Granitici giganti
ti osservano curiosi
mentre margherite adornate a festa
formano un letto di colori.
Fresco fruscio di foglie
accarezzate dal vento
ti accarezza il volto,
rapito da melodioso canto di canne
smosse da brezza marina.
Riflessi del
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Una festa quest’anno che ha il sapore del vuoto
ovunque manca quell’amore distante mille miglia
pensieri volano via chiedendosi il perché
solitudine nei cuori attanaglia
piccoli non cessano di fare domande
speranzosi di creare un ponte
onde poter
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Come il vento dell’alba
respira la tua bocca,
il tuo sorriso mi parla
come acqua che sussulta.
I tuoi passi come onde
danzano, nelle zolle del cielo.
I tuoi occhi che ridono
nella nostra stagione,
il tuo passo leggero
come rondine vola.
Ci
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Mi abbraccio il cielo,
sospeso, allargo le braccia,
continuo a volare nell’immenso.
Gioco a nascondino,
dalle nuvole guardo giù,
la terra... Che confusione!
Mi faccio trasportare dal vento,
ancor più su
non voglio vedere la processione
caotica,
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Centoventidue ne sono passati
quando in quella strada un vagito fece il suo ingresso
attimi di felicità ancor oggi alla mente ritornano
seppure nel pensiero di chi con amore
è riuscito a non dimenticare racconti che
usciti da uno scrigno con
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Al tramontar del sole annegano i ricordi,
quel ibrido pensiero a riposar sereno,
disco a suonar la stessa canzone,
un via, vai di note ed emozioni,
note offuscate e perdute parole,
e la canzone muore.
L’amor nasce spontaneo e spontaneamente
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Neve eterna riscalda il cuore
pensando a chi in tenera età
lontano dagli affetti
ha sofferto senza lamentarsi
avvolgendosi in una corazza
che nel tempo sempre più forte è diventata
non bastano verbi onde esprimere
quanto sino ad oggi è stato
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A brividi di tempo e di sorrisi
tornan soventi i ricordi
acqua a fluir dal fiume ad
annacquar la mente e le visioni.
Anime serene ed innamorate
a volar col tepor del sole,
risa, abbracci e baci
intesa da innamorare.
Ad incontrar la vita,
erano
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Le carezze dell’amore
non fanno rumore,
mentre il tuo cuore
freme di passione,
sento la dolcezza
della tua emozione.
Voglio amare,
vivere e morire
guardando i tuoi occhi,
ammirare la dolcezza
del tuo sguardo.
Mi suggerisci poesia,
nel
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Una ad una in fila indiana fanno l’occhiolino
un bel vedere che stringe il cuore
pensando che niente sarà più come prima
sembrano quasi divertirsi
creando subbuglio
seppure gioia lasci trapelare
quanto quel muscolo batte
come pinguini
in
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Danzano stratosferiche figure,
ed il cielo pullula di nuvole,
mentre sbircia il sole in lontananza,
son umili pensieri ad abitar la casa,
fuoco acceso e contorni di rugiada.
Guarderò oltre la riva, ove sfumature
spuntan a tener alto l’umore.
Tempo
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Antichi rancori
serbati nei secoli
da dissapori atavici.
Odio irreconciliabile
che affonda le sue radici
nel piombo rovente
delle pallottole.
La guerra arricchisce
i fabbricanti di armi
e disarma
i Costruttori di
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Non esiste una strada
senza via d’uscita.
Nel vicolo cieco
torni sempre indietro
a cercare una via
che ti porti a San Pietro
La guerra vuol giocare
con la libertà
ma la libertà vola nell’aria
e profuma di luce.
La guerra piove bombe
e
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Un vuoto incolmabile si delinea davanti
inutile prendere al balzo l’occasione
niente sarà più come prima
non si può puntare i piedi
per avere quanto desideriamo
tutto ormai è già segnato
riconoscerlo vuole dire tanto
riuscendo persino a farci
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Ogni mattina il solito pensiero
fare in modo di riportare alla luce
quanto di notte vissuto
ore minuti secondi passano inutilmente
niente dove aggrapparsi
solo grande vuoto attorno
seppure pronta sei ad acchiappare
quanto nel cuore
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Con le parole che più non escono
davanti i tuoi occhi trema la mia voce
improvvisi, il cuore sorprendono,
quei rossori inesorabili e muti
che brillano più di un raggio di Sole
cancellando tutti i miei dubbi
e mentre l’anima balbetta
il mio
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Ancestrali melodie canta il vento,
stasera,
accendendo il sentimento
del tempo che è fuggito via,
lasciando solamente nostalgia.
