Una contemplazione
fatta di silenzi
scemano al tramonto.
Nella freschezza d’un alito di vento
s’avvolge la natura
sull’altalena dei
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La brezza scende vacua e disperde
ad anima floreale si colora a
rispecchiar nel cuore, ed il cicalio
s’appresta a canticchiar il canto dell’amore.
La vita è un elevar di spirituali voci e sensazioni,
carezze d’amor a valer più di mille parole.
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Amor che d’ogni pudor ti spogli,
canto sublime ove il cuor nell’infinito sale.
Amor distinto ad anima elevata
ostenti irrealtà continua,
amore e sesso ad incontri e scontri.
Amor ad elevazione sensoriale
essenza di fuoco e passione,
amor soave ad
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Lassù, nel ciel volano
gli innamorati, farfalle e alati,
voli lievi privi di parole,
presenza, assenza ove ritrovar la vita.
Lassù,il vento tace ed ogni pensiero assopisce
ed ogni bacio è un battito di ali,
soffio d’alito a pulsar nei cuori.
Lassù,
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La coscienza s’è oscurata
è davvero complicata.
Spesso è avvolta dalla bruma
la tua anima si consuma
e come uno specchio arcano
ti fa andare contromano.
È un percorso solitario
che va preso con criterio
ma conduce su alte vette
col profumo di
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Cercando di comporre un puzzle
minuscoli tratti di vita tornano a galla
ognuno con la propria fragranza
s’instaura in un girotondo fatto di ricordi
come mulinello pensieri percorrono impronte
inequivocabili segni dove accertarsi di quanto
senza
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Gli occhi del silenzio
riposano nella panchina del parco
accanto al laghetto.
Giornata primaverile,
sorride nell’azzurro.
Brillano occhi che indagano,
osservano in profondità,
mi sfiorano leggermente,
come un fiore,
brividi...
Occhi che
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Il petto si gonfia del nulla
nell’aria che toglie il respiro
voler apparire è irritante
e tiene in ostaggio la mente.
Bisogno di gloria fasulla
dentro il cerchio finisce il giro
d’un comportamento aberrante.
Per andare contro corrente
l’anima
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Vivemmo di stelle e d’immensità lucente,
ad anime vagabonde,
parlammo e parlammo e dimenticammo,
l’amor risplende fra le ombre,
chiaro oscuri, a tesser inganno,
l’amore è unico ed assoluto e
tra la folla vive solitario.
Vivemmo ed ogni giorno era
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Aspetto che mi parli ed il buoi mi copra.
Sicura ti parlo, insicura ti guardo.
Aspetto un momento di pace
correndo lontano,
cercando quei luoghi sepolti dal tempo.
Ma, il vento di Marzo,
soffiando rianima,
Ricordi vi lascio all’ombra
di un grosso
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Un respiro... un incubo
il risveglio d’un tempo non pù suo,
si è perduta al limite dell’orizzonte.
Narrava del suo grande amore
del suo dolore
di un Dio che non capiva.
Fuori il cielo era stellato
lei girava nello spazio cosmico
di un vuoto
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Correrò, correrete e correremo,
dietro al tempo dalle gambe affusolate,
a piedi scalzi inciamperemo,
ed a passo lesto e affaticato,
un corri, corri da non trovar ristoro.
Al tempo andato diremo addio,
balordo e sgraziato, non lo arriveremo
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Notti magiche degli equinozi
a guardare le stelle,
ologrammi delle tue carezze
dipinte nel talamo setoso del cielo.
E io volo, mi arrampico
rapita da quella bellezza
che voglio vivere insieme a te.
Accodinzolata su un arcobaleno
aspetto di
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A brividi di tempo e di sorrisi
tornan soventi i ricordi
acqua a fluir dal fiume ad
annacquar la mente e le visioni.
Anime serene ed innamorate
a volar col tepor del sole,
risa, abbracci e baci
intesa da innamorare.
Ad incontrar la vita,
erano
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Danzano stratosferiche figure,
ed il cielo pullula di nuvole,
mentre sbircia il sole in lontananza,
son umili pensieri ad abitar la casa,
fuoco acceso e contorni di rugiada.
