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Le 61 poesie pubblicate il giorno 01/12/2014
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Come posso non vederti mentre danzi sulla luna
nei suoi quarti verecondi che si sciolgono in amplesso,
sulle note dell'amore io mi perdo nel tuo abisso
come acrobata bendato senza protezione alcuna
Faccio finta di dormire dentro un lago di
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C'è un mondo
lo so che c'è
dietro lo spago
di un pacco americano
c'è.
E' tutto incartocciato
piccolo come un presepe
grande come un deserto australiano
misterioso come una grondaia rotta.
Devi sfilacciare lo
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Il vento esitava nella sera
e il tuo sguardo teso
aveva una luce antica
oltre il silenzio della stanza
La finestra apriva un varco
nel tempo scuro
che aveva lasciato il sogno
alle sue follie di pietra
Qualche parola replicava
il suono delle
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Quante volte il vecchio snodo
tra il divino e la mia sorte
tra il parere e la realtà
tra la vita e la sua morte?
Quante volte assai vicino
a un terribile casino
quel che sono e quel che ero
vago allegro e un po' ciarliero?
Quante volte
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| Sono lembi di miraggi
per niente toccati,
vissuti solo l’attimo di un sogno,
il tempo ha lasciato segni
sul mio viso.
Scampoli di vita a giocare
e volare con il vento tra i capelli
viso che conosce le pieghe del destino
giorno dopo
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| Enorme e d'oro voglio il Budda:
che giaccia il peso immane
di gemme rare negli occhi smorti,
sovrasti l'ombra sua tappeti
di Persia e marmi antichi.
Lucidi il servo bene il dio
che ingrassa questa mia casa,
così che Morte sappia quale
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| Il viaggio
intrapreso nel tempo
inerpicando follie
lasciando Penelope
all'attesa del cuore
e diversi anni
son cresciuti nel nome
fermezze e gioie nelle mani
curando il giorno
sfiorando istanti
seppur domani
una lacrima ci sarà
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Un centesimo di resto
alla mia moneta da dieci
per ogni minuto trascorso in piedi
dietro ai grossi fondoschiena
Dondolavo sui talloni
i calzetti scesi
mi annodavo i capelli
e per la noia spiavo nella borsa
della vecchia prima di me
Quando
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hy ju |
01/12/2014 22:33 | 3252 |
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| saltella di dritto e di rovescio, banco e saltimbanco
biancospino, bianconeve, biancocuore
arrossa d'impatto e venera un sorriso!
tra le foglie, un morso bianco e rosso
(sapore di viole, odore di lillà)
corrono al vento i puledri che ieri
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| Non sono io
tra quei capelli.
Può incidere
che non li abbia mai rasati a zero,
o torturati tra le dita.
Acconciati da un nastro rosso,
o cotonanati alle punte.
Non ho modelli da seguire,
il mio modello
sono soltanto
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| Son lacrime di ghiaccio
sciolte al sole
paura e poi coraggio
non detto solo scritto
e il cuore duole
dar l'anima in affitto
al tuo dolore
parlar di lei le frasi dette mai
descrivere i tuoi quasi
e i troppi ormai
poi dentro ai versi
pensieri
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| I grandi dormono anche da svegli.
Dormono rintronati
da pensieri frivoli
mentre gli spiriti indugiano desti
a dipingere cerchi nell’acqua
per confondere la luna
e non farla arrossire.
I grandi dormono
con gli occhi aperti
e le coscienze
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Non so perché ti consumi
per parole che non ho detto,
le lasciai con premeditata cattiveria
fuori dalla mia mente
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Ordinaria resta la vita senza di te
stilizzata da chiacchiericci e circostanze
divaricata da un verbo passato e uno presente
grammatica che sdruce spezza e infrange.
Non sei tu che mi dicevi “non temere,
ma ridi come un matto e a voce alta
lo
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Vorrei comprare un fiore
E portarlo a casa,
Nella nostra casa
Dove tu da tempo manchi
E mai più ritornerai.
Con
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Ti abbraccerei dolcemente,
mi inonderebbe il tuo profumo
di talco e latte,
mi rifugerei nella purezza dei tuoi occhi,
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Deserto di sale
bianco e rosa
riflesso di un sole
potente e ignaro
su due ruote
tra lagune colorate
Anche lo
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Intorno solo pioggia,
turbinio di pensieri
scomposti dal vento,
mentre copiose gocce
annebbiano
i silenzi dell'anima.
Immersa nel tumulto del cuore
scorgo ergersi Erinni di fuoco
pronte a contrastare
l’avverso destino,
che, con incedere
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Silenziosi esili ed alti pioppi
sorvegliano la valle addormentata.
Velati occhi, nascosti
in prigioni dorate
tra ricamate tende,
sembrano cedere all’oblio.
L’inverno porta via
quel poco che hai
spogliandoti anche il cuore.
Nel grigiore dei
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Il nostro è un regno d'acqua,
un universo inviolabile,
in cui nudi
precipitiamo il cielo.
Il nostro è un tempio d'amore,
una preghiera e uno scrigno
di cui i baci sono il sigillo.
Il nostro è un cammino,
un dono di oasi
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dall'albero della memoria
petali bianchi di sogni
cadono
in uno scrigno di cristallo
il tempo
scivola
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Passanu l’anni, li misi e li jorna,
ma lu to pinziri sempri mi torna
nni la menti mia tantu malata
di lu mali ca nun dura
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Cuore violato
dipinto,
senza vergogna, rivelato
negato nel cinismo,
l'agonia
d'esser se stesso
mantenendo il
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Lievi onde
cullano la barca.
Un gioco di riflessi:
il blu dell’acqua
in congiunzione alla volta
celeste,
variopinte alghe
nell’arcobaleno della vita.
Ora il battito
nella scia del silenzio,
il mare non spegne
il sorriso dal
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In un giorno qualunque
sul calar della sera,
a ritroso ritrovo pensieri,
posati sul cuore
come sogni ingialliti
di un
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| Son certo che il mio e il tuo universo
Son creati differenti
non paiono linee parallele
Ma conosco ancora,
che se tendo le dite
conosco il tiepido della tua carne
ed non invoco null'altro
Esisto, in una catena infinite di desideri
non
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Ho bisogno di vivere
ho sopravvissuto abbastanza.
Ho bisogno di cambiamento vero.
Sono stato fermo e prigioniero
Ho bisogno di sentire
che siamo un'insieme
oppure l'accettar di essere solo.
Ho bisogno di purezza
nell'aria nei pensieri e nella
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'A lingua nosta è bella e cara...
ma è difficile a la parla',
sì tu ccà nun ce sì nato...
curre 'o rischio da' struppià
Po' ce chiammano cafune,
songhe pronte a criticà...
mentre nuje suffrimme
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Il capitano chiese al caporale:
“Non vedo più le rèclute in borghese,
in piazza, nei negozi, lungo il
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Se al finestrel e al far di questa sera
e alle pallide nubi ‘l guardo i’ volgo,
tra’i nugoli ‘l tramonto in tetra cera
terribilmente veggo, ond’io men dolgo,
e l’Ecate fatal pe’ una riviera
de’i torrenti s’irrora, e al ciglio i’ accolgo
l’orba
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61 poesie pubblicate nel giorno 01/12/2014. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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