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#Tristezza
Le 412 poesie pubblicate con #Tristezza |
E’ un vento gelido che attraversa l’anima,
la tua indifferenza,
che travolge, come il mare in tempesta,
spigoli di cuore.
E’ una lama che affonda
dentro membra, stanche d’essere solo ombra,
flebile, sbiadita ai tuoi occhi,
diventati oramai di
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Addomestico sorrisi...
acrobazie del viso
che si ripara dagli sguardi...
sguardi ipocriti e falsi
di chi non può capire
unico modo
per allontanare tiepidi giudizi
frettolosi e sgangherati
come quelle mani tese
fredde e bugiarde.
Tristezza
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 | Non è servito rinchiuderla
sbocconcellarla pian piano
convincerla che farsi divorare è utile
che il mondo è bello perché dopo la neve
è primavera.
No, lei così pessimista non ascolta
indifferente, non chiede, non sa
se é più commestibile, l’amore
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Il cielo s’oscura ancora
la tempesta s’avvicina
e nulla abbiamo capito
della scorsa lunga notte.
Ora non spunta più l’alba
è perduta la memoria
d’un secolo alla deriva
con l’odio nei nostri cuori.
Ancora nulla è mutato
se restiamo
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Cosa è rimasto di noi?
Ci siamo divisi i mobili, i piatti, le fotografie
Ti ho lasciato la trapunta
forse avrai freddo...
Mi hai lasciato l’auto
potrei raggiungerti velocemente se...
Non abbiamo separato i conti correnti,
lo erano già
come gli
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Il tempo stringe
e oltre la nebbia non vedo
vorrei volare
ma la vita mi ha tagliato le ali.
La fantasia più non mi convince...
si arrende e si ferma nel petto
accanto al cuore che balbetta
troppi abbagli e troppe sfide
cosa dovrei
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 | E’ nuovamente l’alba!
Penso al tempo che ci è sfuggito
al canto che poteva essere nostro
alla maestosità della luce
sprecata sui volti
al fuoco che ha smesso di ardere.
Rievoco i passi nelle stanze
ed il dolore mi strazia
nella vana attesa del
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Non sono rose
le parole soffocate dal grido di dolore,
i sogni rubati all’anima
oramai rotta dal pianto.
Il cielo s’è vestito di nero
mentre il cuore,
frantumato s’è perso
dentro un orizzonte smorto.
Non sono rose, ne carezze,
le mani che,
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Nella nebbia ritorno a cercare
un’alba che tarda a venire
solo ombre confuse
piccole sprazzi di luce
dentro un cuore che non ha pace.
Nella nebbia
disegni di vita
che forma riprendono piano
aspettando con ansia che il vento
l’angoscia si porti
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Quando la sofferenza dilania l’anima
non esiste antidoto per debellarla
in ogni anfratto s’accucciano episodi di vita
quasi a voler nascondersi nella loro semplicità
non interessano
fiori di campo
profumi di bosco
borraccina che accarezza
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Scendo giù, ad occhi chiusi
nei declivi dischiusi alla valle,
bagnate foglie sotto i miei piedi
non fanno rumore, non più.
Cammino incerto su sentieri vuoti
fra alberi dispersi dal vento
mentre il tempo, il tempo è davvero tiranno;
Diabolico
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Altro non puoi chiedere hai avuto quello che volevi
non soffermarti sulla felicità degli altri
rimpianti non devono esistere
ma solo quei bei ricordi che imperterriti ritornano
scaccia via quei pensieri che fanno soffrire
non fanno parte di
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d’un tratto il respiro
mozzato
che non scende ai polmoni
un rantolo di emozioni
impaurite stranite
d’un tratto un battito lontano
o troppo rapido il suono
d’un tratto sentirsi
malfunzionanti automi
ed entrare in quel circuito
di falsi
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 | La tristezza un’anima che si lascia sedurre
là dove il tempo non cancella
affannosi battiti ritornano speranzosi
niente fanno trapelare
solo gocce di sangue invadono il terreno
pronto come spugna ad assorbire il dolore
immagini scorrono
il volto
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 | Ho un dolore composto
che rimane nelle viscere
al riparo da occhi indiscreti
È un dolore velato
da tanti sorrisi di facciata
dolore che palpita
nei sottofondi dell’anima
È un dolore composto
che non chiede pietà
a chi guarda solo la
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| Felicità sgorga da quelle pagine
peccato che tutto sia finito
rimane soltanto il frutto
che mai troverà la pace
un sentire che fa male
lasciando un senso d’impotenza
dove immergersi è salutare
onde rivivere appieno quei momenti
soffrire è una
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È l’urlo di anime innocenti
che muore nella notte buia
son duecento piccoli angeli
annegati nel nostro mare.
