo silenziosa 
il suo andamento, 
lento... 
 
Tutto dorme, tutto tace, 
solo un battito di cuore 
irrompe la
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        Una panchina vuota. 
A terra 
una sigaretta ancora accesa. 
 
Cosa mi trattiene 
dal non urlare al vento, 
che geme 
al muoversi tra le foglie, 
di quell’abbandonarmi 
ai giorni, 
alle repliche d’un film 
visto e rivisto. 
E cosa dire 
se
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        A te... 
che sei mio angelo custode 
tranquillo mare di gioia e speme 
lune e stelle nelle notti di 
nostalgia 
fiume di poesia che tocca 
il cuore. 
Occhi d'amor sanno leggere 
l'anima 
quando desio va sulla scia di stella 
fresca linfa di sogno e
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        Qual è stato 
l’ultimo pensiero, 
lo sguardo 
d’un sonno interrotto 
nei chissà, 
rimasti muti al tuo grido. 
 
Se solo t’avesse, 
il tempo, 
riportata a un giorno di sole, 
a quel frenetico andare 
di ore scolpite 
addosso 
alla voglia di
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        E fu così  
che ci restammo dentro,  
qualcuno disse:  
...come il mare nella conchiglia ...  
Quel suono profondo  
che ancor rimbomba dentro di me,  
un frastuono d’onde ritmico e magico  
gioca a confondere antichi ricordi  
rimasti accesi dentro sogni
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        Un lunare cammino mi porta a te 
desidero prendere in esame 
tutto ciò che ci circonda 
facendo ponte sul nostro domani. 
Attonite sponde fanno da contorno  
a quel mistero che vive di noi. 
Questa luna in cielo or ci sorride 
mentre io vedo solo
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        Amuri forti pigghia u cori, 
‘ncapu na nuvula lu fa vulari, 
surrisu acchiappa labbra 
tenniri e carnusi 
mentri vasunedda... 
dunci comu u meli, 
sciogghinu lu sangu d’intra li vini. 
Scinni ‘nda lu pettu  
na vampata di caluri 
un tammurinu scoti lu
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        In quale globulo rosso  
di linfa che scorre in me 
anima, 
ti fai trasportare come piuma 
d' ala d''angelo persa. 
Ti sento,  
quando nei percorsi della mente, 
lieve, pensieri ravvivi, 
ricordi ammassati come dighe 
scavalchi, 
per tuffarti nel rosso
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        Sempre più il cielo s’oscura 
anche il cuore s’inaridisce 
gli occhi si velano di pianto, 
si concluderà questa vita. 
 
Avrà fine quest’avventura 
con l’oblio freddo della morte. 
Lascerò famiglia, amici 
il nulla dovrò abbracciare. 
 
M’inghiottirà la
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        Cala sipario  
immane silenzio, 
volano sorrisi sulle ali  
del tempo, 
arsura d’un vuoto deserto 
stringe il petto... manca 
il respiro. 
Lacrime salate 
scendono a fiume, 
mani che fuggono lacerano 
il cuore, 
ancora un saluto, 
un altro
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        Immota sta l'acqua del mio fiume  
senza la grazia dei germani reali 
 
intorno solo colori spenti  
fino a ieri luminosi. 
 
Lungo gli argini 
lerciume sugli alberi  
rami secchi graffiano il tramonto 
d'un cielo opaco. 
 
Nel limo fluviale 
lividi
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        Cannule a incrociar limpide acque, 
scorrer silente fluido e,  
schizzi briosi a penetrar pelle, 
spicchio di cielo  
a tinteggiar verde –azzurro il rio. 
Trasparente muschio, 
ombre a delinear tranquille ombre... 
Sobria immagine ad intenerir
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        Il gigante del male colpisce 
al cuore, 
sfila coscienza al memore  
giorno, 
ricorda “Strage di Capaci” 
quando, 
attentato cruento 
frantumò l’amore  
e legale sentimento. 
Nuvola polverosa nascose il sole, 
fiume di sangue inondò la
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        Bianca come neve 
l’alba mi appare, 
mattino silenzioso avvolge 
i miei pensieri, 
natura voluttuosa 
di primavera profumata, 
sveglia amor ammaliante fotografia. 
Brillano i fiori 
nei tiepidi raggi del sole, 
gemme aerei d’alberi giocano 
col
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        E ci risiamo 
a dover fare i conti con il tempo che passa 
un’altra settimana si apre 
 
in ogni minuto in ogni secondo 
una ruga avanza 
solco indelebile da mettere in bella mostra 
 
