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Dove sono finiti
i miei versi di una volta,
pieni di una magia
che solo io capivo
ma che mi riempivano
di una emozione
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Corri corri il tempo non aspetta
.
è così che hanno insegnato sin da piccoli
senza mettere in conto
quanto poteva ledere un simile comportamento
ansia paure dubbi facevano la loro comparsa
senza chiedere il permesso
.
solo da grandi riusciremo a
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Applaudendo il sole,
il primo sorriso
al sussurro del mare.
Il vento accarezza
l’immenso cielo
sulla spiaggia d’oro.
L’ ottimismo risale
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Un vitigno di uva nera americana per anni
abbandonato e cui sol sole pioggia vento
con amore e premura cara donavano lor cura
e che in autunno a donare si offriva
generoso al passante sconosciuto solo
che lui lesto rapido lo volesse con la
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Bevo il vino
delle viti dell’infinito
e la grappa
che mi preparano le galassie
passo le mie feste
con i profeti della
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Solo i morti
hanno visto la fine della guerra
e l’inizio della primavera
ci ha visti morire
con i nostri dolori
di fine aprile
e senza di voi costruiremo una stella
dove brilleranno i sogni.
Solo i morti
ci sussurrano parole d’amore
e il
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Partigiano è il cuore
di chi crede e spera in un futuro diverso;
sacrifica la sua stessa vita;
resiste alla fame, alla miseria, al terrore.
Guarda in faccia la paura e trova la forza per rovesciare il destino,
rendendo umano agli occhi di un
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Ho chiesto un caffè.
Tu, un semplice bicchiere d’acqua.
Sei stato sempre attento nelle tue cose.
Io, un po’ meno.
I nostri occhi si parlano.
Osservano quello che il cuore non vede:
il tuo esser più curvo,
il bianco dei miei capelli.
Siamo qui,
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L’arte del pettegolezzo pare proprio non avere confini
inutile intervenire per sedare la conversazione
il tutto verrà messo da una parte per riprenderlo poi
quando la strada apparirà vuota
giorno e sera non fanno differenza
la luce dei lampioni
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In quale stanza rimane il profumo della vita
il futuro è solo fantasia.
Rimani alla finestra anche se stai al buio
l’amore non ha paura di stare solo.
È vento di silenzio
infinito nel suo battito di vita
verità di uno sguardo
sottile respiro
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Scrivo il nome tuo, poesia d’autore
sigillo di maree, grafie
Lo scrivo con mani fameliche ridondanti
di segni che s’incurvano, alcuni
s’allineano altri
mendicanti
Scrivo il nome tuo, poesia d’autore
impronte nell’aere, meteore
Ne slego il
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I morti non parlano
e non sanno
se l’amore è finito
fra le pieghe
di qualche parola
mai detta
mentre la sera
spiegava le sue ali
su qualche perdono.
I morti non sognano
di altre notti
sussurrate a metà
fra le nuvole
e i cieli
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Guarda il vecchio al risveglio
nuovo della natura e laggiù guarda
che a rifiorire son tornati i mughetti
lì in un angolo nascosto del giardino
e nati da alcuni un tempo colti
dalle sponde dell’ amico fiume,
guarda e il pensiero suo presto corre
a
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Avemmaria Madre Celeste
metti le mano sopra le teste.
Dacce la forza de vive, de crede
illumina i passi co’ la tua fede
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Tutto è diverso agli occhi chiusi
di chi vede solo dentro sé,
eppure in un passato tempo
c’era chi camminava
sull’altro lato della via
senza fare caso al traffico dei passi,
spesso così pesanti
da alzare molta polvere
intrisa di giudizi e male
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Sono vento che ripara nella cruna del tuo cielo
Quel confine color miele, come il mare nel tramonto
La prigione che mi insabbia, il mio intimo elemento
la scogliera frangiflutti che gabbiano adesso anelo.
Come un salice mi inarco per baciare la tua
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t’ho lasciato andare
osservando la curva delle spalle
sparire all’orizzonte
fissando lo sguardo su quel punto
fino a non vedere più nulla.
