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Gli ultimi 5 iscritti: Ivan Catanzaro - Fabio Paci - Simone Michettoni1 - Fiorfiore63 - Ava |
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si denudiamoci della malattia che impone il silenzio
sento la corona di ombra e di spine cingere la testa
c e l’ansia che inaridisce le radici del cuore
guardo il sole che scalda i miei occhi infiniti di cielo
si lasciatemi abbandonare al sogno
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Scende la pioggia, lieve carezza,
sfiora le onde, danza leggera,
come promessa che mai si spezza,
eco d’eterno nell’alba sincera.
Il mare accoglie stille in cammino,
specchi di cielo caduti nel blu,
ogni goccia disegna il destino,
trama segreta
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Fuori dallo spazio
e dal tempo
i sogni sono l’eterno
che parla
percorsi inesplorati
di un regno interiore
come per i bambini
signori dell’incanto
le immagini
sono il nostro faro
la guida
alla nostra autenticità
in un volo di
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Non mi sottraggo alla bellezza
dell’autunno che accarezza.
Mi vesto e mi svesto
di colori e sapori.
Appena mi accorgo che il ciel mi rattrista
ascolto attenta
che nessuno mi senta.
Penso col cuore
e sussurro al Signore...
Amarsi è fiorire senza
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Ho scritto cose che voi menti umane
non potete nemmeno immaginare...
Versetti colmi di piagnucolii
al largo dei bastioni del dio Febo
lungo i sentieri della vecchia musa
che si tormenta al buio con il suo invaso
ai piedi delle fonti del Parnaso.
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anima mia chiudi gli occhi piano piano
addormentati nel silenzio che parla alle lacrime
sarà il più bel sogno ad accoglierti
abbandonati piano piano nelle rive del cuore
anima mia accendi la fiamma verde come il sonno del buio
tu che senti
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Sfuman ibride foschie,
e ciel a sprazzi di sereno,
potreste camminar su prati verdi,
ove l’erba cresce a dismisura,
andar per boschi e raccoglier bacche da mangiare.
Potreste tender un filo tra nazioni e divenir tutt’uno.
Potremmo raccontar storie
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O dorata ventura di foglie, tu
mi cingi il cuore d’un respiro d’oro;
la luna vi cammina, e nel suo passo
trema l’argento vivo del silenzio.
Là dove il tempo in vene si ricuce
di luce fredda, sfiora la memoria
e il pensiero si tende come un
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La pace è un fiume che nasce nel cuore,
scava il suo letto fra gioia e dolore,
spegne tempeste, placa la mente,
illumina il buio con luce silente.
È casa che accoglie, sorriso che resta,
voce che tace quando l’ira protesta,
mano che stringe senza
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Quando si dice seguire i propri passi
chissà dove porteranno
.
basta far volare la fantasia
cercando di essere più che convincenti
per esaltare quel tanto
affinché poter in qualche maniera
riuscire a portare le nostre idee sino là
dove in men
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 | Sei amore, il mio grande amore,
lo ha detto stanotte il mio cuore .
Sei un amore immenso, profondo,
come te non ce ne sono nel mondo.
Sei un amore vero e sincero,
lo sento e lo penso davvero.
Sei un amore leale e onesto,
l’ho capito subito,
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Fiorirono rose,
nel mio giardino.
Ma fu un attimo,
un soffio,
una briciola fugace
di tempo nel tempo,
di tempo nel
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Stancano le guerre
nelle menti che credono
ancora nell’uomo.
Nelle catettrali della storia
non si seminano più
i boccioli della speranza,
così avanza in me
e prende casa
nel mio pensiero
una rossa bandiera
lavata nel sangue
di un bimbo
che la
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V’è n’amica che resta in pena,
ma al mal combatter
è sì fiera,
tanto sferra sì gran colpi!
Lei ha negli occhi luce tanta
e’l suo sorriso sbaraglia,
che all’inceder suo abbaglia,
tanto è la sua baldanza
Allor Male fuggi via,
che star non
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La mia notte
è un cimitero di rose
e ogni petalo
profuma di tenebra
mi scava dentro
come le ombre morte
di nostalgia
che chiamano sempre
il mio nome sottovoce.