affinché ogni pupillo 
possa legarsi al dito l’effettivo sentire 
che
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        Fiume di poesia cuor esondava, 
pensier critico nell'aria volava, 
tempo antico 
spregiudicato e blasfemo 
gentil sesso intossicava di fango  
e veleno. 
Lama sottile d’occhi maligni 
feriva psiche di donna infelice, 
quando calamaio unto di
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        Fiume di gioia 
scorre verso pendio, 
mormora alle stelle sussulto 
d'amore, 
scivola sulle dita goccia 
profumata, 
il petto bagna di fresca rugiada. 
Corpo  
umido di calda passione, 
assapora labbra 
voglioso di baci e carezze, 
tenerezza dolce come
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        Onda sonora dell'azzurro mar, 
leggiadra va per  
l'universo, 
fiume di dolcezza 
ch'esonda, pensiero 
di fluidi piacer. 
Passo soave in voli di 
farfalle, 
di stelle ricama buio della 
notte, 
baglior di luce colorata, 
accende cuori al  
al roseo
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        Non c’è vento. 
Tutto tace nella magia 
del silenzio, 
sorriso di fanciulla 
ammalia la vita, 
la luna 
ancor desta nel profondo cielo, 
intona melodia  
d’un vecchio violino. 
L’aria 
pregna di note sonore, 
sfiora dolcemente 
la fresca
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        Fiume in piena straripa, 
nella Città Eterna, 
rompe argini esonda confine, 
trangugia sentiero e voglia porpora,  
alimenta verità stilla d’acqua pura. 
Tuoni e saette squarciano il cielo, 
luce di stelle si spegne al rimbombo, 
il mondo
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          | Vicino al fiume la terra è esplosa 
come fra incontri di corpo e unghie... 
C’è riverbero d’argento su sassi dilatati e rotondi. 
La noia delle stagioni 
si drizza in piedi 
ubriaca all’inizio, poi tace e mi segue 
imbevuta di luce e ricordi. 
 
Nel fango
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          | Sull’acqua galleggia l’estate 
le sue foglie 
ma io ho sorrisi di panni stesi. 
Settembre ha fiori gialli nati tra le pietre. 
È scacchiera 
per bambini senza paura, l’acqua bassa del fiume. 
Appoggiata a un muro osservo il mondo 
la sua polvere che mi
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        Cominciò per gioco storia d’amore, 
come foglie librano pensieri colorati, 
sensazione, 
dona all'anima calda emozione, 
quando, 
velo di seta copre sensuali forme. 
Sguardo languido sul corpo si posa, 
palpebre vibrano al soffio del
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        Recitante tragitto 
umor tinge viso  
eccitante notte d'estate, 
plasma il corpo rilassa la mente. 
 
Fiume inonda tempo presente, 
planante forza ondeggia nel mare,  
monti e valli si vestono a festa, danzano 
al preludio del giorno, 
all'aurora che
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        Scorrono silenzi  
nello scrigno dell’anima, 
sollevano anse al fiume in cammino, 
sfiora pensiero letto bagnato, 
ondeggia emozione al sogno smarrito. 
Piccoli passi portan luce, 
ricordo albeggia nell'armonia dei sensi, 
anima coglie eco
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        Trema quel vergine foglio 
chiedendo questua 
un occhiolino s’intravede 
birbante fa la chiama 
 
sospiri selezionano manna 
intraprendenti ingurgitano 
lasciandosi travolgere da emozione 
quando minuscoli gioielli 
prendono posto 
aggiustando piccoli
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        Avevi un segreto, 
luogo amato e perduto della mia giovinezza, 
prigioniero nella rete senza strappi del rimpianto. 
Persino i profumi e i suoni e i silenzi ritornano a tratti 
a costellare notti tristi e lunghe come questa. 
Le sponde odorose di
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        Costella universo  
spazio infinito,  
tortuoso fiume 
accarezza via d’amore. 
Passa nuova avventura  
giovane fortuna  
d’oracolo colora la luna  
allo splendor di stelle. 
Sole, notte divora  
placida brina del mattino  
respiro dona,  
tinge il cuor,
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        Silenzio profondo invade la mente, 
raccolta mi prostro sotto la Tua croce, 
scalda volto raggio di sole, 
quando, accarezzo dolcemente le Tue ferite. 
 
Umile preghiera libra al Tuo Spirito, 
note d’amore coloran bianche nubi, 
fiume di speranza sgorga
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