Negli occhi c’è l’ombra del gelo
nel cuore un’immensa paura.
Finalmente sono liberi
di correre dietro ai miraggi.
Volano lassù tra le
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Lunghi sono i sentieri
che percorriamo nella vita
sentieri dove una nebbia fitta
a volte ci avvolge come un manto
Senza respiro e senza luce
quando si confondono le idee
in una notte di pianto
e ogni lacrima è una spina
No, non è possibile, il
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Non scende la luce in questa stanza
e dentro di me muore la speranza,
su un selciato di tristezza scende
l’ombra cupa di un cielo di piombo.
Il mio petto si gonfia d’attesa
mentre le mie esili mani lavorano
fili per costruire bei tappeti,
penso
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Si sta spegnendo il sorriso
tra solchi profondi
e mani tremule di dolore.
Vorrei stringerti mamma,
tra le braccia, che mi strinsero bambina,
amarti, ancora, mentre sogni tra i fiori,
mille arcobaleni.
Il cielo è ancora chiaro,
come i tuoi
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Dov’è la vita,
che colorava gli occhi
e le tante albe
al nascere del sole,
il canto silenzioso
dell’irrequieta anima
che si cullava
tra i viali fioriti dell’amore?
S’è sradicata dal guscio corporeo
con passo felino e lesto,
con l’amarezza in
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Libero come il vento
vola il mio pensiero
libero e sincero
come il bambino
che mi vive dentro.
Mi emoziono e piango
soffro e sorrido
mi rialzo se cado
sono io che decido
sempre e comunque
nel bene e nel male.
Ho sbagliato...
penso di
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Ricordo la tristezza
che adombrava il suo sorriso
mentre bisbigliava
le sue ultime parole.
Prima di spegnersi
nel silenzio
di un austero ospedale
di provincia.
A sessant’anni.
Dopo aver combattuto
nella «Brigata Majella»
per degli
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In fretta e furia cammini per la strada
involontariamente occhi si specchiano nella vetrina
hai come un sobbalzo non riconoscendoti
eppure sei te
quella nuova veste scelta con passione
una vera estranea alla vista
tu sai il perché
un cambio
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Da tempo, viaggia nel tempo
è come un vivere dentro, ospite non gradito
arrivato e tardi, assai tardi poi partito...
A molti poi, di fatto, ha fatto cambiare progetti
che certo seppure avessero dei difetti
narravano di tutto ciò ch’era
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Scivoli dentro me
nella mente che ti accoglie
infierendo respiri
senza motivo apparente
vivi accanto inascoltati perché...
non immagini quanti sospiri.
Impossibile scappare
impossibile solo pensarlo
ho capito lo sbaglio
senso di colpa
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Prendo a pugni il cielo nero
sfido nuvole grigie
che il mio sentire non rispettano
sfogo la rabbia che mi vive dentro
odio le bugie
e preferisco il silenzio...
Scende la pioggia
e il mio viso la ignora
mi avvolge la nebbia
e invento una
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Avrei voluto festeggiare insieme a te questo dì
rimembrare tutte le vicissitudini vissute
onde poter vedere brillare nei loro occhi
quella felicità che ancora sprizza
un giorno come tanti direbbero altri
ma non per noi
quando la fiamma si
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Stanco...
sono stanco di sognare
di sospirare aggrappandomi alla speranza
stanco di aspettare
mentre inutilmente cerco la mia strada.
Provo a volare
provo a cambiare passo
ma diventano sorde anche le gambe...
ho perso il comando
l’ombra mi
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 | La ferita d’un ricordo
sovrasta malinconiche ombre,
qualche volta riappare nel tempo
e torna a farsi sentire.
Lievi rimembranze sostano
nel cuore ricolmo d’amore,
a tenere compagnia
sull’onda di momenti passati.
Un semplice velo traspare
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412 poesie pubblicate sull'argomento Tristezza.
In questa pagina dal n° 151 al n° 180.
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