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Leggere le parole volano nell’aria
accarezzano le pagine di un libro
leggere le piume di un tenero pulcino
sfiorano il
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Nella notte una strada
coperta da un manto di cupo cemento.
Ai suoi bordi ragazzi che sembrano
aggrappati a stento alla vita
si parlano nel silenzio del buio.
Gli occhi semichiusi fissano un punto
e sembra che respirino con fatica
Il mesto
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Un cero acceso
un sasso tra i sassi
nel silenzio del monte una voce di preghiera
incontrava un nuovo cielo dopo le tenebre della notte.
Nel vuoto delle ore l’anima ritornava raggio di luce
vita nel debito d’amore.
La parola non inciampa là
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È così che doveva andare
disse il vento al bosco
quando ne scompigliò le fronde
piegando i rami, fino a farli spezzare...
è così che doveva andare
disse il fiume alle sue sponde
quando con impeto tracimò nelle campagne
e nei piccoli borghi, lì
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Vortice di luna piena,
una pupilla striata,
sott’occhio la brina
ammicca berciata,
rifulge balzana
una chioma fatata,
ciocche di ossidiana
in onda increspata,
su la linea meridiana
che taglia la vallata,
ad est de la luna,
stormiva beata,
ai
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 | Con te che te ne fotti
dei giorni spettinati
e degli sputa sentenze.
Con te
che hai sciolto il terzo nodo,
ami le curvature e tutto ciò
che imprigiona la luce.
Con te voglio condividere
giorni di pace e libertà,
e non sentirmi sola
tra la
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 | Ora dicono che il mondo,
sia una nave che va a fondo,
siamo in troppi ad inquinare
e non ci si potrà salvare.
La plastica che ora butti
ce la mangeremo tutti
dentro a quello che hai pescato,
in un mar tutto inquinato.
La benzina che
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| L’amore è
uno sguardo di bimba
l’innocenza nel verde screziato
delle pupille.
L’amore è
il profumo di latte nei capelli
quella seta che ti sfiora le guance
e il calore del respiro.
L’amore è
la promessa di giorni a venire
il rinnovato
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| Motivo non trovi
per vedere felicità negli occhi altrui
o forse sì lo sai bene
inutile nascondersi
non cambia proprio niente
il destino è il famoso destino
che tutto ha programmato
colpevole di quanto può far soffrire
gira pagina
cercando
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| “Non volevo violentarti,
ho cercato di baciarti
e desideravo amarti ...,
cerca solo di calmarti!
Siamo amici da una
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Attimi in loquaci attimi
vaganti giorni ove i sogni sfumano all’orizzonte,
son giorni amorfi e fragili,
ad alternar umore fra tristezze e gioie.
Vaganti fantasie a deragliar in un treno in corsa
svanir fra allegrie ed impeti di nostalgia.
Attimi
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Er dolore t’aspetta ar varco
pe’ corpitte ‘n’do te fa più male.
Je abbasta de concentrasse poco
pe’ scovà quer punto tuo
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Se il rombo di procella e i flutti temi,
col piccolo naviglio che possiedi,
in acqua cheta fèrmati coi remi,
ma guarda all’irto scoglio che già vedi.
E se di andar sull’alte vette fremi
o altere ammiri torri, e tu non cedi,
sappi che l’alte cime
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 | So cosa mi vorresti dire
oppressa d’apatia emersa
che aneli sradicare
nell’adolescenza persa!
Non so il perché
tal buio s’è arenato ...
percepisco avvolger Te
mentre toglie fiato.
Certi giorni senza cielo
sole non sorge ...
sol ricopre
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| Di
cristallina essenza
capaci
di accogliere
del Sole e delle Stelle
lo smisurato
fulgore
d’amore bruciano.
Tra
gorghi
di insani pensieri
strati e strati
di pesanti emozioni
il Tempo
incessantemente
scandagliano.
Ma
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Concedimi la luce
fioca delle albe
dopo una lunga notte
senza il timore
di morire
con qualche parola
e una stella
date nel silenzio.
Dammi le nuvole
scure
di un temporale
e la pioggia
di mille lacrime
da baciare
nelle sere
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Clandestina mente,
nell’oblio precipita,
senza speranza e senza luce.
Salvifica mente,
indietro rimanda
funesti soprusi,
in scatole chiusi,
abilmente rimossi,
forzatamente.
Giorni intrisi
di nuovi profumi sparsi
e la mente dissipa
l’ultimo
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Ho perso il tempo il luogo e la misura
beffarda tessitura
dell’ora che frattanto poco dura
e del tuo andare folle non si cura.
Ho voglia di rimesse e di boiate
altro che cannonate
capaci di far grandi le minchiate
col seme nella tasca delle
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 | Con il piglio semplice eppur complesso
di una donnina che si raffigura,
così ti scopro, piccola Regina:
del silenzio
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Il destino, d’altro canto,
nella nottambula requie
come pondera altrettanto
le giubilanti esequie
così compera all’incanto
quante stoppe di reliquie
e filacci grossi tanto...