Prendo le ali,
un caldo scialle mi avvolge,
ho pernottato per due,
un letto di leggerezza
tra le
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Inutile osservare attorno onde trovare l’elisir di lunga vita
il momento arriverà quando meno ci si aspetta
cerchiamo invece di lasciare la strada appianata
per chi nel cuore palpita
amicizia amore dovrebbero avere la precedenza
lasciando di noi
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Sopiti attimi ed ammantate
ombre ad offuscar il viso.
Anima in trasparente velo,
volge domanda alla presenza,
Cosa pensi?...
Pensati e parlati, sei sola ad ascoltarti.
Rimproverati non temer ed innalzati.
Vaga e vivi ed in ugual vissuto,
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Il nostro fragile amore
è più evanescente del filo
di una tela di ragno
che rischia di spezzarsi
con l’arrivo della pioggia.
Il nostro fragile amore
è più delicato di un fiore
che sboccia spontaneamente
in un campo incolto
durante un
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Signore mio pastore,
con te cammino e non sarò mai sola.
Amami Signore,
donami l’ardore della preghiera,
la bontà serena, la misericordia,
e la preghiera Divina di Papa Francesco.
Signore portami nel tuo campo verde,
fra le pecorelle dove non si
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Siediti accanto a me
e ammiriamo quel tramonto prospicente,
tra le mie braccia
a pensare tra i ricordi affioranti
nello squarcio di nuvole foriere
tra le sfumature d’un tempo consumato.
I nostri occhi a mirare lontano
a rincorrere ogni dì
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Le poesie d’amore
sono come il raggio verde
che precede il tramonto.
Le poesie d’amore
sono come i fiori notturni
che sbocciano al buio.
Le poesie d’amore
aspettano la notte
per danzare con le stelle.
Eclissandosi
nell’immensità
del
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Affondo in una vasca,
i miei compagni
ninfee e pesciolini rossi.
Mi faccio spazio
con le mie zampette di gatto,
diafana come un velo,
come foglia secca.
Non posso respirare,
posso resistere non vivendo,
strappando radici
a ogni refolo di
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Vorrei essere un mago,
con la bacchetta magica
trasformare tutto
in gioia, pace e amore.
Con la magia tutto è allegria,
darei la casa a chi non la ha,
tanto cibo per chi ha fame,
giochi per i bimbi.
Aprirei il cuore ai potenti
per vivere di
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Sei fuggito,
sento nel cuore un triste lamento.
Mi turba il sol pensiero tuo.
Non m’appartieni, come un cielo stellato,
mi sei apparso ben presto grigio e uggioso sei scomparso.
Del tuo abbandono, solo un triste ricordo mi ritrovo,
sbiadito va
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Impossibile lasciar passare questo dì in silenzio
giorno in cui ogni pensiero prese il volo
adagiandosi su quel cuscino dove per anni ed anni
tutto collaborò a trovare soluzioni
mangime che nutrendo ad oltranza
ancor oggi trova la sua
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Hai mancato al mio richiamo.
Il tuo abbandono, disinteressato m’affligge;
spento l’ardore, nell’errore mi sdraio:
T’aspettavo ieri come oggi;
inutilmente ho atteso,
immaginavo l’arrivo,
il tempo mi ha giocato.
Raggiante t’ascolto
sognando
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Circondata di nostalgia,
frettolosa m’incammino
in un pozzo infinito, buio.
Strano quel buio palpitante,
inquieto, tutt’intorno vive.
Sento il tuo passo in un’eco
lontano,
piccolo lumino acceso,
spento, il mio pensiero tutt’intorno tace.
Domani,
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 | Paffutella con quei baffi che invitano a seguirti
pronta a contare con il pallottoliere
dove zampine s’ingegnano
onde sentire quel suono
che indietro nel tempo riporta
riescono a coinvolgerti come maestra
collaborando in un particolare gioco
non
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