Non potevi restare,
dovevi prenderti cura di un altra anima,
te lo dovevo quello spazio
l’unico modo per
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 | Estasiante cammino
sentiero inesplorato
inebriante sarà vino
nel castello diroccato.
Incedo lentamente
con l’Anima in pace ...
mi guida nella mente
ammaliante voce.
Pietre senza tempo
raccontano le mura
cuor poetico campo
arroccate su
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Dal cielo rosa pullulava una stella,
dov’era la luna?
Un’alba di perla
parea di vederla.
Erano poche le stelle
in mezzo alla nebbia di latte
rilucevan silenti
con zampette di gatto.
Tremava un sospiro di vento
squassando il lume
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 | Nascosta li in una stilla scorre
lungo gli argini.
Goccia dopo goccia, scivolando
ondeggia nel viaggio,
struggente desiderio
di vita.
Pare parte dell’ insieme.
Ma lei non lo sa.
Dondola scivola ricade emerge
scompare tocca pietre e semi
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| Un attimo soltanto un attimo
per rincorrere chi con fiducia
riesce a captare il vero senso della vita
cercando di inculcare in chi
non vuole neanche sentirne parlare
causa inconvenienti che ogni dì
si prodigano onde intralciare il
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| Sei luce nel buio
quando una stella mi porta da te
nel tempo vissuto di ieri.
Primavera di glicini e ginestre
soffio di scirocco
quanti respiri vivono di sogni.
L’azzurro del mare sconfina nel cielo
cantano le onde la melodia del ritorno.
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| Canto per te, mia luna, una canzone
per farti compagnia nella notte,
quando solinga vaghi su nel cielo,
per rischiarar vallate, borghi e monti
con i tuoi raggi argentei e silenziosi.
E col mio canto, danzi tu col mare,
ove ami poi specchiarti per
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Lentamente
scendo verso il tramonto
e non ho voglia di tornare
verso la riva
quando il fiume ormai
è divenuto un mare
di dolore consumato
dagli anni in attesa
di una falce nera di buio.
Dolcemente
scivolo verso la fine
non ho speranze da
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Le parole del vocabolario
mi accarezzano la mente
come le ali di una libellula.
Le parole del vocabolario
non mi ispirano più
a scrivere poesie d’amore.
In un mondo
che non mi appartiene.
Le parole del vocabolario
non mi aiutano più
a
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Da sempre accarezzo il sogno
la mia penna scivola su bianchi fogli
alla ricerca di quei momenti
e mi soffermo al pensiero che mi pongo.
Passeggio con la mente tra i ricordi
e tra i versi mi ritrovo
si, rivedo le splendide notti,
le meravigliose
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Quante occasioni a portata di mano
che non sappiamo come gestire
ogni giorno qualcosa incide
e non poco sul da farsi
per il quale è difficile porre un freno
specialmente quando ostilità
fanno di tutto per intralciare
causando un vero e proprio
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Erano passati giorni
dall’ultimo sorriso
e navigavo ancora
in quei mari burrascosi e tenaci
che non lasciano tregua
nemmeno alla marea.
Trasportata oramai
come facile preda
di bestie feroci e affamate
di resti sanguinanti.
Chissà quale parte
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Il tempo va sempre avanti,
incombe il tramonto,
non ti spaventa e non ti fa paura.
Il sole muore
come l’ultima goccia di pioggia,
tempesta assordante
a ricordo delle notti d’estate.
Come un azzurro cielo
regali il tuo sorriso,
come neve che
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Piange un cane abbandonato
ai bordi del viale.
Piange un cuor di cane,
dolor ad addolorarle l’anima,
perduto e perso, piange il suo padrone.
Ad animo innocente piange l’amico cane,
mugola l’abbandono,
straziante solitudine ad obbligo
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La musica, le note
che tu scrivi
le leggo solo io,
/ nella solitudine /
questo pentagramma, nel cuore
segni
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Il cielo è azzurro
la Pasqua è già lontana.
