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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 362’836Autori attivi: 7’458
Gli ultimi 5 iscritti: Claudia Bazzucchi - MiuMiu - Giovanna Diodato - Ciraforever - Cialtronescon |
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C’è un bimbo da cullare e far sognare
con quella dolce nenia che sai tu
e se la canti bene guarda in su
dove la notte nera è in tuta blu.
C’è un bimbo da servire ed accudire
e dato che sei padre attento a te
che ricco come lui qui non ce
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tu che curi la ferita sporca di bellissimi incubi
camice bianco che sussurri emozioni ai pazienti sconosciuti
nella malattia nasce l’empatia della parola rubata al silenzio
storia di mille pazienti vissuta sul filo della vita
tu che provi a rubare gli
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Scaccio
le vittorie del cuore
accarezzo le sconfitte dell’anima
adoro le stelle
ma amo la terra
nella piazza in festa
mi sento solo
di maggio sul fieno
scrivo i suoi versi, versi
che il prato non legge
mi è dolce la vendemmia
anche se il
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Son piume al vento,
turbine di colori a
scender dal cielo,
sogno dalle piume d’oro,
vagabondo e soffice pensiero,
sogno al sogno a vagar sereno,
amor d’amore nasci e muori.
Son piume ed il vento le fa volare in
dondolio con l’anima alla ricerca di
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Perché non appigliarsi a quegli attimi
che fanno soltanto sorridere
invece di andare a pescare nel baratro
situazioni per le quali mettere al bando
sarebbe la prima ed unica mossa da fare
gelo dintorno quando nel buio assoluto
tutto parla di quel
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I sogni di ieri
erano nascosti
dalle nuvole scure
che riempivano il cielo
e non so più sognare
se non al mattino
quando il buio
già muore di luce.
I sogni di domani
sono ancora vivi
ma piangono pioggia
e la terra reclama
nuovo
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Mi vesto di realtà,
i sogni sono di là
-già è al lavoro l’anima-
ho per guida i miei sentieri,
là fra spini molto cattivi
i gigli rossi nascosti
non vivono la luce dell’azzurro.
Voglio i calici
di quei fiori rupestri,
in questo mio, essere
c’è
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Nacque quel tempo, come bimbo da accudire
e da stringer al petto,
tempo maliardo dalla cresta d’oro,
giorni su giorni andati e mai tornati.
Nacque nel canto degli uccelli,
mare imperioso d’anime gentile,
nascevan emozioni e sentimenti a coprir
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Quant’è difficile saper cogliere l’attimo
non certo conveniente quando
a conti fatti tutto si rivolta contro
un esame di coscienza si rende necessario
ove trovare il bandolo che tutto espone
su quanto l’accaduto si è imposto
onde alleviare
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Dove muoiono gli addii
nel tempo che rimane silenzio
senza dire niente
un profondo respiro di solitudine infinito
si disperde nel vuoto dei ricordi.
Dove alberga il futuro
su quali labbra l’amore si domanda
per quanto tempo tu sarai in me
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S’apre ogni fiore al mattino
col primo raggio di sole,
e di sua dolce fragranza
l’aura inebria d’intorno.
E avanza l’amico giorno
al lieto canto d’augelli,
che come violini al vento
il cuore tuo accarezza.
E pure fresca una brezza
arriva dal
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Sana le mie colpe
e non pretendere
che io sia sereno
perché questa terra
non è stata fatta
per la gente felice
ma per chi sente
le ferite del cuore.
Tergi le mie lacrime
perché io possa
piangere ancora
il dolore dei morti
che se ne sono
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Quando la scena
tanto bella abbaglia
dal cuore in subbuglio
l’anima si stacca
e mi nascono pensieri
e cercano posto nella mente,
belli, come ma ho sognato.
Poi, una stella io sogno
tutta per me,
e cerco poi il libro
che ogni cosa
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Si se mette a trapania’
chesta chiocca ogne mez’ora
pecché ‘a vita vò spila’
cchiù s’affanna e cchiù n’addora.
Si se mette a tuzzulia’
‘nfaccia ’a porta sturzellata
pecché ‘o tiempo vò ‘nzerra’
resta niscia e scunzertata.
