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In questo primo vagito di primavera
ridono al sole i tulipani e gli iris giaggiolo,
festa di colori, e alla vision ridono gli occhi,
e all’aria poi danno profumo lieve delicato
quando dal vento accarezzati gli iris giaggiolo
e i compagni tulipani:
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Esiste un attimo speciale
che non tralasci l’ascolto del vento.
E’ assiepato in fondo
e galleggia muto nella linfa del
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 | Suprema odierna stagione
ancor più nei giorni di sole
ove pur ora sboccia un fiore
vitale tripudio splendore!
Tutto rinasce in bellezza
divin dono d’immensità
cui madre natura è carezza
d’un sogno color eternità.
Incedi sui prati lentamente
-
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| Sa di sale il mio corpo,
pietra di roccia ruvida sono fatte le braccia.
con i peli sembrano boschi inesplorati.
Miele.
I piedi, ballerine che si muovono
sul palco del S. Carlo
di Napoli.
Le mani, due ragni che filano temi,
che bussano su quadrati
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| si nasconde, si trasforma sta in silenzio ma non parla
mimetizza la pochezza tra parole a cianfrusaglia
Spesso lo chiamano leone non di zoo o da angoliera
ma con patetica tristezza riferito alla tastiera
Ha le braccia corte corte spesso ha serpenti
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| Sono stille di pioggia
che mi bagnano il cervello,
si asciugano in fretta
scivolando nella gola,
il sapore plastificato
è riluttante al contatto
con la lingua e il palato,
il rigetto viene placcato
dal diluir dell’acqua
e scende senza freni
e
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| Irti pensieri s’affossano
nella malferma mente
svaganti di molle d’acciaio
e l’affanno prende
Quantunque in fuga
l’umor si rapprende
nel canto d’un cigno
si stende
Or lampi di genio
si paventano
ad ombreggiare la luce
Mesto
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| Affonda la notte nel buio dei respiri
sulla bocca dei ricordi
il sapore del tempo
nostalgia vestita di poesia.
Ancora un respiro
prima che il sogno
soffochi in un sorriso lontano
l’eterno andare via
per dire io sono qui
nel futuro
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| Percepisco il disagio dei giorni dimentichi
il vissuto martellante dei rintocchi di grandine
la trappola di ogni fuga
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 | Si modifica il senso della misura
nel modello che ha avvicinato
consoni respiri d’amore
in un tempo di voce breve.
Spazi
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| A volte ci si chiede
quale scopo possa avere l’accaparramento
e perché diventa così indispensabile
voler eccellere lo sappiamo piace a tutti
ma un pochino di ritegno non farebbe certo male
basterebbe prevedere le mosse ibernando il
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Ora non parlare
la sera è dolce
e il vento porterà
via i dolori
con un soffio lieve
che sfiorerà
la pelle e il viso
nel silenzio.
Ora non pregare
Dio sa già
tutto ciò che è stato
e non devi
aggiungere nulla
a queste ombre
che il cielo
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Dormivo
in un sogno senza senso
sentivo
su di me voci
erano
angeli o demoni non lo so
sia gli uni che gli altri
mi
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Dolore rimpianto è la fine di un’epoca
come non mettersi le mani nei capelli
torneranno mai quei momenti
quando vivacità inebriava i cuori
saltimbanchi si esibivano
equilibristi in giochi sempre nuovi
elargivano grandi piccolezze
lasciando ognuno
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Era l’aurora di un giorno di primavera a Roma,
là lungo la via imperiale la gente passeggiava,
il sole lentamente s’insinuava sotto la chioma
dell’albero della vita, la fantasia ci trasportava.
Un giorno come un altro, forse e d’improvviso
un
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Il mio pensiero stasera vola...
Vola il pensiero...
Vola e si perde nell’immensita’ del mare.
Scende nel blu
degli abissi di un mare in tempesta,
tra scogli di pietra
levigata dal sale e
bruciata dal sole,
nella sabbia ardente
di un
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Non so se dicevi
la verità
quando giuravi
di amarmi
più della vita
ma io ci credevo
e speravo
che la notte
non finisse più
nel giorno
ma continuasse
per sempre
fra le stelle scure.
Non so se
le tue lacrime
fossero un segno
di
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Passavo per le tue stanze d’amore
labbra di petali rosa.
La notte cerca il giorno
e la luce diventa cielo.
Solo solitudini
alla fermata del bus
da una finestra socchiusa
cerco il tuo sguardo
sospeso nel mio pensiero sempre tu
notte dopo
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Umilmente
se ne va la luna,
assettata
dona sguardi
di speranza.
Sul colle mio caro
si ferma un po‘,
ascolta i venti di guerra,
riprende il passo
e va a cercare semi
di una nuova speranza
per regalarli ai poeti,
con due dita in bocca
faccio un
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In quella improvvisa traversata
vive l’azzardo
d’un quasi amore
svicolando il pudore su accalorati inguini.