Guarderò oltre la riva, ove sfumature
spuntan a tener alto l’umore.
Tempo
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La guerra è il fallimento
d’un mondo indifferente
più veloce del vento
distrugge la tua mente.
È una brutta avventura
un incubo letale
serpeggia la paura
è madre d’ogni male.
Il cielo divien nero
l’anima si nasconde
dentro un triste
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Sopiti attimi ed ammantate
ombre ad offuscar il viso.
Anima in trasparente velo,
volge domanda alla presenza,
Cosa pensi?...
Pensati e parlati, sei sola ad ascoltarti.
Rimproverati non temer ed innalzati.
Vaga e vivi ed in ugual vissuto,
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Sei fuggito,
sento nel cuore un triste lamento.
Mi turba il sol pensiero tuo.
Non m’appartieni, come un cielo stellato,
mi sei apparso ben presto grigio e uggioso sei scomparso.
Del tuo abbandono, solo un triste ricordo mi ritrovo,
sbiadito va
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Circondata di nostalgia,
frettolosa m’incammino
in un pozzo infinito, buio.
Strano quel buio palpitante,
inquieto, tutt’intorno vive.
Sento il tuo passo in un’eco
lontano,
piccolo lumino acceso,
spento, il mio pensiero tutt’intorno tace.
Domani,
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C’era il sole al primo vagito
...dicono.
C’era
quando l’amore illuse d’eterno
l’anima bambina.
C’era ancora quando nuovi germogli
disegnarono il cielo
e i colori riempivano l’aria coi loro profumi.
Un breve meriggio
poi un lento lungo tramonto
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Amami come la sorgente ama il fiume,
il vento il suo grecale,
ama le parole, ed ogni sorriso che
sorriderà al tuo viso,
amami non andar a cercar altrove.
Amami non indugiare,
ama capricci, estasi e lacrime,
ogni mimica facciale,
guardami come
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La volontà, la forza del voler vivere
il tutto riversato tra le fauci del nemico
corpi accantonati, abbandonati al lor destino
la pelle arida, prosciugata dal dirotto pianto.
La bianca ghiaia ricoperta di cenere,
cadenzati passi a scolpire il buio
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Un via, vai, ticchettio solerte,
a toni bassi ad andatura or lenta ed or vivace.
Impervie e discontinue strade,
tra un fiocco di neve
o pioggia battente, insieme o soli, si cammina.
Le strade brulicano di luci, un bisbigliar di voci,
clacson che
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La vita è una festa,
l’amore è universale,
tutto accade con musica e
lacrime,
il bene e il male
tra coriandoli d’emozioni
prorompenti,
versi di poesia,
schizzi di colore
seducenti
con Artemide
splendente.
Nella notte stellata,
un
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Rubo le stelle per illuminare
le oscurità del tuo cuore.
Scivoli nella mia anima,
illumini le sue oscurità.
Nel silenzio dei tuoi occhi
guardo la tua luce,
mi specchio nei tuoi occhi dolci.
Il tuo sguardo accarezza la mia pelle
come mare
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Perdonami
se non riesco ancora
a dimenticarti.
Perdonami
se continuo a pensarti
come se tu fossi il sole.
Un sole
che non riesce a sciogliere
la freddezza che incupisce
i tuoi occhi di cerbiatta.
Perdonami
se spero ancora
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All’orizzonte si era spento
il sole
in quella notte
invernale.
Sola con la tua
anima,
nel buio stelle
lucenti,
un silenzio
assordante
apre le porte del
Paradiso
al tuo dolce
viso.
Una rosa
bianca
sboccia
nel giardino.
Ora tu sei
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Ascolto il rumore
assordante
del silenzio,
sussurra il vento.
La mia anima
è vento
La mia pelle
è tempo
Il tempo scivola
rombo silenzioso
Ti porto addosso
come una veste
Sprofondo nel cotone
del cielo appena sceso,
soffice,
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Alba rosata
sommersa da
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