Qui che taglia
lì che rammenda
un lembo di tovaglia
col punto di
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 | Verrà il Natale e porterà il presepe:
a scalare balconi e camini
vedrai impegnato l’omino.
Tappeti sugli ingressi rosso accesi,
sorrisi non sempre sinceri
e parole assai buone, parole a bizzeffe!
Sul viso un po’ di gioia
e maggior vuoto
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| Coraggio! è spuntato il sole
con la speranza nel cuore,
e il pensiero che la giornata
in tutti i sensi sia migliore...
Man mano scorrono le ore
nel petto la delusione
prende forza e si espande
come macchia sul cotone
Stessa fatica e
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In questa notte ancora il silenzio.
Nella sua intensa oscurità
cerco il chiarore dell’anima
per cogliere i contorni
che hanno dato un senso alla mia vita.
Del bene e del male, dei torpori e le voglie,
degli affanni e le gioie,
della passione e la
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 | Tramonti ed albe si cedono il passo
e nel turbinio di ore e minuti
un solo secondo è già il passato
per qualcuno
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| Piove tra le pagine di un libro
birbanti salate gocce fanno l’occhiolino
come a voler alleggerirsi di qualcosa
che non le compete
istanti di fuoco tormentano
cercando un senso a tutto ciò
inutilmente
hanno freddo rattrappiti fogli
seppur
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| Donna, simbolo d’amore,
sempre al centro del destino,
il tuo fascino m’attira
e davanti a te m’inchino.
Donna bella e
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| Non struggerti chiedendoti se l’ami
o se t’ama, ma al volo breve avvezzati
e respira gli istanti senza perderli
in attesa di docili risposte.
Lei é un demone e un angelo
e poi gheppio e anche scricciolo
fiumara in secca ed allegro ruscello
é
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 | "Ho sempre saputo
che sarei stato scrittore" ...
affermasti e de facto avuto
tutto il mondo lettore!
Centoventi milioni il venduto
libri che fanno sognare ...
nessun mai t’ha superato,
d’avventura Maestro mondiale!
Guerre- pace corone odio-
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| Non sei così distante
ora che appari nel tardo mattino
quando il sole filtrando nella nebbia
illumina il tuo volto nel mio sguardo.
E sei cielo di un attimo felice
silenzi che respiro
immenso amore che non hai confini
anche tu libero nel
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| All’erta di occhi e labbra, stiamo
- hanno detto - che se ne andrà la slargata Terra
per cieche tempie, in precipizi d’atmosfera.
Qui era il bosco dove entrava la sera, qui
il riso d’api e di uccelli senza voliera.
E, nell’accadersi di petali, sapore
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Lia |
14/11/2021 19:07 | 874 |
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Quante volte
ho pregato il cielo
di darmi il tempo
per amare una luna
e quante volte
il nero delle notti
mi ha avvolto
in un velo di buio.
Quante volte
ho gridato al vento
il mio dolore
e solo la pioggia
mi ha risposto
con il
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-Lucidalabbra sul finestrino-
Uno specchio di silenzio,
uno sparo sulla porta.
Il mondo trema
- ma non ce ne accorgiamo -
dal freddo dell’essere,
dal ghiaccio dell’ipocondria,
dal marcio, dall’amore.
È seduto a cavalcioni, uno
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Domani andremo a largo,
dove il mare non cerca confini e la notte
ondeggia nel silenzio.
Perderemo la rotta tra le barche che si cullano
nei ricami di filigrane d’oro
disegnate al congedo del sole.
Domani andremo a largo,
dove la quiete che ti
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Sembra laceramento di carne
strappata dal suo corpo vivo
perché non percepisce alcun dolore
pur non riuscendo a sentire altro.
Così, come un vissuto incompleto
e munito di sole difese ancestrali,
corre a brandelli fino a trascinarsi
sull’ultima
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Quando sarò riuscita ad invecchiare
senza aver ancor dimenticato il mio tempo insieme a te,
saprò,
che quei nostri anni
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C’è stato un inverno arrivato all’improvviso
che ha gelato anche le parole,
ed io tremavo dentro un freddo
che non mi faceva respirare.
Notti senza sogni da sognare,
mattini senza risveglio,
occhi spenti che tessevano l’addio,
anime inzuppate
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In questo cielo terso,
in quest’angolo d’ universo
dove volano i miei pensieri,
quelli di oggi, quelli di ieri.
Una folata di vento
li fa danzare nel manto azzurro,
Tanti belvederi, leggeri misteri,
molti sentieri.
Tornano a galleggiare
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Sento dei passi dietro di me
mentre mi logoro nei perchè,
non appare quella stella che mi portava fortuna
il cielo è scuro
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Quando le budella
Dell’universo
Ti si ritorcono contro
Non esitare
È come quel filo di brezza
Mattutina
Che accompagna
Un volo senza ritorno.
Quel click
Impronosticabile
Che impone l’esser Formica
In fronte al gigante.
