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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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#Vita
Le 5158 poesie pubblicate con #Vita |
Risparmiare sul piccolo per avere il grande
non è da gettare nel cassonetto
basta saper suddividere ogni desiderio
ed il risultato avrà sicuramente il suo culmine
il sorriso si aprirà a quel mondo
ambito ad oltranza
come non essere
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Inseguo invano il vento
per rincorrere l’eco
dei tuoi passi silenziosi.
Sento ancora il mormorio
delle tue parole.
Sussurrate
alle foglie morte.
Sei andata via prima
che io riuscissi
ad accarezzare il tuo sorriso.
Ed ora aspetto
che
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Ululavo alla luna
che silenziosa brillava nel cielo,
più dell’umane abbraccia,
che dolore scavavano nel corpo e nel cuore.
Scuro era il destino,
come il sacco ch’avvolse
il mio spirito imprigionato, dalla cattiveria che non conosce bene,
che
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Langue la pagina non trovi più quell’input
che tanto ha rivoluzionato l’esistenza
deve pur esserci un modo
onde ritrovare quei profumi persi senza una volontà
scavare scavare sino a spezzarsi le mani
non sempre è possibile
il ménage propone
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E fu così quel dolce sentir
a volteggiar fra mente e capelli al vento e
salir in alto fra nubi a cercar quel senso d’abbandono.
Camminare in punta di piedi ed inoltrar in
altre dimensioni e cercar l’ispirazione in
spirituali sensazioni e indossar
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A volte mi abita la strage
così elargisco falsamente candida
a piene mani, argomenti cupi
e attendo repliche vacue, virtuose
da scuotere come uno straccio.
Perché, perché lo faccio?
Forse per ascoltare smentite
conferme o fiammate
soavi
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Quante volte avresti dovuto essere già defunta
eppure è bastato un respiro più forte
un voler essere con i piedi per terra e
quella foschia si è diradata all’istante
.
prendendo atto solo dopo di simile privilegio
ti aiuta a pensare ed essere più
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Credere di farla franca è sempre più difficile
occhi ispezionano ogni movimento
c’è chi vive con la tremarella e
chi invece respira a pieni polmoni
mettere d’accordo tutti è un vero dilemma
scegliere il meglio in ogni senso
dovrebbe essere
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Vorrei sostenere
il cielo che crolla
sotto i detriti
della mia
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 | Inghiottendo ipocrisie
galleggerà l’ombra spezzata
dal fiume all’erba?
Quanto tempo servirà per alzarsi
uccidere, misurare tracce e distinguere
i morti soffocati dagli annegati
fra sabbia, insetti, e giornali?
Quanto per sognare voli
quanto per
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Lasciai sfumar la solitudine,
trasparente velo impertinente,
ad ombre cupe ed attraenti.
Lasciai l’inerme sospirar di vita e
resuscitai non furono storie eclatanti
furono monotone e lascive.
Così lasciai e non tornai indietro,
camminai su nuovi
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A volte circostanze della vita lasciano senza parole
un vero tornado che non vorremmo mai vivere
eppure nessuno è immune da simili intemperie
fare di tutto onde essere tranquilli con noi stessi non basta
quando il fato si ribella togliendo ore al
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Quel placido sentir sempre m’aggrada a
dondolar di tante primavere,
ed inchinar a quel dolce sentimento.
La mente s’abbandona alla malinconia,
e di solitudine amplifica il sentire...
Anima verace, dolce raccontarsi,
sodalizio fra anima e
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 | Nel giardino un cuore elettrico
ribalta con le sue lame potenti
una terra compatta
che piange stridula
vedendo grigi sassi schizzare via.
L’abitudine a compatte barriere protettive
è infranta.
Nella sorpresa di ritornare fragile
e ancora
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Pensier lascivo ad involar nel cielo
fluente e verticale vortice ad
obliar in frangente spazio
ed abbandonarsi al senso e
alla fantasia.
Trasparir in lieve soffio
fantasma astrale
in enfasi fra mente e cuore e
di languor morire.