Si se mette a
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Un profondo respiro
via il freddo via la noia,
si apre una porta di liberazione,
un volto estasiato.
Sopra l’orizzonte
la città schiacciata dalle nubi,
scivolando e volteggiando
in mezzo alla campagna
è sconcertata.
Fa un freddo
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Credere di poter trasmettere i nostri valori
è qualcosa che ci fa sentire completi
e per i quali combattere risulta sempre meno difficile
anche se a volte faremo volentieri a meno
nel mettere di mezzo quanto più nel cuore si divincola
onde non
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Buongiorno!
Caldo, dolce, il tuo saluto
mi carezzò il viso
ed il cuore se ne rallegrò.
Mai immaginato
che quel semplice messaggio
potesse far nascere tale emozione.
Eppure lo spirito ne abbisogna,
dolce cura,
gradita.
Ora che siamo nelle
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La luna
mi ha detto il tuo nome
e il vento
che sussurra maledizioni
è solo un respiro
che la cenere notturna
non vuole pronunciare
alla fine del giorno.
Le stelle
mi hanno negato la luce
loro che sanno
quanto dolore ho provato
quando
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- . -
Mi basterebbe
ascoltare la tua voce,
così composta
profonda e dolce.
Accompagnamento ideale,
musica per le orecchie,
ma ancora di più
per il cuore...
Né più e né meno
che un preludio d’amore.
Ma tu non vuoi,
esiti a darmi
questa
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Sei luce di sole
nell’estasiato sorriso
di un girasole innamorato.
Come onda
nel mare dei tuoi occhi
dolcemente mi culli
il tuo sguardo
mi veste regina di cuori
mi colma le braccia di papaveri rossi
tra i biondi capelli
mi posi il
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Divino è il Redentore
la pace che all’uomo dona
è vita, vita vera che cresce in noi
e noi la possiamo donare:
e farla nostra, restando in Lui
e i passi dell’uomo si fanno azzurri
e sono là presenti nei cieli
dove l’umana vita è assente,
ma, non è
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Girovagando per strada
sola tra la gente
con lo sguardo assente,
ti fa compagnia
una borsetta di nostalgia.
Tutt’intorno un gelo di candore,
è tutto un silenzio assordante
anche il rumore.
Scroscia il cielo plumbeo,
un cielo piangente,
la tua
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Calamità sempre più in voga
senza rispetto sembrano sorridere
divertimento per il quale fanno di tutto
onde sconvolgere il nostro vivere
difficile prendere decisioni sul da farsi
istantaneamente tutto dintorno crolla
appigli sfuggono ai nostri
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La Befana è arcobaleno
transgenica e salace
ama stare sempre in pace
e non usa mai il nemmeno.
Quando il tempo ha il senso giusto
lei prepara dolci e doni
per i vispi e per i buoni
bene immersa nel trambusto.
La Befana è iperdotata
lo assicuro
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Le macchie sui ricordi
i respiri ormai perduti
e gli sguardi gli sguardi
fissi sui miei occhi.
Le parole che feriscono
le carezze che fan male
i riflessi sui capelli
distraggono le ombre.
I veli sopra al cielo
che sembrano dolori
e nuvole
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ehi tu che riposi nell’azzurro della memoria
ascolta la bellissima ferita che urlo al cielo
ti sento nella lotta dei giorni futuri straziati di parole
sei fortissima nelle preghiere levate dalla tomba degli arcobaleni perduti
nel silenzio del dolore
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Nelle notti di luna calante
caccio il sonno nelle ombre
che divorano i crepacci
figli della mia valle,
mi alzo nelle luci della fede
e là, da solo, cerco Dio
vivo nei passi dell’uomo.
Godo delle vittorie inattese,
mentre soffro per le sconfitte
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 | Quattro le mosche grasse, ricordate,
quattro, si disse sul velluto grigio,
si scaldano or su un canto del destino.
Intanto taglio un fico nel giardino
e so che poco scalda d’ogni tipo...
Ma in questi tempi sai, parlar di fico
sebbene i troppi
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 | È cambiata la Befana
le scarpe non son rotte
e, cosa ancor più strana,
sono anche lucidate.
