Muore il giorno,
lungi d’abbracciar la pelle tua,
segnata da rughe,
che ti facean ancor più bella.
Cupo sospiro gelo inonda,
avvolge pensiero chiuso alla mente,
al desio
di veder Te Madre,
pulsa il cuore.
Voglioso sta all'ombra di nube
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Un attimo di relax non si nega a nessuno
chiudere gli occhi e camminare sulle onde
lasciandosi guidare dal vento
grande amico non si smentisce
nel ritrovarsi a contatto con la natura
piccoli pesci guardano stupiti
richiamando
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 | Chi siamo noi
che soli non vogliamo
stare, ma in compagnia
discutiamo?
Chi siamo senza un futuro
scritto da altri?
Non riusciamo a districarci
in nulla solo
complessi di colpa
verso un domani incerto
dentro lamentele vuote.
Noi
che abbiamo
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| Bocche di fuoco
s’apron nella terra ribelle,
magma inonda sentiero dell’anima,
brucia il cuore arido deserto,
pace non trova,
al nascer del sole.
Nera caligine il vento spinge,
sparge nell'immenso odio e rancore,
pianto del mare,
non placa
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e mi poserò lieve
come un sospiro del cuore,
aspetterò che la tua mano s'apra
come un cielo dopo un temporale e
ancora una favola che passa
sussurrerai tra i miei capelli,
ed io, illusa, sognerò di bianchi cavalli
di sentieri
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L’orizzonte circonda
col vigore di un ferreo braccio.
come il cinturone del mare la costa.
la mia sete di partenze.
Mentre la terra fiorisce
e impazza il vento di primavera,
cavalcando sui prati i germogli,
io sogno di correre là
dove
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Nel cielo d’azzurro tinto
lo svolazzo felice di silenzioso andare,
leggero movimento di ali, piacevole spinto
nel palpito a giungere col fascinoso volare.
Ritagli di vento, morbido alare
apertura con spavalda baldanza, dolcezza
nell’aria soave
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Immagino...
un mondo di rose e fiori,
profumi e delizie dolci come miele,
colori forti, delicate sfumature,
effigian sulla gruma desideri del cuore,
e libero dalla prigionia,
rotea brioso con soave armonia.
Sogno...
un mondo spassoso e
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Sei stanca
non vive più quel sentire infantile
ogni giorno un capello
si adagia sul selciato
cercando compagnia
reclina il capo
folate di vento
sempre più lontano accompagnano
un percorso inatteso
capace di inghiottire volontà
bucce di
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Mi ricordo stretta al tuo petto
come un rampicante al tronco di un olmo
provato dagli anni
ma forte della saggezza antica dei maestri
che portano la lampada dietro di sé
e vanno sicuri nel buio.
Tra i segni del ritorno ti cerco e spio,
nei raggi
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Un’atmosfera, un diadema esporre
mentre creo di te magnifico quadro
nell’immenso parco a circondare
e l’estasi infinita di un amore il porre.
Pennelli intingo tra colori inebrianti
creo immagine di te, così bella, seducente
mentre al
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 | Il vivere odierno
ti porta a spasso nel tempo
quando ancora bambina
sentivi cantare la ninna nanna,
qualcosa di delicato
che ti profumava l’esistenza.
Un azzurro qualunque che il mondo
scorgeva appena,
l’andare in volo
in quegli angoli di
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Sventolan manine,
come bandiere mosse dal vento,
calda vocina oltrepassa bianche nubi,
Papà! è il grido d’amore,
occhi sfavillanti, cercano stella del cuore.
Lega all’anima immagine invisibile,
baci, moine planano nel cielo
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Raggi a illuminare... il guidare
cammino della vita intrapreso,
strade scelte per un voler andare
su allineati marciapiedi a seguire
lungo il tragitto delle orme in respiro.
Carezza il vento i suoi passi,
è compagno per un certo
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Lamento di dolore s’innalza dal mare,
onda di pensieri affoga,
nel turbinio di vento e tempesta,
si dilegua nel silenzio l’azzurro infinito,
le acque lambiscono caduche ombre.