Obliare
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Inutile fissare un punto nel vuoto
né sorrisi né occhiolini faranno la loro comparsa
sembra proprio che tutto sia eclissato
sola in un mondo di draghi cerchi d’emergere
volontà non manca seppur spesso
un indefinibile senso d’impotenza si
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Cannila dopu cannila
spardu lu tempu appressu a tia
sira dopu sira
nuttata dopu nuttata
cercu sulu ‘na tò carizza
manu ca cumanna
cu lu pinzeru ca s’adduma
ammentri lu disiu acchiana.
A cìra ca si squàgghia
ncapu a peddi sciddica e
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Cu l’occhi chini ri duluri
m’arritruvai ‘na matina
era nvèrnu, fora chiuviva...
‘u stissu scinnivano li sururi
’ntu pettu addivintavano cruci
pisanti e ri ferru
sururi friddi ri scantu vistuti
troppu ranni lu turmentu
nun riniscivu mancu a
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Calpestar vorrei le tue acque
distesa che fluisce al mare,
verrei con te ad aggirar il mondo,
in mormorio fra rupi e dirupi,
come un fiore lasciato alla deriva...
A piedi nudi calpesterei la terra ove
bagnarli è volar in frescura...
Acque
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Quel brigolino che tanto ha fatto sospirare
si ripropone innanzi ed in ogni dove
quando vicino a quei binari seppur nascosto
emanando un calore indescrivibile
perfora come fiamma ogni indumento
con la certezza che una mano
educata al massimo e
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 | Il secco macinato dalle ruote della bici, crocchia
canta come le cicale. Quasi mi addormenta.
C’è vita negli spazi crepati della fertilità terrosa.
Insetti sciocchi cadono ancora nelle trame sottilissime
di pungenti ragnetti rossi
lucenti formiche si
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 | Metti gli accenti accesi
alla storia
dei miei giorni
e le parentesi
al posto giusto
per stare noi soli.
E puntini
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Oh cuor a te m’inchino
con riverenza ed a capo chino,
ad elevar amor supremo,
amor che sprigiona in un baleno...
Vocio di cui solo io posso ascoltare,
sensor di pace ad affine col pensare,
parlar con te cuore è parlar d’amore...
M’inchino
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Alitano nel vento dell’imbrunire
le leggiadre piume
svolazzano leggere nel calar della sera
portando con sé molto del loro tempo andato...
Risa argentine e soffici parole, carezze
per cuori allineati da sembrare una sola cosa
nonostante la fatica
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Ho paura del vento
che riporta l’eco
della mia voce stridula.
Ho paura del tremolio
che proietta la mia ombra
sull’asfalto rovente
dell’estate.
Ho paura della conchiglia
che raccoglie il pianto
sommesso del mare.
Ho paura di bere
il
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 | Sono andata sì finalmente ce l’ho fatta
ad estinguere il debito
sessant’anni son passati come un soffio
un ricordo birichino che tanto ha insegnato
lassù tra quei merletti
ancor oggi è messo in pratica
peccato non poter seminare parole
per quel
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 | Dovevate forgiarvi diversi,
spendere luce sui libri
e più calli alle mani
e schegge di voi sminate.
Non l’ignavia
di chi non suda
di chi
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Parlo di te
quando il silenzio mi avvolge
quando la nostalgia mi sorprende
e bussa forte alla porta del cuore
parlo sempre di te
quando il buio si presenta
quando la solitudine mi strattona
e non vuol comprendere.
Sì...parlo di te
di un amore
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Quando arriverà
quel giorno
vorrei poter dare del lei alla morte,
sorpresa e distaccata
dal suo arrivo,
ché se le dessi del tu
vorrebbe dire
che siamo state pericolosamente
e dolorosamente vicine
da vecchia data,
amiche di sfuggita
tirata per i
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In gentil modo e
maniere t’appresti giorno a
divenir sovrano ed eclissar ad ambita
attrazione di cielo e divenir imponente...
T’aggiri giorno ad imporre un vado e fuggo,
fuggi e fuggiamo da nubi giravolte
a sfiorar l’estasi del cuore...
Gentil
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5158 poesie pubblicate sull'argomento Vita.
In questa pagina dal n° 2461 al n° 2490.
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