La mia speranza
è una tomba oscura
dove le ossa
riposano nel buio
e
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Tu
che stringevi le mie mani tra le tue
e mi guardavi come il mare
guarda il cielo innamorato.
Tu
che con passione sfioravi le mie labbra e
accendevi fuoco nel mio cuore
che timoroso balbettava amore.
Con sapienti dita
mi scioglievi le
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Sette mari hai salpato
infinite pianure hai percorso
tre montagne hai scalato
hai viaggiato con la vita
partenza per non tornare
nostalgia non fuggita
lasciando casa e gatto
strade alberi amici
per cercare un riscatto
hai capito che il
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 | Figlio mio, mio dolce figlio,
dove sei ora?
Lascia che il mio cuore
ti cerchi tra le ombre,
nella nebbia fitta del ricordo,
dove il tuo volto si perde
e il mio pianto si spegne.
Non abbandonare questo vecchio cuore,
che ha percorso un
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Nasce dal silenzio un canto d’acciaio,
un respiro mai vissuto, eppure acceso,
nel buio dei codici che imitano pensieri.
È uno specchio lucido,
che riflette la mente come lago immobile,
ma non conosce vento,
non trema dinanzi all’alba o al
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È difficile credere di poter mantenere un impegno
se non metti in moto il cervello
ogni attimo ogni momento è buono
per iniziare a combattere situazioni d’impaccio
sempre che la volontà possa dare una mano
altrimenti sarà inutile
portare a
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Cade verso il basso
tracimando in quel dolore
che si porta con sé
nel lento scivolare verso il mento,
va la mano col palmo delicato
a detergere quel querulo viso
come fosse il gesto
di un cuore innamorato,
c’è sapidità in essa
e nel sapore
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“ Vieni ” mi dice il mare,
con i piedi e con le mani
lo voglio accarezzare.
Nella fresca acqua
i miei nudi piedi
scivolan briosi e leggeri.
Volano lontano
i miei cupi pensieri.
Giocosi schizzi
e acqua di mare negli occhi,
lacrime
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Per chi è invisibile
e non sa
se il buio accenderà il cuore
o se sarà
solo un’altra sera di tenebra
con le stelle inattese
a contare i sogni
quasi fossero sacrifici
da tremare in silenzio
come preghiere inascoltate.
Per chi è
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Il sole, nel suo lento tramontare
fa scendere la sera nel paese,
qualcuno sulla porta delle case
attende chi deve ritornare.
I bimbi giocano vicino alla fontana
intorno al parco opache luci,
lungo il viale discussioni e voci
otto i rintocchi
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Tra le pieghe del cielo scivola un brivido,
ogni respiro accende un sentiero vivido.
Foglie tremano come mani di vetro,
disegnano ombre in un gioco segreto.
Il desiderio corre tra radici e sassi,
come un fiume che scava i suoi spazi.
Ogni passo
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avevo una certa età quando dal fondo del mistero mi chiamò
io non sapevo cos’era e chi era forse erano voci o un mistero o addirittura il silenzio
guardai il cielo aperto sull’infinito piangere un filo di lacrime sulle nuvole d’oro
scrissi nel battito
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Fu il dì di San Francesco,
te ne andasti,
come sibilo al vento,
d’improvviso, senza tormento
Da te passai
e l’azzurri tuoi occhi
ti chiusi, lancinato dal dolore
e sconforto del tuo consorte
Non riuscì il pianto mio,
che tal parea tutto
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 | Tace la via.
Tacciono i gatti
nell’ annusare il piacere
dell’aria notturna.
Il vento rimuove le nubi.
Regala frammenti di cielo
e una porzione di luna
che si fa strada nel deserto
immobile di case.
Annusare la notte
senza la soporifera
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| Cristalli di luce riflessi
negli occhi innamorati - come allora -
nel silenzio della sera che torna.
Corse di stelle sulle onde leggere -
e le mani incrociate - come allora -,
la dolcezza d’averti avuto accanto.
Raccontano i solchi sul
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Francesco un po’ per gioco
e un altro po’ per celia
nudato si trovò
contro la contumelia
e abbandonato il padre
più ricco che barbino
si diede a presepiare
Natale col Bambino.