Non è scesa dal camino,
illuminata dalla luna
va incontro ai bambini
che attendono fortuna.
All’inizio paiono confusi,
minacciano di andare,
un po’
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| Ritorna nuova la sera
Luna nuova o piena
ritorna
come ogni
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| Nuvole sospinte da un vento gentile
navigano leggere
nei colori del tramonto.
Il pensiero arpionato le segue
nel lento andare
sempre dritto
verso ovest
dove il mare accarezza la terra.
Pomeriggio di inizio anno,
plumbeo e ventoso,
i
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| nel silenzio del sacrificio urlo il mio matrimonio con la felicità
oh tu ferita virtuale sporca con gli errori bellissimi d’incubo
voglio vivere con le camminate sudate di cuore
nella flessione sputata d’amore m inarco di gioia
voglio urlare di una
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| nel silenzio del sacrificio urlo il mio matrimonio con la felicità
oh tu ferita virtuale sporca con gli errori bellissimi d’incubo
voglio vivere con le camminate sudate di cuore
nella flessione sputata d’amore m inarco di gioia
voglio urlare di una
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Sono un frammento di carne e universo,
energia e materia,
spirito e pulviscolo.
In un enigmatico lunario riconosco il
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Ho provato
a indossare il tuo dolore,
mi stava così largo
come una tenda antica
di quelle che
non lasciano passare la
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Se fossi solo felice
di certo ve lo direi
e se in cuor mio
vi fosse amore
su, al cielo lo indirizzerei
perché tutto questo
non sarebbe che un dono
da condividere con chi
in me trova riparo...
Se fossi solo contento
non direi il vero
poiché in
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E mentre fuori piove
si accartocciano i pensieri
a fluttuar si aggrovigliano
tra i dubbi
dalla polvere resi neri.
Eppur in ogni goccia
v’è l’essenza dell’algida purezza.
E senza alcun certezza
si tinge tutt’intorno
e avvolge un’aura in un
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Baci rubati alle stelle,
impazzita la luna ci guarda
e la madre tua
non si allontana,
l’amore che scoppia
questa notte è con noi
si lascia guidare
vuole crescere ancora
vuole una piazza,
un mare in burrasca
una pazzia di entrambi,
presa per
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La luna ti guarderà
e non sarai sola
nel cielo d’argento
con le nubi di pioggia
che accarezzano
il mondo finché sarà
di nuovo l’alba
a portare nuovo giorno.
Gli angeli ti baceranno
e non sarai triste
qui tutto va avanti
anche i nostri
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Passeggio io nell’alba chiara,
quell’alba che ha appena annientato
il buio freddo della notte.
Nuovo pure io mi sento,
il cuore, apre le sue finestre,
la mente vola su letti di petali,
l’anima mia cerca le Cattedrali
dove la storia ha lavorato
e
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A te ca spicche ingrese e faje ‘o buffone
‘o funno cunzumato ‘e nu cazone
cu na cazetta rotta sotto ‘o tacco
e ‘a carta usata e strutta ‘e miezo pacco.
A te ca si pueta ‘e qualtà
dduje verze stritte stritte pe’ spieca’
sta vita ca fujenno ‘a
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Ed un sospir volante
Timido e saccente,
ad anima vibrante,
gioisce e piange
con umile cadenza.
In docile cammino,
imperversando vado,
passo su passo seguo il contorno,
a costeggiar le sponde
strada di bosco, andata e ritorno.
Ad annebbiar
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 | Nell’ incavo de ‘l pensiero
poggio li occhi all’alba nuova
dove la spiaggia resta sola, mattiniero,
il sole, illumina i colori, e trova
un’onda raccontarsi dell’inverno.
Lontano, la scia d’una lacrima
riemerge in un giorno di ieri,
scopre
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Nel mio cuore dimora la bellezza,
la mia anima è uno scrigno di emozioni.
Ti amo e ti amerò
come il fiume ama l’acqua dei ruscelli,
il mare l’acqua dei fiumi.
Vivo la vita nella tua luce
come un fiore che ama i raggi del sole.