Il fiore di pesco è caduto
cacciato dal frutto
che vuole posto e colore,
così lo spirito mio
che felice ha ballato
nella luce esplosiva
di una Pasqua attenta
dispensatrice di doni.
Anch’io un fiore
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Infinito pensiero sei libertà di solitudine
quando la paura vola nel tempo di noi.
Giorni senza età
vissuti sempre nel buio
qui il tempo è silenzio di sguardi.
In questo cielo che non dorme
la notte è un lungo sogno d’amore
luce che illumini
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Se non ti prende il cuore
se non fa sbocciare
le piogge a primavera
e se il vento non semina
ricordi di cielo
quando fuori tutto è fermo
anche il respiro dei giorni
e le stelle prima di sera.
Se non ti coglie improvviso
come una carezza
data
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Guardo le piante fiorite del giardino
e i colorati fiori e con la fantasia
dipingo il volto della mia Primavera:
roseo colorito il volto glielo dona
la corneus rubra, oro intenso quei
capelli come della forsizia il giallo,
occhi dolci delicati
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Difficile tornare a rivedere le stelle
quei tratti di vita che su carta
ancora rilasciano effluvio
scongiurando il peggio incitano
a coltivare quanto sino ad oggi
non si è mai tirato indietro
seppure con cautela
abbiano spronato a
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Coi tuoi trascorsi e con le mie avventure
madre mi sei mitica regina
in questo cielo smunta ballerina
mi giri intorno e in tondo con le cure
degli anni il tempo i giorni cari e pure
sei l’alfa e sei l’omega serpentina
di questa vita degna
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Si la vie s’avance,
Ouvrant le chant de l’espérance,
Puisant dans nos profondeurs,
Ce Hip hop comme danse de coeur,
Inspiré par des envolées physiques,
Emblème de notre instinct de survie.
Livrons nos notes de musique,
A ces partitions
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Seul un regard tourné vers le ciel,
Ouvre le champ de l’espoir.
Poursuivant les élans du cœur,
Hip hop de la joie du danseur,
Invitant l’esprit à quérir le corps.
Et si l’âme connait les préceptes du bonheur,
Lao Seu délivrera ceux de la
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Ecco il giorno dei miei giorni
con gli occhi che non vogliono vedere,
ma il cuore sì, lui vuole sentire.
Cascate giganti di baci
mi trascinano dove tu
muovi lentamente i tuoi passi,
io accarezzo lievemente
ogni rotondità della tua vita
e vivo
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Ancor oggi come dettano della natura
i ritmi alla fine di aprile del pioppo
aleggiano nell’aria i bianchi pappi
quei frutti piumosi della viorna
cari al vate immaginifico e il ricordo
corre ad un tempo lontano quello
degli anni del ginnasio e al
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Capita di svegliarti
avendo negli occhi
brandelli di sogno.
A volte immagini sfuggenti
ma che rimangono
ancorate nell’anima
a sussurrare la loro verità
eterea e inconsistente.
Sono poesie incompiute,
null’altro che tramontana
attraversata da
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Ailon, er visionario mijardario,
dice de nun da retta a l’esprosione ...
è tutto a posto e, l’armamentario,
cià solo un
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 | Sono arrivate sì
con il loro volteggiare
proprio oggi di lunedì
non poteva essere altrimenti
il primo anno alle quali non ancora pensavi
visto i capricci del tempo
un magnifico regalo ancor più apprezzato
volgendo lo sguardo alla natura che mai
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Mi amavi a giorni alterni
il calore dei nostri corpi
era ancora unito
e già tu mi dimenticavi
come si dimenticano
i sogni al mattino
quando il sole cancella
ogni traccia di buio.
Mi amavi ad ogni respiro
mentre ti amavo
e poi tutto finiva
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Oceani di vento
sento nel cuore
e in vita guardandoti.
E tu, ferma non stai
mi dai un sorriso
che neppure nei sogni
l’ho trovato e non lo troverò.