Francesco detto Cecco
assieme ai confratelli
girava per il
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Avanza la Hipocresía, fiel retrato del Vicio,
con la tez pulcra, de jabón y agua santa lavada.
Reptil que se desliza, mísero y servil artificio,
de afectación teatral y la palabra profanada.
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Simula dolor grave cuando el juicio la
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Ha donato Se stesso
ai miseri
oggi e’ il giorno
della Sua festa
Patrono d’Italia
e dei poveri
rinunciando
a beni facoltosi
avvolto in umile
semplice saio
confortava aiutava
bisognosi
e’ nel Suo meraviglioso Cantico
Lode al buon Dio
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Leggimi dentro
come una pagina abbandonata
troppo presto
per raccogliere ortiche
e soffrimi ancora
quando toglierò la polvere
dalle mie ciglia
distolte dallo sguardo inutile
rivolto al buio in attesa.
Conquistami ancora
con le tue
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Qui si narra di uno scienziato antico,
che apriva i corpi per svelare
mappe segrete, e seguiva i nervi
come sentieri di luce.
Che nel silenzio dell’epoca incise
le leggi invisibili della vita.
Quando giunse la morte,
la terra non lo accolse
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Amici,
ora vecchi,
abbiamo un codice
tutto nostro
e ricordi
anch’essi solo nostri;
niente di che,
ma identitari
e risate,
insensate.
Un giro complice
di sguardi
e siamo ancora ragazzi,
Ammicchi
e ti specchi in quegli occhi,
tutti come
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E alla maniera d’Aretino,
caddi in disgrazia di sesso,
che sol poetar potevo, meschino,
in guisa di fesso
Marchiato ero
d’infimo destino,
o sì davvero!
In tal moto infino
Ria via mi trasse
in tenebra d’inganno,
che fuggir non potea senza
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Dove l’ultimo orizzonte lo sguardo esclude
e solo il mio immaginario la vastità include,
dell’infinito spazio ne colgo la conoscenza
e d’intelletto scorgo la poca mia esperienza.
Dell’infinito le mie nozioni mi facevano dubitare
e a tal carenza di
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nel silenzio ci abbracciamo
nello stretto amore degli occhi senza fine
semplicemente amici nel cerchio del mare
è velata la bellezza del fiore che sale al nostro cuore
ti voglio bene luna d’oro che piange
ci sentiamo ogni giorno nel filo di un
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 | Punti di partenza senza una destinazione
corsi ricorsi strani percorsi
col tempo nel tempo
tra alberi fitti si è smarrito
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| Un calmo ticchettio
sovrasta la siesta
danza di uno spazio libero
nella sfilata
d’ore pomeridiane
sul perpetuo sciacquio
che bacia lo scoglio
pentagrammi
di musica naturale
espandono i sentimenti
nella tavolozza
colorita dal tempo
mi
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Ti chiamo nel silenzio che mi schianta,
col cuore in frantumi e labbra mute,
tu che sei cenere e luce santa,
carezza d’aria che più non giunge.
Vorrei la mano che non stringo più,
quel caldo nido ormai dissolto,
ora soltanto al vuoto mi affido,
e
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Lieto giorno che a me vien sereno
nuvole e sole ti porti in seno,
il meteo dice mi posso fidar
senza ombrello mi vo’ a passeggiar.
E se il ciel triste s’imbruna
per soggiunte nubi ad una ad una,
tosto volgo a casa tornar,
per vincer la nube che
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Voglio essere felice
libero come una foglia nel vento
o una colorata farfalla,
felice di librarmi oltre il vuoto
e senza guardare giù
ambire a toccare le nuvole
che bianche, mi ricordano la luce...
Si voglio essere infine felice
e manifestare
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bella ti vedo nel sorriso ampio di spuma
danzano le piccole gambe e le mani d’argento
guardo i tuoi occhi senza fine c e la terra della mia patria
nel silenzio ti vedo bella fiore del mondo
i tuoi seni sono fatti di pane e di luna d’oro
quando dormi
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Ti porto in me come la luna nel mare,
riflesso tremante che mai può svanire,
sei vento leggero che sa accarezzare,
sei piaga segreta che non vuole guarire.