Mosse di
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 | Ritornano alla carica
i tuoi denigratori
han pronta una discarica
di motti dagli odori
davvero nauseabondi
per essere parole
ma tu non ti nascondi
e alla luce del sole
ti mostri come sei
formosa e sorridente
e dei tuoi farisei
non te ne frega
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| Credevo di appartenerti.
Credevo.
Mi liberavo di mani e sogni all’improvviso
di te
ero terra bagnata di pianto
di te
terra increspata di sogni.
Non c’eri nei miei occhi.
Non riconoscevo più i tuoi battiti.
Credevo di appartenerti.
Quante cose
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| Che tristezza ogni giorno s’impone
con quel suo fare tutto speciale
unicità che certo non incanta
se non per chi riesce a tuffarsi in altri lidi
convenzioni rimangono solo su carta
in attesa che il tempo
possa di nuovo accendere quel faro
punto
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Non c’è più niente
non le carezze
e le voci dei bambini
non le nuvole
e la timida luce
che dal tramonto
portava alla sera
in un coro di stelle.
Non c’è più vita
e le strade vuote
sembrano un telo
bianco per dipingere
la nostra
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Attese risposte
la storia chiama,
risponde solo
chi l’uomo ama,
le forze del male
temporali si fanno
e tutto ricomincia
come una vittoria
diventata
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Rapsodie diverse
nella melodia d’andare
ove l’encomio della scelta
rilasci il giusto aroma da assaporare
con palato
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Che fortuna quest’oggi
inatteso evento ha depennato
quanto in sospeso riusciva solamente
a ledere ogni particolare che la vita infrapponeva
onde non far comprendere
il senso per il quale combattiamo
un vero smacco da accantonare
affinché più
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Quante volte si è soli
nel niente di un ricordo
ora che la vita mostra il tempo che non hai.
Parole senza respiro
nel cuore che se ne va in giro
forse sei tu negazione di un giorno
andato via tra il cielo e Dio.
Non ci sono respiri
solo
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Avremmo dovuto
restare insieme
pregare le nuvole
e ringraziare
le ombre scure
per tanta passione
e per le notti
regalate dal destino
al fuoco che arde.
Avremmo potuto
rompere il silenzio
e poi tacere
come chi si ama
da troppi
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Amami così come sono:
con i miei tormenti, le mie fragilità
le mie tribolazioni, la mia ambiguità.
Amami
perché il mio pensiero si è disperso
lontano da te in un mondo diverso.
Amami
nonostante i dubbi, la mia infedeltà,
passione e via dolorosa è
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È un caffè fumante,
una birra spillata,
una piccola goccia di rugiada su una rosa,
una finestra aperta sul mare.
È un fiore appena raccolto per te,
un mazzo di rose rosse,
una distesa di spighe di grano al vento,
un tappeto di foglie secche
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 | Le palpebre restano socchiuse celando
lo sguardo,
al soffuso turbamento custodito
nel misterioso andare dell’anima
che al corpo dà vita.
Sino al respiro di questo sussulto
all’intimo presente raccontando nei meandri di ogni desiderio
occhi soli
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| Ho collezionato elaborato punti di vita
ricamandola con pizzichi d’amore,
sentendone profumi diversi
di quelli che si
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 | Perdonare quel giorno
diventa arduo.
Tu eri lì per strada
i tuoi occhi lacrimavano
per quel freddo penetrante
ma dalle tue mani gelide
emergevano note composte
per una melodia senza fine.
Tu che non hai sesso
ma indossi abiti
leggi

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| Stasera scappo via
lontano dal freddo che mi gela le ossa,
dal grigiore sterile quotidiano
lontano dalla lunga notte,
quella che ti chiude gli occhi
per portarti nei tuoi sogni
lontano dal ricordo del passato
e le nuvole di
leggi

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Il silenzio è un amico che ci ascolta e aiuta
una forza che arricchisce dentro e ci scruta.
Silenzio
suono dell’anima pausa tra l’attimo e l’infinito
ti ascolto tra le note e accordi in uno spartito
ti seguo nei meandri del pensiero: sei armonia
tra
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 | Discrepanza degli elementi
vacanti nel cosmo
nella scorza d’una nebulosa smarrita
che infrange l’atollo.
Contrae il
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Il nudo tocco
scompiglia i sensi
perso nel io profondo
di chi non ha bisogno di occhi,
invade lo stomaco di lacrime
tra le pieghe modellate della donna.
Vita che scorre
tra l’amore e la malinconia
mi perdo nel pensiero
di ceramiche trasformate
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Piccolo vicino ad un’antica pietra serena ma ben robusto
chissà quante ne avrà viste negli anni
fantasia corre senza limiti
rimembrando anche un vissuto non sempre gradito
avendo collaborato a far crescere in ogni direzione
attività altresì
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Al cantar di foglie
sospira l’incrinato castagno
danzanti cadono
a fossilizzar
Bellezza ove risiedi?
Nell’aria fuggita
all’inseguir del fogliame
rapito dal vento
S’adorni il tuo cuore
non di mesta terra
ma di gaio Sole
Che’l tempo fugge
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Fiori bianchi sulla tomba
e forse il mare
spera ancora
nella prossima alba
ma tutto è perduto
le promesse d’amore
e i giochi di luce
prima del tramonto
arrivato troppo presto.