Non siamo
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Come l’autunno ha steso
Il suo ultimo tappeto di foglie brunite,
il vento furente ha scompigliato
le chiome sparute
e i nudi fusti attendono tremanti
le percosse della grandine,
così resto, Padre,
come l’ultimo ramo alto di questo olmo,
che la
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Amo la mia città
come si ama una donna
un amico, la madre, una puttana.
Amo la mia città
anche se sta cadendo a pezzi
anche se è sudicia, ingrata
amo le sue storture
i suoi difetti
amo i paradossi
i suoi dialetti.
Amo la mia città
lo
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Metto in vendita mia suocera,
è una vecchia paralitica
dal carattere scorbutico,
è loquace ed antipatica,
ed è grossa
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Quanto può fare un’ora di tempo in più
onde cambiare la vita
non da tutti è compreso
riuscire ad estirpare ogni secondo
inconsapevolmente realizza
a gestire quanto necessario
affinché il dopo non debba pentirsi
seppure con qualche opzione
alla
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 | Di quell’immenso niente
rotolato sui nostri giorni
ricordo solo sillabe fuggenti
celate in paludosi passi
temerari
anche
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Intercalai un verso
ad ogni impressione
pur con evo avverso
anelata emozione!
Di poesia che rimarrà
- dimmi Tu adesso -
ove non schiuderà
eterno concesso?
Gitano solitario
t’attenderò al tramonto
sognando su arenario
ovunque Te nel mondo.
E se
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Al limite del campo
un albero di fico
mi offriva la sua compagnia.
In un piacevole banchetto
raccoglievo sui rami
tra le foglie
sfidando le file pruriginose delle formiche
fichi bianchi dal nettare delizioso.
Erano giorni felici
d’ingenuo
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È sempre più fioca la luce.
Dalle ombre al buio
usciremo come dalle caverne.
E le mani si uniranno
in masturbazioni di
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Se mi salverai
non ci sarà bisogno
di altre lune
o di tramonti rossi.
Se mi amerai
avrò barlumi di stella
e qualche parola
da pronunciare piano
mentre si fa sera
e l’aria leggera
è una piccola carezza
da portare via
con noi
in una
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Nell’oblio tutto
sembra precipitare ...
uomo farabutto
scelto dio minore?
Ma c’è ancor speranza
nel mondo sul perir ...
lenta incede essenza
pur se all’imbrunir.
V’è fuoco d’Anima
sparsa in pianeta ...
buio illumina
salvifica meta!
Vieppiù
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Acqua.
Gocce uguali cadono,
cadenzate e lente.
Avanza senza
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Una vecchia foto qual ricordo di un anno
di una classe di un liceo la nostra
il nostro di un lontan nostro passato
quali i nomi quali poi quei visi oggi?
Muta la foto che come ben tu dici del lago
amica cara pure qui su questo attimo
di un tempo
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Osservo la vita che abbandona il tempo,
straordinari diventano i giorni intinti di nuovi profumi...
Mi domando se il luogo che sgretola il corpo,
dissipi le ombre lasciando un cielo sereno.
Non ho risposte e non cerco assoluzioni
che hanno odore di
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E’ consono
il silenzio d’una nube
sospesa tra un lieve degrado di vento
e la calura velata d’uno spicchio di
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Forse perché son nato di traverso
una mattina presto un po’ distratto
a modo mio con sulla lingua un verso
nel gioco degli arrivi e del contatto
con l’urlo dedicato al vecchio patto
in un crescendo a tratti foscoliano
mentre che il sangue mezzo
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“Adesso basta! Voglio divorziare!
Così non si può proprio andare avanti!
Rientri tardi, fai quel che ti pare,
perdendo
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A tratti estesi e fatiscenti,
supposizioni ed opinioni,
andremo a carpir ogni espressione,
ad eclissi sensoriale ove ogni suono
accompagna la vita quotidiana.
Forza e coraggio non abbandonarti
al nulla ed a nessuno,
non demorder e non punirti per
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Incredibile come in un colpo solo
sei riuscita a rimettere tutto al suo posto
guai ad arenarsi prima del dovuto
sai bene che indietro non si torna
la strada è ormai spianata onde iniziare nuova vita
parole situazioni diventano noccioline da
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Le emozioni sono fragili
fan silenzio dentro il cuore
e se provi a liberartene
sono nuvole nel cielo.
Non ci crederesti mai
che se manca quel momento
la tua vita non sarà importante
e ti soffoca come dentro in una stanza
senza sole e senza
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Me piace tanto de fa’ er paragone,
senza arisurtà iriverente,
co’ una coppia e co’ un furgone...
adesso ve l’illustro
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Non saprai mai
qual era il sapore
delle mie labbra
appena socchiuse
quando la sera
divorava la notte
e le ombre
piangevano gocce.
Non avrai mai
le mani sul seno
e il dolore
delle stelle negate
a un tratto
di corda stretta
sul filo del
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