Ti chiedo di amarmi
per placare l’uragano
che mi porto dentro.
E tu, più ancora sorridi
mentre
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 | T’aspetta quel cuore gitano
de’ li occhi che osservano l’aria
parola pronuncia il vento
e si adagia, seduto di istanti.
Sospeso, incrocia i giorni passati
come un ramo abbraccia il suo ramo
così, pervaso di pochi pensieri amati
nel tempo una
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Ricordo il tempo dei miei occhi
che non potrà tornare,
il mormorio di freschi ruscelli,
pascoli verdi con fauna felice,
cinguettio di uccelli in volo,
nidi e armoniose melodie
nei giardini vestiti a festa,
sui volti pace e serenità.
Uomo stupido
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Acqua, mia invidia,
tu che lambisci i suoi capelli,
mestamente ti prego:
accarezza
il suo morbido viso
il suo morbido
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Dopo anni di silenzio è tornato,
improbabile e irrazionale,
assurdo e struggente,
osceno.
Il corpo prigioniero del
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Come la pioggia quell’arido campo
sofferente e provato sotto la calura
va ad irrorare e alla lì spenta
seminagione dar vita e a rinverdire
così quel lacrimar che ecco nasce
per un amato non riamato amore
spesso dona ad uno spento cuore
e inerte
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Conchiglia in mezzo al mare,
terra di nuraghi
con blocchi di pietra,
grotte scavate dal mare,
venti impetuosi che mutano i giorni
con impeti d’ira e bonaccia,
alberi ricurvi a cercare il sole.
Piegate dal vento di maestrale
le secolari querce sono
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D’antico veste l’arroganza,
ch’intrisa s’insinuò con plagio,
nel sano sentiero d’alme pure.
A perpetrar l’inganno, incline,
nell’incuria c’altrui, ebbe a patire.
Fù tristo l’incedere, seppur conscio,
che d’un amor fraterno s’ebbe a subire,
da
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Riprendo il cammino
La storia ha la sua via
Io ho i miei sentieri
Ricchi di croci di pietra
Nate quando il fango non c’era
Allora gli uomini cantavano
Sia a l’alba e al tramonto
E non sommavano il denaro
E le notti erano fredde
Ed i sogni erano
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"TRILOGIA DELLE TENEBRE"
1) - La tenebra sarà la mia sposa -
Coglimi
mentre sarò all’ombra
dell’ultimo cielo di cenere
e quando la tenebra
sarà la mia sposa
non avrò altro desiderio
che finire i miei giorni
fra due ali di
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Quanno t’ha fatto st’uocchie
‘o sanno pure ‘e prete ‘e chesta chiazza
‘mpastava ‘a cchiù carnosa sfugliatella
spassosa butirrosa e aggraziatella.
Quanno t’ha fatto ‘a vocca
teneva dint’o furno nu babà
ca ardente comme ‘o cielo ‘e sta città
cuceva
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Notte,
oscura e lenta, - e fredda –
Sola compagna l’anima smarrita
e pensieri duri che rimbalzano
sulle pareti nude di sorrisi.
Vive nel buio quel lato oscuro
misterioso e segreto
dove alberga paura e coraggio
dubbio e certezza
- ombra che
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Nun so se pure a voi v’è capitato,
d’avecce a casa un parente stretto...
fijo, marito, nòra ... fidanzato
che nun sopporta
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Fine aprile e a rifiorire
tornano le azalee s’aprono
al cielo tre color diversi
di tenue dolce ciclamino
di rosa delicato e rosso fuoco
e portano il vecchio che sospira
a quel suo tempo perduto e antico
quei colori dello sbocciare piano
della
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Povero mondo inquinato,
accecato da odio e fame di potere.
Regna incontrastato il virus grave del male,
non ci sono rimedi,
nessun vaccino può prevenire o guarire,
neanche una fata regina
che sappia condurre tutto a buon fine.
Un’ondata di
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336198 poesie trovate. In questa pagina dal n° 6161 al n° 6220.
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