Petali d’oro appassiti
e sabbia bagnata
dove una lacrima
ha
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Io aggio incumengiato un po’ pe’ sfizzio,
pe’ nu’ me fa senti’ fori d’o’ coro.
Culleghe, cumpagne, Caio, Tizzio...
’n
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In cerca di fortuna tentennando
a braccetto vagano toccando il cielo
con tutte le loro speranze
sguardi si scambiano leggendo quanto nel cuore palpita
rinnovando fiducia in un mondo al quale non appartengono
colpiscono quelle mani
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Ed ecco che sfila lungo la via
Messer Carnevale, sovrano dell’allegria
portando colore e tanto fracasso
con molte maschere che fanno chiasso.
È bianca la veste di Pulcinella
che spinge scherzoso un serioso Brighella
e un tremebondo ed esile
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Vivì |
25/03/2023 10:05 | 651 |
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 | L’oltre è quel luogo che insegui sempre,
è quello sguardo che arrossisce
è quel sorriso che timido si nasconde
è quell’abbraccio che dura,
che ti avvolge con cura,
che stritola i pensieri
e alimenta i desideri.
E’ quel sentimento
che non
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Dante non sono un asino di certo
che raglia a destra e a manca in modo strano
essendo della rima poco esperto.
Amico e poi nemico mi scalmàno
su questa terra adatta al convenire
e allungo inutilmente la mia mano
cercando di afferrare con
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Di grazia rivestita
una donna vidi
di manto era d’azzurro
e’l ciel sovrastava
Di fiori adibita
raggiante l’intravidi
e come un sussurro
benefizio donava
Corsi da Lei
fervore impetuoso
nel lasso di tempo
Bel loco vedrei
nel corpo
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Credere di poterla fare franca è indice soltanto di arroganza
quel voler mettere in tutto e per tutto a disagio
onde poter eccellere senza rispetto altrui
niente di niente può essere convincente
tenendo lontano credibilità
quel qualcosa di non
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 | E venne la sera...
Quando le parole non raccontano.
Il verso di cieli avvampati dal colore del tramonto.
Bagliore eterno, di fiori raccolti al gesto fragile di eterne presenze.
Stiamo nel giorno che non spende attimi.
Dolce è l’eco di finestre
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Fucili di note, rose di passione,
sotto il palco i cuori battono all’unisono.
Progressioni taglienti come lame,
e parole spinose mai spezzate.
Arriva l’ improvvisa tempesta
e le ferite si lavano con la pioggia,
irrompendo la notte con riflessi di
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Vorrei una storia da vivere
di quelle che lasciano il segno,
dove tu sei il primo e l’ultimo mio tempo.
Vorrei tu fossi
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Piombi calcano pesi
su fragile tulle d’alba.
Tracciati invisibili
sfilacciano cattedrali in controluce
nella collisione
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Arriva una nuova stagione
i bimbi giocano nel prato,
con un tripudio di colori
danzando vien la Primavera.
La natura si veste a festa
così la vita e la speranza
rinascono nel nostro cuore
negli occhi compare la gioia.
Il sole accarezza la
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Se apagaron las estrellas
y la luz de tus cabellos,
se cerraron tus ojos bellos
y nuestras canciones aquellas...
que
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Chi è costei che giunge
dall’inciso passo che sovvien
ch’allegra il sorriso
e il riso divien festa
E il folto corvino non disgiunge
s’anco Eolo viene
che nulla l’è d’inviso
e sol bene desta
E l’occhi suoi di lume
raggianti suonan
d’arpe e di
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Bercez nos esprits,
ouverts aux vagues de l’âme.
Révelez nos univers,
gravés sur vos monts,
opalins et champêtres.
Brodez dans nos cœurs,
ombragés et
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S’Amor non m’accoglie
allor nefasto dì sorge
e in malaugurio di sorte
la giornata volge
Così è tal stato
che s’attesta in disgrazia
e il malanno s’adagia
e l’animo plagia
Mesto divien cammino
che ridonda di neri suoni
e l’alba non
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Soluzioni si scontrano con il desiderio
in quel voler scegliere quanto più aggrada
se non anco per risolvere quei problemi
che da tempo tengono il vivere in sospeso
trapezista per il quale tutto cerchiamo di diffondere
affinché ogni quisquilia
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Il tempo non ha nome
non è un amico a cui chiedere dove vai
spesso gli dico chi sei
lui mi risponde sono ciò che vuoi.
Il passato che affonda nella tua anima
il domani libero di sognare
invece sono solo il presente di te
ecco quel che sei
un
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Vagano liberi
nei binari del pensiero,
veloci saette, fuggenti ombre.
Sono passate stazioni,
presenti fermate,
future destinazioni,
che nel viaggio unico si incrociano.
Vagoni carichi di sogni, desideri,
speranze, paure, emozioni e
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336083 poesie trovate. In questa pagina dal n° 6211 al n° 6270.
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