Nei giorni lontani la tua voce era fiore,
sbocciava nel cuore con petali chiari,
ora resta
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Ci sarà pure un sistema
per far tornare il cervello a posto
sembra che ognuno abbia dimenticato
il vero senso della vita
ovunque dilaga incomprensione
desiderio di colpire
oppure farla franca come si suole dire
tutto va al contrario
godere di
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 | Un po’ come piccioni
su un filo,
restano allineati
e immobili
sulla panchina del quartiere.
Liso il vestito
da giorni lenti e spenti,
rimirano assorti
il tempo e la vita
o altrimenti persi
in una dimensione loro,
remota.
Una parola a
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 | Ottobre dell’anno è il decimo mese,
procede spedito, sereno e cortese.
A ottobre il mondo si è fatto più grande
si è aggiunto un continente importante,
grazie a Colombo l’America s’è scoperta
una strada nuova davvero si è aperta.
Il contadino nella
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 | Io sono la folle
che vede il rovescio
del vostro sipario di seta.
Vedo il coltello che luccica d’argento
dietro la schiena che finge l’abbraccio.
E non posso urlare, non più.
Perché il mio grido è muto
come la stoffa
di cui sono fatte
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| Stasera quel freddo
raggrinza il tuo viso
ch’è stanco e cadente,
una dura corazza
costruita col tempo.
Nei passi veloci,
la mente si perde
solcando la gente,
distratta.
Il rigore dell’aria
riporta, di strano,
lontana,
e smarrita una
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 | Nello specchio dei tuoi occhi
ho visto il riflesso di tristezze
ormai passate,
tra le dolci lacrime che hai versato,
custodite come segreti mai svelati.
E nelle tue labbra socchiuse,
nel silenzio che tutto avvolge,
ho letto quell’amaro senza
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| C’era un prato in fiore
ora coperto di neve
d ‘un silenzioso amore
tenero intenso breve
li è celato il bacio
primavera infinita
tuo sorriso alla vita
passi del nostro incrocio
labbra rosse di fragola
donavano sogni vento
un’arpa
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Torneremo ad amarci
dolcemente
come se il tempo
non fosse mai passato
e questo fiume
che scorre senza sosta
sarà solo un ricordo
da mettere nel cassetto
con tutti i dolori.
Torneremo a baciarci
come una volta
e sussurrerò parole
fatte
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Serena mi è la festa
guardando lassù
i miei prati di stelle
e godo in cuor mio
e mi sento di essere
a spasso con Dio,
rasento una siepe
e cerco una pietra
per sedermi un po’
e che sia per due
che desiderano tanto
parlare da amici,
sì, aspetto
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Apollo in vanto
d’aver vinto su Pitone,
di frecce sue trafitto,
pose in questio Cupido
"I tuoi dardi valgono poco!"
Allorché Apollo così contrappose
il Cupido in dileggio,
l’infido putto tuonò scosse
in tal ferito oltraggio
e vendetta
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Ottombre è nu pumpiere furtunato
T’appiccia ‘o ffuoco e face ‘o scrapicciato
Tammorre e ammore bella cumpagnia
Orchesta ca fa grande ‘a vita mia
Musica e musicante... tutt’ ‘o bbene
Babbianno ciento core e mille vene
Regne stu tiempo e propio a te
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Bentornato ottobre
ho aperto la porta
al tuo clima salubre
si restringe la luce
che colora le foglie
con calma di pace
di zolla un respiro
si riposa il seme
in attesa futuro
sbadigliano i rami
ormai pronti al sonno
attendendo
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Cussì inbriagh son,
o Provvidenza Divina!
Cussì inbriagh...
E me fidi, coeur mè...
Me fidi e te voeuri ben...
Te voeuri ben come la rosa in del so roset,
che fidusiosa la se leva,
nasend de nòo sota al sul.
Cussì inbriagh son,
Provvidenza
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mi piaci quando taci quando sembri assente
i tuoi occhi paiono volati via
sei bella quando tace il tuo silenzio nella semplicità di una coppa di vino
farfalla di sogno tu che voli nelle nuvole del sonno
corolla di un silenzio ebro di tristezza
mi
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336805 poesie trovate. In questa pagina dal n° 271 al n° 330.
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