Fiume d’anime fanno anse,
inarcate,
per attraversare tranquillamente
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E’ grigio il silenzio delle strade
Le nuvole si abbassano minacciose
per coprire il passaggio del sole.
Una sottile malinconia
si fa strada dentro l’anima mia.
Pensieri svaniti dentro una bolla
di sapone vagano nella mente
ma ecco... un vento
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Volano via le idee adagiandosi sugli scogli
come a non voler morire
variopinte farfalle in girotondo sorreggono
salva pensieri inusuale
indecisa batte l’onda
una due tre volte tenta l’ammaraggio
timidamente si accosta
non vuole cancellare la
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Accarezzata dai venti,
alle intemperie esposta... staccionata
al suo giacere immobile resiste nel tempo
raccontando vite passate, ripassate
e nel muto assenso è lì riposta.
Enuncia foriera
l’essere unica e sola
a deliziarsi di
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Nel canto del mio cuore
si stringe forte la passione, la ragione
d’un’appassionata canzone nel libro della nostra vita
per quella via costellata di felicità, di sorrisi, di purpurei baci.
Nel sole a splendere sul tuo viso
i fiori a
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Si stropicciano le vele al vento,
è chiacchiericcio frusciante in sussurro
lì dove le chete acque vorrebbero
donar miglior giaciglio
al maestro albero del ciel... l’azzurro.
Le prue in silenziose movenze si sfiorano,
per lasciare
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 | E mentre cammino
ingoiando vento
mi sento dentro il mare
furiose si agitano
tempeste
sale amaro e mancati sorrisi
alle labbra riarse
scricchiola tra denti
contratti
la ruvida sabbia
strappata a spigoli di scogli
corrosi dal
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L’aria odorava di zagara
annunciando l’arrivo della primavera
germogliavano i ciclamini
ed una brezza ventosa vorticava
portando con se del mandorlo nuvole di petali rosa.
Madre natura ridestava ogni cosa
e gioire faceva l’anima
incantata dai
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Filtra l’orrore negli occhi innocenti,
follia divampa, fuoco distrugge,
mostro della morte senza fine...
spazza campi, anime in fiore.
Brucian corpi nelle fornace,
sembrano rami dal ciclone abbattuti,
ardono, bruciano... fiamma alimenta,
non
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Tenerezze
invogliano a partecipare
a quel convivio
dove un pizzico di buonumore
riesce a distrarre
affinché si possano alleggerire
situazioni ormai al limite
spade arrugginite volteggiano
guidate da un vento improvviso
capace di portare con
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 | Ma dimmi a cosa hai pensato
quando il grido è rimasto muto
nell’ultimo istante
in cui sei caduto nel fondo
quando anche il vento
ha avuto timore
di quel funesto
lontano rintocco
hai forse chiuso gli occhi
o ti sei specchiato nel cielo
ed
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 | Come olio scivola sul mare una
barchetta che
non sa dove andare, la
spinge il vento, soffio
che porta dove tramonta il sole
giorno maturo che si abbevera della quiete
di una notte stellata.
Ed io rimango muta
in questo mondo che va alla
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Sento nell’aria un senso d’infinito
Dalla cenere s’accende
un fuoco col soffio del vento.
Vorrei parlarti di me, del gelo che sento,
dirti chi sono è impossibile.
Ricordo una notte d’estate che copriva
i nostri respiri, l’universo era dentro
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Rallegra la vita
il giorno che viene,
l’anima sorge
al cospetto di Dio,
non vi è amore
se il sole non splende,
brucia la vita
se cessa autostima.
Diletta le ore luminoso sentiero
esulta all'umano nuovo pensiero.
Infuriano venti
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 | E di lei
la luna raccontò
il silenzio della sera
nelle ombre
dei sogni persi
un giorno
nasce e muore.
Di lei
conosci le parole
forme di speranza, amore
cuore di un unico sentiero
un pensiero in ogni verso vero
e
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L’alba vedrò
spuntar all'orizzonte...
dove stelle amoreggiano con il sole
gabbiani liberi volano sul mare
stillano tenerezze d’amore.
L’eufonica vitalità
nell'immane canto del cammino
soffia vento coro armonico
dell’ignaro
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