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Le 39 poesie pubblicate il giorno 09/09/2016
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È troppo tardi
per sperare in un tramonto
la luce è morta
sui bordi delle stelle
È tutto finito
ed anche il vento dei sogni
ha lasciato un ricordo
per morire nel cuore
Proveremo a morire
un giorno a settembre
mentre
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Ditemi che c’è vita oltre la vita,
che c’è qualcuno degno cui dar conto,
che verrà gioia dopo la fatica,
e c’era amore dietro ogni rimpianto.
Concedetemi, per ogni colpo preso,
che pugno e cuore battano più forte,
e
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Sinergie vo sfiorando,
nomade nel deserto da quarant'anni.
Le fatiche come i granelli di una duna
vado
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Ho lasciato percorrere
l'ultima parte della mia vita,
verso sentieri incerti,
verso strade in salita,
senza neppure uno scorrimano
a cui appigliarsi,
nel caso la paura,
si fosse impadronita
della mia anima.
Ho tappato le mie orecchie,
per non
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Tra gli sterpi dell’erica, in brughiera,
si posa una libellula oro e blu;
pensiero mio ineffabile sei tu,
nello sciabordio
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| Se viaggiasse il mio cuore
avrebbe sui fianchi gli schianti
della tormenta all'angolo delle tue voci.
Se partorisse
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| Il ponte s’affacciava,
tra il grande lago e il mare,
sorprese imprevedibili,
ti vollero abbagliare.
Stupore nei tuoi occhi,
accompagnava la serata,
codesta una dell’ultime,
di quell’estate andata.
A domanda inaspettata,
fu un abbraccio la
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Construieste- mi, Iubitule, o gara,
acolo, in inima ta.
Cu o singura linie,
cu un singur peron
si scrie cu doua fire de
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Un breve segmento
di tempo,
senza più coordinate
e poi l'inchiostro
diventa notte
in un memento,
un'ombra
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Ho nostalgia, del sole d'agosto
che se ne andrà
nel groviglio inconsistente
delle onde,
sperso nel vezzo del mare
che di turchese canto
si fa roccia.
Il riflesso d’oro del vespro,
che vago si dilegua
al tramontare,
ricamando
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Tristi fu a pattenza
na vicciareda co fazzuliettu de manu
salutava a sa fighiu ca sinnia de terri ca nun canuscia
iddu si vutau
taliau u paisieddu suoi ppi l'uttima vota
e o vitti ca era truoppu beddu
du iorno era na iurnata ri friddu e ri
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| Più facile che bere da un bicchiere
buttare giù due dita di pensiero
stillate dal profondo di una vita
che
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Io pensai al pianto
ai bambini di tutti i paesi
ai campanili addormentati
ai vecchi gilè, ai bastoni appoggiati
sul tronco spaccato di una vecchia quercia .
Asciutti, stretti
nei respiri impolverati
sotto cipressi cupi, stagliati nel blu.
Non
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Ci sono poesie che non scriveremo mai
come quando chiudiamo dentro casa la solitudine
e la folla ci attraversa il cuore con una lama
e sfogliamo per strada i pensieri con la speranza
di smarrirli per la via o in qualche bar
ci sono poesie che
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| Il sentire
nei rumori soffusi e bagliori di echi
di pensieri e tormenti
ho annotato tappezzato
nei muri della mia anima
tumulti intimi del cor mio
ogni volta un salto nel buio
eppur rapace il volo è del vivere
Scrivo celere
il mio
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Ancora qualche perla
da raccogliere
Battono le
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La vita continuava a piegarla
e lei sapeva perchè...
raccoglieva
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| Fortunatu cu teni 'na bona famigghia,
ci sarà sempri cu l'aiuta e lu cunsigghia.
‘Nta l’anni, tanti li canciamenti.
Prima 'u masculu era lu Tinenti,
mentri a fimmina cuntava picca o nenti.
Du maritu a badanti, ora eni a cumannanti.
Tantu
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| Le note della tua voce
sono tenere carezze dal bosco di ciclamini della mente.
E’ un canto
di dolci coccole profumate in cui perdere
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| Qualche volta chiudo il mio scrigno
- tu ormai lo sai, vero? –
e l’aria del mattino filtra in esso a poco a poco, consumandosi piano,
mentre un unico sottilissimo raggio di sole stenta a percorrerlo, inutilmente.
E’ così bello
quel tepore
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| Veli di malinconia
coprono il cuore e i ricordi
pensieri riflessi
di speranze recise
carezzati di confidenze di sogni
a
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| Il folle conta i fili d'erba.
O forse è un atto da savio?
Resiste il prato di collina
col suo smeraldo
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| Quand les flots bercent mon esprit,
les vagues dansent jusque dans mon cœur.
Quand les embruns marins apaisent ma vie,
les partitions musicales deviennent ma lueur .
Des tsunamis bouleversent toute mon âme,
les courants forcenés
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| Tacere come un silenzio
soccombere come a un perdono
nella pioggia desueta di parole inespresse.
Mi abbraccio i gomiti
un feto che cammina nella vita
sprovveduto e fragile
tra frastuoni e immagini non viste
suoni che sono silenzi amplificati
Io
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Pronuncio il tuo nome come preghiera
dal silenzio in crescendo a piena voce
quando torna sui passi della malinconia la
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Nella solitudine del mare
mi estraneo dal rumore delle onde
nudo del mio domani
scandaglio il fondo
tra le pietre ed i pesci inebetiti.
Vento leggero
s'insinua tra le pieghe
risposte non ho alle maree
all'uragano dell'anima
ai continui
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mi tuffo nel buio nudo dei tuoi occhi malati
muta eutanasia d'un dolore urlato di sogni
fradici sospiri d'un dio senza stelle
scorbutico volto d'un tuono smorzato di lacrime
minuscoli soli cresciuti in un inverno di silenzi
povere ossa sbriciolate
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| Se di me ti resterà l'ultimo respiro
la polvere del mio vissuto
avrà un senso.
Di rosso scarlatto
si vestiranno le parole
lontane da un conflitto
che disconoscerà ragione.
E non finirà il cielo
conserverà in una
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È davvero spiazzante
la schizofrenia che leggo
nei tuoi occhi, nei tuoi occhi
liquidi di cristallo,
che si mimetizzano
e svaniscono con il mio sentire
ora e qui e adesso -
mai più falsificazioni!
La schiettezza che ripaga
col filo
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ora fai questo: raduna i silenzi, acquieta l'animo.
Su questo ceppo, Andrea, in piedi, come se formulassi un canto:
ritorna albero, ricolma:
le comunioni ostili, gli odii, le bassezze, le tue tribolazioni, i sogni andati.
Se tu sapessi piangere,
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39 poesie pubblicate nel giorno 09/09/2016. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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