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Le 60 poesie pubblicate il giorno 01/03/2017
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Il giorno
si addormenta
e porti con te
le memorie di un fiore
baciato dal sole
e di chi si è
dissetato nel
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S’affaccia oggi sul calendario Marzo
pronto ad aprire la finestra del tempo
alla Primavera saran con rito antico
e nuovo rondini in volo e
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Il gregge scende
Ricerca di un
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Marial |
01/03/2017 15:59 | 1169 |
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| Paradiso in arrivo
Ridere in coro con i bucaneve
In abbracci intimi
Mentre il sole palpita.
Oh, che meraviglia!
Mi veste davanti
Abile
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| Ho mosso il dito
percorrendo gli sconfinati spazi della tua pelle,
dietro ogni morbida linea mi sono avventurato
cercando il piacere,
celato, dentro di te, come un piccolo riccio di mare.
A stento nel poco chiarore della stanza
gli occhi mi
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| Ho finto le tre
di un pomeriggio piovoso
ingannando persino il cielo...
Eppure scrivevo,
scrivevo come lo scroscio
del vento, nelle vesti
di un mondo assopito.
Erano le parole tue
a sbocciare su carta,
come di un istante non più io.
Ed
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Lo vedo solo io?
Il bambino che balla nel sole
con i suoi giocattoli di luce
e gli occhi pieni di cielo
Lo vedo solo
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Sabyr |
01/03/2017 14:15 | 702 |
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| Solletica, il cuore,
senza pensare alla luna
che culla le smorfie
dell'aspettare.
Tratteggio i passi
sofferti dai
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Ryan |
01/03/2017 14:15| 1915 |
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| Cerca il silenzio inosservato
sulla scogliera di spuma chiassosa
ma l'ingordigia non sa attendere
e rovina i desideri nell'ombra.
S'è lasciata andare a brevi passi
per riconquistare il clamore
e l'insolenza della perduta
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Ti portò
quella canzone di marzo
lasciandoti sulla soglia
della mia anima
cruda come un temporale
irriverente come un arcobaleno
Mi offristi i tuoi frutti
acerbi ma senza spine
e un coacervo di emozioni
disseminate d'aculei
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Solo negli occhi ritrovo sospiri scartati
da tempi lontani nascosti da tremule imposte,
che s’aprono in sogni costanti e sentiti,
che avvolgono emozioni passate e smarrite
Solo negli occhi ritrovo vite passate,
da qualche tempo ormai dimenticate,
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Ho steso le braccia
e mi spingo oltre il dolore
dove mai potrai capire le spine
che mi uccisero da bambina
se non aggiungerai mani spontanee
per sostenere i rovi -
Oh sia ben chiaro: " Non chiedo nulla "!
Poiché tutto
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Poesia che levighi,
con tempra furibonda pieghi,
deformi, risani, sino alle ossa.
Ne esultano i giorni
affastellati
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| Nel solco la puntina ch’è oscillante
e in etere diffonde il bombardone ...
Trionfo di magnete e di grafite,
competizione fu tra disco e nastro:
alterna sorte e infin disco prevalse,
ma non trionfò ché stran poi venne d’altro.
Or nulla muove
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oggi senza domani
come una casa senza pareti
lontano dal tempo
in cui vivono i ricordi
dentro ad un sogno
che ha non ha ancora trovato la sua notte
sul bordo dell’anima di una lacrima
che il cuore non inabissa
con i tuoi occhi
che ridono nei miei
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| L’amor cortese va in pensione
l’onestà è già in prigione
rubicondi i sacerdoti in televisione
primeggia il dito medio... successone!
L’Italia, non si vive e non si muore
si parla di suicidio indotto ogni ora
d’uno stato che i suoi figli
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| Parole sconnesse
si fanno pensieri
e attendono lievi
che avanzi la sera
A indorarne i colori
e addolcirne i sentori...
Emozioni nascoste
mi portan lontano
Tra sbuffi di vento
ed ebbrezza di sensi
accordando all’istante
il cuore alla
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| Stavano i ragazzi seduti in chiesa
mentre la suora spiegava ogni cosa
del peccato bisognava guardarsi
mai e poi mai si doveva toccarsi.
Così ci si prepara bene alla comunione
non si fa piangere nostro Signore.
Stare lontani dai
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Vivimi l'istante
in cui i miei occhi caddero nei tuoi.
Vivimi il tempo che ti rubai.
Vivimi
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Sai, è quasi primavera
e le stagioni
si guardano allo specchio
io sono un aquilone
e tu una capinera.
Sai, credo ancora nelle favole
negli incantesimi
e nell'assurdità del cielo
la mia bocca è una conchiglia
dove si
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Sono la luce
che produce l’ ombra
di cui mi nutro.
Sono l’alba
di un giorno
qualunque.
Sono la traccia
sulla sabbia
che il mare
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Negl’occhi hai sovrumana bellezza,
mai raggiunger potrò l’immortalità,
perché tu mi derubi la purezza:
solo a te penso, oh Fatalità!
E duole il cuor, or ora si spezza,
perché lo massacri con brutalità;
ma
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Un terremoto di potenza immane
ha demolito L’Aquila e dintorni!
Ancora oggi, dopo tanti anni,
il sisma non accenna a declinare!
Trecento morti! Lacrime e paura!
Fra tanto lutto e con il cuore affranto,
sessantamila, o poco più,
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Son qui
nella penombra,
fra queste mura
adorne a festa
da lì a poco è notte.
Eppur m’assale
sottile,
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Quann'unu 'nta la vita si sishtema
la prima cosa ca cerca è la casa,
ci poi va la furtuna cu lu vasa
pó javità' ti ti' 'ncuna jashtema.
Ci la cushtioni poi ddiventa 'shtrema
iddu hava ffa' ti tuttu cu s'ni scasa
e, ci
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Fuori dalla porta ho lasciato il resto, sfinito
lastricato in poltrona un pensiero si fa amico:
La sua mano sfiorarmi in
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Finalmente s’appagavano,
impetuosi, i sogni di tutta una vita.
Da prima ch’il tempo, dell’umani,
s’ergevano abissi, tra
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Sarà stata volontà di Dio
sarà stato il tuo destino
ma credimi amico mio
hai evitato il tuo declino.
La morte è un vizio assurdo
che lascia senza sole il mondo
e il tempo non è niente
un eterno presente,
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| I cavalieri del tempo cavalcarono la tempesta,
nella terra dei sogni e delle miserie,
Il vulcano eruttò lapilli verso il cielo,
in una voce d'amore e di dolore,
il mare increspato dalla furia del vento di Maestro
sconvolse l'arenile.
I
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Eolo |
01/03/2017 00:01 | 1613 |
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| Ho percorso il tempo a cavallo della notte,
mentre le mie lacrime inaridivano,
quando ascoltavo nel buio la pietà lacerante
dell'amore che stringeva le mie mani.
Il mio respiro a tutti i costi che grida di dolore,
aggrappato a un oracolo
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60 poesie pubblicate nel giorno 01/03/2017. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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