Come l’eco delle
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Il cielo per me non esiste
e preferisco stare solo
dove le nuvole non sono
arrivate con la loro pioggia
a sporcare ogni cosa pulita
con il fango di una terra
che non ha più ricordo
del vento che soffiava prima.
La strada per me non esiste
è
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Chiuso serrato è l’uscio che è or la casa
da più di cinque giorni solitaria e vuota
fu la cara nonnina del quartiere tutto amica
ghermita dal letal morbo che da tempo infuria
e se ne è volata solitaria lassù in cielo pur vuoto
è oggi quel nido lì
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Quando il mio cuore canta
il sorriso mi veste lo sguardo
e l’anima mia si dispone
per incontrare il Suo Creatore,
ed il giorno mio
è tutto un’alba nuova.
La bellezza che mi circonda,
non l’ho mai vista così viva,
mi accompagna su arditi passi,
mi
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com’è successo
che io
che te
semplice
come un respiro
e poi che noi
com’è successo
da noi
semplice e complicato
come
la fine di un
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Tu sei per me lontano,
troppo lontano
come la luce di una stella.
Sei per me anelito di vita,
il grande sogno sereno
dentro il travaglio dell’esistenza.
Sei per me luce che sempre
affascina,
brivido di estatica purezza
in un cielo
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Ci lasciamo alle spalle
decenni di affanni,
di guerre, violenze
e di tanti malanni
Non avremo
forse rimpianti,
di grandi guai
ne abbiamo avuti tanti.
Fuochi di guerre,
accesi nel mondo,
non c’è più nulla
di lieto e giocondo.
Morti,
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Quest’anno
lo so già,
splendido sarà.
Ricco di opportunità
e bellezza a sazietà.
Giorno e notte
niente mancherà.
Sarà ricco di abbondanza
e di fiumi di speranza.
Mai più guerra sulla terra.
Fiori e frutti nella serra.
Spazzerà via i
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Sorride assonnata la luna
nell’alba che nasce e
in quell’incantesimo,
petali d’emozioni mi vestono
di cristalli lucenti rubati alle stelle.
Io,
principessa della luna
nella carezza dell’anima
cerco emozioni nascoste
nel luccichio di gocce
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Una bianca nuvola veleggia
sospesa incerta nel blu
Un vento tiepido
agita i lembi della giacca
Era il giorno del tuo ultimo saluto
il cigolio delle tue scarpe
il tuo cammino segnava
nel grigio film dei miei ricordi
Oggi come ieri
ti
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Il mio paese è posto su una collina
salite e discese da sera a mattina.
Mi fermo per
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Ve sete accorti che ar Santo Natale,
co li Re Maggi guidati da’ na stella
accesa apposta ne’ la Notte Bella,
fra li
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Sopra le nuvole
un respiro di speranza
e passi di silenzi .
Avessi almeno una parola
in questi giorni di
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Hai voluto vivere,
vivere davvero
nella fugacità di un attimo.
Il tuo spirito ancora bambino,
ribelle guerriero.
Non sapevi più lottare,
ma i sogni sì,
quelli ancora li avevi.
Prigioniero in un corpo
che non riconoscevi
Smarrita la
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Leggo qualche cosa
per non annoiarmi
e ripenso al vento
delle notti d’estate
le lucciole morenti
sul bordo del bosco
sembravano cantare
per un’ultima volta.
Piango una goccia
per non pensare più
e rimango al buio
con i quaderni
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Ad Ascoltar la vita,
è amor a sperar in un vissuto .
Anno nuovo a gemito di bimbo,
spontaneo e festoso,
allegre allegorie, petardi, botti e
sognanti attimi a profumar le ore.
L’aria fa lieve e la musica empie il cuore,
brindisi, baci e abbracci a
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 | Siamo milioni di angeli senza cielo
figli con il futuro rubato
abbandonati al freddo ed al gelo
con il cuore imprigionato
sopra una striscia di terra
senza alcuna via di uscita
dentro una tragica guerra
che ormai sembra infinita.
Dalle crociate
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336013 poesie trovate. In questa pagina dal n° 4291 al n° 4350.
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